Autopareri - Finanza e Economia

[Matteo B.]

io dico che gli italiani MEDIAMENTE (non tutti) sono maleducati e socialmente poco rispettosi, anche nei comportamenti BANALI.

mi prendo la responsabilità di quello che scrivo.

[indeciso88]

Sarà che a forza di dover dare da mangiare a trilioni di avvocati ci è scappata un attimo la mano.

mi dispiace se hai avuto problemi di questo tipo, quasi quasi è meglio dover aver a che fare con i medici che con gli avvocati! Capisco allora la tua furia, ma continuo a credere che sia sbagliato additare una presunta forma mentis italiana. Sono gli operatori del diritto ladri o la giustizia italiana a livello sistemico a permettere a queste persone di rubare? Causa che pende causa che rende! Ma chi è che veramente la fa pendere?

La vicenda a cui mi riferisco, è di un articolo apparso su GQ-online. Ometto i nomi dei personaggi.

1- GQ vuole lanciare una rubrica "pulp" e ingaggia un giornalista conosciuto per lo stile.

2- GQ lo pubblica

3- l'articolo non piace, e la rivista riceve un sacco di lamentele

4- GQ LICENZIA il giornalista dopo aver preteso scuse ufficiali.

Se cambi i soggetti, e metti qualsiasi aspetto nostrano, la trama è quella.

ad essere sincero per quanto deprecabile possa essere questo episodio (sul quale nel frattempo mi sono documentato) non ci vedo nulla di "tipicamente" italiano

Viceversa non è raro che un tedesco che venga qua si comporti come un cazzone....

eh, allora forse non è l'esser tedeschi o italiani che fa essere cazzoni o meno, ma il sistema in cui l'individuo è inserito perché allo stesso modo sono milioni ormai gli italiani che sono perfettamente integrati in realtà più efficienti.

La Costituzione una scusa? Secondo me è una delle cause, la scusa è dire che è una scusa (scusa la ripetizione ) per non cambiare mai nulla

Modificato 22 Agosto 2014 da indeciso88

[Walker]

c'hai sto vizio di considerare gli italiani come antropologicamente diversi dagli altri, se fossi patriottico quasi quasi mi offenderei anche!

Imho, non è una diversità tanto antropologica, quanto culturale.

Vi sono molti studi - alcuni anche assai recenti - che mostrano come la cultura politica italiana per molti versi e in molte zone sia poco avvezza a un buon rapporto con cio che è "centrale-istituzionale".

In gran parte d'Italia, lo Stato (occhio: non il governo) non ha mai rappresentato ciò in cui la società si riconoscesse. Questo nei decenni a partire dal 1861. La conseguenza è che in varie regioni italiane c'è un capitale sociale che è costruito sulla scarsa fiducia nella regolamentazione emanata dall'alto, e che porta la gran parte della società ad arroccarsi nel proprio localismo. Il Veneto è un buon esempio, ma non il solo.

Imho, da sfiducia verso la "regola istituzonale collettiva" si è passati a sfiducia verso la... regola in sè.

D'altra parte, non credo nemmeno che noi italiani siamo diversi da "gli altri": ogni nazione serba alcune specificità che si palesano sotto forma di vantaggi in certe epoche storiche, o di svantaggi in altre.

E aggiungo: non pensiamo di essere un'isola deserta né l'esempio peggiore. Esistono Paesi che risentono del passato molto più di noi (v. Russia, dove buona parte della popolazione è cosciente che i media sono controllati dall'alto, ma non solo se ne fa una ragione, lo considera pure un elemento di stabilità e affidabilità!).

Comunque direi di virare oltre, perché la politica è dietro l'angolo.

[indeciso88]

la politica non è dietro l'angolo, stiamo parlando di diritto costituzionale e delle implicazioni che ha questo nell'economia, non abbiamo neanche citato nessun politico o parte politica

comunque vedi che diciamo le stesse cose? C'è un retaggio storico che si riflette sulla macchina statale (occhio, non politica) e che la rende inefficiente. È inutile prendersela con "l'italiano medio", bisogna guardare oggettivamente cosa impedisce la realizzazione a livello politico della volontà popolare e cambiarlo senza scontri ideologici

[TonyH]

ad essere sincero per quanto deprecabile possa essere questo episodio (sul quale nel frattempo mi sono documentato) non ci vedo nulla di "tipicamente" italiano

Che chi si doveva prendere la responsabilità, ha preferito fare lo scaricabarile anziché affrontare la situazione.

Il pezzo, qualcuno lo ha letto prima, lo ha APPROVATO e poi lo ha pubblicato.

Ma quando si è sorto il problema, si è addossata tutta la colpa al giornalista.

edit: ma siamo davvero sicuro che la "volontà popolare" sia questo illuminante esempio di saggezza e lungimiranza?

che anche i tassisti che protestano o quelli di Alitalia che scioperano sono a loro modo "volontà popolare"

[Walker]

la politica non è dietro l'angolo, stiamo parlando di diritto costituzionale e delle implicazioni che ha questo nell'economia, non abbiamo neanche citato nessun politico o parte politica

comunque vedi che diciamo le stesse cose? C'è un retaggio storico che si riflette sulla macchina statale (occhio, non politica) e che la rende inefficiente. È inutile prendersela con "l'italiano medio", bisogna guardare oggettivamente cosa impedisca la realizzazione a livello politico della volontà popolare e cambiarlo senza scontri ideologici

Eh, in tutto quel che hai detto qua sopra non trovo nemmeno una connessione con l'argomento "politica"...

A parte che di diritto costituzionale ho visto poco fino ad ora, comunque una sua analisi può facilmente spingersi a considerazioni più spiccatamente politiche. Per quello dico: stiamoci attenti.

[indeciso88]

Che chi si doveva prendere la responsabilità, ha preferito fare lo scaricabarile anziché affrontare la situazione.

Il pezzo, qualcuno lo ha letto prima, lo ha APPROVATO e poi lo ha pubblicato.

Ma quando si è sorto il problema, si è addossata tutta la colpa al giornalista.

e lì è l'editore che doveva dare una pedata nel sedere al direttore, ma se all'editore sta bene così allora deve stare bene a tutti. E guarda caso l'editore è americano

Eh, in tutto quel che hai detto qua sopra non trovo nemmeno una connessione con l'argomento "politica"...

A parte che di diritto costituzionale ho visto poco fino ad ora, comunque una sua analisi può facilmente spingersi a considerazioni più spiccatamente politiche. Per quello dico: stiamoci attenti.

io mi attengo strettamente a considerazioni di livello tecnico sull'architettura costituzionale (ad esempio per me è una boiata abolire le province, per il principio di sussidiarietà andrebbero abolite le regioni!). Non ho problemi a smettere, ma l'economia italiana è strettamente legata alla macchina statale, alla pubblica amministrazione e alla giustizia. E' vero che sono argomenti di cui tratta la politica, ma è anche vero che quegli stessi argomenti possono essere trattati senza toccare la politica. Tutto quello che ho detto era riferito alla spesa pubblica italiana "monstre" ed all'impossibilità di tagliarla, è questa la vera zavorra della nostra economia

edit: ma siamo davvero sicuro che la "volontà popolare" sia questo illuminante esempio di saggezza e lungimiranza?

la mia risposta è si, ne sono sicuro. Il problema è quando questa viene tradita e strumentalizzata, e questo succede quando i canali con i quali questa volontà si esprime sono tortuosi, indiretti e mediati (leggi costituzione parlamentare con bicameralismo perfetto ma sistemi elettorali diversi e articolo 49 della costituzione inapplicato)

Modificato 22 Agosto 2014 da indeciso88

[JackSEWing]

edit: ma siamo davvero sicuro che la "volontà popolare" sia questo illuminante esempio di saggezza e lungimiranza?

assolutamente NO

specialmente in paesi dove ignoranza e arroganza dilagano....

[indeciso88]

quindi siete per una dittatura illuminata?

[Wilhem275]

Sì, purché retta dal direttivo di AutoPareri