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Terremoto nel Pollino


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MORMANNO (Cosenza) - Una scossa di terremoto di magnitudo 5 è stata registrata questa notte nella zona del massiccio del Pollino, al confine tra Basilicata e Calabria. Un uomo di 84 anni è morto per infarto a Scalea, non lontano dall'epicentro. Nessun altro è rimasto ferito. A Mormanno (Cosenza) ci sono stati dei crolli, l'ospedale è stato evacuato e la gente è scesa in strada in preda al panico. A Laino Borgo, sempre nel Cosentino, è stata sgomberata una casa di riposo per anziani che aveva riportato lesioni. Crolli si sono verificati inoltre ad Altomonte, dove il sindaco ha disposto la chiusura delle scuole, così come è stato deciso anche per Mormanno. Tanta paura anche a Rotonda (Potenza), dove la popolazione è uscita di casa ed è stata segnalata una fuga di gas in una centrale elettrica, subito posta sotto controllo. Alla prima scossa, verificatasi all'1.05, in meno di quattro ore se sono seguite altre 21, di intensità compresa tra 2 e 3.3.

A scopo precauzionale a Mormanno le persone ricoverate, una cinquantina, sono state via via trasferite in altre strutture. Gran parte degli abitanti del centro storico hanno passato la notte all'aperto. Oltre all'ospedale, hanno subito danni numerose case, la cattedrale, che è stata dichiarata inagibile, e a una strada che collega il centro del Pollino a Campotenese.

"La macchina ha funzionato bene", ha commentato il capo della protezione Civile Franco Gabrielli arrivato questa mattina a Mormanno. "Stanotte

ho visto anche il sito del Comune, mi ha fatto piacere. Devo dire che le cose che ci siamo detti hanno trovato un attecchimento. Bravo sindaco", ha aggiunto in riferimento al piano di sicurezza predisposto. "Quello che voglio sottolineare - ha detto ancora Gabrielli - è l'efficienza organizzativa che è stata messa in atto. Adesso si tratta di predisporre tutti gli interventi necessari per mettere in sicurezza gli edifici pubblici e privati che hanno subito danni, ed in questo senso l'ospedale assume un'importanza prioritaria.

Poi bisognerà pensare agli edifici privati e a quelli di culto". Secondo il capo dell Protezione ad ogni modo "non ci sono le condizioni per dichiarare, per il terremoto avvenuto nell'area del Pollino, lo stato di calamità nazionale".

Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 6,3 chilometri di profondità ed epicentro in prossimità del comune potentino di Rotonda e di quelli cosentini di Laino Borgo, Laino Castello e Mormanno. La scossa è stata avvertita distintamente anche sulla costa tirrenica del Cosentino e nel capoluogo. Dalla scossa principale, ci sono state altre 100 repliche di intensità minore.

Da oltre due anni l'area del Pollino è interessata da uno sciame sismico che ha registrato oltre 2.200 scosse. Quella di questa notte è stata la più forte; oltre 2.000 sono state di magnitudo minore ai 2 gradi della scala Richter, quasi 200 di magnitudo tra 2 e 3, sei di magnitudo tra 3 e 4, una di magnitudo 4.3.

Nel biennio vi sono stati periodi di attività sismica frequente intervallati da periodi di relativa calma. In particolare, si è verificata un'intensa attività sismica da aprile 2010 a ottobre 2010 e tra novembre 2011 e febbraio 2012. Dopo questo punto massimo di attività, la sismicità dell'area si è attestata su livelli piuttosto modesti, con pochi terremoti al giorno. Alla fine di maggio 2012 l'attività è ripresa a partire dal terremoto di magnitudo 4.3 avvenuto il 28 maggio 2012 alle 3:06. (26 ottobre 2012)

Repubblica.it

Terremoto magnitudo 5 nell'area del Pollino un morto per infarto, evacuato un ospedale - Repubblica.it

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Io sono di zona, la scossa si è sentita bene ed è stata piuttosto lunga, mi sono svegliato di colpo, il letto si spostava e si vedeva molto bene che la casa tremava, essendo abbastanza distante dall'epicentro non ci sono stati danni. Il terremoto dalle mie parti negli ultimi tempi è diventato abituale, l'anno scorso ho avuto scosse a meno di un km dalla mia casa.

Inviato

Ho letto infatti che lo sciame sismico andava avanti da due anni.

Io invece che son dall'altra parte d'Italia non ho mai sentito una scossa, nemmeno quella dell'Emilia.

Mi fa sempre specie sapere che i primi edifici a dover essere evacuati sono stati un ospedale e un ricovero per anziani.

Ma è mai possibile che in Italia non si riesca a fare qualcosa di seriamente antisismico in queste aree a livello 2 o 3 di rischio tellurico?

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[...] Ma è mai possibile che in Italia non si riesca a fare qualcosa di seriamente antisismico in queste aree a livello 2 o 3 di rischio tellurico?

"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I).

"Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo" (Voltaire).

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La mia opinione è che "fare qualcosa diseriamente antisismico" COSTA e nessuno vuol tirar fuori i soldini. Né i privati (la maggior parte), né le Pubbliche Amministrazioni (non fatemi scrivere il perché altrimenti mi bannano).

Ripeto: IMHO.

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In Italia si interviene sempre post evento sismico, come da grafico allegato, dopo il terremoto si ha un cambio di normativa e/o un aggiornamento della classificazione sismica.

amato.jpg

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Nel caso del Pollino credo che scosse ancora più forti di quella che è avvenuta oggi siano possibili, il tutto sta nel decidere quale standard di sicurezza garantire, una volta fatto questo bisogna dove possibile adeguare le strutture (almeno quelle pubbliche).

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