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Trent'anni di Uno (e non finisce qui...)


Pandino

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In questa foto non si capisce che l' auto camuffata è una Uno, si potrebbe pensare ad un prototipo di un veicolo commerciale.

My cars...

Autobianchi Y10 1.1 i.e. (1992) - Fiat Bravo 1.4 T-Jet Emotion (2008) - Fiat 500 1.2 Lounge (2017) - Alfa Romeo Mito 1.4 TB GPL Super (2017)

 

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Questa foto l'ho presa dal libricino di Quattroruote Collection della Uno, che sia una Uno ne ho qualche dubbio in quanto davanti ha due tergicristalli...

Per tutti gli appassionati e i possessori della Lancia Dedra (ma anche di auto storiche)adesso esiste il "Lancia Dedra Forum Italia" : http://lanciadedraforum.forumfree.it/

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Alquanto improbabile che quel coso abbia a che fare con la Uno.

Dimensioni, proporzioni, singoli elementi non centrano nulla e fanno pensare a qualcosa di più grosso e concettualmente più vecchio.

Modificato da Regazzoni
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Se non ricordo male ne abbiamo parlato parecchio tempo fa (ma parecchio davvero, quindi non sto salendo in cattedra dicendovi "eh ma non vi ricordate" :) ).

Furono due errori abbastanza vicini nel tempo, da parte di Domus. Questo veicolo che tutto può essere tranne che una Uno :) (ma ho una mezza idea di cosa poteva essere... solo che non è il topic adatto, questo, andremmo fuori strada - in tutti i sensi :D - nell'arco di cinque posts :D) perchè come fa notare Pandino, sotto l'auto si nota abbastanza bene un differenziale posteriore.

I due tergi potrebbero essere un altro elemento rivelatore, ma li ho sempre messi in un cantuccio come prova dell'errore perchè comunque l'ambaradan su ruote che mostra la foto non ha un singolo pezzo che sia lontanamente parente della Uno, per cui forse i due tergi anzichè uno potevano ancora essere il minore dei mali.

L'altro errore fu su Ruoteclassiche, quando pubblicarono la foto di un prototipo della Yugo al posto di quello della Panda, traditi dal fatto che entrambi erano in livrea arancione. A quei tempi mandai la mail con la precisazione e mi pubblicarono come errata corrige. In effetti, mi disse poi un noto personaggio milanese :D, dopo la mia osservazione si erano resi conto di avere qualche pasticcio nell'archivio fotografico per quel che riguardava le foto-spia. In effetti Panda e Yugo coi loro camuffi ad un'occhiata veloce si potevano confondere, io me ne resi conto al volo solo perchè.... vabbè è il mio pane. Può capitare.

I miei complimenti vanno a Ciccio, soprattutto perchè così giovane mostra così tanta passione nel voler raccontare le storie delle nostre amate vecchiette; non è cosa facile da trovare nelle passioni dei giovani d'oggi. Penso che si possano fare delle aggiunte per quel che riguarda la gestazione della Uno, perchè di materiale fortunatamente ne fu pubblicato parecchio qui e là, e la storia cui lui giustamente fa cenno, cioè quella della Uno-nata-Lancia, può portarci a parlare di quella che in teoria doveva essere la Uno e poi non lo è stata. ;)

Se riesco ad organizzarmi un attimino col materiale inserisco qualcosa pure io. ;)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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La scelta di realizzare la Uno che tutti noi abbiamo conosciuto può essere situata in una data precisa: sabato 8 gennaio 1980.

Come molti di noi sanno, la Uno è anche conosciuta come "progetto 146", ma volendo partire dal vero inizio, possiamo dire che già nel 1977 in Fiat avevano cominciato a pensare all'erede della 127, coi progetti conosciuti come "143" e "144".

Due vetture dallo stile differente, la prima delle quali è stata vista anche su strada, costruita a livello prototipale nell'ambito della prima parte dei collaudi.

Questi due modelli non avevano soddisfatto i vertici dell'azienda in quanto a stile, perchè troppo classici e legati allo stile dei tempi, mentre per la nuova piccola si desiderava uno stile che fosse più all'avanguardia.

Entrò quindi in campo Giugiaro, cui venne fatta richiesta di lavorare sul progetto che stava ultimando con marchio Lancia (la famosa storia che Rossignolo raccontava tempo fa...) e di trasformarlo in una Fiat.

Si accettò quindi di buon grado la proposta di Giugiaro, di muoversi verso una vettura più alta, chiedendogli comunque di ridurre l'altezza del modello Lancia che aveva già realizzato (che a quanto pare quindi era ancora più alto).

Questa era la "143", nel 1978.

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E questa invece era la "144", che visse due fasi di sviluppo.

Fase 1

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Fase 2

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(con le frecce che poi abbiamo visto sulla Ritmo :) )

Della "Fase 2" abbiamo anche la vista della versione tre porte.

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(abbiamo anche un'anticipazione di quelli che poi saranno i mitici cerchi in lega di Uno Turbo e Croma)

Come scrivevo prima, la "143" arrivò allo stadio prototipale e fu paparazzata dalle varie riviste, nell'ambito di articoli che raccontavano di come in Fiat si stesse lavorando al "Progetto Uno" che nella scala progettuale Fiat seguiva lo "Zero" che fu poi la Panda e fu a sua volta seguito dai vari Due, Tre, Quattro.

Comunque già ai tempi girava voce che ci fosse qualcosa che non andava nell'estetica di questa futura utilitaria. Già le riviste scrivevano che a quanto si sentiva dire in giro Fiat stesse lavorando ad altro, e consigliavano di non basarsi troppo sull'aspetto di questi prototipi per farsi un'idea di quella che sarebbe stata l'erede della celebre 127.

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Poi appunto ci fu il ribaltone stilistico ed il cambio di rotta verso lo stile che Giugiaro aveva impostato per una piccola Lancia, e si narra di una mattina in cui ci fu un confronto (presenti Ghidella e i Grandi Capi di allora) fra nove modelli di stile tutti basati sull'idea di Giorgetto. Non se ne veniva fuori, raccontando le indiscrezioni, ed alla fine (si dice) volò la frase di Ghidella, il quale disse "Basta, non se ne viene a capo, facciamo la più alta (che era la numero 9), il pubblico finirà con l'accettarla".

La vastità di proposte stilistiche, tutte basate sul medesimo concetto ma differenti appunto fra loro per altezza e di conseguenza proporzioni, indusse Fiat a sperimentare addirittura un nuovo modo di realizzare le maquettes, con un sistema di pianali allungabili ed allargabili e una serie di fiancate che per adattarsi alle varie altezze delle proposte, erano costruite con blocchi di polistirolo espanso modulari, facilmente assemblabili fra di loro per visualizzare in breve tempo tutte le varianti.

Una volta fatta la scelta, in modo abbastanza deciso (ai tempi venne definita una vettura "nata in fretta", perchè ormai era ora di decidersi, non si poteva star lì tanto a menarla), il cammino fu poi in discesa ed il lavoro fu dirottato sui dettagli, come l'innumerevole serie di varianti studiate da Giugiaro per la calandra, alcune con il nuovo marchio a cinque barrette cromate, al centro (così come l'abbiamo conosciuto) oppure spostato a sinistra, alcune con i listelli di plastica nera paralleli alle cinque barrette anzichè orizzontali, ed altre più tradizionali, a listelli orizzontali con il marchio Fiat rotondo, con l'alloro (che Giugiaro aveva ipotizzato anche per la Croma).

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

Riguardo la storia della "Pandona", c'è da fare una precisazione. Il nomignolo "Pandona" venne fuori prima, rispetto alle foto della Uno-camuffata-come-fosse-una-Panda45 (che furono pubblicate anche da Gente Motori e che se oggi girano per il web... credo sia colpa mia :D).

La Uno divenne "Pandona" sulle riviste proprio quando ci fu il ribaltone stilistico e cominciarono ad uscire su strada i prototipi nuovi, quelli con la carrozzeria definitiva. Le riviste iniziarono a dire che la vettura sarebbe stata come una "grande Panda", parlando di stile. Abbastanza geometrica per agevolare la ricerca di un'ottima abitabilità.

Poi ci fu quel... pasticcio editoriale in cui Gente Motori fece una delle sue (poche in verità) figure da cioccolataio nel mondo degli scoops.

Mentre Quattroruote tranquillo proseguiva con le sue (ai tempi sempre veritiere e precise) anticipazioni e pubblicava le foto di questa Uno camuffata in modo da sembrare una Panda, Gente Motori se ne uscì dicendo che questa non era la "Uno", bensì una Super-Panda che la Fiat stava realizzando per affiancarla alla Panda normale (?????), e che la Uno era un'altra roba. :) Una figuraccia, insomma.

Di lì a poco se non erro, uscì la Panda 45 Super, che però era un semplice allestimento ricco non una Panda con tutt'altra carrozzeria, e venne fuori che probabilmente Gente Motori "sentendo" dell'arrivo di una Panda-Super, e vedendo questo prototipo camuffato come una Panda, aveva scritto una "tavanata".

"Pandona" comunque non deriva da queste foto ;) è venuto fuori prima. Così come venne fuori "Unone" quando giravano i primi prototipi della Tipo2, con la carrozzeria già scartata, realizzati solo per portare avanti i collaudi di meccanica senza rischiare nulla. Gli "Unone" si basavano su una revisione stilistica della proposta di Giugiaro per la "Due", che non aveva convinto.... e non avevano convinto manco loro. Però furono costruiti per collaudare il telaio, erano molto simili ad una grande Uno, e nacque il nomignolo "Unone".

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Questi due modelli non avevano soddisfatto i vertici dell'azienda in quanto a stile, perchè troppo classici e legati allo stile dei tempi, mentre per la nuova piccola si desiderava uno stile che fosse più all'avanguardia. ......

Sicuramente troppo classiche e contemporanee, la 143 e la 144. Ma secondo me avrebbero avuto un ulteriore limite: quello di somigliare, proprio perchè troppo classiche, a vetture già esistenti.

In particolare, ho guardato molte volte le foto della 143 e soprattutto nella versione cinque porte ho sempre trovato che assomigliasse molto (più che altro per quanto riguarda il giro porte) all'R5, ed in qualche modo pure alla Peugeot 205 che nell'80 non esisteva neppure.

La 144 poi, a me ricorda qualcosa perfino di VW Golf sempre in quel benedetto giro porte.

E poi...per la serie "non si butta via niente", trovo che lo stile della 144 sia stato in buona parte ripreso dalla concept VSS dell'81:

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Tutto IMHO eh, magari sto sbagliando in pieno...;)

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E poi...per la serie "non si butta via niente", trovo che lo stile della 144 sia stato in buona parte ripreso dalla concept VSS dell'81:

Tutto IMHO eh, magari sto sbagliando in pieno...;)

Può anche essere ;). Del resto il VSS era si un progetto I.De.A-Renzo Piano ma con la collaborazione di Fiat (mi pare che c'entri anche DeSilva che se non erro ai tempi era lì in giro :) ). Si somigliano in effetti.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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