Autopareri - Finanza e Economia

[stev66]

Io non sono d'accordo.

Il manufatturiero a bassa tecnologia è destinato a morire in tempi brevi e medi in Occidente, per ovvi motivi.

Solo aumentare la scolarizzazione può salvarti, facendoti spostare più in su la produzione .

Strada intrapresa da tutti i paesi eupropei, meno uno ( suggerimento: non è la Turchia )

questo non vuol dire non valorizzare gli unicum di cui disponi ( turismo, agroalimentare, etc ) ma anche il saperli valorizzare passa per l'istruzione.

[itr83]

A me fanno paura i 5700 dipendenti lasciati a casa.

......

Saranno accompagnamenti alla pensione, niente di drammatico.

Per fortuna non siamo negli Stati Uniti...

[Matteo B.]

ma certo. ma i prodotti fighi che produciamo, hanno bisogno di MANI che li producano.

e possono essere mani italiane.

raccogliere latte e fare formaggio GP/PR-RE non è una cazzo di banalità. non è come lavorare per una centrale del latte dove c'è un'ingegnere che gestisce tutto da una postazione. lavori sempre nel lattiero caseario ma non c'entra nulla una cosa con l'altra.

si lavora A MANO (adesso nettamente meno) ma uno non lo può fare nel giro di un mese. si deve imparare.

Idem in una vigna

Idem in un'azienda metalmeccanica specializzata

Idem in un mobilificio di mobili non da Ikea di merda. (o i cinesi di prato)

Idem le scarpe (non Nike del kaiser)

in questi settori lavorano stranieri come se piovesse

Modificato 12 Marzo 2014 da Matteo B.

[TonyH]

e la soluzione non è più UNI (lo è comunque-sicuramente investimenti su studio e cultura servono sempre- ma non è spingerli tutti all'UNI comunque) visto che esportiamo pure laureati.

Studiare serve, sempre. E su questo non transigo. Perchè alla fine, studiando impari un metodo di vivere essenzialmente. Fondalmentale, specie in un paese dove oramai le cose basilari (comprensione del testo e matematica spicciola) sono ai lumicini.....

Fatta la premessa drastica, quello che ci frega, non è che andiamo all'Uni. E' che siamo ingessati mentalmente. Ottusi. Non concepiamo ancora un percorso NON lineare tra studi e mansione svolta.

Hai fatto filosofia? Puoi fare solo il professore di filosofia

Lingue? Solo traduttore

Ingegnere? Solo l'ingegnere

Il cambio di percorso, magari con NUOVA formazione che va a arricchire quella precedente, viene sempre visto come una sorta di "fallimento". "Vah quella sfigata che si è laureata in lingue e adesso vuole fare la pasticciera".

"Ma come è finito un ingegnere a fare il promotore finanziario, che strano......".

E valli a spiegare che - magari - son cambiati gli interessi, il mondo, le opportunità....che hai cambiato in meglio (anche economicamente......e di parecchio). Ti guardano sempre con compatimento.

Ci si "aprisse" mentalmente, che la formazione scolastica è solo una tappa della vita, non è detto quella definitiva, che non c'è niente di male a rimboccarsi le maniche e a ripartire a imparare un nuovo mestiere ex novo....magari avremmo meno disoccupati tra i giovani, persino più laureati e magari una università meno prolifica di corsi per seguire il posto di lavoro immaginario del momento...

[Cosimo]

nel tuo settore (nelle mie zone che sono confinanti alle tue) tantissime imprese il cui titolare è italiano ed i dipendenti misti.

ho costruito casa nel 2007, solo l'impresario, l'idraulico, l'elettricista ed il piastrellista erano italiani.

sulla busta del carpentiere non mi pronuncio, se poi la confronto alla mia...

mediamente la situazione è quella, soprattutto per i lavori piccoli con imprese max 4-5 elementi.

Sulla busta del carpentiere poco da dire: in ogni caso si fa un discreto culo e non è roba solo manuale perchè capire i disegni e far le cose ben fatte è tutto fuorchè banale. E poi non ci sono orari. Loro fanno le loro 8 max 9 ore al giorno, ma, soprattutto quando c'è lavoro (cosa non scontata di questi tempi) il sabato non te lo leva nessuno. Ma è normale, è il giorno ideale per mettere a posto il cantiere o fare lavoretti un po' più di fino in santa pace.

Logico che hai meno tempo libero, ma non è così drammatico..

[owluca]

viste buste la settimana scorsa a indiani under 30 con una padronanza della lingua italiana ultrabasic da 1600-1800 euro netti al mese. (con un pò di straordinari..ma nemmeno molto)

certo si lavora 6 gg su sette e capita di farlo di domenica.

comunque negli ultimi 2 anni si RIvedono ragazzi italiani.

quando vado da clienti da quelle parti facciamo un gioco

contare se lungo la via ci sono più questi

oppure turbanti:

[TonyH]

Sulla busta del carpentiere poco da dire: in ogni caso si fa un discreto culo e non è roba solo manuale perchè capire i disegni e far le cose ben fatte è tutto fuorchè banale. E poi non ci sono orari. Loro fanno le loro 8 max 9 ore al giorno, ma, soprattutto quando c'è lavoro (cosa non scontata di questi tempi) il sabato non te lo leva nessuno. Ma è normale, è il giorno ideale per mettere a posto il cantiere o fare lavoretti un po' più di fino in santa pace.

Logico che hai meno tempo libero, ma non è così drammatico..

Alla fine, è la tanta invocata "meritocrazia". Ti fai il culo, lavori bene, guadagni bene.

Solo che qua si recepisce stranamente solo l'ultima parte, dimenticandosi della prima

[Matteo B.]

@Tony: va bene serve lo studio/cultura

poi ti ritrovi con laureati che emigrano e stranieri che fanno i pasticceri di gianduiotti e co nei laboratori.

perchè quello con la laurea breve in quello che vuoi i ad impastare del cioccolato da suo zio (una zappa con la V° elementare ma con 2 sfere così sul cioccolato) NON CI VA.

perchè? perchè "ha studiato".

di casi così c'è pieno. oppure trovano lavori precari da 500 euro al mese su quello che hanno +o- studiato

[mariola]

nel tuo settore (nelle mie zone che sono confinanti alle tue) tantissime imprese il cui titolare è italiano ed i dipendenti misti.

ho costruito casa nel 2007, solo l'impresario, l'idraulico, l'elettricista ed il piastrellista erano italiani.

sulla busta del carpentiere non mi pronuncio, se poi la confronto alla mia...

Qua in veneto è pieno di artigiani stranieri.

Ho rimodernato casa tre anni fa, l'idraulico e l'installatore di finestre erano italiani, ma elettricista, posatore e imbianchino erano moldavi.

L'estate scorsa ho fatto applicare vernici specifiche antimuffa e l'imbianchino era albanese.

Conosco muratori (mica manovali, capomastri - si dice così?) marocchini, vari artigiani rumeni.

Sotto i trent'anni sono pochi gli italiani che fanno questi lavori.

Non hanno imparato da piccoli a tenere in mano un attrezzo, non lo fanno da grandi.

Io stesso, devo dire, cresciuto in una famiglia in cui tutti si laureano da generazioni, non ho preso in mano un pennello o un cacciavite fino a vent'anni.

[bik]

Oramai c'è la fissa dell'università, anche per chi non ha la capacità di arrivare a certi livelli di studio, e, se va bene, si laurea in 10 anni e non trova un lavoro adeguato.

Due anni fa, per l'iscrizione alle superiori di mia figlia, ho visto questo fenomeno, Licei scentifici murati agli Open-day, peccato che con la formazione Liceale la laurea sia praticamente un obbligo, mentre gli Istituti Tecnici, che nella nostra zona offrono una preparazione di livello quasi equivalente, molto meno affollati.

Ed alla fine, nella mia zona, se esci da Ingegneria hai la quasi certezza del lavoro, magari facendosi un mazzo tanto nei cantieri i primi anni con Ingegneria Civile, se esci con Economia le possibilità sono buone, per altri rami è più facile che trovi lavoro un Perito Meccanico che esce da un istituto tecnico.