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Genesi, Design Story, Fiat Punto 1993


Tony ramirez

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Io la vedo così. La discussione è sicuramente molto interessante, come tutte quelle che tutti assieme facciamo quando ci mettiamo a parlare di auto con qualche anno sulle spalle. Io tiro fuori dalla caverna quello che posso e lo uso come base per il dialogo, che è sempre piacevolissimo.

Però... se dobbiamo spostarla sul versante "iniziamo a trattare la Punto come storica in quanto tale", io non dico di no, le opinioni si rispettano e son tutte valide e piacevoli, ripeto, però mi arrabbio un po' perchè a questo punto (:D) mi vien da pensare che abbiamo sorvolato alla grande sulla Uno, che prima di lei è venuta, forse anche più "storica" è stata sotto certi aspetti, e che comunque l'anno prossimo ne fa 30 di anni.

Insomma, prima di buttarci sulla Punto, ci sarebbe ancora altro da rimembrare, al momento. :)

Anche la Tipo, allora, a questo punto (:D), che a gennaio fa il quarto di secolo ed in fondo è anche la progenitrice di un megaprogettone che nel bene e nel male ha rappresentato una parte della storia automobilistico-industriale dell'Italia.

Ciò non toglie che sia piacevolissimo - come sempre - tornarci sopra e raccontarne le vicende.

www.idecore.it

www.madeineighties.it

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Io la vedo così. La discussione è sicuramente molto interessante, come tutte quelle che tutti assieme facciamo quando ci mettiamo a parlare di auto con qualche anno sulle spalle. Io tiro fuori dalla caverna quello che posso e lo uso come base per il dialogo, che è sempre piacevolissimo.

Però... se dobbiamo spostarla sul versante "iniziamo a trattare la Punto come storica in quanto tale", io non dico di no, le opinioni si rispettano e son tutte valide e piacevoli, ripeto, però mi arrabbio un po' perchè a questo punto (:D) mi vien da pensare che abbiamo sorvolato alla grande sulla Uno, che prima di lei è venuta, forse anche più "storica" è stata sotto certi aspetti, e che comunque l'anno prossimo ne fa 30 di anni.

Insomma, prima di buttarci sulla Punto, ci sarebbe ancora altro da rimembrare, al momento. :)

Anche la Tipo, allora, a questo punto (:D), che a gennaio fa il quarto di secolo ed in fondo è anche la progenitrice di un megaprogettone che nel bene e nel male ha rappresentato una parte della storia automobilistico-industriale dell'Italia.

Ciò non toglie che sia piacevolissimo - come sempre - tornarci sopra e raccontarne le vicende.

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Beh sì, in linea generale sono d'accordo con la tua classificazione. Ma è proprio perchè si tratta di un argomento molto passionale e poco razionale, quindi difficilmente convergente in un punto (:D) di accordo univoco, che c'è bisogno di individuare una soglia minima convenzionale che rappresenti la media tra i 10 ed i 30 anni: 20 anni appunto.;)

Teniamo anche conto che se si rendesse ufficiale la soglia minima dei 30 anni per le automobili a larghissima diffusione, penso che si darebbe una mazzata non indifferente alla loro speranza di sopravvivenza. A quel punto (:D) la vedrei dura a mantenere in vita delle 126, 127, Uno o Punto dovendosi sobbarcare i costi pieni di gestione, unitamente alle già fisiologiche difficoltà di reperibilità dei ricambi, manutenzione che diventa più difficile ed onerosa man mano che gli anni passano, nell'attesa che si raggiunga il trentesimo anno di vita. Bisognerebbe essere veramente degli appassionati o degli innamorati di tale modello oltre ogni ragionevole limite, oppure avere il cosiddetto portafogli a mantice. Ed in tal caso mi riuscirebbe comunque difficile pensare che ci si dedichi a custodire una Punto o una delle suddette a suon di quattrini fino ai 30 anni, piuttosto che ad un'auto di sicuro appeal storico. No, il giorno in cui dovessero farlo sul serio penso che ci sarebbe un'ecatombe di demolizioni.:(

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Beh sì, in linea generale sono d'accordo con la tua classificazione. Ma è proprio perchè si tratta di un argomento molto passionale e poco razionale, quindi difficilmente convergente in un punto (:D) di accordo univoco, che c'è bisogno di individuare una soglia minima convenzionale che rappresenti la media tra i 10 ed i 30 anni: 20 anni appunto.;)

Teniamo anche conto che se si rendesse ufficiale la soglia minima dei 30 anni per le automobili a larghissima diffusione, penso che si darebbe una mazzata non indifferente alla loro speranza di sopravvivenza. A quel punto (:D) la vedrei dura a mantenere in vita delle 126, 127, Uno o Punto dovendosi sobbarcare i costi pieni di gestione, unitamente alle già fisiologiche difficoltà di reperibilità dei ricambi, manutenzione che diventa più difficile ed onerosa man mano che gli anni passano, nell'attesa che si raggiunga il trentesimo anno di vita. Bisognerebbe essere veramente degli appassionati o degli innamorati di tale modello oltre ogni ragionevole limite, oppure avere il cosiddetto portafogli a mantice. Ed in tal caso mi riuscirebbe comunque difficile pensare che ci si dedichi a custodire una Punto o una delle suddette a suon di quattrini fino ai 30 anni, piuttosto che ad un'auto di sicuro appeal storico. No, il giorno in cui dovessero farlo sul serio penso che ci sarebbe un'ecatombe di demolizioni.:(

Ma infatti questo è uno dei punti in cui ci si accapiglia di più.

Nel 2000 si decise di porre il limite minimo della storicità ad anni 30, fatti salvi quei modelli identificati in una speciale lista a carico di ASI e FMI.

Poi il resto è storia, ASI non fece la lista e cosi vennero definite storiche solo quelle auto iscritte ASI dai 20 ai 30.

C'è chi chiede a gran voce di elevare il limite perchè dicevano (siamo nel 2000) le auto anni '80 non saranno mai storiche, oggi siamo arrivati alle soglie del '93 e non è morto nessuno.

.....ma le tessere ASI son passate da 13.000 a 200.000 nel giro di 15 anni.

AAVS rinfaccia ad ASI ad essere l'unico ente insieme a quello di Hong Kong di fermarsi ai 20 ed non ai 25 o 30.

ASI ovviamente rimanda alle calende greche la revisione del limite che FIVA vorrebbe almeno a 25.

Sai che c'è?

Meglio non toccare nulla perchè succederebbe quello che dici tu.

Anche se è assurdo dover prendere una tessera per non pagare una tassa (bollo), sarebbe come se prendendo la tessera del Circolo del Branzino Fresco non paghi IMU. :shock::pz

Però che si deve fare?

Io ribadisco sempre la mia proposta, ridurre del 50% l'importo del bollo di tutte le auto ogni 5 anni (seguendone cosi a grandi linee l'effettivo valore) fino ad eliminarlo al compimento dei 20.

Però non mi ascolta nessuno. :pen::|:(

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
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[...]

Quello che più rimpiango di quei tempi era (e non fraintendemi) la lentezza! La gestazione di un auto durava un casino la si progettava con la calma e la cura necessaria per fare una bella automobile e duratura nel tempo come stile, c'era gente con attributi grossi così perchè si doveva essere cauti ma lungimiranti nella progettazione e noi (ragazzi) si fremeva per l'attesa [...]

Modificato da roberto.c

"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I).

"Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo" (Voltaire).

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Allora, mentre Duetto fa i conti sulle storiche e cerca di rivoluzionare il mondo dell'auto d'epoca italiana, e mentre Roberto.c si fa prendere dalla disco vintage ed è ancora là in salotto che balla "AAUA AAUA" muovendo i fianchi alla gion travolta e facendo roteare l'ombrello della Ferrari come fosse la spada di luke skywalker, io cerco di rientrare in carreggiata con un'altra photoshoppata stile "Gente Motori", ed inserisco il secondo "gesso" proposto dal Centro Stile Fiat nel settembre del 1988, quello che tempo dopo fu paparazzato nel cortile da chi cercava testimonianze della futura "Micro" (ossia la Cinquecento).

La cintura si era fatta più a cuneo, la vetratura manteneva lo stile del primo "gesso". Il frontale si era fatto più arrotondato, ed imho l'aspetto in generale era decisamente migliore. Ancora oggi la vedo carina e ben proporzionata.

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"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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