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Alfa in Usa Marchionne pensiero


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giuro ho cercato ma la funzione "cerca" non è che sia proprio redditiva. Ai mod incorporare spostare, rinominare

"L'Alfa Romeo in America? Non do alcuna data né alcun numero. Dobbiamo prima risolvere il problema della motoristica e di dare una base tecnica adeguata a ciò che l'Alfa è stata. Altrimenti raccontiamo storie. E facciamo quel che abbiamo fatto con la 159".

La 159. È un Marchionne senza peli sulla lingua quello che ha incontrato la stampa italiana in occasione del Salone di Detroit. "Quel modello", prosegue il manager italiano "è stato una delle cose che ho trovato in pancia al Gruppo quando sono arrivato, nel 2004: una macchina concepita su una piattaforma condivisa con la General Motors, ma che alla fine ci siamo ritrovati a fare da soli e, quando abbiamo finito di risolvere tutti i probemi, pesava 400 chili in più di quello che avrebbe dovuto. Inoltre non avevamo un adeguato sistema di motori nel gruppo, e quindi le abbiamo montato un V6 australiano, il famoso Holden. E ce la siamo venduta come se fosse la soluzione per l'Alfa Romeo. Fare una macchina sovrappeso e con un motore australiano, vendendola con il marchio Alfa, è stata la cosa più offensiva (per la storia del marchio, ndr) che si potesse fare".

Piattaforme e motori. Oggi Marchionne per l'Alfa Romeo, che è diventata fondamentale con il piano strategico illustrato l'autunno scorso, incentrato proprio sui marchi ad alta redditività Alfa e Maserati, non vuole commettere gli stessi sbagli: "La questione della piattaforma è in parte risolta, perché a livello di gruppo adesso abbiamo due piattaforme che già servono buona parte dei nuovi modelli che faranno da base anche per la nuova generazione di prodotti Alfa. Quanto ai motori, c'è un contributo dalla Chrysler che ora è fondamentale allineare con le capacità di Ferrari e Maserati per un polo motoristico del lusso. È un percorso che stiamo già facendo, ma richiede tempo. Del resto i tedeschi perché vogliono tanto l'Alfa? Perché loro questo percorso, con l'Audi, lo hanno già fatto, e quindi basterebbe loro mettere i denti sul marchio…". E a proposito del gruppo tedesco, il capo di Fiat-Chrysler commenta con ironia l'affermazione dei vertici Volkswagen che hanno affermato di fare da "ambasciatori dello stile italiano nel mondo con Lamborghini e con Ducati": "Lo accetto come contributo allo splendido lavoro che stiamo facendo noi, grazie!", ha detto Marchionne.

L'Europa. Il manager è tornato a parlare dell'Europa, di come servirebbe una regia a livello comunitario per risolvere il problema della sovraccapacità. "Del resto la General Motors e la Ford non potranno andare avanti all'inifinito a giustificare davanti all'opinione pubblica americana le perdite europee. Gli investitori si chiedono: ma perché qui abbiamo ristrutturato, riallocato risorse, e là non si fa nulla? E se è più facile per la Ford, che è un'azienda interamente privata, diventa complesso per la GM, nella quale il governo americano ha ancora una partecipazione. Non è facile spiegare ai contribuenti americani che i loro soldi li stanno usando per finanziare le perdite europee". Intanto si allungano i tempi per la produzione della Jeep in Russia ("Stiamo ancora cercando una soluzione adeguata dal punto di vista industriale") e in Cina, dove l'accordo con la Gac non è ancora stato firmato. Confermata, invece, la produzione in Italia della Suv Maserati Levante.

L'Italia. Marchionne ha poi schivato le domande sulla politica italiana. "Ci sono le elezioni alle porte. Lasciate che gli italiani facciano le loro scelte. Alla Fiat basta che esca un quadro di certezze. Che volete che voi dica: la nostra azienda è sempre stata storicamente filo-governativa. Qualunque sarà il risultato, ci basta che il governo poi sia in grado di governare".

da Detroit, Roberto Lo Vecchio 4ruote

motori dedicati

Marchionne: motori 'paisà' per l'Alfa Romeo in Usa

L'amministratore delegato di Fiat-Chrysler usa (con il sorriso) un termine in slang, un insulto contro gli italoamericani, e fa polemica

Pier Paolo Bozzano

L'amministratore delegato di Fiat/Chrysler Sergio Marchionne, a Detroit per il salone dell'automobile, ha fatto scalpore parlando ai giornalisti del possibile ritorno dell'Alfa Romeo sul mercato nordamericano.

Se l'Alfa Romeo tornerà negli Stati Uniti - ha detto - non utilizzerà motori Chrysler ma motori italiani.

Il clamore non è tanto per la dichiarazione in se ma piuttosto per il termine, in slang, che Marchionne ha scelto per chiarire la sua posizione. "Wop engines". "Wop" è un termine profondamente dispregiativo con cui gli anglosassoni in Nord America (e in particolare in Canada, dove ha vissuto dai 14 anni in poi per quasi tutta la vita) per generazioni hanno identificato gli immigrati italiani.

Marchionne lo ha detto con il sorriso, giocando sull'inevitabile effetto comico della battuta. Lui, un italo-canadese, ha tutto sommato il diritto di usare quella parola proibita. Ma questo non toglie che il termine sia sotto ogni punto di vista 'politicamente scorretto'. Un po' come quando i rapper afro-americano usano la parola 'nigger', la cosiddetta 'n-word' un vero e proprio insulto a sfondo razziale in bocca a chiunque altro.

Il primo a dare la notizia è stato Bryce Hoffman, @brycehoffman su Twitter ed è stata rilanciata dal blog di settore Jalopnik.

Rendere in italiano lo slang è difficile. Motori 'terroni' per l'Alfa Romeo? Rende l'idea sul termine brusco, ma 'Wop' si riferisce a tutti gli italiani, da Aosta a Otranto. Motori a maccheroni? Motori pizza e mandolino? Motori ca pummarola n'coppa? Motori paisà?

Proviamo a rispondere ricostruendo l'etimologia (controversa) del termine.

Il dizionario Merriam-Webster la fa risalire al 1908 e sposa una delle possibili origini: il termine sarebbe l'abbreviazione di "Without papers", senza documenti. Questa ipotesi non convince molti: tutti gli immigrati, non solo quelli italiani, che arrivavano in Nord America all'inizio del secolo scorso erano privi di documenti. Wop invece è mirato sugli italiani. Una seconda possibile radice è il termine "guappe", bullo o pezzo grosso, portato in Nord America dagli immigrati della Campania. La 'guapparia' non aveva in origine alcun riferimento alla Camorra. La pronuncia inglesizzata di guappe produce Wop. L'Italia, per estensione, è la Wopland.

L'assonanza è forte anche con il termine spagnolo guapo, ruffiano, damerino, latin lover. L'immagine che wop evoca è di un italiano con la brillantina nei capelli e lo stuzzicadenti tra le labbra, i pollici sotto le bretelle.

Ci sono altri termini usati in inglese per fare riferimento agli italiani in maniera dispregiativa: mafioso, paisano fino a spaghetti bender, mangia spaghetti, greaser (grease è la brillantina per i capelli) o guinea (termine usato a New York). Ovviamente lo slang copre anche altre provenienze geografiche: kraut per i tedeschi, spic per gli spagnoli, in particolare portoricani, greaser oltre agli italiani può identificare anche greci e ispanici, chicano, per i messicani, mick per i cattolici irlandei, yid o peggio ancora kike per gli ebrei, pork chop o pork o cheese per i portoghesi, chink o zipperhead per gli asiatici (Clint Eastwood lo usa nel suo Gran Torino). Ce ne sono migliaia, uno più politicamente scorretto dell'altro, a colorare il multiculturalismo del Nord America.

Marchionne: wop engines, motori 'paisà' per l'Alfa Romeo in Usa - America 24


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Ho come l'impressione che sia Macumbonne che Granodinverno sperino nell'imminente fallimento dell'Opel, della Ford Europa o della PSA.

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Marchionne è un manager brillante quanto un communicatore pessimo, ma proprio tra i peggiori. E mi sto contenendo.

E lasciala un po' in pace 'sta 159... abbiamo capito che stai provando a sminuire la 159 al massimo per poi apparire per un super-eroe quando (quando poi...?) uscirà la Giulia. :roll:

Comunque ora riferiro al mio fratello che ha acquistato l'auto "la più offensiva" per Alfa Romeo. Manco fosse l'Arna. :muto:

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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Io vado controcorrente (non rispetto a questo topic, ma rispetto allo scarso gradimento che riceve generalmente Marchionne per il suo operato) e dico che lo ritengo una persona che sta facendo alcune cose ganze ed importanti. Però ritengo anche che dovrebbe fare un po' più di attenzione a quello che dice.

Io non penso che il marchio Alfa abbia poi così tanto da vergognarsi della 159. E siccome è in mano sua il marchio Alfa così come quello Lancia, fossi io uno davanti a lui con un microfono in mano, sentendo queste parole su 159 e pensando a Thema e Flavia, farei prima qualche considerazione nella mia mente, del tipo:

"Ok, questo ha detto così. Ora ci sta vendendo la Thema e la Flavia. La Flavia non l'ho manco presa in considerazione, ma la Thema, mi ci sono concentrato, la apprezzo -anche perchè apprezzo la sua base di partenza - e l'ho diciamo così, accettata, capìta."

E quindi gli chiederei: "Dottor Marchionne, vista la sua considerazione appena fatta su 159, cosa pensa lei di Thema e Flavia, che ci sta vendendo ADESSO nello stesso momento in cui critica un modello come la 159? Fra qualche anno dirà lo stesso di queste due Lancia? E perchè passa per detrattore chi lo dice adesso?"

Non per andare a rompergli le balle.... 'sto uomo starà facendo quel che meglio crede e che meglio sa fare, io non saprei fare questo mestiere quindi non vado a fargli lezione.

Sarebbe giusto per dire ..... eh insomma, faccia un po' di attenzione a quello che dice, a volte. Certi discorsi le si ritorcono contro, e sa benissimo che c'è mezzo mondo che aspetta che lei dica "A", per dire "OOOOOH!"

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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,.-

Comunque infondo su 159 ha detto le cose che 7 anni dicevamo anche noi qui dentro: l'auto è stata massacrata in occasione delle prime prove cronometrate (e sulla bilancia), nonché appena guidata da alcuni noti alfisti, che la ritenevano un passo indietro rispetto a 156: troppo grossa, pesante, meno agile e con motori a benzina smorti!

Poi nel tempo, come tutte le Alfa, è stata "riesumata" e messa sotto sale :)

Anche perché sotto alcuni aspetti resta un'auto che merita anche quando la si confronta alle concorrenti più blasonate, quantomeno quando ci si mette alla guida. Evidentemente ciò non è bastato per farla vendere abbastanza... ;)

Altra ragione (omessa?) per cui Marchionne critica pesantemente 159 e la ritiene un esempio da non ripetere: gli è costata troppo! :)

Ecco, se mai un giorno sputerà anche su Thema e Flavia, o semplicemente non le riproporrà più... Almeno non si lamenterà dei costi.

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Io vado controcorrente (non rispetto a questo topic, ma rispetto allo scarso gradimento che riceve generalmente Marchionne per il suo operato) e dico che lo ritengo una persona che sta facendo alcune cose ganze ed importanti. Però ritengo anche che dovrebbe fare un po' più di attenzione a quello che dice.

Io non penso che il marchio Alfa abbia poi così tanto da vergognarsi della 159. E siccome è in mano sua il marchio Alfa così come quello Lancia, fossi io uno davanti a lui con un microfono in mano, sentendo queste parole su 159 e pensando a Thema e Flavia, farei prima qualche considerazione nella mia mente, del tipo:

"Ok, questo ha detto così. Ora ci sta vendendo la Thema e la Flavia. La Flavia non l'ho manco presa in considerazione, ma la Thema, mi ci sono concentrato, la apprezzo -anche perchè apprezzo la sua base di partenza - e l'ho diciamo così, accettata, capìta."

E quindi gli chiederei: "Dottor Marchionne, vista la sua considerazione appena fatta su 159, cosa pensa lei di Thema e Flavia, che ci sta vendendo ADESSO nello stesso momento in cui critica un modello come la 159? Fra qualche anno dirà lo stesso di queste due Lancia? E perchè passa per detrattore chi lo dice adesso?"

Non per andare a rompergli le balle.... 'sto uomo starà facendo quel che meglio crede e che meglio sa fare, io non saprei fare questo mestiere quindi non vado a fargli lezione.

Sarebbe giusto per dire ..... eh insomma, faccia un po' di attenzione a quello che dice, a volte. Certi discorsi le si ritorcono contro, e sa benissimo che c'è mezzo mondo che aspetta che lei dica "A", per dire "OOOOOH!"

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