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I Taxi londinesi saranno prodotti a Bari


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iconici veicoli dall'inconfondibile sagoma e che rappresentano per abitanti e turisti la cartolina della capitale britannica. Da quello che era destinato alla chiusura, il sito dell'Om Carrelli di Bari, a industria automobilistica: un riconversione non facile, ma che apre una prospettiva di occupazione ai 230 dipendenti presto di nuovo in attività grazie all'iniziativa della Frazer Nash, azienda inglese produttrice dei taxi.L'inizio dell'avventura. La storia comincia due anni fa quando il gruppo tedesco Kion, proprietario della Om Carrelli aveva deciso di dismettere l'impianto pugliese con il trasferimento dell'attività ad Amburgo mandando così in mobilità tutti i lavoratori. Poi due anni di trattative – nel corso dei quali una prima proposta con soci italiani naufragò - che hanno portato alla riconversione del sito barese, un impegno che ha visto in prima fila il governatore della Puglia Nicky Vendola e il rappresentante della Frazer Nash Massimo Fedeli, sindacati, rappresentanti degli enti locali. Adesso la Frazer Nash è pronta ad avviare la produzione dei taxi ad alimentazione ibrida – altra novità inedita – per una prima commessa di 3.600 vetture da destinare alla municipalità londinese che per il 2015 potrebbero arrivare a 10mila.

L'occupazione. Entreranno subito in fabbrica quaranta operai e venti amministrativi per una prima attività, poi via via tutti gli altri nell'arco di un triennio con la probabilità che nel 2016 si toccherà la cifra di 294 addetti. L'investimento previsto sarà tra i 60 e gli 80 milioni, accompagnato da agevolazioni regionali modulari (15% per opere edili, 30% per macchinari e apparecchiature) sia per quanto riguarda l'insediamento industriale sia per la ricerca. Adesso la parola passa ai lavoratori che con un referendum, dall'esito prevedibile, dovranno dare l'ultima parola. Se il giudizio sarà favorevole la Frazer Nash, da sola in quest'iniziativa, costituirà la controllata società italiana con il relativo piano d'investimenti. "Sarà la Puglia a costruire una icona dello stile di vita inglese, i taxi di Londra" dice con entusiasmo Vendola, che annuncia nuovi dettagli sull'accordo per la prossima settimana.

Modificato da Pandino
Aggiunte altre foto ;)

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I londinesi sugli Evalia?

Per poco hanno scatenato una sommossa popolare quando vennero sostituiti i loro duble-decker. Toglili anche i black cabs e tirano giù la City.

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I londinesi sugli Evalia?

Per poco hanno scatenato una sommossa popolare quando vennero sostituiti i loro duble-decker. Toglili anche i black cabs e tirano giù la City.

Apparentemente il declino è già cominciato, con il Mercedes Vito che si sta già prendendo una bella fetta di mercato, cioè il 38% di taxi nuovi nella prima metà del 2012, secondo questa fonte:

http://www.bloomberg.com/news/2012-12-03/london-black-cab-crisis-opens-road-to-mercedes-minivans.html

Modificato da Minosse
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Si, ma come tutto ciò che è britannico dovrà morire lentamente, inesorabilmente e silenziosamente. Altrimenti c'è il rischio che i britannici si sveglino e scoprano che il loro impero coloniale è morto 60 e più anni fa.

Ritieni che siano psicologicamente pronti per affrontare un trauma simile?

Modificato da EC2277
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