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La strategia di una gamma numerosa funziona o non funziona?


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VW negli ultimi 10 anni sta raccogliendo i frutti di quello che ha seminato negli anni '70 con Polo, Golf, e Passat, un progetto a lungo termine e generazione dopo generazione i 3 modelli di punta venivano migliorati e aggiornati continuamente, e la grandezza di VW di oggi è il risultato.

Il Gruppo Volkswagen non rilascia i dati delle sue divisioni geografiche, ma solo quelli complessivi mondiali. Ciò fa sorgere più di qualche sospetto sulla salute della sua divisione europea e nordamericana, che è un mercato nel quale tale gruppo non ha mai sfondato.

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La risposta migliore è dipende. Dipende dalle dimensioni del costruttore, dai mercati in cui è presente, dal posizionamento di mercato, etc. etc.

Bisogna sempre tenere presente che per i costruttori mainstream c'è un enorme problema: economie di scala (e quindi costi) vs flessibilità/personalizzazione del prodotto per il mercato.

A questo proposito è interessante un articolo di qualche gg fa di Automotive News che spiega la futura strategia di VW:

http://europe.autonews.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20130211/ANE/130219966#ixzz2KaWuRMkM

Correr, competir, eu levo isso no meu sangue. É parte de mim. É parte de minha vida.

[sIGPIC][/sIGPIC]

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La stessa Volkswagen si è trovata spesso nella situazione di fare il passo più lungo della gamba estendo le gamme in segmenti in cui non era sufficientemente affermata: basta vedere gli insuccessi di A2, Fox, Lupo, New Beetle, Golf Plus, ecc.

Le megagamme con A7, CC sono roba recente che guarda in particolare ai mercati emergenti e che sono state rese possibili anche attraverso acquisizioni di Case automobilistiche con knowhow in determinati segmenti: Porsche, Bentley, Lamborghini.

Ormai ci siamo abituati al gruppo FIAT-Chrysler, ma 4 anni in termini di sviluppo di nuovi prodotti sono nulla, soprattutto senza un mercato che è lì ad incalzarti.

Modificato da Edolo

Alfa Romeo MiTo 1.4 MultiAir TB 135 CV TCT Distinctive, 2012

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La stessa Volkswagen si è trovata spesso nella situazione di fare il passo più lungo della gamma estendo le gamme in segmenti in cui non era sufficientemente affermata: basta vedere gli insuccessi di A2, Fox, Lupo, New Beetle, Golf Plus, ecc.

e visto che macina utili..la domanda è: CHI PAGA per A2, Fox, Lupo, Pheaton, New beetle, Golf plus, amarok ect...

MEDITATE...

soprattutto per quelli che vanno in officina in garanzia e fuori....sono pochi?... secondo le statistiche di mezzo mondo NO.

EDIT: scusate, sono rientrato nel caso-costruttore...VALE PER TUTTI, questo è un esempio e basta...

Modificato da Matteo B.
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Che poi alle volte mi vien da pensare che o sono scemo io, o i conti sono fatti sulla base del "proviamoci, tanto non si può far fallire una fabbrica di automibili perchè l'impatto economico è devastante e in qualche modo ci si salva" (vedi Peugeot, ecc..)

Talvolta ho la sensazione che valga la politica del "Abbiamo sempre fatto così". :)

Se sei un amministratore delegato, meglio sbagliare agendo come tutti quelli che sono venuti prima di te piuttosto che inventando strategie: nel primo caso hai il sedere parzialmente parato, nel secondo caso o vinci o nessuno ti delega più niente.

In VAG e BMW sono stati bravi perché hanno innovato sistematicamente (nel senso di "in maniera sistemica", senza rivoluzioni) il proprio approccio, rischiando poco alla volta quando il mercato non ti fulminava al primo errore.

In maniera simile come approccio sistematico, ma puntando target diversi, Toyota, Honda, Renault-Nissan e Hyundai-Kia.

L'impressione mia è che altri abbiano puntato al galleggiamento e quando il livello dell'acqua s'è ridotto si sono trovati senza una strategia a lungo termine.

Alfa Romeo MiTo 1.4 MultiAir TB 135 CV TCT Distinctive, 2012

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Talvolta ho la sensazione che valga la politica del "Abbiamo sempre fatto così". :)

Se sei un amministratore delegato, meglio sbagliare agendo come tutti quelli che sono venuti prima di te piuttosto che inventando strategie: nel primo caso hai il sedere parzialmente parato, nel secondo caso o vinci o nessuno ti delega più niente.

In VAG e BMW sono stati bravi perché hanno innovato sistematicamente (nel senso di "in maniera sistemica", senza rivoluzioni) il proprio approccio, rischiando poco alla volta quando il mercato non ti fulminava al primo errore.

In maniera simile come approccio sistematico, ma puntando target diversi, Toyota, Honda, Renault-Nissan e Hyundai-Kia.

L'impressione mia è che altri abbiano puntato al galleggiamento e quando il livello dell'acqua s'è ridotto si sono trovati senza una strategia a lungo termine.

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  • 3 mesi fa...

Dico la mia: in situazione di risorse limitate e di varianti all'interno dei vari segmenti sempre più numerose (ogni segmento ormai ha declinazioni diverse al suo interno SUV, multispazio berlina) io credo che sia il caso di limitare il numero di modelli da lanciare sul mercato cercando di coprire con ogni marchio declinazioni diverse di uno stesso segmento liberandosi dall'ossessione di coprire con ogni marchio di un gruppo tutti i segemnti; così facendo non si rischia di fare all'interno di un gruppo modelli di uno stesso segmento simili l'uno all'altro che si cannibalizzano a vicenda e che sono lanciati solo per dire che ogni marchio ha un suo modello in quel segmento ma si declina i segmenti in cui vale la pena di entrare in modo diverso in coerenza con i contenuti del marchio.

Caso tipico è quello di FGA: ha senso lanciare 3 modelli del segmento C simili? Bravo Giulietta e Delta (quest'ultima un po' + lunga e spaziosa ma alla fine assimilabile)? ..secondo me no la cosa migliore è destinare il segmento C del tipo berlinetta da taglio sportivo alla Giulietta (che è infatti il modello che vende di più) dare alla FIAT un connotato diverso ottimamente rappresentato da 500L che non so se sia una C o un B plus ma riamane una multispazio con fattezze da SUV di circa 4M; a Lancia riserverei invece un nuovo volume con stile e contenuti simili al classe B Mercedes (che di fatto è a metà strada tra segmento C e D) da vendere fuori da Italia e Francia con marchio Crysler (USA inclusa). Questo è solo un esempio ma credo renda l'idea di come mi piacerebbe caratterizzare la gamma ed i marchi: Lancia/Crysler multispazio tipo Classe B e un multispazio più grosso che possa sostituire Voyager con fattezze più compatte e moderne da vendere anche in USA (dove il contenimento di dimensione n consumi è finalmente anche li un tema caldo). Va bene anche la Y segmento B compatta e raffinata a 5 porte. Fiat secondo me non deve più andare oltre al segmento di 500L se non con rebadging come Freemeont. Le linee guida saranno linee simpatiche che si ispireranno a 500 e Panda e stile vagamente fuoristradistico. In questo contesto credo che la nuova Punto possa essere la 500x. Su Alfa andrei su berline e SW dal taglio più classico come Giulietta a cui aggiungerei una Mito disponibile a 5P ed una Giulia Berlina e SW...se poi ci scappa un SUV medio non sarebbe male...non ha invece senso a mio parere andare sull'ammiraglia che secondo me dovrà essere presentata con marchio Maserati (4porte e Ghibli sono perfette) insieme al SUV premium del gruppo.. Questo è solo un idea di struttura della gamma del gruppo:

Fiat - 500, Panda, 500L (normale e 7 posti), 500x, Fremont (rebadging) - Totale 4 modelli "europei" + 1 rebadging

Lancia - Y, Monovolume segmento C, Monovolume segmento E - Totale 2 modelli "europei" (Y e monovolume segmento C da vendere anche in USA) più rebadging Voyager (se se costa poco anche Thema)

Alfa Romeo Nuova Mito anche 5P, Giulietta; Giulia Berlina ed SW, SUV segmento D, spider e 4C:6 modelli "europei" di cui 1 artigianale (4C) e uno in comunque con altro costruttore (spider)

Maserati: Ghibli, 4 Porte, SUV Premium, GT/Spider: 4 modelli europei

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