Autopareri - Finanza e Economia

[TonyH]

Perchè in 40 anni di lavoro di cose ne possono succedere.

Perchè, ad oggi, con lo spauracchio "mandiamo la gente a casa" teniamo aziende che fanno CIG per decenni, aziende a cui dobbiamo pagare la mobilità per 5-6-7 anni (salvo poi creare gli esodati), teniamo su aziende anche inefficienti perchè sennò licenziano.

Ed è un sistema che stiamo pagando a carissimo prezzo....

Ancora più caro, perchè poi a un certo punto qualcuno fa il furbo e delocalizza, o se gli stai sulle palle ti manda in analisi e ti fa licenziare (e cara pace degli indennizzi) oppure campa di Co.co.pro e simili.

Si aggiunga, che in molti altri paesi - anche quelli presi esempio come civiltà - il mercato è più fluido. Ma non credo che si sentano tutti degli schiavi...

Quello che si deve capire - e che mi pare sfugga a volte anche qua - è che quello da salvare....non è il POSTO DI LAVORO. Ma il LAVORATORE.

Il modello è la famosa Flexsicurity Danese.

Se l'azienda va male, bisogna aiutare te Aymaro ad avere un reddito e a trovare un nuovo lavoro. Non l'azienda per la quale lavori affinchè mantenga il tuo ruolo in modo che tu possa avere un reddito.

E' un meccanismo perverso.

Come ho detto qualche pagina indietro...un solo tipo di contratto. Tempo indeterminato, periodo di prova 3 fine.

In caso di licenziamento per n-motivi, sussudio a carico anche del datore di lavoro per 12 mesi + 1 mese per ogni anno di anzianità.

Nel durante, corsi di formazione obbligatori (perchè nel 2014 avere persone che non sappiano usare manco le più basilari funzioni di Office non esiste)

Non esisterebbe più il concetto di "posto di lavoro inamovibile dall'assunzione alla pensione". E' vero. Ma non mi pare che sarebbe una roba da paventata "macelleria sociale".

Perchè è vero, esistono molti imprenditori che fanno i furbi (e andrebbero brasati dal mercato, altro che sussidiati affinchè non licenzino....citofonare Alitalia vah....), ma son mica tutte così....

Al momento, si preferisce che una azienda CHIUDA completamente, piuttosto che si ridimensioni. Non ha senso.

[Aymaro]

Perchè in 40 anni di lavoro di cose ne possono succedere.

Perchè, ad oggi, con lo spauracchio "mandiamo la gente a casa" teniamo aziende che fanno CIG per decenni, aziende a cui dobbiamo pagare la mobilità per 5-6-7 anni (salvo poi creare gli esodati), teniamo su aziende anche inefficienti perchè sennò licenziano.

Ed è un sistema che stiamo pagando a carissimo prezzo....

Ancora più caro, perchè poi a un certo punto qualcuno fa il furbo e delocalizza, o se gli stai sulle palle ti manda in analisi e ti fa licenziare (e cara pace degli indennizzi) oppure campa di Co.co.pro e simili.

Si aggiunga, che in molti altri paesi - anche quelli presi esempio come civiltà - il mercato è più fluido. Ma non credo che si sentano tutti degli schiavi...

Quello che si deve capire - e che mi pare sfugga a volte anche qua - è che quello da salvare....non è il POSTO DI LAVORO. Ma il LAVORATORE.

Il modello è la famosa Flexsicurity Danese.

Se l'azienda va male, bisogna aiutare te Aymaro ad avere un reddito e a trovare un nuovo lavoro. Non l'azienda per la quale lavori affinchè mantenga il tuo ruolo in modo che tu possa avere un reddito.

E' un meccanismo perverso.

Come ho detto qualche pagina indietro...un solo tipo di contratto. Tempo indeterminato, periodo di prova 3 fine.

In caso di licenziamento per n-motivi, sussudio a carico anche del datore di lavoro per 12 mesi + 1 mese per ogni anno di anzianità.

Nel durante, corsi di formazione obbligatori (perchè nel 2014 avere persone che non sappiano usare manco le più basilari funzioni di Office non esiste)

Non esisterebbe più il concetto di "posto di lavoro inamovibile dall'assunzione alla pensione". E' vero. Ma non mi pare che sarebbe una roba da paventata "macelleria sociale".

Perchè è vero, esistono molti imprenditori che fanno i furbi (e andrebbero brasati dal mercato, altro che sussidiati affinchè non licenzino....citofonare Alitalia vah....), ma son mica tutte così....

Al momento, si preferisce che una azienda CHIUDA completamente, piuttosto che si ridimensioni. Non ha senso.

ma infatti mica ho detto che bisogna tenere la situazione così com'è adesso. ben vengano le tutele al lavoratore e tutto quello che dici, ma perché andare togliere l'articolo 18 (che ripeto è stato già modificato inserendo la motivazione economica), ripeto: se si ha già la possibilità di licenziare se l'azienda è in crisi, cosa si vuole ottenere?

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/09/25/servizio-pubblico-travaglio-renzi-a-tutele-crescenti/298165/

riporto il video dell'editoriale di travaglio di ieri sera, ora senza entrare in merito sul personaggio sull'eventuale faziosità o meno, lo reputo molto interessante, per il semplice fatto che riporta parole del premier di 2 anni fa (con cui sono completamente d'accordo) sul fatto che il problema della cresciata non era certo l'articolo 18, ma altro (burocrazia, lentezza della giustizia, corruzione) ora 2 anni di distanza cambia idea..

è davvero cambiata così tanto la situazione del paese? oppure è solo una mossa politica, un pegno da pagare ad una parte della maggioranza per far stare in piedi il governo? se è la seconda allora è chiaro che non è riforma per la crescita ma solo una scelta politica, quindi inutile a mio avviso

[TonyH]

Lo togli perchè visto che riscriveresti da zero tutta la discilplina del lavoro, mica te ne tieni un pezzetto stand alone

O meglio, lo terresti nei fatti (tutela del lavoratore da abusi del datore di lavoro), verrebbe cancellato solo nella forma in cui è espresso attualmente (della quale, se ho capito bene, nessuno ci capisce un belino...sono 51 righe ).

E' che sembra che le tutele dell'art.18, se non le chiami "art.18 dello statuto dei lavoratori" non possano esistere in nessuna forma

[Aymaro]

Lo togli perchè visto che riscriveresti da zero tutta la discilplina del lavoro, mica te ne tieni un pezzetto stand alone

O meglio, lo terresti nei fatti (tutela del lavoratore da abusi del datore di lavoro), verrebbe cancellato solo nella forma in cui è espresso attualmente (della quale, se ho capito bene, nessuno ci capisce un belino...sono 51 righe ).

E' che sembra che le tutele dell'art.18, se non le chiami "art.18 dello statuto dei lavoratori" non possano esistere in nessuna forma

perfetto, sono previste?

[Matteo B.]

è davvero cambiata così tanto la situazione del paese? oppure è solo una mossa politica, un pegno da pagare ad una parte della maggioranza per far stare in piedi il governo? se è la seconda allora è chiaro che non è riforma per la crescita ma solo una scelta politica, quindi inutile a mio avviso

è vero che ha cambiato idea ma non per problemi interni (per me se si vota adesso Matteo R. vince le elezioni ancora).

ha cambiato (non tanto come dice Travaglio) perché in Europa gli hanno detto di andare a quel paese (il nostro ) sulla flessibilità di bilancio.

tra le riforme che ci chiedono c'è questa.(nessuno tra UE/FMI/BCE dice APERTAMENTE cosa dobbiamo fare..parlano solo di riforme, paraculi)

[TonyH]

Nella mia idea si...eleggetemi e ve le darò

Per il (Steve) Jobs Act chiedi a Loric

Anche se dubito...visto che alla fine tutto si riduce solo all'art.18 senza che nessuno, manco i sindacati, alzi la manina e dica "sentite, me le avete seccate a mò di pringles, e se provassimo a parlare di altro, tipo un ammortizzatore sociale esteso a tutti?"

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

ha cambiato (non tanto come dice Travaglio) perché in Europa gli hanno detto di andare a quel paese (il nostro ) sulla flessibilità di bilancio.

Apro una parentesi su questo.

In UE, la flessibilità di bilancio E' prevista. C'è. E' quella che chiese e ottenne la Germania nel 2003. Si applica nel caso di riforme molto costose politicamente, in modo da evitare la combinazione fatale "riforme + bilancio".

Perchè non la danno a noi?

Avete mica visto qualche seria riforma strutturale approdare a una delle camere ultimamente?

[Aymaro]

è vero che ha cambiato idea ma non per problemi interni (per me se si vota adesso Matteo R. vince le elezioni ancora).

ha cambiato (non tanto come dice Travaglio) perché in Europa gli hanno detto di andare a quel paese (il nostro ) sulla flessibilità di bilancio.

tra le riforme che ci chiedono c'è questa.(nessuno tra UE/FMI/BCE dice APERTAMENTE cosa dobbiamo fare..parlano solo di riforme, paraculi)

come ci chiede il rigore sui conti ecc? qui si apre il discorso europa e politica economica europea e se ne è parlato abbondantemente mi sembra...

sicuri che con il mercato del lavoro italiano, aggiungendo una maggior flessibilità in uscita (in europa la chiamano così e non nominano l'art.18) senza modificare le altre cose dette e ridette, riparte ed aumenteranno i posti di lavoro?

Modificato 26 Settembre 2014 da Aymaro

[Matteo B.]

Apro una parentesi su questo.

In UE, la flessibilità di bilancio E' prevista. C'è. E' quella che chiese e ottenne la Germania nel 2003. Si applica nel caso di riforme molto costose politicamente, in modo da evitare la combinazione fatale "riforme + bilancio".

Perchè non la danno a noi?

Avete mica visto qualche seria riforma strutturale approdare a una delle camere ultimamente?

la sintesi è questa:

ha tentato di andare a chiedere flessibilità al buio (generici impegni, vedrete ecc..) -----peraltro era la "tattica del cacciavite" di Enrico L., vivacchiare per arrivare al semestre europeo e chiedere margini.

gli hanno detto di NO se PRIMA e sottolineo PRIMA non fai le riforme. e sono:

-burocrazia e macchina pubblica (e spending)

-lavoro

-prelievo fiscale da rimodulare ( se vuoi calare le tasse vedi un po' tu)

VOGLIA DI FARE QUESTO IN ITALIA------>ZERO

la realtà è questa, ragazzi. smettiamo di prenderci in giro....non ne abbiamo voglia perché a tanti e sottolineo TANTI sta bene così.

Matteo R. pensava di farla più facile questa primavera dopo il 40,8%.

[loric]

si, ma sbaglio o l'articolo 18 è stato già modificato? si è aggiunta la causa economica giusto? cosa si vuole di piu?

La causa economica (chiamiamola così) c'è da oltre 40 anni.

L'art. 18 nella formulazione post-Fornero prevede diverse conseguenze collegate alla tipologia di licenziamento e al "grado" di nullità, annullabilità, invalidità ed irregolarità, e cioè:

1) reintegra, più pagamento di tutte le retribuzioni dal momento del licenziamento a quello della reintegra, senza tetto massimo e con un minimo pari a 5 mensilità: il lavoratore può rinunciare alla reintegra barattandola con 15 mensilità di retribuzione

2) reintegra, più pagamento di tutte le retribuzioni dal momento del licenziamento a quello della reintegra entro però un tetto massimo di 12 mensilità; il lavoratore può rinunciare alla reintegra barattandola con 15 mensilità di retribuzione

3) nessuna reintegra, ma pagamento di un'indennità risarcitoria che va da un minimo di 12 mensilità ad un massimo di 24 mensilità

4) nessuna reintegra, ma pagamento di un'indennità risarcitoria che va da un minimo di 6 mensilità ad un massimo di 12 mensilità.

5) nessuna reintegra e nessuna indennità perché il licenziamento è sorretto da adeguata giusta causa o giustificato motivo di cui il datore di lavoro ha fornito prova rigorosa in giudizio

Nell'ipotesi del contratto a tutele crescenti (che, ripeto, riguarderà i soli nuovi assunti), tutte le ipotesi che ricadono nel punto 4), una parte di quelle che ricadono nel punto 5) (quindi parliamo di casi in cui al lavoratore oggi non spetterebbe nulla), nonché una parte delle ipotesi che ricadono nei punti 2) e 3), verrebbero gestite con un'indennità economica il cui importo sarebbe collegato all'anzianità di servizio del dipendente (le misure non sono ovviamente ancora state decise). Questa indennità non verrebbe disposta dal giudice, ma sarebbe dovuta per il solo fatto che il lavoratore è stato licenziato e si aggiungerebbe al normale preavviso, se da liquidare perché non lavorato, e al TFR.

[TonyH]

la sintesi è questa:

ha tentato di andare a chiedere flessibilità al buio (generici impegni, vedrete ecc..) -----peraltro era la "tattica del cacciavite" di Enrico L., vivacchiare per arrivare al semestre europeo e chiedere margini.

gli hanno detto di NO se PRIMA e sottolineo PRIMA non fai le riforme. e sono:

-burocrazia e macchina pubblica (e spending)

-lavoro

-prelievo fiscale da rimodulare ( se vuoi calare le tasse vedi un po' tu)

VOGLIA DI FARE QUESTO IN ITALIA------>ZERO

la realtà è questa, ragazzi. smettiamo di prenderci in giro....non ne abbiamo voglia perché a tanti e sottolineo TANTI sta bene così.

Matteo R. pensava di farla più facile questa primavera dopo il 40,8%.

Ma appunto...lo dicevo pagine addietro.

Governo Berlusconi: "Faremo le riforme necessarie"

Governo Monti: "Faremo le riforme necessarie"

Governo Letta: "Faremo le riforme necessarie"

Governo Renzi: "Faremo le riforme necessarie"

E ci lamentiamo che lassù ci prendono poco sul serio e non ci danno flessibilità...