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Croma Turbo i.e. 1986: il pianeta Macchina


Oldcroma

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Chissà quando la riporterò alla luce, boh !

Quest'auto dovrà subire un intervento molto simile a cosa fatto con la Cabrio, quindi , per agire , devo raggiungere dosi di demenzialità veramente ragguardevoli...

Il tipo in tuta è il mio mecca, coscritto e fido trapiantatore di motori di ogni tipo .

Ultima sua " fatica" è stata quella di montare un motore Alfa 3,0 V6 24V su una Croma di un suo cliente.

Chissà chi sarà sto cliente pazzo .....

Vediamo di non tirare troppo la corda, cortesemente.

Ci siamo capiti.

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  • 8 mesi fa...

Il bello della diretta. L'exploit della Croma nelle mani dei giornalisti di Auto Oggi. Ne avevamo parlato un poco qualche settimana fa, ed eccoci qui.

Quale miglior topic per rimembrare questa performance, se non quello del nostro OldCroma che l'ammiraglia Fiat la vive quotidianamente più di tutti noi messi assieme? :)

Non mi dilungo oltre, passo la parola al vintage, ricordando che le foto e il racconto provengono da quel piacevole settimanale che era Auto Oggi a quei tempi; come sempre senza la benchè minima intenzione di far mio ciò che riporto, anzi, col desiderio di rendere anche omaggio ad un'epoca (fantastica o meno, a seconda dei gusti di chi legge, ma comunque parte della storia) del giornalismo motoristico italiano e delle vetture da esso “raccontate”.

L'ITALIA IN DIRETTA – 1400 KM CON UN PIENO

Di Alessandro Ferrari

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La Fiat, lanciandola, aveva ufficialmente e orgogliosamente affermato che la nuova Croma Turbo D i.d., poteva percorrere con un pieno di gasolio (70 litri) 1400 chilometri: più o meno la distanza fra il Brennero e Reggio Calabria, a 120 km/h.

Tutto questo per noi suonava come una sfida. La tentazione di verificare su strada questa “performance” era troppo forte. Anche perché coinvolge l'aspetto economico: infatti con 70 litri di gasolio (pari a 48.230 lire) 5 persone possono (autostrada e soste a parte) percorrere in pratica tutta l'Italia.

Eccoci quindi, alle prime luci di una mattina di maggio, al confine fra Italia e Austria, pronti per intraprendere un viaggio “non stop” alla volta del Sud, che dovrebbe concludersi a Reggio Calabria.

Le condizioni meteorologiche non sono delle migliori. Fa freddo, minaccia pioggia e sulle cime delle montagne parzialmente incappucciate dalle nuvole si intravede la neve.

Facciamo con cura il rabbocco del serbatoio, scattiamo le foto di circostanza e poi, alle sei in punto, incominciamo la nostra maratona.

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Dopo due chilometri e mezzo di discesa entriamo in autostrada. Compare anche una pioggia battente, sarà nostra compagna di viaggio per buona parte della giornata. Il traffico è piuttosto scarso.

Oltre ai soliti TIR, incontriamo diverse automobili con targa tedesca, cariche di bagagli e l'immancabile windsurf sul tetto. Sono i primi turisti che vengono a trascorrere le vacanze nel nostro Paese. Non abbiamo difficoltà a mantenere la velocità fissa sui 120 km/h imposti dalla nostra tabella di marcia.

In vista di Verona cessa di piovere e sulla “bretella” per Modena, dove il traffico è scarsissimo, compare anche un pallido sole.

Alle 9,30 entriamo nell'Autostrada del sole. Abbiamo percorso 310 km. Il traffico si fa più intenso, e lo diventa sempre di più mano a mano che ci si avvicina alla Bologna-Firenze.

Qui la nostra andatura deve necessariamente rallentare a causa dei numerosi lavori in corso che fanno percorrere molti tratti incolonnati in corsia unica.

Superata Firenze, il tempo peggiora rapidamente e ricompare la pioggia che, a tratti, è quasi torrenziale, tanto da rendere pressoché invisibile il paesaggio caratterizzato dalle dolci colline dell'Italia Centrale.

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Abbiamo percorso 667 km quando facciamo una pausa per il pranzo. L'indicatore del gasolio è ancora oltre la metà.

Ripartiamo e, superato non senza difficoltà a causa dell'intenso traffico il Grande Raccordo anulare, ci dirigiamo verso Napoli.

La pioggia, che sembra proprio non volerci abbandonare, e la guida “disinvolta” di molti automobilisti ci impongono una marcia particolarmente prudente. Non sempre ci è possibile mantenere la velocità prestabilita.

C'è spesso qualcuno che ci taglia la strada e ci costringe a improvvisi rallentamenti. La situazione migliora sensibilmente sulla “bretella” per Salerno, una veloce autostrada a tre corsie che permette di evitare il caotico nodo di Napoli.

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Tutto procede tranquillamente fino a Salerno, dove una lunga colonna di veicoli militari ci impone un ulteriore rallentamento.

Una sosta in un'area di servizio per effettuare le necessarie operazioni di controllo è l'occasione per scambiare due chiacchiere con alcuni autisti di pullman di linea che, attirati dalla nostra Croma vistosamente “sponsorizzata” Auto Oggi, rivelano una notevole conoscenza di questa vettura. Ci fanno domande sul motore a iniezione diretta e sui consumi.

Sono le 18,50. Riprendiamo la corsa verso il Sud, seguendo le indicazioni “Reggio Calabria”. Il traffico automobilistico è scarso, superiamo invece numerosi autotreni che, a giudicare dall'andatura a cui viaggiano, devono essere carichi fino all'inverosimile.

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È il tramonto quando abbandoniamo la Campania. Il cielo è incredibilmente azzurro, quasi a voler cancellare il ricordo del maltempo che ci ha accompagnati per centinaia di chilometri. Ma è solo un'illusione. Appena si fa buio, infatti, ricompare la pioggia sotto forma di frequenti e intensi acquazzoni.

Le condizioni di marcia si fanno sempre più difficili. Buona parte del viaggio si svolge in corsia unica. Le interruzioni sono improvvise e spesso segnalate in modo sommario con un semplice cartello che indica il restringimento della carreggiata.

Molte volte siamo anche costretti a viaggiare nella scia di convogli di autotreni, senza la possibilità di effettuare sorpassi.

Il livello del gasolio è sceso sensibilmente, ma non si è ancora accesa la spia di riserva. Teniamo sotto controllo il contachilometri che ormai ha superato da tempo il giro di boa del 1000 chilometri e, contemporaneamente, i cartelli autostradali (piuttosto scarsi e poco visibili, a dire il vero) che indicano la distanza che ci separa da Reggio Calabria.

Superiamo i 1300 chilometri e, timidamente, incomincia a lampeggiare la spia arancione del gasolio, ma solo nelle discese e nelle frenate. Mancano ormai meno di 100 chilometri alla nostra meta. Cominciamo a credere che le promesse della Casa costruttrice siano vere.

Passiamo a 120 all'ora davanti all'ultima area di servizio con la riserva accesa, ormai fissa, ma col motore che non accenna la minima perdita di potenza.

All'uscita di una delle solite gallerie buie e sature di gas di scarico che caratterizzano quest'ultimo tratto di autostrada, siamo sopra Scilla e, davanti a noi, appare, illuminata, Messina. Ancora pochi chilometri in leggera discesa e transitiamo davanti al cartello che indica Reggio Calabria.

Ce l'abbiamo fatta. L'euforia quasi cancella la stanchezza accumulata durante il viaggio. Proseguiamo per il viale che ci porta alla città e, davanti al Duomo, facciamo le ultime foto.

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Il contachilometri ci indica che dal momento della nostra partenza dal Brennero abbiamo percorso esattamente 1421 chilometri senza mai fare rifornimento.

E la nostra Croma ancora non si ferma.

Stanchi (e incoscienti) rimandiamo il rifornimento alla mattina successiva. Il giorno dopo percorriamo ancora qualche chilometro, fino a un distributore dove facciamo il rabbocco: abbiamo percorso in totale 1441 km, il benzinaio introduce nel serbatoio della nostra Croma 65 litri di gasolio. Il che significa che in media con un litro abbiamo percorso 22,16 chilometri.

CONSIDERAZIONI DAL POSTO GUIDA

Di Alessandro Ferrari

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Il lungo viaggio ci consente di esprimere qualche considerazione in più sul comportamento su strada di questa vettura oltre a quanto già pubblicato sul numero 78 di Auto Oggi.

Lasciamo perdere le considerazioni estetiche, visto che la vettura è assolutamente identica a tutte le altre Croma.

Il motore si rivela disponibile a tutte le andature. Abbiamo avuto modo di verificarlo durante il veloce trasferimento da Milano al Passo del Brennero, prima di iniziare la prova.

Verosimile la velocità massima di 185 km/h dichiarati dalla Casa. Sui percorsi rettilinei, infatti, è possibile raggiungere un'indicazione tachimetrica di circa 215 km/h che, secondo i nostri rilevamenti corrispondono a oltre 185 (???? 30 km/h scarto??? - ndGTC).

La “massima”, che si raggiunge in quinta marcia, richiede comunque un certo lancio a causa dei rapporti di trasmissione che privilegiano i consumi, della potenza disponibile e della mole della vettura.

Anche nei tratti in salita non abbiamo avuto alcuna difficoltà e solo nei sorpassi più impegnativi siamo dovuti ricorrere ai rapporti inferiori.

Grazie alla notevole insonorizzazione (il motore è completamente “incapsulato”) la rumorosità nell'abitacolo è molto contenuta e, comunque, allineata a quella di una diesel di pari classe con alimentazione convenzionale, cioè indiretta.

Solo al minimo e, ovviamente, soprattutto a finestrini aperti, ci si accorge di essere su un'auto a iniezione diretta. Il motore, infatti, manifesta vibrazioni che fanno oscillare il pavimento e dall'esterno si avverte la tipica rumorosità del diesel, anche a caldo.

A velocità prossime a quella massima, comunque, è ancora possibile ascoltare la radio senza difficoltà o conversare senza dover alzare la voce. Il comfort di marcia è dunque buono. A suo favore giocano anche i sedili che si sono rivelati adatti anche per chi deve restare per molte ore alla guida.

Un po' meno positive le considerazioni su alcuni comandi secondari e su alcuni accessori. In particolare andrebbero modificate le levette alla sinistra del volante (è facile confondere quella delle frecce con quella degli abbaglianti) e l'attacco superiore delle cinture di sicurezza (è un po' troppo basso per i passeggeri di statura medio-alta).

Buona la visibilità di marcia ed efficienti i tergicristalli; quello posteriore è dotato anche di funzionamento a intermittenza.

La tenuta di strada, infine, è sicura in tutte le condizioni. La tendenza sottosterzante è facilmente correggibile con lo sterzo. Buoni anche la stabilità e il livello di sicurezza sul bagnato. Fra l'altro, la vettura della nostra prova era dotata di ABS, quindi era in grado di mantenere una notevole stabilità anche nelle condizioni d'emergenza, come le frequenti frenate a cui siamo stati costretti nel tratto terminale della nostra maratona.

Fine

GTC

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Che gran macchina la Croma...e che motore il 1.9 TDi.d....altro che i consumi che si strombazzano oggi e poi alla prova dei fatti si rivelano ottimistici per dire un eufemismo. Qui dichiararono 1400 km col pieno ma probabilmente se fossero andati avanti fino allo spegnimento avrebbero superato quota 1500!

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Il colore della nostra!

Ci sono due foto che mi hanno colpito di più.

Una è quella a Roma col cartello dell'autostrada A2, che oggi tutti si chiedono in quale remota regione sia nascosta :D

L'altra è questa:

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Croma e Tigre, due bestie italiane degli anni '80 che sono rimaste nel mito per disegno e prestazione. Insieme al Brennero, in mezzo ad un traffico transeuropeo che già da solo sapeva di futuro. E' un'emozione...

Di che anno è questa prova?

Modificato da Wilhem275

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Bellissima prova, e incredibile come dopo oltre 20 anni il paesaggio autostradale sia rimasto praticamente immutato da Roma in giu'.

Eccellenti poi i consumi della Croma, davvero un risultato notevolissimo. Da lacrime, infine il costo di un pieno da 70 litri di gasolio: 48.000 lire :(

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

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lo specchietto destro era assente per pure ragioni aerodinamiche, naturalmente! ;-)

PS: ricordo una prova comparativa di 4R con la Td i.d. e la CHT, ma mi pare di ricordare che i consumi pur molto buoni non erano così bassi come in questa prova. è possibile o mi sbaglio io? Ricordo che erano andati fino in Germania.

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Confermo, dal punto di vista infrastrutturale la veduta di oggi è praticamente la stessa di un quarto di secolo fa. Sono cambiate solo le tabelle delle indicazioni e ci sono i portali luminosi con i tutor. Questo è il punto di allacciamento con l'A16 Napoli-Canosa e l'A30 Caserta-Salerno che conduce all'A3 Salerno-Reggio Calabria. Da questo punto, proseguendo in direzione Napoli, si è a pochi km dall'uscita di Casoria dell'A1.:D

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Di che anno è questa prova?

Pubblicata da Auto Oggi sul numero 79/80 del 16 giugno 1988.

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"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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C'e' da dire che parliamo di un 1.9 90 Cv su un'auto non pesantissima e discretamente profilata, a velocità bassa e costante.

Se non si inseguisse il celodurismo dei cv a tutti i costi, certe prestazioni sarebbero possibili anche adesso più o meno.

Io con la nuova Croma axiendale O2 120 Cv i 20 km/litro l iho fatti tranquillamente :)

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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