Benedetto XVI annuncia le sue dimissioni

[Wilhem275]

comunque è un fatto che definire "inconsueto" è un'eufemismo..tuttavia si vanno sempre a cercare "gomblotti" stile Codice da Vinci..

in realtà.. a febbraio 2012 Radio2...

Il Papa si dimette, un anno fa la previsione di Monsignor Bettazzi - Video - Corriere TV

[Dannatio]

In questo senso il ritiro in convento per prepararsi all'ineluttabile assume un significato maggiormente conprensibile....

[Devonrex]

Stamattina, alla radio, dicevano che Monsignor Vattelapesca, portavoce ufficiale di Sua Santità, ha categoricamente escluso la presenza di malattie e/o infermità varie. Le dimissioni, da quanto ho capito, sono state dettate esclusivamente da motivazioni di carattere personale. Boh... Di certo non è stata una decisione presa in due minuti.

[TonyH]

Stamattina, alla radio, dicevano che Monsignor Vattelapesca, portavoce ufficiale di Sua Santità, ha categoricamente escluso la presenza di malattie e/o infermità varie. Le dimissioni, da quanto ho capito, sono state dettate esclusivamente da motivazioni di carattere personale. Boh... Di certo non è stata una decisione presa in due minuti.

Può anche essere che - vista l'etá - ritenesse di non avere più la lucidità necessaria per affrontare tempi dove, anche a causa di scandali, i cristiani sono diventati "bersaglio sociale tollerato". Dove ogni tua parola viene presa, vivisezionata, e se anche c'è solo una sillaba che può essere mal-interpretata, lo verrà fatto.

per uno come lui, credo una croce ben più grande del dolore fisico.

[stev66]

Credo proprio che uno dei problemi che ha più attanagliato questo Papa teologo sia proprio quello che il dirompente messaggio di Cristo si stia riducendo , nella vulgata, ad una serie di regolette da bocciofila ( con tutto il rispetto per la bocciofila, ovvio ) cioè "fai questo , non far quello" , una specie di ricettario da applicare ad ogni situazione con una logica "if ..then... else", o nel caso migliore ad un vaga lista di indicazioni morali .

E questo non è il messaggio di Cristo ( basta rileggere un attimo il Vangelo per rendersene conto ).

E può darsi che non si sia sentito all'altezza , per motivi fisici e di età per effettuare quel rilancio di cui la Chiesa ha bisogno.

[santis]

Il Papa è ultraottantenne. Manifesta la sua libertà di poter andare via, secondo coscienza, per il Bene della Chiesa. Ce ne fossero di ottantenni così in politica! Benedetto, non hai avuto paura o ne hai avuta troppa!??

[Giò]

Sembrerebbe da quello che si sente dire oggi che le sue dimissioni

siano servite a far cadere il governo attuale della chiesa ovvero

quello di Bertone.

[Artemis]

Credo proprio che uno dei problemi che ha più attanagliato questo Papa teologo sia proprio quello che il dirompente messaggio di Cristo si stia riducendo , nella vulgata, ad una serie di regolette da bocciofila ( con tutto il rispetto per la bocciofila, ovvio ) cioè "fai questo , non far quello" , una specie di ricettario da applicare ad ogni situazione con una logica "if ..then... else", o nel caso migliore ad un vaga lista di indicazioni morali .

[Cosimo]

Trovo che sia inutile nascondersi dietro al dito.

Essere Cristiani (ma non solo cristiani, vale per tutte le religioni) è questo ed è sempre, in effetti, stato questo.

Se prendi le persone più vecchie e credenti ancora viventi, e chiedi loro cosa facevano i loro padri, ed i loro nonni, e vai a leggere la letteratura di secoli fa, quello che ne emerge è che la religione è sempre stata un insieme di regole da seguire ed una serie di impegni a cui partecipare.

Per il buon costume, per il buon giudizio agli occhi di Dio e della comunità, per tenere coesi i popoli e renderli controllabili.

Trovo che siamo di fronte al contrario: Oggi, molto più di ieri, c'è almeno una certa percentuale di cittadini qualunque che ha una visione cristiana ormai tridimensionale, grazie al grado di istruzione elevato e grazie a molte delle riforme portate avanti dalla chiesa negli ultimi due secoli.

Io, da non cattolico ma appassionato a queste vicende, ho avuto la possibilità di parlare di teologia con miei coetanei, quando questo, in tempi passati, era assolutamente impossibile.

Esisteva un Clero, che dettava le regole, ed un popolo, che seguiva le regole.

Oggi non è più così, e parte del merito va, lo ammetto onestamente, anche a Benedetto XVI.

E' chiaro che questa trasformazione del "gregge" (parola usata dai cristiani a significare "credenti" e, ahimè, assolutamente non casuale in ogni sua accezione) introduca anche una profonda trasformazione sociale su cosa voglia dire essere cristiani e su come questi vengano visti da quelli che non lo sono.

Così come è anche sostanzialmente normale che sempre più persone dicano di non esserlo.

Benedetto XVI è uno studioso, qui tutti l'hanno detto, e non è stupido.

Sa questa cosa, così come sa che un cristianesimo oltre le regolette è un cristianesimo più difficile da seguire, meno accettato ma più completo.

Si sta andando li, e la trasformazione sociale per arrivarci è in corso, ed è stata in mano specialmente agli ultimi due pontificati.

Credo che lui non si senta adatto per continuare a seguire questo processo dall'occhio del ciclone, e per questo abbia deciso di mollare.

Al pontefice si oggi si richiede, energia, capacità di propaganda, una storia personale su cui mettere a fuoco la missione della Chiesa, profondità nel diffondere il proprio messaggio.

E queste non sono caratteristiche che un anziano teologo tedesco possa avere.

D'accordo con i bookies inglesi, credo che i tempi possano essere quasi maturi per un papa di colore.

Forse non il prossimo, ma quello ancora successivo quasi sicuramente.

My 2 cents.

[fonzino1]

Con il consenso dei moderatori, volevo riportare un'estratto dal Corriere della Sera, a firma di Vittorio Messori, che si è interrogato su perchè il papa avesse abdicato.

Mi sembra molto significativo e un ottimo spunto di riflessione:

...Ed è proprio in questa prospettiva religiosa che vi è, forse, risposta a un altro interrogativo: non era più «cristiano» seguire l'esempio del beato Wojtyla, cioè la resistenza eroica sino alla fine, piuttosto che quello del pur santo Celestino V? Grazie a Dio, molte sono le storie personali, molti i temperamenti, i destini, i carismi, i modi per interpretare e vivere il Vangelo. Grande, checché ne pensi chi non la conosce dall'interno, grande è la libertà cattolica. Molte volte, l'allora cardinale mi ripeté, nei colloqui che avemmo negli anni, che chi si preoccupa troppo della situazione difficile della Chiesa (e quando mai non lo è stata?) mostra di non avere capito che essa è di Cristo, è il corpo stesso di Cristo. A Lui, dunque, tocca dirigerla e, se necessario, salvarla. «Noi - mi diceva - siamo soltanto, parola di Vangelo, dei servi, per giunta inutili. Non prendiamoci troppo sul serio, siamo unicamente strumenti e, in più, spesso inefficaci.

Non arrovelliamoci, dunque, per le sorti della Chiesa: facciamo fino in fondo il nostro dovere, al resto deve pensare Lui». C'è anche, forse soprattutto, questa umiltà, nella decisione di passare la mano: lo strumento sta per esaurirsi, il Padrone della messe (come ama chiamarlo, con termine evangelico) ha bisogno di nuovi operai, che vengano dunque, purché consapevoli essi pure di essere solo dei sottoposti. Quanto ai vecchi ormai estenuati, diano il lavoro più prezioso: l'offerta della sofferenza e l'impegno più efficace. Quello della preghiera inesausta, attendendo la chiamata alla Casa definitiva.