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L'odissea dei marò in India


Guest EC2277

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Guest EC2277

Ho trovato il seguente ed interessante articolo sull'argomento: La vicenda della Enrica Lexie e dei due Marò nel diritto internazionale.

La vicenda della Enrica Lexie e dei due Marò nel diritto internazionale.

Autore: dr. Giuseppe Paccione

Page 1 of 7

Questa disputa tra i due Stati opera alcuni differenti punti: il primo, se l’esercizio di giurisdizione da parte dell’India viene inibito dalle rilevanti norme di diritto internazionale generale; il secondo, se l’inseguimento e il fermo della Enrica Lexie in acque internazionali era ammissibile; e, il terzo, se questo priva i tribunali interni indiani ad applicare la loro giurisdizione.

Sommario:

1. Controversia tra Italia e India sull’affare Enrica Lexie;

2. Il foro internazionale competente a giudicare la controversia inerente l’affare Enrica Lexie;

3. Problema dell’immunità funzionale dei due fucilieri della marina militare;

4. Dibattito sull’istituto dell’immunità funzionale;

5. Legislazione italiana che regolamenta le figure degli organi militari e dei contractor.

Note.

Ometto di riportare l'intero articolo a causa della sua lunghezza.

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Ti sbagli, Terzi voleva tenere i Marò in Italia. Anzi, l'idea di non restituirli era sua e non l'aveva neanche portata in Consiglio dei Ministri. Cosa che ha fatto incazzare sia Monti che Napolitano che l'hanno appresa praticamente dai giornali.

certo, ma tutto questo prima che il governo indiano prendesse in ostaggio l'ambasciatore italiano. Io parlo della decisione di rispedirli lì, non di tenerseli qua.

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Qualche aggiornamento sulla vicenda (fonte Ansa):

ore 18:12

(ANSA) - ROMA, 23 MAR - La vicenda dei marò "sta sempre più assumendo i toni di una farsa". A sostenerlo è il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Luigi Binelli Mantelli, il quale auspica che "si concluda quanto prima" e che i due militari italiani "siano al più presto riconsegnati alla giurisdizione italiana".

Di Latorre e Girone riconosce ancora una volta "il coraggio,la disciplina e il senso dello Stato". E assicura le famiglie che "non saranno mai abbandonate, oggi così come dopo la conclusione di questa vicenda".

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Ma dire che Italia (soprattutto, visto che ha ribadito tutti i pregiudizi su di lei) ed India non sono in grado di gestire una situazione così complessa è così brutto? :disp2:

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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Guest EC2277

Interessante, molto interessante; anzi illuminante.

Pescatori indiani a caccia di guai. Petroliera militare Usa spara a un peschereccio - Il Sole 24 ORE

In poche parole anche la squadra di sicurezza imbarcata su una petroliera statunitense ha aperto il fuoco (con una mitragliatrice calibro 12,7) contro un peschereccio indiano. Inoltre la stessa Guardia Costiera indiana ammette che i loro pescherecci hanno l'abitudine di non rispettare le distanze di sicurezza dalle navi mercantili ed inoltre in quel tratto di mare vi è l'alto rischio di attacchi suicidi, condotti con sciami di barchini esplosivi.

Aggiungo quest'altro articolo: http://qn.quotidiano.net/esteri/2012/07/15/744204-india-maro-prove-sparite.shtml, nel quale si asserisce che il peschereccio non più utilizzabile per delle controperizie, poiché è stato privato del motore, affondato e solo in seguito recuperato, cosa che potrebbe aver compromesso di fori dei proiettili ed ha reso impossibile eseguire alcune analisi. Inoltre la perizia balistica del Professor Sasikala ha accertato che i pescatori sono stati uccisi da dei proiettili calibro 7,62 sparati dai fucili Beretta SC 70/90; non servono commenti su quest'ultima conclusione.

In quest'altro articolo: http://www.mediapolitika.com/?p=1913 si afferma invece che i pescatori indiani sono stati sepolti, senza aver eseguito un'autopsia sui cadaveri.

Modificato da EC2277
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Come un faro nella notte. :pen:

Questo la dice lunga su come gl'indiani han cercato in tutti i modi una dimostrazione di forza (e han trovato gli italiani, "furbetti" poco furbi), con le varie capronate commesse dal nostro ministro (tipo: dar soldi alle famiglie dei pescatori, ce li teniamo a casa, anzi no: ve li rimandiamo indietro) :roll::disp2:

In un tribunale serio, probabilmente, i marò sarebbero già stati scagionati.

Speriamo che il tribunale istituito ad hoc dimostri che i fatti sono avvenuti fuori dalla loro giurisdizione. Altrimenti, ci troveremo i due militari appesi per il collo solo per dimostrare che loro sono loro e gli altri non sono un cazzo cit.

Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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A me della vicenda ha sempre puzzato questo elemento:

I militari a bordo della “Lexie” sostengono di aver visto il peschereccio avvicinarsi e, scambiandolo per un barchino di pirati, hanno sparato prima una raffica di avvertimento in aria e in acqua, senza però colpirlo. Venti colpi in tutto, come venti sarebbero i colpi andati tutti a segno nella versione indiana: 16 finiti sulla chiglia del St. Anthony e 4 contro i due pescatori rimasti uccisi.

La Stampa - Dal giudice i marò arrestati in IndiaTerzi: "Rischio strumentalizzazioni"Nuova Delhi: crimine imperdonabile

Plausibilissimo eh, però - dando per scontato che ci fosse qualche decina di metri fra le due barche - avrebbero dovuto usare dei fucili di precisione e non dei fucili d'assalto :dubbio:

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Guest EC2277

I fucili Beretta sono gli unici fucili di calibro 5,56 capaci di fare il tiro di precisione sino a 500 metri. Per un raffronto il Colt M4 è preciso sino a 300 ed il "mitico" AK-47, nonostante sia un calibro 7,62, ha problemi a centrare un bersaglio a 200 metri.

Comunque ribadisco un aspetto che state trascurando: secondo la perizia balistica indiana i proiettili che hanno colpito il peschereccio ed ucciso i pescatori erano dei proiettili di calibro 7,62, mentre i fucili in dotazione ai nostri militari hanno il calibro 5,56. Ora come fa un fucile con una canna concepita per sparare un proiettile di 5,56 millimetri di diametro, a sparare un proiettile di 7,62 millimetri per me resta un mistero; ammenoché in India si possa violare la legge d'incompenetrabilità dei corpi.

Modificato da EC2277
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I fucili Beretta sono gli unici fucili di calibro 5.56 capaci di fare il tiro di precisione sino a 500 metri. Per un raffronto il Colt M4 è preciso sino a 300 ed il "mitico" AK-47, nonostante sia un calibro 7,62, ha problemi a centrare un bersaglio a 200 metri.

Comunque ribadisco un aspetto che state trascurando: secondo la perizia balistica indiana i proiettili che hanno colpito il peschereccio ed ucciso i pescatori erano dei proiettili di calibro 7,62, mentre i fucili in dotazione ai nostri militari hanno il calibro 5,56. Ora come fa un fucile con una canna concepita per sparare un proiettile di 5,56 millimetri di diametro, a sparare un proiettile di 7,62 millimetri per me resta un mistero; ammenoché in India si possa violare la legge d'incompenetrabilità dei corpi.

Se così fosse, di cosa staremmo parlando? Possibile che una contraddizione del genere sia stata ignorata? Non capisco...

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

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Guest EC2277

Stiamo parlando di due militari abbandonati a se stessi, quando un Governo vero avrebbe fatto immediatamente ricorso alla giustizia internazionale sia per derimere la questione della competenza, che per mettere in discussione la validità delle perizie.

Invece abbiamo immediatamente versato 100.000 € di risarcimento alle famiglie dei pescatori, dando adito all'accusa di omicidio e ci siamo appellati alla "clemenza della corte".

:martellarsi:

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