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Autopareri - Finanza e Economia


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Inviato (modificato)

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

Inviato

Leggi l'articolo...in pratica ti dice che il tasso d'occupazione dei laureati è passato dal 77% al 57% dopo i 3 anni.

Se vuoi spaventarti davvero, vai a vedere lo stesso numero per terze medie e diplomati....:)

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato
Ieri sono stati pubblicati i dati ISTAT sulla disoccupazione giovanile. Dopo i consueti strali contro il governo, a radio 24 hanno dovuto ammettere a mezza bocca la verità: tale disoccupazione è quasi esclusivamente per persone con terza media e diploma. Detto esplicitamente dalla dirigente ISTAT: la laurea tiene. Quindi esclusi i casi di chi non ci arriva o di chi non se lo può ( purtroppo ) permettere, che non sono così numerosi, ribadisco: ragazzi studiate!! e fate studiare chi conoscete in età scolastica.

Il corriere non manca settimana per ricordaci che un qualche laureato (magari dottorato) si è messo a zappare... :roll:

Inviato
Infine, non va dimenticato che, purtroppo, non tutti i laureati hanno le stesse carte da giocarsi sul mercato del lavoro: alcuni profili, come gli informatici e gli ingegneri o i diplomati in facoltà scientifiche, sono ancora abbastanza ricercati dalle aziende mentre altri candidati, come i dottori in discipline umanistiche e sociali, faticano molto di più a trovare un impiego. Secondo i dati Alma Laurea, per esempio, oltre il 31% dei laureati in conservazione dei beni culturali è ancora disoccupato dopo un anno dalla conclusione degli studi, contro meno del 14% che si registra tra gli ingegneri o i dottori in chimica industriale.

Lapalissiano

Inviato
ribadisco: ragazzi studiate!! e fate studiare chi conoscete in età scolastica.

Magari in qualche universita' estera che e' meglio ;)

Lapalissiano

Non e' lapalissiano.

Se fossimo in una paese dove la questione cultura-lavoro non fosse trattata come una roba assolutamente fuori dal mondo, ora le percentuali sarebbero uguali per ogni facolta'.

Se ho il 90% di laureati in materie umanistiche a casa, VUOL DIRE CHE HO IL 90% DI SEDI UNIVERSITARIE DI TROPPO. Vuol dire che ho avuto 9 iscritti di troppo ogni 10 studenti.

A mio modestissimo e particolarissimo parere si intente.

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

Inviato

Ma perché dobbiamo continuare a esaltare acriticamente cosa fanno all'estero?

anche là esistono università mediocri.

come anche qua esistono centri formativi di eccellenza.

solo che si continua a considerarle tutti uguali. Tutte ottime fuori, tutte inferiori qua.

visto che così non è, sarebbe ora di prenderne atto e valorizzare una volta per tutte quelle che meritano.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Inviato

Io suggerirei di andare a studiare anche all'estero. Almeno una piccola parte degli studi.

Non perchè insegnano meglio o di più, ma perchè tu "impari a imparare" meglio, in modo più flessibile e aperto.

L'eccellenza c'è anche in Italia.

Inviato

Su un'esperienza formativa all'estero son d'accordissimo (possibilmente seria....)

su un intero ciclo formativo all'estero a prescindere, no.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Inviato
Ma perché dobbiamo continuare a esaltare acriticamente cosa fanno all'estero?

anche là esistono università mediocri.

come anche qua esistono centri formativi di eccellenza.

solo che si continua a considerarle tutti uguali. Tutte ottime fuori, tutte inferiori qua.

visto che così non è, sarebbe ora di prenderne atto e valorizzare una volta per tutte quelle che meritano.

Giustissimo.

Un mio amico si è trasferito a Parigi per lavoro ed ha scoperto che in Francia ci sono università di serie A (le Grandes ecoles) ed università di serie B.

Con la differenza che le Grandes Ecoles sono quasi tutte private ed in ogni caso con pesanti rette tali da lasciare fuori i ceti più poveri, alla faccia dell' "egalitè"

Da noi le eccellenze sono accessibili a tutti, scusate se è poco....

L'erba del vicino non è sempre la più verde.

Inviato
Magari in qualche universita' estera che e' meglio ;)

...

Mica vero.

Uni toste come il PoliTo e il PoliMi all'estero se le sognano.

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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