Autopareri - Finanza e Economia

[loric]

grazie, pensavo che ci fosse lo stato a dirci ogni 5 anni cosa fare e come :)

le aziende che tu dici sono destinate a chiudere, io sto parlando di gente che ha innovato e in un altro paese DEL PRIMO MONDO sarebbe competitiva ma qui è in difficoltà per colpa di costi troppo alti TUTTI ITALIANI

Il piano (di sviluppo) industriale NON è assolutamente da vedere in ottica dirigista (lo Stato che ti dice cosa fare), esso ha il fine di creare le condizioni favorevoli allo sviluppo delle imprese. Riguarda le infrastrutture, l'energia, gli stimoli ad uno sviluppo della concorrenza sana, etc.

[kat]

Altro problema risolvibile consorziandosi: le piccole ditte possono avere difficoltà ad acquistare un piccolo forno, ma in un consorzio siderurgico potrebbe avere al suo interno una ditta che si occupa di fare i trattamenti termici per tutte le altre. Ovviamente si tratta di una cosa che andrebbe studiata nei dettagli per farla funzionare (cara vecchia organizzazione aziendale) e lo strumento del consorzio non può risolvere tutti i problemi. Può risolverne molti tipici delle piccole aziende e questo è già un buon primo passo.

Ecco un altro punto debole del tessuto produttivo, le aziende italiane non hanno capacità (e volontà) nel creare reti d'impresa.

[JackSEWing]

Altro problema risolvibile consorziandosi: le piccole ditte possono avere difficoltà ad acquistare un piccolo forno, ma in un consorzio siderurgico potrebbe avere al suo interno una ditta che si occupa di fare i trattamenti termici per tutte le altre. Ovviamente si tratta di una cosa che andrebbe studiata nei dettagli per farla funzionare (cara vecchia organizzazione aziendale) e lo strumento del consorzio non può risolvere tutti i problemi. Può risolverne molti tipici delle piccole aziende e questo è già un buon primo passo.

l'idea del consorzio va bene, infatti è stata tentata, a volte col successo a volte meno, comunque è una proposta concreta... i cluster di PMI di un settore potrebbero unirsi condividendo i costi. Su questo nulla da eccepire

ma io sto dicendo un'altra cosa...l'italia è piena di produzioni "povere" ma di qualità che sono in affanno non tanto per il prodotto (e su questo concordiamo) ne per i processi produttivi (è pacifico, se non hai investito per migliorarli sei destinato alla chiusura e nessuno ti può salvare) ma per una serie di costi che, -mi sto autoflagellando con gatto a nove code- ho sbagliato nel definire "Costo del lavoro" -autoflagellazione- sono più alti rispetto ad un paese del primo mondo come la svizzera, la germania o una regione dell'austria chiamata carinzia, che ci ha recentemente inviato un depliant in cui ci invita a trasferirci la (non sto scherzando) promettendoci tassazione globale al 25% :attorno:

e purtroppo la direzione ci sta seriamente pensando

Il piano (di sviluppo) industriale NON è assolutamente da vedere in ottica dirigista (lo Stato che ti dice cosa fare), esso ha il fine di creare le condizioni favorevoli allo sviluppo delle imprese. Riguarda le infrastrutture, l'energia, gli stimoli ad uno sviluppo della concorrenza sana, etc.

il riferimento ai piani quinquennali era una battuta per rispondere alla tua "Lezione" sul capitalismo

[TonyH]

Che ci sia un fardello competitivo, è pacifico.

come è Pacifico, che le rivendicazioni di Confindustria, 9 su 10, non sono meno "meno burocrazia", "costo dell'energia più basso", "infrastrutture più efficienti"..che sono cose sacrosante, e imho son quelle davvero la megazavorra, non quanto si pagano i dipendenti....ma sempre un generico "meno tasse". Musica che un po' stanca, vero che è classica, ma anche un Vivaldi se lo ascolti H24 poi ti rompe i coglioni

questo un po' perché Confindustria ha fatto l'enorme cazzata di tirare dentro anche aziende di servizi ex-statali. Che dovrebbero avere un sindacato proprio, e che non portano avanti le istanze delle produzione perché fottesega, loro vivono di rendita di posizione.

e un po' perché degli stessi imprenditori, per uno che ha veramente i coglioni e cerca di fare impresa nell'accezione nobile del termine, ce ne è almeno un altro, sovente di seconda generazione se non terza, che di fare impresa gli frega solo aver i soldi per la barca, le ville e i troioni. I quali, se gli comprimi per legge i costi, gli fai solo un favore, visto che spesso lo fanno già illegalmente per vie traverse....

la cosa è aggravata, dal fatto che questi qua coi soldi ungono le ruote giuste per avere le condizioni A LORO favorevoli (tipo capannoni costruiti dove prima manco la casetta lego, opere pubbliche ad hoc, controlli fiscali compiacenti), quando non riescono direttamente a mettere fuori mercato chi sta cercando di giocare lecitamente.

Modificato 24 Settembre 2013 da TonyH

[Sifizzirro]

Probabile OT.

Visto che la politica italiana del secolo scorso ha avuto una visione improntata esclusivamente al breve termine ed all' "arraffa arraffa" e non è stata in grado di creare le condizioni per uno sviluppo sano e sostenibile sul lungo periodo;

visto che una parte degli imprenditori ci mette del loro sfruttando il business giusto per sfogare i loro istinti primari e soddisfare il loro ego, preferendo svendersi allo "straniero" piuttosto che allearsi con il "nemico interno";

vista la visione della vita del Mario Rossi di turno che prevede "minimo sforzo, massimo risultato: lavoro fisso e stipendio assicurato", cosa che confligge con la varietà di competenze necessarie nel mondo di oggi;

vista la palese mancanza di sincerità di tante persone che continuano a vivere secondo la massima "vizi privati e pubbliche virtù" ma in realtà "tanto gentili et tanto onesti paiono" (cit.);

...come fare per cambiare la mentalità e le ragioni dietro a tutto questo individualismo ignorante e parassita?

Finché non si riesce a far capire alla massa che non è tutto bianco o nero e che bisogna andare oltre alle ragioni apparenti, soffriremo sempre degli stessi problemi.

[TonyH]

vista la palese mancanza di sincerità di tante persone che continuano a vivere secondo la massima "vizi privati e pubbliche virtù" ma in realtà "tanto gentili et tanto onesti paiono" (cit.);

Sarebbe un passo avanti...ora siamo al direttamente al "vizi privati e pure pubblici" le cazzate si ostentano mica si nascondono...

...come fare per cambiare la mentalità e le ragioni dietro a tutto questo individualismo ignorante e parassita?

Datemi poteri illimitati prometto che come portavoce assumo kate Upton. Nuda. Sempre.

[Guest EC2277]

l'idea del consorzio va bene, infatti è stata tentata, a volte col successo a volte meno, comunque è una proposta concreta... i cluster di PMI di un settore potrebbero unirsi condividendo i costi. Su questo nulla da eccepire

ma io sto dicendo un'altra cosa...l'italia è piena di produzioni "povere" ma di qualità che sono in affanno non tanto per il prodotto (e su questo concordiamo) ne per i processi produttivi (è pacifico, se non hai investito per migliorarli sei destinato alla chiusura e nessuno ti può salvare) ma per una serie di costi che, -mi sto autoflagellando con gatto a nove code- ho sbagliato nel definire "Costo del lavoro" -autoflagellazione- sono più alti rispetto ad un paese del primo mondo come la svizzera, la germania o una regione dell'austria chiamata carinzia, che ci ha recentemente inviato un depliant in cui ci invita a trasferirci la (non sto scherzando) promettendoci tassazione globale al 25% :attorno:

…

Infatti ho scritto che la creazione di consorzi può risolvere alcuni problemi tipici delle piccole imprese. Per tutti gli altri e sono tanti, è necessaria una cosa che in Italia manca: la prospettiva di lungo periodo e ci manca sia a livello imprenditoriale, per questo le nostre imprese si stanno incancrenendo su sistemi produttivi vecchi, sia a livello politico e per quest'altro motivo le imprese devono lottare con tutte quelle problematiche burocratiche, fiscali ed infrastrutturali che affliggono il sistema economico italiano.

Solo agendo su entrambi i fronti è possibile creare un futuro economico alla nostra terra. Ma temo che stiamo ancora troppo bene per affrontare la realtà.

[Archaon]

Produttività, Italia (-20% dal 2007) superata dalla Spagna. Bruxelles: «è deindustrializzazione». Anche la Grecia ha fatto meglio - Il Sole 24 ORE

[JackSEWing]

Infatti ho scritto che la creazione di consorzi può risolvere alcuni problemi tipici delle piccole imprese. Per tutti gli altri e sono tanti, è necessaria una cosa che in Italia manca: la prospettiva di lungo periodo e ci manca sia a livello imprenditoriale, per questo le nostre imprese si stanno incancrenendo su sistemi produttivi vecchi, sia a livello politico e per quest'altro motivo le imprese devono lottare con tutte quelle problematiche burocratiche, fiscali ed infrastrutturali che affliggono il sistema economico italiano.

Solo agendo su entrambi i fronti è possibile creare un futuro economico alla nostra terra. Ma temo che stiamo ancora troppo bene per affrontare la realtà.

l'industria italiana è destinata drasticamente a ridursi per la serie di criticità che vanno dal'"imprenditore" di terza generazione che spera di vivere di rendita senza innovare la sua azienda e investendo tutto in lussi personali, alla nostra cronica incapacità di creare realtà che riescano a sopravvivere quando il patrono lascia le redini al successore.

questo, purtroppo, è fuori discussione...

le aziende incancrenite su sistemi produttivi vecchi sono destinate a soccombere, tuttavia io mi chiedo:

siamo sicuri che in Italia ci siano le condizioni affinchè un'azienda che abbia voglia di innovare riesca a rinnovarsi?

un imprenditore "vero" in Italia, ammesso che esista, riuscirebbe a fare quello che andrebbe fatto e che andiamo dicendo da 3 pagine?

io posso portare solo il caso dell'azienda in cui lavoro... negli anni del record di fatturato (2006-2008) tutto l'utile è andato in macchinari e ampliamento capannoni. Se chiudiamo il 2013 in pari è solo grazie agli investimenti fatti in quegli anni (BTW, io sono arrivato a fine 2010)

quindi comprendo perfettamente che l'aver investito nel miglioramento della produttività segna la differenza tra la vita e la morte se non altro perchè lo sperimento sulla mia pelle ogni giorno

tuttavia non posso fare a meno di notare come anche chi segue queste "regole d'oro" del capitalismo moderno faccia davvero tanta, ma tanta fatica, a stare a galla... e non perchè pecchi di produttività.

e il disco rotto di squinzi, che per inciso anche a me ha stufato, un pò di verità lo contiene... "meno tasse" è generico, è vero, qualche imprenditore fasullo userà questo mantra come una foglia di fico per i suoi errori, anche questo è vero, ma sta di fatto che il gap di competitività è dato soprattutto da una serie di costi che gravano enormemente sulle spalle anche di chi è competitivo e ha investito un botto negli anni passati

quindi non sono propriamente sbagliate le richieste di meno tasse.. se non altro perchè, tra i molti che vogliono fare i furbi, ci sono anche i pochi che ne hanno disperatamente bisogno e che con meno carico fiscale starebbero a galla tranquillamente.

[TonyH]

Il punto, è che per pagare le tasse sugli utili...eh...devi prima fargli questi utili!

E questo, non si riesce a cogliere nelle rivendicazioni.

quindi, prima di preoccuparsi di pagare "troppe tasse", mi preoccuperei di creare appunto le basi affinché l'imponibile su cui verranno calcolate...sia il più elevato possibile.