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Autopareri - Finanza e Economia


TonyH

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Ah, il caro buon vecchio concetto del valore aggiunto, che sta alla base di tutte le economie forti, in crescita e capaci di evolversi con l'evolversi del contesto nel quale operano.

Io sono molto più terra terra nella faccenda. :) è il concetto che sta alla base di qualsiasi attività.

anche il panettiere che vedo dalla mia finestra del ufficio, sa bene che se vuole sopravvivere, quando abbassa la saracinesca la sera deve aver incassato più di quello che ha speso.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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il costo del lavoro però è effettivamente troppo alto dai ;)

ok che viene agitato come uno spauracchio anche da chi non ha mai investito una buccia di banana in innovazione, tuttavia pesa, e tanto, anche su chi investe... anche perchè non tutti producono manufatti ad alto valore aggiunto e tuttavia sono aziende moderne che hanno sempre investito per migliorare l'efficienza dei processi produttivi (e anche le condizioni di lavoro)

ridurlo di un 10% non sarebbe affatto male

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Io sono molto più terra terra nella faccenda. :) è il concetto che sta alla base di qualsiasi attività.

anche il panettiere che vedo dalla mia finestra del ufficio, sa bene che se vuole sopravvivere, quando abbassa la saracinesca la sera deve aver incassato più di quello che ha speso.

Mi riferivo al ricorso ad una manodopera qualificata, che costa di più di una non qualificata, ma è anche in grado di dare un valore aggiunto al lavoro svolto. Un operaio che sa solo avvitare bulloni costa poco, ma non è in grado di aiutare l'azienda a crescere come può fare un perito industriale.

il costo del lavoro però è effettivamente troppo alto dai ;)

ok che viene agitato come uno spauracchio anche da chi non ha mai investito una buccia di banana in innovazione, tuttavia pesa, e tanto, anche su chi investe... anche perchè non tutti producono manufatti ad alto valore aggiunto e tuttavia sono aziende moderne che hanno sempre investito per migliorare l'efficienza dei processi produttivi (e anche le condizioni di lavoro)

ridurlo di un 10% non sarebbe affatto male

Più che parlare del costo del lavoro, sarebbe corretto parlare dell'eccessiva tassazione sul lavoro. Ma come è noto tale tassazione serve per bilanciare l'eccessiva evasione ed elusione fiscale, ergo una riduzione di tale tassazione passa obbligatoriamente attraverso la repressione dell'elusione e dell'evasione.

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"Troppo alto", ma rispetto a cosa? Rispetto a quanto produci? Rispetto al valore aggiunto? Rispetto ai tedeschi (no), agli inglesi (no) ai greci, ai rumeni, ai cinesi? :)

il "costo", in se, è un dato "sciapo". A cui non si può ricondurre tutto (anche se lo si fa, erroneamente).

non sentirai nessuno dire "ho bisogno del parere di un luminare cardiologo, ma vado dal praticante per risparmiare" :mrgreen:

il concetto corretto, è quello di "valore". In cui c'è il costo, ma è solo uno dei due parametri che lo determina (l'altro è la qualità del bene/servizio)

edit: ridurre la tassazione è ok, a patto che la riduzione della tassazione finisca tutta in busta paga (in modo che le persone abbiano potere di acquisto per poter decidere di comprare il servizio magari non più coperto dal welfare).

ma così non riduci il costo del lavoro, hai solo modificato l'equilibrio lordo/netto.

se la riduzione della tassazione resta in capo all'imprenditore, il dipendente resta cornuto e mazziato

ri-edit: l'optimum, sarebbe una maggiore quota-parte di retribuzione legata alla produttività e detassare per bene questa. In modo che tutti i 3 soggetti (stato, imprenditore, dipendente) abbiano vantaggi.

Modificato da TonyH

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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edit: se volete vi tedio con le mie idee sulla revisione del TUIR :lol:

Mi interesserebbe molto discuterne.

R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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Io credo che molto di quello che sta accadendo in Italia, svendita aziende, costo del lavoro, disoccupazione

alla fine ha prevalentemente un solo padre costosisssimo da mantenere e che richiede sacrifici altissimi

"la corruzione"

L'Italia sta pagando durissimamente il fatto di avere una corruzione dilagante che fa si che gli sforzi

di moltissimi onesti vengano prosciugati e dispersi.

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il costo del lavoro però è effettivamente troppo alto dai ;)

ok che viene agitato come uno spauracchio anche da chi non ha mai investito una buccia di banana in innovazione, tuttavia pesa, e tanto, anche su chi investe... anche perchè non tutti producono manufatti ad alto valore aggiunto e tuttavia sono aziende moderne che hanno sempre investito per migliorare l'efficienza dei processi produttivi (e anche le condizioni di lavoro)

ridurlo di un 10% non sarebbe affatto male

Il costo del lavoro è troppo alto?

Se andiamo a vedere i valori OCSE, scopriamo addirittura che Germania e Francia sono più cari di noi (non di tanto, ma sempre più cari).

Qual è allora il reale problema? Il problema è che il costo del lavoro italiano è troppo elevato per la tipologia di lavoro che viene implementato dalle nostre fantasmagoriche PMI. E la tipologia di lavoro voluta sempre di più dalle nostre PMI è a basso contenuto professionale e a bassa specializzazione.

Poi c'è il problema, non secondario, della produttività del lavoro.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Il costo del lavoro, sta diventando una specie di "feticcio" agitato da imprenditori che non hanno MAI investito in formazione o ammodernamento dell'azienda. E quindi, mirano solo a voler pagare il meno possibile una manodopera non così qualificata.

Forse mi son spiegato male io. Se guardo quanto costo io allo stato, lordo, e' spaventoso. Ma io in busta paga ricevo meno della meta' (forse un terzo...). Ho un altro esempio dei proprietari di un bar che conosco: fanno tutto in famiglia, e stanno lavorando come degli asini, sabato e domenica compresi. L'idea di assumere, pero', li spaventa, perche' a) si mangiano molto (se non tutto) l'utile, B) gli costa un botto ma in realta' lo stipendio netto in tasca e' misero, c) se dovessero mai rallentare l'attivita' (crisi economica) o trovare un dipendente poco serio (i.e. sempre in malattia) non sanno come gestire la cosa ed hanno paura di mettersi una gigantesca palla di piombo al piede.

Serve anche un meccanismo piu' snello e meno costoso per le assunzioni, da una parte senza ledere i diritti del neo assunto, dall'altra far rispettare le giuste e ragionevoli richieste del datore di lavoro senza caricarlo di un meccanismo perverso irreversibile...

Modificato da Мир

La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! (Albert Einstein)

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Ok ;)

Allora vado.

Premessa, le mie "cervellotiche elucubrazioni" vorrebbero nelle intenzioni favorire quelle attività che fungono da volano. Ovvero dove un 1€ di de-tassazione produce un ritorno maggiore.

E viceversa, sfavorire le altre.

Seconda premessa: non c'è nessun intento punitivo verso questo, quell'altro bla bla bla.

Detto questo, le fonti di entrata dello stato sono riassumibili in 3 macroaree:

- Reddito

- Consumi

- Patrimoni

In Italia, siamo troppo sbilanciati verso la prima fonte. Perdipiù con un controllo sulla veridicità degli stessi che è ancora troppo bassa. Mentre la seconda è così così, e la terza è sempre stata lasciata con una tassazione sempre molto bassa, un po' per compensare la prima, un po' magari perchè faceva comodi a chi si trovava in tasca dei soldi di non si sa bene quale provenienza.

La terza spacchettiamola ancora: immobili, patrimonio finanziario, successione.

Ad oggi, sugli immobili c'è l'IMU (?), per il patrimonio finanziario lo 0,15% con minimo di 34,20€, tranne che per i capitali scudati che pagano l'1.5%.

Per la successione:

- eredi diretti discendenti: 4% con franchigia di 1 milione A EREDE

- eredi trasversali fino al 4° grado : 6% con franchigia di 100.000 a erede per i fratelli.

- altri eredi : 8%

MIA IDEA

- Per prima casa e affittuari, esercizi produttivi e commerciali: Tassa sui servizi. Gestita in piena autonomia dai comuni

- Immobili affittati con contratto registrato e immobili categoria A10: aliquota del 4 per mille

- Immobili sfitti (realmente o con contratto non registrato): aliquota del 5.5 per mille

I secondi, vanno nel bilancio statale. Valori calcolati su catasto aggiornato.

Patrimonio finanziario:

- per correggere quella mostruosa cagata partorita.......

Calcolo su CF e non su intestazione. 0.15% SENZA MINIMO fino a 500.000€, 0.3% oltre quella cifra.

Capitali scudati al 3%.

Imposte successorie:

Punto più controverso, lo so che sarà quello che genera più mal di pancia. Ma ad oggi, tra franchigie e strumenti ad hoc, è come se non esistessero. Cambiamenti:

- eredi diretti: sempre 4%, ma franchigia ridotta a 250.000€ a erede (terra-terra, per una persona che lascia moglie e due figlie, si paga il 4% solo sulla parte di patrimonio eccedente i 750.000€). Sparisce l'imposta di registro per gli immobili per gli eredi diretti

- fratelli: via la franchigia, aliquota al 10%

- altri eredi: aliquota al 20%

Si, sono conscio che ci sono degli aumenti, in alcuni casi non trascurabili, ma visto la premessa 1, l'extragettito va rivolto a alleggerire la tassazione sul lavoro.

Imprese:

- via l'IRAP (che tanto, rende meno delle stime vista la massiccia evasione)

- IRES al 25% (ora al 27.5%). Gettito tutto a carico dello stato.

Privati:

- Nelle aliquote IRPEF spariscono gli scaglioni del 41% e 43%, ma no-tax area portata a 12.500€ per pensionati e dipendenti (oggi rispettivamente 7500 e 8000) e 7500 per autonomi

la parte eccedente il 25% viene destinata alle regioni.

Deducibilità delle pensioni integrative portata fino a 10.000, con possibilità di destinarvi anche parte della contribuzione obbligatoria-

Re-introduzione della detraibilità delle polizze sanitarie, invalidità per infortunio e per malattia (sono cinico, sono risparmi per lo stato)

Consumi:

- le aliquote IVA come valore possono restare quelle attuali, revisione solo delle categorie

- eliminazione del bollo auto (e relativo PRA) con confluimento nelle accise

- varie&eventuali :mrgreen:

Questi sono giusto due appunti...la materia è ampia, quindi il dibattito è aperto :D

Forse mi son spiegato male io. Se guardo quanto costo io allo stato' date=' lordo, e' spaventoso. Ma io in busta paga ricevo meno della meta' (forse un terzo...). Ho un altro esempio dei proprietari di un bar che conosco: fanno tutto in famiglia, e stanno lavorando come degli asini, sabato e domenica compresi. L'idea di assumere, pero', li spaventa, perche' a) si mangiano molto (se non tutto) l'utile, B) gli costa un botto ma in realta' lo stipendio netto in tasca e' misero, c) se dovessero mai rallentare l'attivita' (crisi economica) o trovare un dipendente poco serio (i.e. sempre in malattia) non sanno come gestire la cosa ed hanno paura di mettersi una gigantesca palla di piombo al piede.

[/quote']

Il punto 3, è indipendente dal costo del dipendente ahimè :(

i punti 1-2, si tratta di ridurre quello chiamato "cuneo fiscale". Ma è diverso dal costo del lavoro ;)

Sono d'accordo a ridurlo, ma gradirei che a parità di lordo, aumentasse il netto.

Perchè se diminuisci la tassazione, devi diminuire una delle voci. Che sono contributi INPS, IRPEF (quindi sanità, istruzione bla bla bla), contributi CIG.

Togliendo una di queste 3 voci, poi potrebbe mancare la copertura al dipendente per qualche cosa (es: contributi INPS al 20% anzichè al 33%).

Con più soldi in tasca, il dipendente ha la facoltà di rimediare.

La mia paura, è che la faccenda si trasformi in una riduzione del cuneo....ma netto uguale, lordo più basso. Così risparmia il datore di lavoro, ma il dipendente ce l'ha in saccoccia...visto che non vede migliorare la sua busta paga netta.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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I

Se non fosse, che avrò si l'aumento della tassazione, ma a fronte di un aumento del fatturato molto più che proporzionale ;)

spiacente, ma quando arriverai a faturare il doppio, quello che ti rimarra in tasca sarà "poco di più" dell'attuale.

dipende anche da come si determina il costo del lavoro

a parità di "costo" i colleghi italiani che si sono trasferiti a dublino percepiscono molto di quelli rimasti in italia.

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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