Vai al contenuto

Nuova abitazione con riscaldamento a pavimento


francesco147

Messaggi Raccomandati:

PS - scusate se un po' OT perche' non riguarda impianti a pavimento ma questa e' anche la mia esperienza con l'avere il riscaldamento sempre in funzione. Vivo in una casa del 1820 e quando l'abbiamo acquistata l'anno scorso dire che dentro era un freezer e' poco. La caldaia era vecchia, l'abbiamo cambiata e ora ne abbiamo una con termostato, tenuto costantemente su 21gradi. Efficienza ottima nonostante la tenuta del calore da parte dell'abitazione sia pessima (ad es. non possiamo avere finestre con doppi vetri per questioni di vincolo paesaggistico...)

Pura curiosità, dove abiti di preciso?

firma_arcy4.jpg

lostjn58qh5cg0.gif

Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 103
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Vi ringrazio tutti.

Prima di tutto devo dare un chiarimento su una cosa ero stato impreciso: non ovunque attorno alle finestre si forma muffa, se ne forma (e tanta) nei pochi centimetri tra il cassone della tapparella e lo spigolo del soffitto (più che altrove sullo spigolo).

Immagino che sia perchè il cassone della tapparella non è stato sostituito tutto, è stata cambiata solo l'"anta" verso l'interno con una uguale alle cornici e con uno spesso strato di isolante sul lato interno. Se ne forma poi tanta sotto l'orlo inferiore della finestra, e questo credo sia perchè il davanzale a differenza del muro è di marmo.

Poi in conclusione quale sarebbe la vostra scelta come prima azione concreta? metto i "cosi" suggeriti da Cosimo e vedo se bastano?

E sono sufficientemente isolati da non far entrare freddo? Il sistema zehnder promette di scaldare l'aria prelevata dall'esterno prima di rimetterla in circolo, questi immettono aria fredda invece?

Allora prima di tutto devi chiamare il serramentista e fargli finire il lavoro. Sul marmo è più difficile, ma potrebbe sigillare bene ed eventualmente mettere un ulteriore coprifilo sul davanzare esterno, in ogni caso è da capire come è fatto il muro sottofinestra (probabile che sia la solita tavella intonacata) Per il cassonetto cambiare lo sportellino interno probabilmente non basta. Deve verificare spifferi e se c'è spazio per mettere ancora un pannellino verso la parete esterna.

Prova a mettere due foto

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

Link al commento
Condividi su altri Social

Vi ringrazio tutti.

Poi in conclusione quale sarebbe la vostra scelta come prima azione concreta? metto i "cosi" suggeriti da Cosimo e vedo se bastano?

Mario, prima di tutto devi considerare quanto ritieni serio il problema rispetto all'investimento per risolverlo o migliorarlo.

Le muffe nero-verdastre che si formano in casa sono entità biologiche e attentano alla salute degli occupanti. Documentati un pò sul web, è importante che tu conosca prima bene il problema che stai affrontando. E ti renderai conto che nel frattempo la prima cosa che devi fare (subito) è tenere costantemente sotto controllo le formazioni detergendo con varrechina o acqua ossigenata o similia.

La soluzione di Cosimo potrebbe migliorare il problema ma credo difficilmente risolverlo. Quindi devi decidere tu per primo il rapporto costi/benefici. Avendo bucherellato tutta la casa recentemente ti confermo quello che ti hanno già detto che il costo delle opere murarie supera il costo degli estrattori: informati bene dei costi, un buco in un muro con la costosa tazza di grande diametro ti costa intorno ai 100 euro l'uno solo per bucare.

Il punto critico dell'areatore è che immette aria fredda ovviamente, non c'è uno scambiatore di calore dentro, ti immagini il freddo che entra, spifferi e consumo riscaldamento? Se si parla di un solo locale confinato credo sia un conto, ma se è tutta una casa è un'altro.

Scegliere la soluzione dipende comunque dalla tua disponibilità economica e da quanto ci tieni alla sanità del tuo ambiente casalingo: le 3 soluzioni che ti hanno prospettato sono sicuramente le uniche che potrebbero piu o meno risolvere, fatto salvo che siano ben progettate, e le hai presentate anche in ordine di bontà, la migliore è il cappotto esterno.

Nell'impossibilità pratica, passerei al cappotto interno che è rischioso se non ben calcolato per la condensa (il diagramma di Glaser già citato) ma se maneggiato da un professionista (un progettista), con eventuali barriere al vapore sotto potrebbe risolverti ed ha il vantaggio di essere un sistema passivo e che in più ti riduce sensibilmente la bolletta del riscaldamento. Senza contare che se hai delle pareti dove il problema non c'è, tipo quelle esterne a sud o confinanti con altri appartamenti, in fondo il lavoro si riduce a poche pareti.

Link al commento
Condividi su altri Social

In buona sostanza, rivolgiti ai un professionista serio e capace del posto, portalo a vedere la situazione per studiarla a fondo così da poterti dare una rosa di opzioni ben spiegate e documentate sulle quali poi tu sceglierai quella che si avvicinerà di più alle tue esigenze...noi solo per post su un forum non possiamo andare molto oltre a quello che ti abbiamo suggerito...

Concordo con Maxwell per quanto riguarda la trappola acustica, ovvero,se il problema è localizzato solo in una stanza è un conto, ma se dovessi ripetere il giochetto in tutte le stanze, beh allora no, ridurresti la casa ad un colabrodo!

Link al commento
Condividi su altri Social

Mario, prima di tutto devi considerare quanto ritieni serio il problema rispetto all'investimento per risolverlo o migliorarlo.

Le muffe nero-verdastre che si formano in casa sono entità biologiche e attentano alla salute degli occupanti. Documentati un pò sul web, è importante che tu conosca prima bene il problema che stai affrontando. E ti renderai conto che nel frattempo la prima cosa che devi fare (subito) è tenere costantemente sotto controllo le formazioni detergendo con varrechina o acqua ossigenata o similia.

La soluzione di Cosimo potrebbe migliorare il problema ma credo difficilmente risolverlo. Quindi devi decidere tu per primo il rapporto costi/benefici. Avendo bucherellato tutta la casa recentemente ti confermo quello che ti hanno già detto che il costo delle opere murarie supera il costo degli estrattori: informati bene dei costi, un buco in un muro con la costosa tazza di grande diametro ti costa intorno ai 100 euro l'uno solo per bucare.

Il punto critico dell'areatore è che immette aria fredda ovviamente, non c'è uno scambiatore di calore dentro, ti immagini il freddo che entra, spifferi e consumo riscaldamento? Se si parla di un solo locale confinato credo sia un conto, ma se è tutta una casa è un'altro.

Scegliere la soluzione dipende comunque dalla tua disponibilità economica e da quanto ci tieni alla sanità del tuo ambiente casalingo: le 3 soluzioni che ti hanno prospettato sono sicuramente le uniche che potrebbero piu o meno risolvere, fatto salvo che siano ben progettate, e le hai presentate anche in ordine di bontà, la migliore è il cappotto esterno.

Nell'impossibilità pratica, passerei al cappotto interno che è rischioso se non ben calcolato per la condensa (il diagramma di Glaser già citato) ma se maneggiato da un professionista (un progettista), con eventuali barriere al vapore sotto potrebbe risolverti ed ha il vantaggio di essere un sistema passivo e che in più ti riduce sensibilmente la bolletta del riscaldamento. Senza contare che se hai delle pareti dove il problema non c'è, tipo quelle esterne a sud o confinanti con altri appartamenti, in fondo il lavoro si riduce a poche pareti.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

Link al commento
Condividi su altri Social

Io ribadisco che se alzi un po' la temperatura minima alla quale fai arrivare gli ambienti e diminuisci l'umidità

appunto arieggiando gli ambienti il problema perlopiù lo risolvi. In più quando cucini ad esempio la pasta non

farla bollire più del necessario e arieggia quando la scoli. Se metti a stendere il bucato in casa mettiamo nel bagno non

tenerlo freddo e ogni tanto arieggia. Sul problema della soglia un intervento poco costoso è quello di fare un intaglio

con un flessibile sulla stessa, il più vicino possibile alla parte esterna della finestra. In questo modo riduci molto la

quantità di calore che la parte esterna della soglia in marmo può trasferire a quella interna. Verifica come ha detto

Cosimo che tra muro soglia e serramento non ci siano spifferi.Sul cassonetto verifica che sia sigillato ovvero che tra

la parte in legno e i muri non ci siano spifferi io nei miei ho visto che c'erano luci anche di 3 mm che in inverno diventano

veri e propri ventilatori di freddo (hai presente i baffi neri)

Se hai il punto che rimane sempre a 10 gradi anche con temperatura a 1000 può solo voler dire che

hai uno spifffero lì vicino che devi chiudere.

A mio parere una casa abitata quindi con cucina, docce, asciugatura panni, gente che respira non

dovrebbe scendere sotto i 17 gradi. prenditi uno strumento che oltre la temperatura

ti dia anche l'umidia relativa adeso costano poco. Non dovresti mai superare il 50%

dell'umidità massima per la t ambientale.

Modificato da Giò
Link al commento
Condividi su altri Social

In verità la curva dell'umidità aumenta all'aumentare della temperatura.

grafico_umidità.jpg

Però è anche vero che spesso si risolve alzando un po' la temperatura e, soprattutto, seguendo tutti i consigli pratici che gli hai dato

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

Link al commento
Condividi su altri Social

In verità la curva dell'umidità aumenta all'aumentare della temperatura.

Però è anche vero che spesso si risolve alzando un po' la temperatura e, soprattutto, seguendo tutti i consigli pratici che gli hai dato

E' l'umidità specifica questa qui sopra ;)

Comunque più scaldi l'aria, più umidità può contenere, quindi tende a "tenersela dentro".

Quando la vedi che condensa su finestre e pareti, in realtà è tutta acqua che non c'è più nell'aria, quindi l'effetto alla fine è quello di un calo dell'umidità (dell'aria).

Non è però questo il modo in cui vogliamo liberarci dell'umidità, va bene in un essiccatore, non in una casa... :D

Link al commento
Condividi su altri Social

la muffa c'è perchè si forma condensa, quindi o alza la temperatura, o abbassa l'umidità o un po' di tutte e due.

nel caso per approfondire faiu ricerche su

benessere termoigrometrico

guarda il diagramma psicrometrico

diagrammi di fanger

COMFORT TERMOIGROMETRICO – METODO DI FANGER

In ogni caso per avere benessere secondo le norme devi avere in inverno con una temperatura di 20 gradi un umidità tra il 35% e i 45%

Link al commento
Condividi su altri Social

E' l'umidità specifica questa qui sopra ;)

Comunque più scaldi l'aria, più umidità può contenere, quindi tende a "tenersela dentro".

Quando la vedi che condensa su finestre e pareti, in realtà è tutta acqua che non c'è più nell'aria, quindi l'effetto alla fine è quello di un calo dell'umidità (dell'aria).

Non è però questo il modo in cui vogliamo liberarci dell'umidità, va bene in un essiccatore, non in una casa... :D

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.