Autopareri - Finanza e Economia

[justjames]

Anche perché sono rimasti solo Cina/Giappone e Corea del Sud, con i quali abbiamo anche buoni rapporti.

 

Gli USA/UK sono in mano a due cretini.

 

Il Sud America è nella sciolta.

 

Dall'Africa arrivano solo rogne.

 

Medioriente idem.

 

L'Europa è in mano ai demagoghi del cazzo (TM).

 

Con la Russia ci sono le sanzioni.

 

Canada/Australia sono paesi geopoliticamente "piccoli" e lontani.

 

L'India è in mano ad un governo eletto dai fanatici indù.

 

Restano i primi tre che ho detto.

 

 

Modificato 20 Aprile 2017 da justjames

[TurboGimmo]

Un articolo che ho trovato interessante, a proposito di Alitalia

 

http://phastidio.net/2017/05/12/la-fossa-sistema/

 

In pratica se casca Alitalia si tira dietro un discreto carrozzone.

[Wilhem275]

6 ore fa, kramer23 dice:

Quei "contratti tra privati" che citi li stiamo pagando tutti, almeno chi paga le tasse, grazie all'ennesimo salvataggio di stato questa volta su Veneto Banca, i cui manager se ne fottevano (e fottono vista l'impunità) vista la certezza automatica esistente nel nostro paese del salvataggio a spese del contribuente...

 

 

6 ore fa, stev66 dice:

L'alternativa era decine di migliaia di correntisti per strada e centinaia di aziendine chiuse e fallite.

In pratica chiudevamo L'Assoindustriali di Treviso

 

6 ore fa, TonyH dice:

Ok, ma Santander per evitare quello e per pagare Banco Popular 1€ si è impegnata a ricapitalizzarla a sue spese.

Qua Intesa ha obbligato il governo a scrivere un decreto che le evitasse tutte le rogne...e ha pagato sempre 1€. Ero bravo pure io.

 

5 ore fa, jameson dice:

Sempre il solito ricatto per salvare le banche col culo nostro. Sarebbe giusto allora chiedere la rivalsa ai manager.

 

5 ore fa, stev66 dice:

Ma gli sarà chiesto , sia in sede civile che penale.

Il problema è che oggi risultano tutti nullatenenti

 

5 ore fa, kramer23 dice:

i correntisti a spasso (per propria ingenuità o meno) e le aziendine chiuse e fallite ci sono già, spiace deluderti...

Gli industriali di Treviso sono sempre al di sopra, i capitali di codesti signori (ed aggiungiamo quelli di Bruno Vespa già che ci siamo) erano già al sicuro da un pezzo...

 

5 ore fa, stev66 dice:

Boni....

Conoscendo un pochino il Veneto ( per motivi di moglie ) non è che la crisi non ci sia già. Ma il fallimento sarebbe stato buttar benzina sul fuoco e far chiudere tutte quelle aziende pencolanti , ma ancora vive .

Per i correntisti parlo  ovviamente non di quelli di secondo mercato ( speculare significa rischiare ) , ma semmai di quelli di primo.

 

4 ore fa, loric dice:

Per le venete sono solo intervenuti un anno in ritardo, hanno costretto pezzi sani del sistema a buttare soldi nel cesso (Atlante), hanno stuprato testo unico bancario, codice civile, e un altro 30% del corpus iuris, per costruire una soluzione sotto dettatura di ISP. Poi ISP ha fatto bene, nel senso che ha fatto bene i propri interessi, ma la paraculata di scrivere nel DL 99 che la cessione è avvenuta in seguito a gara è il massimo del dadaismo giuridico.

 

Peraltro il motivo per cui il bail-in è stato evitato all'ultimo secondo (e il fatto che se ne siano accorti all'ultimo secondo è preoccupante) è che, secondo le regole europee della BRRD, le quote di depositi > 100k (dove i 100k sono la c.d. quota garantita) non avevano priorità superiore alle obbligazioni senior nella ripartizione e quindi c'era effettivamente il rischio di schienare qualche impresa.

 

Resta il fatto che il meccanismo messo in piedi non è una liquidazione coatta amministrativa. E' un mostro creato ad hoc, non ripetibile.

 

4 ore fa, giorgio dice:

Per capire quanti soldi una Banca può chiedere allo Stato per farsi salvare suonate al campanello della tedesca Hypo Real Estate, che dall'inizio della crisi ha ricevuto in varie iniezioni qualcosa come 140 miliardi dal Ministero del Tesoro, il quale l'ha così nazionalizzata. 

 

Una parte di quel denaro è stato poi restituito.

 

Ad ogni modo anche quì i correntisti andavano tutelati e credo sia stato giusto.

 

4 ore fa, jameson dice:

E non regalata a un'altra banca dopo averla salvata coi soldi nostri.

 

4 ore fa, loric dice:

La Hypo è stata salvata prima dell'entrata in vigore della BRRD ed è, appunto, stata nazionalizzata. E' molto diverso dal caso delle Venete. Qui non c'è stata nessuna nazionalizzazione, ISP ha la facoltà, entro 3 anni, di retrocedere gli asset che ritiene problematici, ISP può evitare la necessità di ricapitalizzare grazie all'immissione in conto capitale di 3500 milioni a carico della liquidazione (ma anticipati dallo Stato che diviene creditore della LCA di una cifra equivalente, con priorità sui chirografari). Una soluzione più trasparente sarebbe stata l'emissione di azioni a favore dello Stato, ma ovviamente non s'è fatto. In pratica siamo di fronte ad una socializzazione delle perdite, come ai bei tempi.

 

[skid32]

da ignorante...mi spiegate perchè hanno salvato i sub?

a banco popular no mi pare...in pratica abbiamo fatto l'ennesimo bailout

 

cioè capisco che si perdono voti ma le pelotas bisognera tirarle fuori ogni tanto..(stante le azioni risarcitorie in caso di mifid farlocche ecc e sugli amministratori)

chi prendeva le obligazioni sub a tassi alti non poteva credere alle salsiccie appese

 

 

[loric]

Come scritto sopra, c'era il rischio di dover andare a toccare anche i depositi per la parte non garantita (cioè la parte eccedente i 100k). Ora, io capisco tutelare i depositi (ma anche quello fino ad un certo punto, chiunque non avesse portato sotto soglia i propri conti correnti almeno 6 mesi fa è un idiota e si merita il cetriolo), ma per i sub non esiste alcuna ragione tecnica. 

[skid32]

2 minuti fa, loric dice:

Come scritto sopra, c'era il rischio di dover andare a toccare anche i depositi per la parte non garantita (cioè la parte eccedente i 100k). Ora, io capisco tutelare i depositi (ma anche quello fino ad un certo punto, chiunque non avesse portato sotto soglia i propri conti correnti almeno 6 mesi fa è un idiota e si merita il cetriolo), ma per i sub non esiste alcuna ragione tecnica. 

concordo con te

sarebbe stato ''serio'' una tosatura sopra i 100k di cc e dei sub

 

 

poi pure quelli che parlano di nazionalizzazione fanno anche ridere i polli..scusate neh

[bik]

Direi che siamo già in periodo pre-elettorale, quindi si spiegano molte cose.....

[loric]

2 ore fa, skid32 dice:

concordo con te

sarebbe stato ''serio'' una tosatura sopra i 100k di cc e dei sub

 

 

poi pure quelli che parlano di nazionalizzazione fanno anche ridere i polli..scusate neh

 

Allora, facciamo un parallelo fra la vicenda delle venete e il salvataggio di Banco Popular in Spagna.

 

Punti in comune:

* Entrambi hanno acquisito la banca in sofferenza al prezzo simbolico di un euro (in realtà ISP ha speso 0,50 euro per ciascuna delle due banche).

* fine. stop. nihil. 

 

Differenze:

* Santander si è impegnata a ricapitalizzare per 7 miliardi di euro, mentre ISP, per non dover ricapitalizzare, riceve 3500 milioni dalla liquidazione (anticipati dallo Stato che si accolla il rischio di non recuperarli tutti), 1300 milioni a fondo perduto per la gestione degli esuberi di personale (si parla di 3900 esuberi totali, di cui solo 1000 delle banche venete, gli altri 2900 erano esuberi strutturali preesistenti in ISP, praticamente paghiamo la riorganizzazione aziendale ad ISP), la possibilità di retrocedere alla liquidazione, entro 3 anni, asset problematici in cambio di una compensazione economica, l'esenzione dalla normativa antitrust per le concentrazioni bancarie, l'esenzione dai vincoli urbanistici per gli immobili acquisiti, l'esenzione dalle procedure di consultazione sindacale relative alle cessioni di rami d'azienda... e senz'altro ho dimenticato qualche cosa.

 

E gli dobbiamo pure dire grazie.

 

 

 

 

[pixhell]

vorrei sottoporvi questo articolo che trovo ai limiti del delirio, ora, economista non sono, ma mi sembra che stanno a fare paragoni insensati, tanto al chilo per fare confusione, questi dicono:

le big 5 IT americane valgono quanto il PIl della Francia, cioé 3000mld. Poi peró il dato reale é che fatturano per circa 100mld, ovvero cé il rischio bolla, mavalá(.cit)

Ora, in Francia cé una nota ditta di aeroplani, che é capitalizzanta in borsa per credo 60mld, ma ha un portafoglio ordini per 1000mld, per esempio, diremmo allora che é sottocapitalizzata....

ma perché scrivono sti articoli, che senso hanno? sono magari io che non ci arrivo ai messaggi subliminali

 

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2017-07-20/le-big-five-dell-hi-tech-valgono-3mila-miliardi-$-piu-pil-francia--090428.shtml?uuid=AEWncB0B

Modificato 20 Luglio 2017 da pixhell

[ISO-8707]

1 ora fa, pixhell dice:

ma perché scrivono sti articoli, che senso hanno? sono magari io che non ci arrivo ai messaggi subliminali

 

 

Cita

[CUT]

 

I problemi dovuti alle nuove tecnologie sono comuni al giornalismo di tutto il mondo, e infatti un po’ ovunque è decenni che questa industria diventa sempre più piccola, anno dopo anno. Esistono però una serie di fattori specifici del giornalismo nostrano che lo rendono più vulnerabile che altrove.

 

Il principale, a mio avviso, è che spesso ignora una delle funzioni fondamentali che le notizie devono avere in una società democratica. Dire che l’informazione deve informare i cittadini sembra la scoperta dell’acqua calda, ma solo finché uno non guarda con attenzione le testate principali e cerca di capire per chi sono scritte. In molti casi, si tratta di elite che parlano a sé stesse, nel proprio linguaggio; nei propri tempi e modi. È un processo involuto, che non si rivolge ai lettori ma a altri giornalisti, politici, sindacalisti, banchieri, imprenditori. Non è un servizio per chi il giornale lo paga, ma per soggetti terzi che con il pubblico propriamente detto hanno poco a che vedere.

 

Fate un piccolo esperimento, e provate a leggere su uno dei giornali principali di un argomento che conoscete poco e di cui non vi informate mai. Molto probabile che ci capirete poco o nulla: e questo è un fallimento del giornalista, certo non del lettore. Ma il fatto è che non sta scrivendo per voi.

 

In una certa misura, questo spiega anche il deficit di competenze che affligge i giornalisti italiani (anche altrove, ma qui molto più che altrove). Quando non si scrive per i lettori si tratta di una conseguenza inevitabile: sapere di cosa si parla non è un talento che da noi paga. Lo è invece avere il naso “politico” giusto per fiutare come si sta muovendo la situazione, qual è la cosa giusta da dire e in che contesto. Ma pochissimo, spesso nulla, nel merito. È un problema magari nemmeno troppo specifico: forse è lo stesso della classe dirigente italiana nel suo complesso.

 

[CUT]

http://noisefromamerika.org/articolo/notte-giornalisti-viventi

Modificato 20 Luglio 2017 da ISO-8707