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Concorsone per Insegnanti 2012


Leo_91

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<Non considero questi test come una vergogna, sono test alla portata di ogni persona normo-dotata. Trovo invece una vergogna che una buona percentuale dei fallimenti riguardi gli insegnanti "precari" usciti dal concorsone del 1999, dimostrazione che i concorsi scolastici di un tempo avevano come obiettivo non quello di fornire personale qualificato, bensì di trovare un posto di lavoro alla gente, posto di lavoro fisso (per i vincitori) o precario per i "semplici" idonei. La qualità dell'insegnamento contava una cippa.>

C’è stata un’incomprensione. La vergogna non sta nella realizzazione del test, ma nel fatto che è (in buona parte) un test di intelligenza. Quindi, è sicuramente alla portata dei più. Ma il punto non è questo; è che una prova del genere non ha, purtroppo, niente a che fare con la qualità dell’insegnamento (che, se preferiamo, “non contava una cippa”, per l’appunto).

Sai meglio di me che le prove successive (fra cui la simulazione di lezione) sono quelle che valuteranno la reale preparazione dei candidati e il grado di qualità di insegnamento che sapranno dare.

La PREselezione serve semplicemente ad escludere coloro che sono palesemente inadeguati.

Poi, lo dice la statistica, nei test saranno inciampati anche alcuni ottimi insegnanti, ciò a causa dello stress e/o della semplice sfiga, ma, stante il numero sufficientemente elevato dei candidati, si tratta di perdite assolutamente irrilevanti ai fini della qualità complessiva del concorso.

<La scuola non deve essere un posto dove parcheggiare i figli, ma un luogo in cui i bambini ed i giovani imparano a pensare con la propria testa (e non con quella dell'insegnante) e possono usufruire degli strumenti conoscitivi più idonei per prepararsi alla vita da adulti.>

Concordo. Aggiungo solo che la scuola deve fare anche altro.

Il riferimento alla testa dell’insegnante è fuorviante. La soggettività dell’insegnante è (o dovrebbe essere) una risorsa, non un limite, del percorso formativo.

Io non ho criticato la soggettività dell'insegnante. Per me la soggettività dell'insegnante è un valore, ma se l'insegnante è il primo ad essere incapace di ragionare con gli strumenti della logica, il massimo che potrà trasmettere ai suoi discenti sarà un minestrone di nozioni e di proprie convinzioni personali.

Il caso del "maestro alternativo" che disprezza la logica perché "io leggo e spiego la Costituzione" è emblematico: che mazza potrà mai spiegare della Costituzione (che è argomento tanto importante quanto complesso) uno che da un testo scritto in italiano elementare (la domanda di Gina, Fiona e Pamela) non riesce a ricavare le informazioni necessarie a rispondere ad una domanda banale?

L'ho detto e lo ripeto: la scuola non deve servire a parcheggiare i figli, la scuola deve preparare alla vita da adulto fornendo ai discenti un bagaglio di conoscenze adeguato. Ma non basta: il più grosso insegnamento che la scuola può dare è proprio l'insegnamento delle metodologie di apprendimento in maniera che la persona possa, anche al di fuori della scuola, integrare, migliorare ed aggiornare autonomamente il proprio bagaglio di conoscenze.

Invece l'attuale scuola funziona così bene che mi sono ritrovato a dover spiegare ad una ragazza appena assunta, ragazza diplomata in ragioneria con quasi il massimo dei voti, le percentuali e le proporzioni.

Per non parlare della aspirante segretaria, anch'essa appena diplomata in ragioneria, a cui ho fatto un colloquio all'inizio dell'anno per una sostituzione. Per lei indicativo, congiuntivo e condizionale erano fungibili fra loro e in effetti li usava con criteri apparentemente randomici. Promossa con un buon voto alla maturità! Ma di cosa stiamo parlando? :pz

<Esiste uno strumento migliore di valutazione? A parte il fatto che viene somministrato da chi ha interesse a che gli studenti lo superino brillantemente, ovviamente.

E, comunque, perché simili test vanno bene in tutto il mondo e non in Italia?>

Permettimi una (quasi) battuta. I test invalsi (ma non solo) mi ricordano irresistibilmente i sondaggi sui trasporti pubblici. Enormi macchine per (non) scoprire quello che qualunque individuo mediamente intelligente scoprirebbe semplicemente prendendo una decina di autobus in diversi orari della giornata (la proporzione è calibrata sulle dimensioni della città in cui vivo).

Siamo ancora nell'ambito delle opinioni personali ;)

è possibile che l'indignato ex-insegnante abbia perso la cattedra solo perché ha sbagliato un indovinello in tutto l'esame?

No le domande erano 50. Bisognava totalizzare almeno 35 punti tenendo conto che una risposta sbagliata abbassa il punteggio di mezzo punto. In sostanza in caso di forte dubbio sulla correttezza della risposta, conveniva non rispondere affatto.

Modificato da loric

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Il caso del "maestro alternativo" che disprezza la logica perché "io leggo e spiego la Costituzione" è emblematico: che mazza potrà mai spiegare della Costituzione (che è argomento tanto importante quanto complesso) uno che da un testo scritto in italiano elementare (la domanda di Gina, Fiona e Pamela) non riesce a ricavare le informazioni necessarie a rispondere ad una domanda banale?

Grazie, in tre righe hai espresso perfettamente quello che io ho cercato di esprimere in 10; senza riuscirci perfettamente.

La logica non serve solo a spiegare, ma anche per insegnare a ragionare e questo non si può fare se si è un docente abituato a ripetere la lezione pedissequamente.

No le domande erano 50. Bisognava totalizzare almeno 35 punti tenendo conto che una risposta sbagliata abbassa il punteggio di mezzo punto. In sostanza in caso di forte dubbio sulla correttezza della risposta, conveniva non rispondere affatto.

Aspetta, fammi capire: ogni risposta esatta fa guadagnare un punto, ogni risposta errata fa perdere mezzo punto e per superare l'esame è necessario totalizzare almeno 35 punti?

Se è così allora vuol dire che l'indignato ex-insegnante deve aver sbagliato almeno 32 domande su 50 (32x0.5=16; 50-16=34) e questo mi fa venire il sospetto che sia stato un insegnante veramente mediocre. Talmente mediocre da inventarsi delle scuse (ovvero la famosa domanda sulle tre tipe che prendono il sole), pur di non ammettere la sua mediocrità.

Modificato da EC2277
ho riscritto la risposta a Loric.
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Certo, esattissimo.

Ma non voglio nemmeno pensare alla mole di polemiche che si sarebbe sollevata se, al posto di questi test, avessero allestito commissioni per interrogare i candidati insegnanti sulle loro materie di insegnamento... :roll:

"Le domande erano troppo difficili...", "Il presidente di commissione è stato bastardo...", "Mi ha chiesto cose non attinenti all'insegnamento..." e infine, l'aspettativa opposta: "ma perché non mettere test a risposta multipla?" :lol:

Io posso capire che questi test non valutino molte cose, ed è vero. Ma cacchio, ci sono 70 schede su cui esercitarsi che riproducono esattamente le domande della prova, le domande in sè sono superabili da uno studente liceale (io ho fatto 3 schede superandole tutte) senza difficoltà, dov'è il problema? A me sta bene che lo si critichi costruttivamente, proponendo alternative valide. Ma il fatto è che la gran parte della gente l'ha criticato perché "troppo difficile" (?), mascherandolo da "non pertinente". Inaccettabile.

ok, ma ci saranno comunque una prova scritta e una orale da valutare.

Cosa proponi in alternativa? Interrogare tutti i 100.000 pretendenti alle cattedre? :pen:

E come scongiuri la potenziale parzialità della cosa? (perché per un giudicato ci vuole un giudice....e se è una persona, è discrezionale per definizione).

Criticare va benissimo, chiedo solo in cambio un proposta alternativa da valutare se mi è permesso, non mi piace accettare le cose come dogma :)

Riguardo profumo, ripeto che ritenere che non abbia idea della scuola si pecca di presunzione ;-) e basterebbe fare un giro in quello che era il suo lavoro precedente per toccarlo con mano.

Per lavoro sono i contatto con molti dei suoi ex dipendenti. E non ne ho ancora trovato uno che ne parli male....anzi...

Nessuna presunzione. Non discuto le sue capacità di insegnante-ricercatore. Anzi - meglio - ripeto che la sua figura è del tutto secondaria - un epigono della "moderna" scuola dell'autonomia, piena di inutili valutazioni e didatticismi.

Penso che un percorso selettivo che preveda una prova scritta, una orale e un periodo di tirocinio sia, se ben fatto, una buona base di partenza.

Si, ho l'impressione che nessuno capisca cosa tu intenda come idea di scuola.

Finora tutti stiamo facendo un discorso molto semplice: per togliere di mezzo gli insegnanti incapaci ed impedire che ne entrino di nuovi altrettanto incapaci, è necessario introdurre degli esami di valutazione. Tali esami non devono limitarsi a quantificare la cultura dei singoli insegnanti in un particolare ambito, ma devono anche quantificare la capacità che tali insegnanti hanno di adattarsi a situazioni non canoniche e gli esami dei quali stiamo discutendo, con l'apparente insulsaggine delle loro domande, riescono benissimo in ciò: segano le gambe a quanti hanno una preparazione scarsa od un'impostazione mentale irrigidita in un certo modo d'intendere l'insegnamento.

Il caso che ha dato il via a questa discussione è emblematico: si trattava di una domanda stupidissima, il classico indovinello che io faccio ai mei amici per passare un po' il tempo quando le serate languono, eppure quell'insegnante non è riuscito a rispondere.

Perché non c'è riuscito?

Perchè non ha avuto l'elasticità mentale di capire quali erano le informazioni inutili e non ha dimostrato d'essere a conoscenza dei fusi orari. Entrambe le cose sono fondamentali per un insegnante, poiché l'elasticità mentale serve sia per adattare il proprio metodo d'insegnamento agli studenti, sia per capire quando uno studente durante un'interrogazione sta rispondendo in modo non errato ma semplicemente diverso. La conoscenza dei fusi orari (anche a livello intuitivo) invece è fondamentale quando si pretende d'insegnare la Geografia; come nel caso dell'indignato insegnante in questione.

Infine una domanda: è possibile che l'indignato ex-insegnante abbia perso la cattedra solo perché ha sbagliato un indovinello in tutto l'esame?

Siamo seri! Se pensi davvero che risolvere una serie numerica selezioni un buon insegnante - o meglio, un potenziale buon insegnante (dato che insegnanti non si nasce, se non in parte) - non ho altro da dire.

Sai meglio di me che le prove successive (fra cui la simulazione di lezione) sono quelle che valuteranno la reale preparazione dei candidati e il grado di qualità di insegnamento che sapranno dare.

La PREselezione serve semplicemente ad escludere coloro che sono palesemente inadeguati.

Poi, lo dice la statistica, nei test saranno inciampati anche alcuni ottimi insegnanti, ciò a causa dello stress e/o della semplice sfiga, ma, stante il numero sufficientemente elevato dei candidati, si tratta di perdite assolutamente irrilevanti ai fini della qualità complessiva del concorso.

Io non ho criticato la soggettività dell'insegnante. Per me la soggettività dell'insegnante è un valore, ma se l'insegnante è il primo ad essere incapace di ragionare con gli strumenti della logica, il massimo che potrà trasmettere ai suoi discenti sarà un minestrone di nozioni e di proprie convinzioni personali.

Il caso del "maestro alternativo" che disprezza la logica perché "io leggo e spiego la Costituzione" è emblematico: che mazza potrà mai spiegare della Costituzione (che è argomento tanto importante quanto complesso) uno che da un testo scritto in italiano elementare (la domanda di Gina, Fiona e Pamela) non riesce a ricavare le informazioni necessarie a rispondere ad una domanda banale?

L'ho detto e lo ripeto: la scuola non deve servire a parcheggiare i figli, la scuola deve preparare alla vita da adulto fornendo ai discenti un bagaglio di conoscenze adeguato. Ma non basta: il più grosso insegnamento che la scuola può dare è proprio l'insegnamento delle metodologie di apprendimento in maniera che la persona possa, anche al di fuori della scuola, integrare, migliorare ed aggiornare autonomamente il proprio bagaglio di conoscenze.

Invece l'attuale scuola funziona così bene che mi sono ritrovato a dover spiegare ad una ragazza appena assunta, ragazza diplomata in ragioneria con quasi il massimo dei voti, le percentuali e le proporzioni.

Per non parlare della aspirante segretaria, anch'essa appena diplomata in ragioneria, a cui ho fatto un colloquio all'inizio dell'anno per una sostituzione. Per lei indicativo, congiuntivo e condizionale erano fungibili fra loro e in effetti li usava con criteri apparentemente randomici. Promossa con un buon voto alla maturità! Ma di cosa stiamo parlando? :pz

Siamo ancora nell'ambito delle opinioni personali ;-)

No le domande erano 50. Bisognava totalizzare almeno 35 punti tenendo conto che una risposta sbagliata abbassa il punteggio di mezzo punto. In sostanza in caso di forte dubbio sulla correttezza della risposta, conveniva non rispondere affatto.

Esatto! La diplomata in ragioneria è proprio la figlia della scuola dell'autonomia - una scuola che sta distruggendo (coscientemente o meno - è poco rilevante) quanto di buono ancora restava.

Comunque, Loric, concordo abbastanza con te sul ruolo della scuola. Mi sembra, però, che gli strumenti ipotizzati siano inefficaci - per essere generosi e ingenui.

Modificato da Roberto74

Il trucco c'è, si vede benissimo, ma non gliene frega niente a nessuno. (Altan)

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Siamo seri! Se pensi davvero che risolvere una serie numerica selezioni un buon insegnante - o meglio, un potenziale buon insegnante (dato che insegnanti non si nasce, se non in parte) - non ho altro da dire.

Io non ho parlato di serie numeriche, ho parlato di capacità logica e di comprensione del testo. Se un insegnante non è in grado di comprendere il testo che deve spiegare e di ragionarci sopra, allora non è in grado d'insegnare.

Per rispondere alla domanda dalla quale ha avuto origine questa discussione non serve essere cintura nera di matematica, basta usare un po' di logica, comprendere il testo ed avere un'idea intuitiva del fatto che quando a New York c'è il sole, a Roma è notte.

Modificato da EC2277
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Siamo seri! Se pensi davvero che risolvere una serie numerica selezioni un buon insegnante - o meglio, un potenziale buon insegnante (dato che insegnanti non si nasce, se non in parte) - non ho altro da dire.

mi sa che hai perso dei bei pezzi della discussione.

Modificato da Leo_91
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Nessuna presunzione. Non discuto le sue capacità di insegnante-ricercatore. Anzi - meglio - ripeto che la sua figura è del tutto secondaria - un epigono della "moderna" scuola dell'autonomia, piena di inutili valutazioni e didatticismi.

Penso che un percorso selettivo che preveda una prova scritta, una orale e un periodo di tirocinio sia, se ben fatto, una buona base di partenza.

Ti consiglio di andare a vedere il risultato dei suoi "inutili valutazioni e didatticismi" al suo ex-politecnico :)

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Aspetta, fammi capire: ogni risposta esatta fa guadagnare un punto, ogni risposta errata fa perdere mezzo punto e per superare l'esame è necessario totalizzare almeno 35 punti?

Se è così allora vuol dire che l'indignato ex-insegnante deve aver sbagliato almeno 32 domande su 50 (32x0.5=16; 50-16=34) e questo mi fa venire il sospetto che sia stato un insegnante veramente mediocre. Talmente mediocre da inventarsi delle scuse (ovvero la famosa domanda sulle tre tipe che prendono il sole), pur di non ammettere la sua mediocrità.

No no

Risposta esatta 1 punto

Risposta sbagliata -0.5 punti

Risposta non data 0 punti

Modificato da Minosse
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Lo scenario sembra un po' questo. :lol:

Una società di calcio deve selezionare giovani talenti, e per farlo allestisce una prova: ogni giocatore di movimento deve calciare un pallone in una porta da 11 m, senza portiere; ogni portiere deve bloccare con le mani un passaggio.

Dei "grandissimi campioni" falliscono miseramente la prova e protestano: "ma non valuta assolutamente niente delle nostre abilità!" Quando una cosa troppo facile risulta troppo difficile (aspetta... che centrino anche le capacità individuali??? :pen:), allora per la communis opinio diventa una cosa "che non c'entra nulla" (cit.).

E attenzione: l'esempio è volutamente iperbolico. È chiaro che la prova di preselezione per insegnanti di cui stiamo discutento sia ben più utile di quella prova immaginaria per i calciatori. :)

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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No, non potremmo discutere della scuola, poiché questa discussione verte proprio su questa tipologia di esami. Di fatto Tony ti risponde parlando di mele poiché in questa discussione si parla esclusivamente di mele, non di pere.

Se vuoi puoi però aprire un'altra discussione e spiegarci il tuo pensiero sulla scuola; a partire da cosa intendi per "idea di scuola". ;)

P.S. Se vuoi citare un messaggio devi premere il pulsante "rispondi citando" (è in basso sulla destra della finestra del messaggio stesso) e se vuoi rispondere frase per frase, puoi ricorrere al copia/incolla. Nella finestra di riposta potrai trovare il pulsante "Vai alla modalità avanzata", il quale ti farà accedere ad un'anteprima del messaggio e grazie ad essa potrai verificare e correggere il tuo intervento.

Modificato da EC2277
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