Autopareri - Finanza e Economia

[TonyH]

Giusto per mandare di traverso le feste.

(letto pure io, siamo ai livelli di Adam Kadmon)

[justjames]

Poi ti chiedi perché il paese è in svacco?

Te credo, se questi sono i mezzi di informazione...

[stev66]

Quelli non sono mezzi d'informazione, ma di propaganda / disinformazione. . E dicono quello che il piccolo imprenditore vuole sentirsi dire, cioe' che se e' in crisi non e' colpa sua che resta troppo piccolo, ma dei complotti demoplutogiudaicomassoncapitalistcomunisticirettiliani

[lino68]

Quelli non sono mezzi d'informazione, ma di propaganda / disinformazione. . E dicono quello che il piccolo imprenditore vuole sentirsi dire, cioe' che se e' in crisi non e' colpa sua che resta troppo piccolo, ma dei complotti demoplutogiudaicomassoncapitalistcomunisticirettiliani

Sarà che nasco in una famiglia che da generazioni ha avuto sia proprietari che dirigenti di grande industrie (mi auguro che così si possano classificare industrie di ca.10000 dipendenti nella seconda metà '800) che di piccole/piccolissime dimensioni e quindi mi è stato insegnato il rispetto del lavoro degli uni (e conseguentemente delle maestranze) come degli altri ma affermazioni del genere mi lasciano basito ogni volta che le sento.

Con questo non intendo dire che non esista una notevole ritrosia da parte di molti piccoli imprenditori alle fusioni e quant'altro per rendere le industrie più grandi e quindi in grado di competere meglio ma io grandi politiche industriali al fine che le piccole imprese si trasformino in grandi da parte dello Stato italiano in 46 anni di vita non ne ho viste.

Non escludo sia dovuto a mia cecità.

Tanta M**** e atteggiamenti di sufficienza/derisione o peggio nei confronti di chi comunque "tira la carretta" sì.

Modificato 18 Novembre 2014 da lino68

[Matteo B.]

vabbè l'articolo (è leggibile online...tra l'altro ho digitato libero.it e mi sono trovato nel portale internet.....sono attentissimo a quella testata...) è una buonissima sceneggiatura per un film....mette insieme coseche prese singolarmente sarebbero anche "plausibili", ma le infila tutte tra Natale e Capodanno..tipo "una poltrona per due"....)

il migliore è il consiglio finanziario..soldi sotto il materasso e via andare.

sono dei fottuti geni....

Modificato 18 Novembre 2014 da Matteo B.

[stev66]

Sarà che nasco in una famiglia che da generazioni ha avuto sia proprietari che dirigenti di grande

industrie (mi auguro che così si possano classificare industrie di ca.10000 dipendenti nella seconda metà '800) che di piccole/piccolissime dimensioni e quindi mi è stato insegnato il rispetto del lavoro degli uni (e conseguentemente delle maestranze) come degli altri ma affermazioni del genere mi lasciano basito ogni volta che le sento.

Con questo non intendo dire che non esista una notevole ritrosia da parte di molti piccoli imprenditori alle fusioni e quant'altro per rendere le industrie più grandi e quindi in grado di competere meglio ma io grandi politiche industriali al fine che le piccole imprese si trasformino in grandi da parte dello Stato italiano in 46 anni di vita non ne ho viste.

Non escludo sia dovuto a mia cecità.

Tanta M**** e atteggiamenti di sufficienza/derisione o peggio nei confronti di chi comunque "tira la carretta" sì.

Se ti sei sentito offeso, le mie piu' sentite scuse.

Avendo esperienze personali e familiari in piccola, media, grande industria, posso testimoniare le difficolta' tutta italiana a crescere, dovuta all'assoluta impermeabilita' alle regole ed alla gestione regolamentata di qualsivoglia attivita'. Per contro , bilanciata da una creativita' e flessibilita'meravigliosa , tanto da essere unici nella gestione delle emergenze o nei crash program. Ma l'emergenza non puo' diventare normalita'.

Ed in un mondo sempre piu' globalizzato, in cui laterza rivoluzione informatica sta spostando il pendolo verso il grande e le sue economie di scala, le peculiarita' italiane, che hanno prodotto ricchezza, si stanno rivelando un peso. Anche in posti come il veneto, che frequento per ovvi motivi .

Ovviamente vale per cio' che vedo e conosco, non pretendo sia la verita'

[bik]

Oggi mi è capitato di leggere un articolo su Libero (si, OK, non picchiatemi).

Non lo pubblico per decenza, ma sostanzialmente parlava di un complotto plutogiudaicomassonico contro l'italia che dovrebbe scatenarsi tra Natale e Capodanno.

Vabbè, ma tu te la cerchi

Oramai è talmente ridicolo che per leggere Libero in bagno devi nasconderlo dentro Playboy.

[TonyH]

Nel manifatturiero il nanismo (senza nulla togliere chi si è fatto il cubicolo quadro per creare quelle realtà) si porta dietro due grossi problemi:

1- che raramente l'azienda sopravvive al fondatore (l'80% delle aziende non supera la seconda generazione)

2- che non hai le risorse e la forza per competere sul mercato internazionale (puoi avere il prodotto migliore del mondo, ma se non hai la possibilità di promuoverlo a dovere te ne fai ben poco).

E crea problemi sia lato produttore (che deve sorbirsi le aggressioni esterne a danno dei guadagni) che anche lato consumatore (prodotti meno "efficienti"...)

Il "piccolo", va bene in attività locali, dove il nome di CHI FA conta ancora molto di più di COSA FA (es: ristoranti, pasticceria, sartoria di alto livello etc. etc.)

[lino68]

Se ti sei sentito offeso, le mie piu' sentite scuse.

Avendo esperienze personali e familiari in piccola, media, grande industria, posso testimoniare le difficolta' tutta italiana a crescere, dovuta all'assoluta impermeabilita' alle regole ed alla gestione regolamentata di qualsivoglia attivita'. Per contro , bilanciata da una creativita' e flessibilita'meravigliosa , tanto da essere unici nella gestione delle emergenze o nei crash program. Ma l'emergenza non puo' diventare normalita'.

Ed in un mondo sempre piu' globalizzato, in cui laterza rivoluzione informatica sta spostando il pendolo verso il grande e le sue economie di scala, le peculiarita' italiane, che hanno prodotto ricchezza, si stanno rivelando un peso. Anche in posti come il veneto, che frequento per ovvi motivi .

Ovviamente vale per cio' che vedo e conosco, non pretendo sia la verita'

Quello che intendevo far passare è che molto spesso in genere ma anche qui in questo forum ci si dimentica, quantomeno di esplicitare, che negli stati normali le imprese che nascono tutte piccole (mi auguro su questo si sia d'accordo) vengono "accompagnate" alla crescita attraverso politiche industriali.

Sulla necessità di una crescita dimensionale mi ero già espresso io.

Figlio di un padre che ha avuto incarichi confindustriali sia a livello provinciale che nazionale ti posso assicurare che iniziative private poco possono senza il sostegno dello Stato.

Che sia vulgata comune che la colpa del nanismo dell'industria italiana sia solo dell'imprenditore "dall'unico capannone sparso nella campagna veneta/emiliana/piemontese/lombarda/ecc." lo considero frutto solo di una mancanza di conoscenza, nei casi fortunati. Di spocchia, superficialità e voglia di conformarsi allo stile di una certa "intellighenzia"negli altri.

Tutto ciò a mio avviso, naturalmente.

Tranquillo, non mi hai offeso.

Mi augurerei che il mio intervento non venga interpretato come difesa del quotidiano prima citato di cui non ho letto l'articolo e del quale non sono lettore. Il mio discorso era generale.

Modificato 18 Novembre 2014 da lino68

[TonyH]

Figlio di un padre che ha avuto incarichi confindustriali sia a livello provinciale che nazionale ti posso assicurare che iniziative private poco possono senza il sostegno dello Stato.

Confindustria alla fine dovrebbe essere la "lobby" degli imprenditori.

Se non si fa promotrice martellante di certe iniziative (es: semplificazioni per fusioni) è probabile che non sia un tema "sentito" dagli associati.