Autopareri - Finanza e Economia

[owluca]

...la realtà parallela è quella di coloro che non hanno letto (o capito) le esternazioni di giovedi 26 e venerdì 27 e le loro ovvie implicazioni, per altro pubblicate su tutti i quotidiani

p.s. ma tanto ci penserà qualcun' altro a far notare la cosa

[Guest EC2277]

Il marasma di chiacchere inutili mi ha fatto rimanere indietro. A quali esternazioni ti riferisci?

[justjames]

e per quale motivo NON dovrebbe farlo? Perché siamo "solemarepizzaammore"?

...

Ma io non sto contestando che possa farlo.

Sto contestando la tempistica e come è stata messa su la storiella, sembra quella di Biancaneve.

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

come dice EC, smettiamola di vivere in una realtà parallela

...

A-mò?

E ho capito che bisogna smetterla di vivere in una realtà parallela, persino io sono capace di dire codesta ovvietà...

Ma... IN PRATICA?

Perché in iraglia siamo tutti grandi a fare i professori con la teoria, ma tutti nani a mettere le cose in pratica.

[Guest EC2277]

In pratica non c'è nulla che si possa fare, poiché non vogliamo capire che le nostre granitiche certezze sono tanto errate quanto becere.

Io sono sempre più convinto che le cose potranno cambiare solo quando arriveremo al tracollo socio-economico e certamente non cambieranno rapidamente, ma passeremo da una crisi ad un'altra finchè non potremo più dare la colpa ad un fantomatico altro. Solo allora le cose potranno cambiare, poiché solo allora tutti noi saremo costretti a scegliere tra cambiare il nostro modo di ragionare (che è la causa profonda del nostro stato) o regredire ad un tenore di vita simile a quello che avevamo nell'800.

Noi come singoli possiamo anche ragionare ed agire in maniera corretta, ma finché la stragrande maggioranza degli italiani si rifiuterà di sentire ragioni diverse dalle proprie e di accettare che il nostro modello socio-economico-comportamentale è suicida, non possiamo fare nulla che possa realmente cambiare le cose.

Modificato 29 Settembre 2013 da EC2277

[JackSEWing]

A-mò?

E ho capito che bisogna smetterla di vivere in una realtà parallela, persino io sono capace di dire codesta ovvietà...

Ma... IN PRATICA?

Perché in iraglia siamo tutti grandi a fare i professori con la teoria, ma tutti nani a mettere le cose in pratica.

ma niente, smettere di pensare a problemi che non sono quelli effettivi del paese è già un buon inizio.

i passi li sappiamo tutti

-lotta all'evasione

-abbassamento del carico fiscale o re-investimento nel circuito economico di quanto recuperato (entrambi gli eventi sono condizionati al punto primo)

-altre cose dette qui dentro da voialtri sapientoni di economia

e cosi via quello che proponiamo da anni anche qui dentro insomma, ma che nessuno fa, perchè son tutti concentrati a fare altro

[Guest EC2277]

…

i passi li sappiamo tutti

-lotta all'evasione

-abbassamento del carico fiscale

…

Ti correggo: lotta all'evasione senza applicare strumenti quali redditometro, verifiche fiscali, controlli nei negozi ed in genere qualsiasi azione che possa spingere gli italiani a rendere conto delle proprie azioni. Analogamente l'abbassamento del carico fiscale deve avvenire senza tagliare la spesa pubblica, ovvero senza licenziare dipendenti statali, senza aumentare l'età pensionabile (che andrebbe abbassata), senza ridurre le pensioni (che andrebbero aumentate), senza accorpare gli ospedali, le scuole…

P.S. Scusate il pessimismo polemico, ma l'evoluzione degli eventi mi ha fatto letteralmente saltare i nervi.

Modificato 29 Settembre 2013 da EC2277

[JackSEWing]

quello che abbiamo visto è solo la riprova che la gente è interessata a fare altro... vedremo quanto uno slogan elettorale potrà sfamarli quando vivranno sotto i ponti.

perchè sarà quella la sveglia, come dici tu, il totale collasso socio economico.

lo credo anche io

[Мир]

In pratica non c'è nulla che si possa fare, poiché non vogliamo capire che le nostre granitiche certezze sono tanto errate quanto becere.

Io sono sempre più convinto che le cose potranno cambiare solo quando arriveremo al tracollo socio-economico e certamente non cambieranno rapidamente, ma passeremo da una crisi ad un'altra finchè non potremo più dare la colpa ad un fantomatico altro. Solo allora le cose potranno cambiare, poiché solo allora tutti noi saremo costretti a scegliere tra cambiare il nostro modo di ragionare (che è la causa profonda del nostro stato) o regredire ad un tenore di vita simile a quello che avevamo nell'800.

Noi come singoli possiamo anche ragionare ed agire in maniera corretta, ma finché la stragrande maggioranza degli italiani si rifiuterà di sentire ragioni diverse dalle proprie e di accettare che il nostro modello socio-economico-comportamentale è suicida, non possiamo fare nulla che possa realmente cambiare le cose.

Tutto, pessimisticamente parlando, purtroppo condivisibile.

Ma c'e' un ma: c'e' gente, e ne sono convinto, che avrebbe le capacita' di migliorare la situazione (senno' me ne sarei gia' andato all'estero da mo'...). Purtroppo il numero di mariuoli e' superiore, purtroppo hanno occupato la dirigenza (incapace ed inefficiente) e cosi' sfociamo in un sistema che, come un cancro, ha trovato il modo di auto-ripararsi e difendersi. Sono le cellule del corpo (i cittadini italiani) che dovrebbero svegliarsi e riconoscere il grido di allarme.

Qualche segnale c'e' stato, ma rimango sempre molto colpito dalla facilita' con la quale si indirizzano le deboli mente degli italiani, e dalla loro incapacita' a formulare un pensiero autonomo e vagamente logico. Questo invece mi preoccupa, e parecchio.

Forse una bella crisi seria e' proprio quello che serve a noi italiani: una bella botta per svegliare i torpori di chi si preoccupa solo del campionato di calcio (a proposito, una bella super-tassa no? csi', tanto per dare la sveglia).

Sarebbe proprio il caso di dire: La Stampa - Ora basta, pensate al Paese

[TonyH]

Ma io non sto contestando che possa farlo.

Sto contestando la tempistica e come è stata messa su la storiella, sembra quella di Biancaneve.

colgono le palle (le nostre) al balzo. Che facciamo gli struzzi...con la nostra bella testa sotto la sabbietta ma il sedere bello scoperto (infatti sono animali che hanno seri problemi di romanticismo).

purtroppo, la gravità dell'autunno 2011 non è stata compresa, anche perché (per fortuna), gli effetti sulla vita delle persone non furono immediatamente drammatici.

Ci siamo convinti di essere stati puniti ingiustamente con la complicità del Moreno di turno, e di averla sfangata.

ora, il risveglio - evitabile - potrebbe essere molto più brusco.

ammetto che fatico a provare molta empatia.

edit: Roma ha le casse vuote

http://www.lastampa.it/2013/09/28/italia/politica/roma-appello-di-marino-al-governo-sos-bilancio-la-capitale-va-salvata-TL2WUybBIwfvuMPKqK7cTM/pagina.html

mi spiace per gli amici romani, non me ne vogliamo non c'è cattiveria gratuita, ma non trovo corretto che si paghi tutti per la malagestione delle casse comunali

vale anche per Catania come per Alessandria....i soldi li chiederei a chi li ha malagestiti.

Modificato 29 Settembre 2013 da TonyH

[Guest EC2277]

…

Qualche segnale c'e' stato' date=' ma rimango sempre molto colpito dalla facilita' con la quale si indirizzano le deboli mente degli italiani, e dalla loro incapacita' a formulare un pensiero autonomo e vagamente logico.

…[/quote']

Io non ne vengo colpito. In fin dei conti il sistema che hai descritto come marcio, ma in grado di autoripararsi e difendersi, è frutto proprio della nostra volontà di crearlo: per decenni abbiamo dato il nostro voto ai politici che ci avrebbero assicurato la costruzione della tale fabbrica, che avrebbero evitato il fallimento della tale azienda, che avrebbero assunto nel tale ente e lo stesso lo stesso vale per i sindacati: per decenni abbiamo iscriverci nel sindacato che ci avrebbe garantito la non licenziabilità, la cassa integrazione…

Queste sono solo le conseguenze del nostro agire e poiché il nostro modo di agire è frutto del nostro modo di ragionare, non dobbiamo stupirci se continuiamo a ragionare ed agire in modo da far perpetuare il sistema finché ci sarà possibile farlo. Solo quando non sarà più possibile spremere il sangue dalla parte sana della nostra economica, saremo costretti a sanare quella marcia e ciò ci costringerà a sanare il nostro modo di ragionare.