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Autopareri - Finanza e Economia


TonyH

Messaggi Raccomandati:

si ma nessuno dice che se si rifondasse l'euro con delle parità più sensate la cosa non avrebbe gli effetti devastanti

che ovviamente avrebbe se una sola nazione decidesse di uscire dall'euro.Perchè a quel punto agli speculatori

gli togli la pistola. La verità invece e che alla germania la cosa darebbe molto fastidio e anche agli usa che hanno bisogno

di un euro fortissimo e di un dollaro molto debole e anche alle banche. Una cosa è il rigore che ribadisco ci vuole

un altra e picchiarlo in quel posto con la scusa del rigore a noi del mediterraneo per tenere meglio a galla qualcun altro.

Buhh Buhhh se si tocca l'euro terrore e disperazione.

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Al netto della discussione Pro/Anti Euro....che avendo un mutuo, sinceramente mi è relativamente abbastanza chiara..... :mrgreen:

Qui si parla di milioni di disoccupati, tot MILA aziende che più o meno chiudono e quelle che non chiudono NON pagano.... Fra i miei clienti gli unici che CAMPANO sono quelli che vendono all'estero in attesa di delocalizzare produzioni ed assemblaggi il prima possibile....

Distruzione VOLONTARIA della domanda interna a prescindere...(testuale) Dove andiamo a finire?

Voi siete cosi convinti che perseguendo questa strada ci saranno sufficienti risorse "economiche, umane, etc etc etc..... per sopravvivere?

Loro la pensano cosi....ma se mi dite di star sereno che prima o poi...."passa"....ok...parliamone e ditemi COME!!!

In questa pagina Wall Street Italia pubblica in sintesi il quadro oggettivo dell’economia italiana, aggiornato con i piu’ recenti dati statistici, macro-economici e di politica monetaria. L’obiettivo: avere qui un “luogo della memoria economica” che faccia da contraltare alla massiccia propaganda mediatica di lobby e “poteri forti”. Costoro tendono a nascondere la verita’ agli italiani manipolando il consenso tramite i media di regime con strategie che beneficiano l’oligarchia mentre milioni di cittadini e piccole imprese sono ridotti alla mera sopravvivenza.

- Ammortizzatori: 80 miliardi erogati dall’Inps dall’inizio della crisi tra cassa integrazione e indennità di disoccupazione; a giugno, richiesta Cig in aumento + 1,7% rispetto a maggio e in calo -4,9% su giugno 2012 (fonte: Inps);

- Benzina: da gennaio a luglio 2013 i consumi di benzina sono calati -6,3%, per cui il gettito fiscale (accise e imposte) e’ sceso -2,9%. Considerando i primi sette mesi del 2013, i consumi petroliferi sono complessivamente scesi del 7,3% rispetto allo stesso periodo del 2012 (fonte: Unione Petrolifera);

- Cassa integrazione: nel complesso sono state autorizzate 704 milioni di ore nel periodo gennaio-agosto 2013 (fonte Inps); ad agosto Cig +12,4%. Salgono straordinaria e in deroga;

- Chiusura aziende: per la crisi, tra il 2008 e il 2012 hanno chiuso circa 9mila imprese storiche, con più di 50 anni di attività. Si tratta di 1 impresa storica su 4 (fonte: Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza);

- Competitività: Italia al 49° posto nel mondo, battuta anche da Lituania e Barbados (fonte: World Economic Forum);

- Consumi: nel periodo 2012-13 contrazione record dei consumi di -7,8% (fonte: Federconsumatori). Cio’ equivale ad una caduta complessiva della spesa delle famiglie (vedi sotto “Spesa famiglie”) di circa 56 miliardi di euro; il biennio 2012-2013 e’ stato per i consumi “senza dubbio il peggiore, sono tornati indietro ai livelli del dopoguerra” (fonte: Codacons);

- Credito alle imprese: secondo la Bce nel luglio 2013 contrazione di -3,7%, superiore a quella registrata a giugno (-3,2%) e maggio (-3,1%). Prestiti bancari fino a 12 mesi, quelli piu’ adatti a finanziare il capitale circolante delle imprese: -4,0%. In fumo 60 miliardi di prestiti solo nel 2012;

- Debito aggregato di Stato, famiglie, imprese e banche: 400% del Pil, circa 6.000 miliardi;

- Debito pubblico: nuovo record a ottobre, a quota 2.085 miliardi di euro. Lo rende noto la Banca d’Italia nel supplemento al bollettino statistico di finanza pubblica. A settembre il debito delle pubbliche amministrazioni era stato pari a 2.068 miliardi. Gli interessi pagati dal Tesoro sono stati 86,7 miliardi nel 2012. Secondo le previsioni il debito pubblico salirà al 130,8% del Pil nel primo trimestre 2014, rispetto al 123,8% del primo trimestre 2012;

- Deficit/Pil: 2,9% nel 2013. Peggioramento ciclo economico Imu, Iva, Tares, Cassa integrazione in deroga lo portano ben oltre la soglia del 3%. Per la Bce ci sono rischi crescenti su obiettivi deficit 2013, peggiora disavanzo, con sostegni a banche e rimborso debiti PA;

- Depositi: nelle banche italiane in totale sono scesi nel luglio 2013 a 1.110 miliardi di euro contro i 1.116 miliardi di giugno. I depositi delle famiglie sono stabili a 918,5 miliardi, quelli delle società sono scesi da 198,4 a 191,6 miliardi (fonte: Bce);

- Disoccupazione: Il tasso di disoccupazione a gennaio 2014 è balzato al 12,9%. I disoccupati sfiorano i 3,3 milioni (fonte: Istat). E’ il tasso più alto sia dall’inizio delle serie mensili, gennaio 2004. Disoccupazione giovanile: e’ record anche il tasso di disoccupazione dei 15-24enni: a gennaio 2014 è pari al 42,4%. Nell’Eurozona per il 2013 le stime confermano una disoccupazione al 12,3%, e per il 2014 al 12,4% (fonte Bce);

- Entrate tributarie: nei primi 10 mesi dell’anno si sono attestate a 307,859 miliardi di euro, in calo di circa 1,4 miliardi rispetto ai 309,301 miliardi di euro dello stesso periodo del 2012. A ottobre sono state pari a 29,266 miliardi di euro, in lieve ribasso rispetto ai 29,601 miliardi dello stesso mese del 2012.

- Evasione: Nel 2013 5mila evasori totali e 17,5 miliardi nascosti. Secondo le stime elaborate dall’Istat l’imponibile sottratto al fisco si aggira ogni anno attorno ai 275 miliardi di euro;

- Export: a ottobre 2013 si registra una diminuzione sia dell’export (-0,5%) sia, in misura più rilevante, dell’import (-2,6%). (fonte: Istat); a ottobre 2013, il saldo commerciale è pari a +4,1 miliardi, superiore a quello registrato a ottobre 2012 (+2,3 miliardi). Al netto dell’energia, l’attivo è di 8,9 miliardi. Nei primi dieci mesi dell’anno, l’avanzo commerciale raggiunge i 23,7 miliardi e, al netto dei prodotti energetici, è pari a quasi 70 miliardi.

- Fabbisogno dello stato: sulla base dei dati preliminari del mese di dicembre, il fabbisogno annuo del settore statale del 2013 si attesta a 79,7 miliardi, rispetto ai 49,5 del 2012.

- Fallimenti: nel primo semestre 2013 si sono registrate 6.500 nuove procedure fallimentari, in aumento +5,9% rispetto allo scorso anno;

- Felicità: Italia depressa, il ‘fu-Belpaese’ è 45° nella classifica mondiale, stando al secondo Rapporto sulla Felicità dell’Onu;

- Fiducia aziende: l’indice composito sale da 79,8 di luglio a 82,2 di agosto.

- Fiducia consumatori: torna ai livelli massimi da due anni. Il clima di fiducia dei consumatori aumenta, ad agosto, a 98,3 da 97,4 del mese di luglio.

- Gettito Iva: nel periodo gennaio/aprile 2013 tra le imposte indirette prosegue l’andamento negativo dell’IVA (-7,8%) per effetto della flessione registrata dalla componente relativa agli scambi interni (-4,7%) e di quella relativa alle importazioni da Paesi extra UE (-21,4%) che risentono fortemente del deterioramento del ciclo economico;

- Immobiliare: nel primo trimestre 2013 l’indice dei prezzi delle abitazioni ha registrato una diminuzione dell’1,2% rispetto al trimestre precedente e del 5,7% nei confronti dello stesso periodo del 2012 (fonte: Istat);

- Imprese: in 6 anni sparite in Italia 134 mila imprese (Cgia);

- Inflazione. Nel 2013 in Italia il tasso d’inflazione medio annuo è stato pari all’1,2%, in decisa diminuzione rispetto al 3% del 2012. Si tratta del dato più basso dal 2009.

- Insolvenze bancarie: quelle in capo alle imprese italiane hanno sfiorato a maggio 2012 gli 84 miliardi di euro (precisamente 83,691 miliardi);

- Lavoro: da 2005 Italia fanalino di coda classifica occupazione Ue15 (fonte Istat); Lavoro, 6 milioni in cerca e 7 su 10 temono di perderlo (fonti: Istat e Coldiretti);

- Manifattura: l’indice Pmi è salito a 51,3 punti ad agosto, dai 50,4 del mese precedente, segnando il livello massimo da 27 mesi a questa parte. Secondo Markit alla base dell’espansione della produzione c’è stato un incremento dei nuovi ordini, il più marcato in oltre due anni, in particolare dall’estero.

- Neet: 2,2 milioni nella fascia fino agli under 30, ragazzi che non studiano, non lavorano, non imparano un mestiere, itotalmente inattivi sono il 36%;

- partite Iva: crollate -400.000 (-6,7%) dal 2008 (fonte Cgia Mestre);

- poveri: per la crisi sono raddoppiati dal 2007 al 2012 a quasi 5 milioni (fonte Istat);

- Prezzi produzione: l’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali è aumentato a luglio dello 0,1% rispetto al mese precedente e diminuito dello 0,9% nei confronti di luglio 2012. Lo ha comunicato l’Istat.

- Pil: il Prodotto interno lordo dell’Italia, ovvero la ricchezza complessiva del paese, alla fine del 2012 era di 2.013,263 miliardi di dollari (dati Ocse) o 1.565,916 miliardi di euro (fonte: relazione del governo al Parlamento – 31 marzo 2013). Nel secondo trimestre il Pil Italia è stato confermato in contrazione -0,2% dopo il -0,6% nei primi tre mesi dell’anno. Comparando il secondo trimestre del 2013 con gli stessi mesi dell’anno precedente il calo è -2,0% (fonte: Eurostat). S&Pha abbassato la sua previsione di crescita 2013 per l’Italia, a -1,9% rispetto al -1,4% previsto a marzo 2013 e al +0,5% stimato a dicembre 2011. L’ultima previsione dell’Istat per il 2013 e’ -2,1%. Il Fmi ha tagliato le stime del pil Italia 2013 a -1,8%. Anche l’Ocse prevede una contrazione di -1,8%, unico paese in recessione del G7. Nel 2012 il Pil ha subito una contrazione di -2,4%. E un crollo senza precedenti di -8,8% dall’inizio della crisi nel secondo trimestre del 2007 (fonte Eurostat);

- Potere d’acquisto delle famiglie: -2,4% su base annua, -94 miliardi dall’inizio della crisi, circa 4mila euro in meno per nucleo;

- Povertà: nel 2012 ha colpito il 6,8% delle famiglie e l’8% degli individui. I poveri in senso assoluto sono raddoppiati dal 2005 e triplicati nelle regioni del Nord (dal 2,5% al 6,4%). E’ quanto emerge dal quarto Rapporto sulla Coesione sociale presentato da Inps, Istat e ministero del Lavoro.

- Precariato: contratti atipici per il 53% dei giovani (dato Ocse);

- Produzione industriale: crollata -17,8% negli ultimi dieci anni. La produzione industriale e’ calata -1,1% a luglio 2013 e-4,3% rispetto a luglio 2012 (fonte Istat);

- Reddito famiglie: nel 2013 e’ tornato ai livelli di 25 anni fa, oggi 1.032 miliardi di euro, rispetto ai 1.033 del 1988 (fonte: Confcommercio);

- Ricchezza: dall’inizio della crisi nel secondo trimestre del 2007 il pil e’ crollato -8,8% (fonte: Eurostat), pari a una perdita di oltre 150 miliardi di euro. L’Italia comunque e’ il paese piu’ ricco in Europa per via del patrimonio immobiliare dei cittadini ma tra quelli a minor reddito e con il piu’ alto tasso di poverta’: la ricchezza netta pro-capite, pari a 108.700 euro, supera di poco quella dei francesi (104.100 euro) e dei tedeschi (95.500 euro) (Fonte Bce-Bankitalia);

- Servizi: il fatturato delle aziende che operano nel settore servizi (80% del Pil Italia) nel secondo trimestre 2013 risulta in calo -2,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; l’indice Pmi relativo alle imprese dei servizi in Italia resta sotto i 50 punti (che indica contrazione): 48,8 ad agosto (fonte: Markit);

- Sofferenze bancarie: a dicembre 2013 ammontavano a 155,8 miliardi, nuovo record, e ben 30,9 in più rispetto ai 124,9 miliardi di fine 2012 (fonte: Bankitalia).

- Spesa famiglie:: prosegue il calo della spesa delle famiglie italiane, nel secondo trimestre del 2013 si contrae -3,2%, e per i beni durevoli -7,1% (fonte: Istat);

- Tasse: 262 scadenze per i cittadini italiani dall’Irpef, all’Iva, all’Irap, etc. Il livello eccessivo di tassazione provoca uneffetto negativo, noto come curva Laffer e non e’ compatibile con la crescita;

- Spesa pubblica: in 15 anni e’ salita +69% a 727 miliardi. Rispetto a una ricchezza di 1.565 miliardi di euro, lo stato spende il 48% del pil. E con gli interessi sul debito pubblico supera il 52%;

- Vendite al dettaglio: in calo a giugno 2013 -3% su base annua, -0,2%. Nel trimestre aprile-giugno 2013 l’indice è calato -0,3%.

*Link alla fonte: La verità sull'Economia italiana: tutti i dati che non potete non sapere

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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si ma nessuno dice che se si rifondasse l'euro con delle parità più sensate la cosa non avrebbe gli effetti devastanti

che ovviamente avrebbe se una sola nazione decidesse di uscire dall'euro.Perchè a quel punto agli speculatori

gli togli la pistola. La verità invece e che alla germania la cosa darebbe molto fastidio e anche agli usa che hanno bisogno

di un euro fortissimo e di un dollaro molto debole e anche alle banche. Una cosa è il rigore che ribadisco ci vuole

un altra e picchiarlo in quel posto con la scusa del rigore a noi del mediterraneo per tenere meglio a galla qualcun altro.

Buhh Buhhh se si tocca l'euro terrore e disperazione.

ma no che dici (pubblicato prima di pranzo) :

Quel vizietto della Germania di intervenire sulle aste per coprire titoli invenduti e ridurre il costo del debito. Perché non lo fanno anche gli altri? - Il Sole 24 ORE

Quello che però fa la Bundesbank è un'altra cosa. Non acquista i titoli di Stato invenduti sul mercato primario ma li custodisce in una sorta di conto vendita definito "Ammontare messo da parte per operazioni sul mercato secondario". Un servizio che la Bundesbank svolge per conto dell'Agenzia del debito tedesca (Finanzagentu). I titoli invenduti finiscono in sostanza in una sorta di "non luogo", sono come sospesi in attesa di essere collocati sul mercato secondario
Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Dan, nessuno discute di quei problemi.

Ma gran parte di quei problemi, con l'euro, ci azzeccano un belino a vela. Uno a caso "Aumento della spesa pubblica". Spendessimo in lire, sarebbe diminuita? E per quale strana ragione?

O il precariato? Cosa c'entra la moneta con cui pago le zozze con il precariato?

E via di cascata. Prendi ogni singolo punto, e domandati "aò, ma davvero influisce la moneta con cui pago?"...

E' come l'analogia dell'obesità. Te magni senza ritegno, fai colazione a suon di Big Mac, ti lavi i denti con lo strutto, non fai movimento manco se ti sparano, hai valori di colesterolo e trigliceridi che paiono listini borsistici dei tempi d'oro ma no, ti vengono a dire che tutto questo non ha influito, che te se grasso da far schifo perchè alle tue latitudini la costante di gravità è 9.81m/s. E cazzo, non è giusto. I marziani ce l'hanno più bassa, e la tengono artificialmente più alta a te perchè vogliono solo accoppiarsi tra di loro.

E detto come "flusso di coscienza"...a molti amministratori, specie quelli più "disinvolti", tutto l'ambaradan non piace perchè.....non perchè abbiano così a cuore i loro elettori...ma perchè gli impedisce di fare quello che cazzo vogliono in libertà....il sogno è quello di poter gestire enormi flussi di denaro in maniera clientelare...e quando le cose vanno male, uaulà, una bella svalutazione competitiva, un bel default pilotato, e via a iniziare di nuovo daccapo!

E se i soliti stronzi lo prendono nello stoppino.....eeeeeeeeeeehhhh...se lo meritano!!! Così imparano.

Peccato che i soliti stronzi siamo io, sei te e così via..

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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- Spesa pubblica: in 15 anni e’ salita +69% a 727 miliardi. Rispetto a una ricchezza di 1.565 miliardi di euro, lo stato spende il 48% del pil. E con gli interessi sul debito pubblico supera il 52%;

il post è articolato e inquietante. ma il nucleo (uno dei) del problema è questa voce.

ed è tutta spesa corrente, quella per gli investimenti si è ridotta..

"basta austerity".....intendiamoci su cosa è l'austerità e chi l'ha praticata eh....;)

uscire dal'euro aiuterebbe solo su 1 o 2 di quelle voci e ne aggraverebbe 7 o 8.

io le mie idee le ho già esposte...aumenta la disoccupazione...eh mi spiace ma piuttosto di morire mi amputo...

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Ma gran parte di quei problemi, con l'euro, ci azzeccano un belino a vela. .

allora visto che fate finta di non capire, lo scriviamo chiaramente:

C'entrano con L'EUROPA, con questa forma di EUROPA in particolare,

chè è OGGETTIVAMENTE sbagliata.

Poi è ovvio che ce la si prenda con i simboli: EURO E BRUXELLES in primis.

e continuare a menarla con l'italia che esce dall'euro è la solita arma di distrazione di massa: dopo gli ultimi risultati mi pare evidente che il problema di uscita dall'EURO

c'è l'ha la Germania.

Visto che Francia, italia e Inghilterra si stanno tutte stufando

se continua così sarà la Germania a ritrovarsi con una moneta solo sua

(con i problemi descritti nel post precedente)

Modificato da owluca
Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Per uscire da questo casino bisogna

1) diminuire corruzione inclusa evasione elusione

2) migliorare distribuzione della ricchezza incluso regole tra nazioni

3) Cambiare alcune regole del lavoro e commercio internazionale

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allora visto che fate finta di non capire, lo scriviamo chiaramente:

C'entrano con L'EUROPA, con questa forma di EUROPA in particolare,

chè è OGGETTIVAMENTE sbagliata.

Luca, calma, hai semplicemente postato mentre scrivevo la risposta, non ti davo contro ;)

Se mi dici (tu generico, non tu Owluca), "L'Unione Europa così come è non funziona, va cambiata", sono assolutamente STRADACCORDO. Nessuna remora in merito. Sono in prima fila a dirlo che ci sono delle storture, dei doppipesismi, delle anomalie (a partire dalla stessa UK che ci fa la morale....) che VANNO sanate.

Ma dirmi "la colpa di tutti i nostri mali è la moneta unica, se avessimo ancora la lira balleremmo l'alligalli per strade lastricate d'oro"....quello, te lo contesto.

Anche perchè, a focalizzarsi sulle puttanate, poi gli altri hanno buon gioco a fare i loro comodi....

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Dan, nessuno discute di quei problemi.

Ma gran parte di quei problemi, con l'euro, ci azzeccano un belino a vela. Uno a caso "Aumento della spesa pubblica". Spendessimo in lire, sarebbe diminuita? E per quale strana ragione?

O il precariato? Cosa c'entra la moneta con cui pago le zozze con il precariato?

E via di cascata. Prendi ogni singolo punto, e domandati "aò, ma davvero influisce la moneta con cui pago?"...

E' come l'analogia dell'obesità. Te magni senza ritegno, fai colazione a suon di Big Mac, ti lavi i denti con lo strutto, non fai movimento manco se ti sparano, hai valori di colesterolo e trigliceridi che paiono listini borsistici dei tempi d'oro ma no, ti vengono a dire che tutto questo non ha influito, che te se grasso da far schifo perchè alle tue latitudini la costante di gravità è 9.81m/s. E cazzo, non è giusto. I marziani ce l'hanno più bassa, e la tengono artificialmente più alta a te perchè vogliono solo accoppiarsi tra di loro.

E detto come "flusso di coscienza"...a molti amministratori, specie quelli più "disinvolti", tutto l'ambaradan non piace perchè.....non perchè abbiano così a cuore i loro elettori...ma perchè gli impedisce di fare quello che cazzo vogliono in libertà....il sogno è quello di poter gestire enormi flussi di denaro in maniera clientelare...e quando le cose vanno male, uaulà, una bella svalutazione competitiva, un bel default pilotato, e via a iniziare di nuovo daccapo!

E se i soliti stronzi lo prendono nello stoppino.....eeeeeeeeeeehhhh...se lo meritano!!! Così imparano.

Peccato che i soliti stronzi siamo io, sei te e così via..

Tony, che le cose vadano come vanno è dai tempi di Totò e Peppino prima ancora dei film di Sordi ....... Io so solo che per un motivo o per l'altro, la mia, al pari di quella di TOT altre persone, è drasticamente cambiata "in peggio"...e la visione datami dal lavoro che ho è se possibile ancora peggiore.

Sono/siamo tutti stronzi?

Ok,assodato che l'EURO NON è la causa del problema.... (eppure qualcuno diceva che avremmo guadagnato come se lavorassimo un giorno in più lavorandone uno in meno.... A te è successo?) qui ci stiamo svenando e massacrando per restare in questo "Sistema Europa".....e lo stiamo facendo attraverso tutta una serie di operazioni i cui risultati sono visibili in termini di impoverimento sotto ogni profilo.....

Da una parte vedo un'intervista a Monti in cui mi dice che "stiamo distruggendo volontariamente la domanda interna attraverso il consolidamento fiscale".... e continua a sfuggirmi il senso di questa operazione....

Vuoi mettere i conti a posto? Ottimo. A quale prezzo/costo? Ma soprattutto, continuo a ignorare SE questa ricetta abbia un senso e ne valga la pena.....prima ancora di avere dei risultati!!

Intendiamoci, a me di finire a dormire sotto un ponte perchè lo Stato Italiano possa andare a far bella figura a Bruxelles ... Fottesega.gif

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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