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Inviato (modificato)

Ciao a tutti

Incuriosito dalla vostra rubrica Mai Nate, mi chiedevo se qualcuno potesse fornire anedoti interessanti (foto muletti, maquette, interviste, dietro le quinte) che portarono alla nascita della 1° Punto nel 1993 (magari anche muletti del CAbrio)!!!

Grazie

Modificato da AleMcGir

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Inviato

Ciao Tony e benvenuto da parte mia su Autopareri. :)

La genesi stilistica della Punto prima serie è abbastanza interessante, per via del fatto che porta a parlare di due progetti stilistici differenti. Bisogna ripartire dal famoso progetto "Trino", divenuto poi "Bino", secondo il quale in principio si volevano creare tre auto dallo stesso ceppo, ossia le eredi di Panda, Uno e Y10. L'idea dell'erede Panda venne poi messa da parte perchè prima di tutto rappresentava la variante più specialistica delle tre (vedi costi) e poi perchè di un'erede Panda a quei tempi non si sentiva assolutamente il bisogno, viste le vendite e visto il tempo per cui rimase ancora in produzione, tanto che la Punto prima serie già se ne andava e la Pandina era ancora qui. Così il progetto divenne "Bino" e riguardava solamente nuova Uno e nuova Y10, con la nascita di una vettura che abbiamo visto prototipata in svariate foto-spia e poi messa da parte quando si decise di optare per un'altra idea che venne dalla mano di Giugiaro.

Curioso, se vogliamo, il ripetersi dei fatti. Anche per la Uno era andata così... un primo progetto messo da parte e Giorgetto che scende in campo creando la nuova vettura.

Parlando di documentazione, così in breve posso inserire un'intervista fatta a Giugiaro (credo si trattasse della rivista AM, ma non sono sicuro) ai tempi del lancio dell'auto. Fotografie di prototipi, sia della "Bino" che della reale Punto ce ne sono a pacchi (anche della Cabrio), e generalmente vengono da fonti che non rappresentano un grosso problema nel caso di citazione fotografica ed inserimento su di un forum, per cui col tempo si può benissimo inserire qualche immagine.

Diverso il discorso per quel che riguarda la genesi stilistica, perchè al di là delle immagini che si possono magari trovare in giro per il web, caricate da altri che avranno valutato la cosa, quelle in mio possesso vengono da fonti che sono un po' più pignole riguardo i loro copyright, per cui in questi casi io a livello personale (ed anche nei confronti dell'amministrazione del forum e del suo vivere sereno) mi fermo. ;)

Intanto, c'è l'intervista a Giugiaro. Poi, ripeto, per i prototipi col tempo qualcosa possiamo tirare fuori di carino.

COM'E' NATA LA FIAT PUNTO

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la decisione di affidare il disegno di una vettura ad un designer esterno non comporta di dover accettare obbligatoriamente le idee di quest’ultimo; in un rapporto di questo genere non esiste il “prendere o lasciare” ma una vera e propria collaborazione tra tutti gli operatori coinvolti. Nel caso di un modello importante come la Punto gli scrupoli sono ancora di più, basti pensare che il progetto, definito nel luglio del 1990 avuto l’approvazione finale di stile solo nel 1991, dopo che una precedente proposta era stata cancellata.

In generale anche lo sviluppo del design non esulava dalla diretta responsabilità di Paolo Cantarella che ha svolto il ruolo di direttore d’orchestra individuando prima il modello iniziale e poi seguendo lo sviluppo dello stile.

Giugiaro dalla sua ha portato delle idee sulle quali poi si è basato tutto il lavoro.

Come prima ricerca volevo far evolvere la Uno, cioè mantenere un filo conduttore col modello precedente, come nel caso delle varie Golf. Invece si è poi deciso di rompere questo feeling di continuità e ci si è orientati verso un progetto completamente nuovo proiettato verso un aspetto simile al monovolume. Il risultato è una forma che può essere intesa come l’ultimo passo dell’evoluzione della carrozzeria tradizionale prima della monovolume vera e propria. Su questo concetto abbiamo sviluppato una maquette di polistirolo e una serie di disegni; poi un modello verniciato col quale è stata fatta una prima verifica reale di forma. Quel modello è stato in linea di massima mantenuto: è stato ingrandito leggermente (+3 cm), abbassato un po’ (-7mm) e gli è stato conferito un aspetto meno arrotondato. Inizialmente i fanalini erano bassi a sviluppo orizzontale, sono poi diventati verticali per rendere caratteristico il posteriore. Anche lo sbalzo posteriore è stato aumentato per aumentare la capacità di carico”.

Rispetto alla Uno i tempi sono molto cambiati ed è cambiato anche l’approccio allo stile e ai criteri di scelta.

Oggi c’è la Micra, la Fiesta, la Ibiza, ci si deve confrontare con differenti stili, differenti impostazioni di forma, differenti feeling. Per questo la Punto doveva essere autonoma e completamente diversa. Le luci posteriori alte sono caratterizzanti e più un elemento è caratterizzante più divide perché ci si schiera a favore o contro. Era però importante conferirle una personalità diversa dalla Uno, bisognerà vederne tante per strada per capire che sensazione farà, che impatto avrà sulla clientela”.

E al designer questa linea che effetto fa?

Penso che il risultato sia una forma originale e omogenea la cui caratteristica principale è la vetratura che parte dal montante anteriore e gira attorno alla vettura senza interruzioni, come un’ellisse che si chiude; in questo modo il montante C (quello posteriore), che in alcune vetture disturba, qui è nascosto sotto la vetratura e crea un effetto diverso; il gruppo ottico posteriore riprende un po’ questa soluzione e si integra”.

Ritiene questa forma innovativa?

Fra prototipi e studi, proposte e vetture in produzione, l’innovazione non esiste più dal punto di vista del design; tuttavia quella della Fiat è stata una decisione coraggiosa perché per dare il senso del nuovo si è voluto rompere completamente con il passato, mentre partendo dall’impostazione della Uno si potevano studiare sviluppi e soluzioni che avrebbero comportato meno problemi. Invece abbiamo fatto un lavoro molto approfondito alla ricerca di tipologie originali; il problema era capire se un design molto caratterizzato conquista la gente, se vale la pena fare una linea molto originale oppure farne una molto raffinata partendo da schemi più consueti”.

Soddisfatto?

Si, soprattutto per il risultato globale; è una vettura che contiene molti messaggi, molti elementi studiati accuratamente, che esprime il senso della novità molto chiaramente”.

SEMPLICE, SINCERA, FORTE

Quando abbiamo cominciato a definire l’estetica della Punto l’obbiettivo era di concepire un’auto di classe che non mirasse a sostituire la Uno ma che sapesse conquistarsi uno spazio specifico per i suoi requisiti di novità, qualità e prestazioni. La novità nel processo di definizione dello stile stava nel fatto che fin dall’inizio gli schizzi di ricerca sono stati accompagnati da un modello in scala 1:1 in polistirolo, con un procedimento inverso rispetto a quello seguito abitualmente fino a quel momento.

Questo per consentire ai responsabili Fiat una lettura immediata dei disegni di stile, confrontandoli via via con il modello in scala reale. Per parecchi elementi chiave della Punto abbiamo avuto la Uno come punto di riferimento ben preciso, sia nella versione a tre porte che in quella a cinque porte, per esempio per il posizionamento dei montanti.

Ho realizzato due code molto diverse, ma intercambiabili, per offrire una scelta più ricca di effetti volumetrici. Alla fine è stata scelta l’auto avente come linee caratterizzanti la continuità della finestratura laterale che si collega al lunotto, il tetto abbastanza bombato che termina con lo spoiler e il muso ad andamento molto discendente.

Fra le varie considerazioni di carattere estetico è emerso che la vettura, essendo molto arrotondata, sembrava eccessivamente piccola. Si è quindi deciso di allungarla per dare più spazio al baule, di diminuire l’arrotondamento della vista in pianta, ma soprattutto di abbassare il tetto di 25 mm per migliorare il rapporto fra area frontale e penetrazione aerodinamica. Tale abbassamento non ha influito sull’ergonomia perché già nella Uno l’altezza era stata giudicata sufficientemente confortevole e il padiglione decisamente arrotondato favoriva comunque l’ingresso in vettura e garantiva sufficiente spazio per la testa.

Da qui è nato il secondo modello di stile, più lungo e più basso rispetto al precedente. Quanto ai fanalini posteriori verticali inseriti nei montanti, sono stati scelti per motivi di sicurezza e per il grande consenso riscontrato tra il pubblico in test segreti svolti in precedenza. Lo spazio per la targa è stato identificato nel portellone per alleggerire uno specchio di coda piuttosto ampio. Il design iniziale proponeva anche uno spoiler posteriore sopra il lunotto, quasi a suggerire l’idea di un berrettino indossato al contrario, con la visiera all’indietro come usano fare i ciclisti in corsa. Questo è poi rimasto per le versioni più sportive.

La sezione della fiancata, contrariamente alla Uno, non segue un raggio unico, ma la sporgenza del parafango anteriore rispetto al profilo del vetro conferisce al modello un senso di protezione e solidità. A mio avviso il progetto di stile della Punto si conclude che esprime l’impegno del costruttore a conseguire un processo tecnologico e qualitativo, pur lasciando al designer lo spazio per rispondere con soluzioni formali semplici, sincere, forti ma non legate ai fenomeni passeggeri della moda e quindi destinati ad utenti maturi e consapevoli, mirate a conquistare uno spazio che sia il più ampio possibile fra l’utenza tipica della categoria.

Per questo motivo sono convinto che essa saprà suscitare quell’entusiasmo che la punta della mia matita aveva quando ha tracciato la prime linee”.

Fine. ;)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

Inviato

Veramente complimenti, possiedi archivi preziossimi!! e grazie della disponibilità nel divulgarli, ricordo alla lontana un 4r dove era stata fotografato un mulo del cabrio in Svezia e sopra campeggiva la ricostruzione disegnata che a mio parere era stupenda, aveva interni rossi con poggiatesta stile Giulietta TurboDelta!! Non ho mai capito perchè la punto cabrio sia stata lasciata morire così!! Era un'ottima avversaria per esempio per Golf e 205 ma non hanno fatto mai fatto una versione speciale, tipo Roland Garros, oggi è una rarità vederne una con gli interni in pelle (a mio parere indispensabili su un cabrio con infiltrazioni, escrementi di uccelli ecc) !!

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Inviato

Eccezionale questa intervista ;) Sarò di parte perchè ne abbiamo una (55s del '96 con "solo" 113mila km), però, a livello stilistico, la trovo molto fresca ancora oggi, a 19 (!!!) anni dal debutto; una linea semplice ma moderna, essenziale ma caratterizzata il giusto ;) L'idea della vetratura avvolgente è quella che mi ha esaltato di più, ed è il motivo per cui ho scelto di fare il montante nero lucido alla mia, con la pellicola 3M:

21416_4434725959382_1534424294_n.jpg

PS: se guardate la pagina wikipedia dedicata, ci sono le sue foto :D

756px-Fiat_Punto_55_S.JPG

721px-Fiat_Punto_55_S_retro.JPG

PS: se non erro, la proposta alternativa aveva i fanali che poi son finiti sulla Cabrio ;)

"Ci sono persone che amano circondarsi di cose il cui valore concreto si esprime anche nel valore formale. Molto probabilmente una Lancia fa parte del loro mondo."

dsarygf.jpg

"Il successo non si improvvisa, ma al contrario è sempre frutto di fantasia, applicazione, dedizione e tenacia." (Vittorio Ghidella)

Inviato

PS: se non erro, la proposta alternativa aveva i fanali che poi son finiti sulla Cabrio ;)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

Inviato

Il portellone piatto era una modifica che andava alla grande oltreconfine, almeno dalle mie parti.

Secondo me non era malaccio. Dava un senso di cattiveria in piu', perche' allargava visivamente l'auto verso il basso. Pero' e' vero che lasciava il senso di incompiuto. Ma con la targa nel portellone ... boh... soppepplesso

galerieFiat-Punto-GT-wszI.jpg

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

Inviato

Sicuramente a livello di design la Punto 1 è inarrivabile, io da possessore di uno degli ultimi cabrio prodotti (3/00) ne sono sempre entusiasta, è il rendere bello qualcosa con, due linee ma in tutto e per tutto pieno d'identità e riconoscibile a distanza (sembra sia parlando della vespa). In questo l'obiettivo era stato centrato! Il tutto si è perso con la 2° serie a mio giudizio (e mi scuso in anticipo) veramente brutta, un design vecchio e "stanco" la 5 porte poi è la classica auto del Enel, fecero sparire la terza luce laterale e l'auto perse tutta la sua leggerezza, era goffa e non più filante!!! Con la terza sono riusciti a seguire le orme della prima Punto, volumi pieni, forme importanti e un design filante ma a mio parere un pò banale su fianchi e coda, comunque lontano dai fasti della prima punto! Mi piacerebbe proprio vedere tutti questi studi che vengono citati più su, mi piacerebbe vedere il percorso dalla Uno alal Punto, insomma queste foto della Torino fine anni 80!!

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Inviato
Sicuramente a livello di design la Punto 1 è inarrivabile, io da possessore di uno degli ultimi cabrio prodotti (3/00) ne sono sempre entusiasta, è il rendere bello qualcosa con, due linee ma in tutto e per tutto pieno d'identità e riconoscibile a distanza (sembra sia parlando della vespa). In questo l'obiettivo era stato centrato! Il tutto si è perso con la 2° serie a mio giudizio (e mi scuso in anticipo) veramente brutta, un design vecchio e "stanco" la 5 porte poi è la classica auto del Enel, fecero sparire la terza luce laterale e l'auto perse tutta la sua leggerezza, era goffa e non più filante!!! Con la terza sono riusciti a seguire le orme della prima Punto, volumi pieni, forme importanti e un design filante ma a mio parere un pò banale su fianchi e coda, comunque lontano dai fasti della prima punto! Mi piacerebbe proprio vedere tutti questi studi che vengono citati più su, mi piacerebbe vedere il percorso dalla Uno alal Punto, insomma queste foto della Torino fine anni 80!!
si vero sarei curioso di vedere la prima idea di giugiaro cioè un evoluzione della linea della uno!

Come ho già scritto, purtroppo si tratta di immagini che non mi sento di postare, avendo recepito il messaggio :) dalla responsabile di certe fonti, diverso tempo fa, che rappresenta una società editrice che ci tiene al copy e alle vendite dei suoi arretrati ;).

Tuttavia, quando ci sarà un po' di tempo, potrei rispolverare la mia antica passione di bozzettaro (che qui e là è comparsa in passato su questo forum) e realizzare dei bozzetti basati su ciò che vedo, che vi aiutino a capire di cosa si parla.

Debbo dire però che le parole di Giugi sulla sua "evoluzione di Uno" non trovano gran riscontro nelle immagini di maquettes che possiedo. Anzi, mi lasciano un po' perplesso. La sua prima idea (o meglio quella che viene citata come tale dalle fonti giornalistiche dei tempi) non è ancora la Punto che conosciamo, ma ha ben poco a che vedere anche con la Uno. Ok, nella cinque porte c'è il terzo vetro laterale e i fari sono canonici, ma il frontale non è poi diverso dalla Punto che è nata, e le forme, soprattutto per quel che riguarda la tre porte, fanno pensare ad una grande Matiz (più gradevole della piccola Daewoo comunque).

Poi c'è il ribaltone ma soprattutto nel posteriore, perchè spuntano bozze e maquettes di modelli coi fari verticali, ma il resto dell'auto non è che cambi molto (anzi, il frontale è stato sempre più o meno lo stesso..).

A dirla tutta, vedo più continuità con la Uno in certe proposte del Centro Stile Fiat, alternative anche alla "Bino" che si vede maquettata e che poi fu anche carrozzata sulle strade.

Se ho tempo durante questo lungo ponte che si avvicina, vi faccio qualche schizzo.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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