Autopareri - Finanza e Economia

[Sandro]

Tanto per ricordarci che c'è sempre qualcuno "più uguale" degli altri, dal Sole24ore:

Zaleski-story: ecco come perdere 2 miliardi dopo aver avuto prestiti dalle banche italiane per 9 miliardi - Il Sole 24 ORE

Come sempre posto solo il link, perché la riproduzione è riservata.

Ma l'acidità di stomaco la fa venire lo stesso.

[itr83]

Le nostre città sono di una bruttezza imbarazzante, più o meno tutte.

Da un lato la riqualificazione degli edifici storici fatta spesso con interpretazioni quantomeno "stravaganti" delle leggi vigenti, e dall'altra concessioni edilizie che generano palazzine a tonnellate in qualsiasi buco libero della città. Palazzine bruttissime peraltro, in quartieri senza alcuna organicità.

Per uscire da questa crisi, l'ultima cosa da fare è appellarsi all'edilizia.

Tra l'altro un'altra nota a fronte riguardo all'oggetto del topic: l'italia di successo.

Quest'italia di successo, non so nel caso specifico della scavolini ma è vero molto molto spesso, è comunque un'italia che capitalizza su un uso scriteriato (e legale) del precariato e che fornisce salari irrisori rispetto alle qualifiche del lavoratore.

I lavoratori di queste anziende di eccellenza non vivono meglio della maggiorparte degli altri lavoratori.

Sono dell'idea che una solida base economica di una nazione passi necessariamente per il benessere dei suoi abitanti, sul lavoro, nella retribuzione e, conseguentemente, nel potere d'acquisto.

Anche io non conosco bene come la Scavolini tratti i dipendenti, posso giudicare solo quello che leggo nell'articolo: lì vedo un' azienda italiana che sta bene, assume invece di chiudere, che cerca nuovi mercati e con la proprietà che segue in prima persona le vicende dell' azienda.

Poi anch'io non condivido l' appello all'edilizia ma il quadro globale mi sembra positivo!

[TonyH]

Tra l'altro un'altra nota a fronte riguardo all'oggetto del topic: l'italia di successo.

Quest'italia di successo, non so nel caso specifico della scavolini ma è vero molto molto spesso, è comunque un'italia che capitalizza su un uso scriteriato (e legale) del precariato e che fornisce salari irrisori rispetto alle qualifiche del lavoratore.

I lavoratori di queste anziende di eccellenza non vivono meglio della maggiorparte degli altri lavoratori.

Sono dell'idea che una solida base economica di una nazione passi necessariamente per il benessere dei suoi abitanti, sul lavoro, nella retribuzione e, conseguentemente, nel potere d'acquisto.

Per fare questo, bisogna prima avere coscienza che....non si è tutti uguali.

che chi lavora di più e meglio, è giusto che venga pagato di più di chi lavora giusto per passare le giornate.

solo che qua, manco riusciamo a licenziare gente sorpresa a rubare sul posto di lavoro....

[TonyH]

Il motivo per il quale Cucchiani se ne è andato.

le fondazioni bancarie, sono un altro bel merdone da ripulire...

[Aymaro]

Per fare questo, bisogna prima avere coscienza che....non si è tutti uguali.

che chi lavora di più e meglio, è giusto che venga pagato di più di chi lavora giusto per passare le giornate.

solo che qua, manco riusciamo a licenziare gente sorpresa a rubare sul posto di lavoro....

è anche vero il contrario, che puoi aver fatto tutti gli studi che vuoi, la gavetta obbligatoria ed i sacrifici necessari, ma nonostante tutto quello che ti offroono è se ti va bene un tempo determinato con una retribuzione che ti fa vivere da studente ad oltre tren'anni

[Matteo B.]

Avete ragione entrambi...tuttavia aumentare IL MERITO (+ soldi e + carriera) e IL DEMERITO ( ti caccio) in Italia è IMPOSSIBILE

[TonyH]

è anche vero il contrario, che puoi aver fatto tutti gli studi che vuoi, la gavetta obbligatoria ed i sacrifici necessari, ma nonostante tutto quello che ti offroono è se ti va bene un tempo determinato con una retribuzione che ti fa vivere da studente ad oltre tren'anni

Ma quelli si fanno forza del fatto che chi vorrebbe pagarti di più...o ti mette a p.iva, oppure si trova i sindacati alla giugulare.

fosse più usata una retribuzione variabile in base al merito...vediamo poi se chi vuole un premio nobel al prezzo delle patatine lo trova.

[Artemis]

Per fare questo, bisogna prima avere coscienza che....non si è tutti uguali.

che chi lavora di più e meglio, è giusto che venga pagato di più di chi lavora giusto per passare le giornate.

solo che qua, manco riusciamo a licenziare gente sorpresa a rubare sul posto di lavoro....

Cioè proponi di inventare la meritocrazia in italia.

E' un bel ragionamento, credimi, mi trovi pienamente d'accordo.

Purtroppo, però, la meritocrazia in italia NON ESISTE.

E non è un discorso di fino, in cui considerare dove è più apprezzata, dove è repressa... no, è un imperativo categorico. Non esiste MAI.

Le persone sono educate fin da piccole al fatto che la meritocrazia non esiste, e la cosa continua, ovviamente, sul posto di lavoro.

Per chi è bravo non c'è gratifica, per chi è mediocre non c'è punizione. E soprattutto per chi è bravo non c'è carriera.

Qualsiasi carriera, in italia, passa sempre per una serie di paletti fissi ed inamovibili che dipendono dall'età e dall'esperienza.

Cioè proprio quelle due cose che, per essere brillanti, non contano praticamente un cazzo.

Però, fammelo dire, questo è la causa e contemporaneamente l'effetto di un problema di fondo: i salari solo tali da permettere solo di sopravvivere.

Questo ha una serie di conseguenze, tra cui anche quella di appiattive verso il basso il merito.

Se il mio stipendio è appena appena sufficiente a sopravvivere non potrò mai rimanere senza lavoro per cercarne uno in cui posso dare il meglio.

Non farò proposte, non spintonerò a destra e a manca per far valere le mie idee, rischiando di inimicarmi qualcuno che mi lasci a casa.

Non lavorerò più del necessario, visto che tanto non aumenta se mi impegno di più.

E' vero che per avere salari migliori bisognerebbe distinguere per merito, ma è anche vero che per distinguere per merito le persone dovrebbero avere più sicurezza dietro le spalle.

Non per niente, la mania del tempo indeterminato è una mania tutta italiana.

[stev66]

Il problema vero è una cosa che nessuno ammette: una meritocrazia vera insieme ad un ammodernameto vero provocherebbe:

1) Una disoccupazione reale del 25% ( essendo probabilmente un buon 15% dei lavori od inutili od automatizzabili )

2) Un 20% di lavori ultrapagati ed un 80% di lavori sotto il limite della sopravvivenza.

Insomma il modello yankee, che non è compatibile con il nostro stato sociale.

Un esempio personale: nell'ufficio di mia moglie ci sono su circa 15 dipendenti

almeno 3 persone al limite della produttività per vari motivi, senza però essere fasce protette.

altre due persone al limite della competenza per il lavoro che fanno

Un efficientamento li metterebbe a casa tuti e cinque , contro due assunzioni.

Aggungo: i primi tre comincerebbero a vivere a carico dello Stato, tramite sussidi, pensioni di invalidità, etc

Gli altri due dovrebbero adattarsi a lavori precari, malpagati , abbassando standard di vita e consumi.

Moltiplicatelo per tutta l'Italia e fatevi un'idea

Modificato 28 Ottobre 2013 da stev66

[TonyH]

Ma lo so bene che in Italia, specie nel lavoro dipendente (e sovente anche nell'autonomo), la meritocrazia è un chimera.

semplicemente perché....non la vogliamo.

o meglio, la invochiamo solo quando pensiamo che ci possa tornare egoisticamente a vantaggio.

Mentre quando può punire (perché come dà, toglie), la ostacoliamo con tutte le forze.

e visto che nell'introduzione, mediamente c'è sempre qualcuno che perde....ualà, nun ce sta....

imho, il primo passo verso l'introduzione, sarebbe...l'accettazione del fallimento. Quando ti metti alla prova, il fallimento è insito nella faccenda.

da noi, il fallimento, è sempre per...colpa di qualcun'altro...del maestro, del professore, del vicino, del collega, dell'arbitro.

avessi un soldino per ogni volta che ho sentito dare la colpa a qualcun'altro delle proprie cagate...probabilmente avrei comprato la 4C assieme al garage dove metterla.

Insomma il modello yankee, che non è compatibile con il nostro stato sociale.

Non sono del tutto convinto.

le persone "sotto formate", a meno che non abbiano deficit mentali dichiarati....le puoi formare.

il fatto di spingere al miglioramento, non esclude automaticamente fornire gli strumenti di miglioramento.

per chi vuole farlo.

chi non vuole....oh....belini suoi eh...mica si può far affondare le barche perché uno non vuole remare.

Modificato 28 Ottobre 2013 da TonyH