Autopareri - Finanza e Economia

[JackSEWing]

qui molti negozi hanno chiuso per manifesta inutilità della loro offerta:

es. millemila negozi di occhiali

[TonyH]

Le sigarette elettroniche sono GIÀ morte...

lungi da me, cina in primis, ma anche la corea non mi pare abbiano grandissime remore deontologiche negli affari. Certo nemmeno gli stati uniti ci vanno con mano leggera nel caso vengano toccati i propri interessi. E nemmeno in questo caso i metodi sono sempre ortodossi.

Modificato 6 Agosto 2013 da TonyH

[nucarote]

O ancora scarsa competenza del mestiere.

Se quando mi guardi già con l'occhiata del "miiiiiii.....ecco 'naltro rombiballe", che mi servi come mi facessi un favore, che manco conosci quello che hai (ultimo episodio "buongiorno, quanto costano gli orologi subacquei" "ma, orologi, subacquei? Umh....quali?" "Quelli in vetrina... lasci stare, e mi saluti il corvo Rockefeller!") difficilmente spargerò una lacrimuccia...

Modificato 6 Agosto 2013 da nucarote

[Cosimo]

Le sigarette elettroniche sono GIÀ morte...

siamo solo noi europei che facciamo trattati in cui mettiamo volontariamente le palle sull'incudine.

facciamo trattati uccialli alla rovescia...li stiliamo da italiani con firma da etiope.

gli altri, sanno che oramai l'economia è come la guerra. E si comportano di conseguenza.

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

[Мир]

I vantaggi dei piccoli?

Se i piccoli vengono uccisi dai grandi, vuol dire che non avevano tanti vantaggi ed il rimpiangerli è un ricadere nel classico lamento: «Si stava meglio quando si stava peggio.»

Se realmente offrissero dei grandi vantaggi, allora sarebbe la clientela stessa a valorizzarli: non si abbandona il negozietto sotto casa per farsi 4 chilometri in auto (tra andata e ritorno), se il rapporto qualità/prezzo della merce offerta dal supermercato non fosse migliore di quello del negozietto.

[Guest EC2277]

…

Faccio un esempio banale banale: il contadino che porta la sua frutta e verdura al mercato. Si tratta di prodotti locali' date=' Km0, genuini e con tutta probabilità migliori di quelli presenti nelle grandi catene di distribuzione.

…[/quote']

Ehm, non ne sarei così sicuro. Del maggior costo si, ma non della maggior genuinità. Anzi ho potuto appurare che il piccolo contadino della mia zona fa ampissimo uso di diserbanti e concimi chimici al fine di far rendere al massimo il suo piccolo terreno, in modo da massimizzare i profitti.

Se poi uno gli va a chiedere ortaggi particolari, allora si becca un: «Non farmi perdere tempo. Ho da lavorare io. Questo è quello che coltivo e se non ti sta bene vai da un'altra parte.»

Senza contare che non tutti hanno il tempo per girare per le campagne, diventare amico dei vari contadini ed ottenere dei trattamenti "altamente professionali"; sopratutto se hanno un lavoro ed una famiglia.

Modificato 6 Agosto 2013 da EC2277

[fonzino1]

Imho, non è un problema di idillio rotto tra commercianti e clienti, piuttosto di ricerca esasperata del risparmio: ogni volta vuoi qualcosa in più a meno di quanto hai pagato prima. Fino ad un certo punto la correttezza tiene, poi devi rifarti in qualche modo. E allora, via a verdura e frutta che non sanno di niente o piene zeppe di pesticidi, a pesce immangiabile o scongelato venduto come fresco, a carne di dubbia provenienza spacciata per prelibata etc. L'importante è il prezzo esposto sul cartellino.

In questo quadro generale, la grande distribuzione, forte della sua capacità di spesa, può pretendere una qualità più elevata, ad un prezzo più basso e quindi, per assurdo, oggi è più facile trovare freschi di migliore qualità presso gli iper che nei negozietti.

In tutta Europa, sioprattutto in Francia, ci sono arrivati prima di noi (e non è che da loro non esistessero i negozietti), quindi ecco che la grande distribuzione estera ha fatto spesa in Italia e oggi, paradossalmente, senza le catene straniere, buona parte d'Italia non saprebbe nè come mangiare nè dove vestirsi (per dire).

[Мир]

Beh, questo (mi rivolgo a EC2277 e fonzino1) è nuovamente un problema di onestà dei piccoli. Il piccolo, se vuole sopravvivere, non può rinunciare alla qualità e all'onestà. Ecco perchè sono stati decimati i vari piccoli commercianti. Se, come cliente, sono fregato anche solo una volta, 1) glielo faccio capire piuttosto apertamente, 2) se ammette gli dò ancora un altra possibilità. Altrimenti cambio.

E' una mentalità da paese, che mi rendo conto mi porto addietro, e non da metropolitano. Ma a me piacciono i paesini dove tutti sanno tutto di tutti (e si aiutano e sono tolleranti.. Nel mio condominio, con qualche rarissima eccezione, mi pare di essere in mezzo a delle serpi...). Nel paesino o ti comporti onestamente o hai chiuso prima ancora di aprire.

L'altro discorso sulla gentilezza e sulla professionalità mi trova completamente d'accordo, ma più o meno rientra nuovamente nella stessa logica.

Mica compro tutto sotto casa, eh.. pure io vado ai supermercati

Ricordo solo il Carrefour quando arrivò per la prima volta a Vercelli (si chiamava Continente). Prima azzerò la piccola concorrenza, poi incominciò a far salire i prezzi. Per fortuna arrivarono altri supermercati a calmierare i prezzi. Il monopolio privato o una situazione dominante non è mai una buona cosa per i consumatori finali.

[TonyH]

Beh' date=' questo (mi rivolgo a EC2277 e fonzino1) è nuovamente un problema di onestà dei piccoli. Il piccolo, se vuole sopravvivere, non può rinunciare alla qualità e all'onestà. [/quote']

Cosa che dovrebbero dare assieme alla partita IVA quando apri...che tanti vanno allo sbaraglio, e pretendono che entri da loro a comprare solo perché esistono.

[Guest EC2277]

Oh, sono commercianti, non buoni samaritani: vivono vendendo e per vivere bene devono vendere tanto al prezzo più alto. La differenza tra un buon venditore ed uno cattivo è tutta lì: nello spingere la propria clientela a continuare ad acquistare da lui. Chi chiede troppo in relazione a ciò che offre, inteso sia come qualità del prodotto che del servizio, è destinato a soccombere.