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Costruzione Prototipi


tiroga

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Cosimo, non arrabbiarti, ma io quando sento queste cose mi inizia a ribollire il cervello quindi farò un bel respirone ...

come fai a verificare un qualsivoglia pezzo senza riportarti al tensore degli sforzi? e come fai a determinare la deformazione dei pezzi (che è questo quello che ci interessa) senza ricorrere alla geometria della travatura?

porca miseria è l'abc di qualsivoglia costruzione, come fai a tirare su le case e fare un'uscita del genere? non prenderla sul personale ma quando scegli che trave andare ad installare è lampante che la forma della trave stessa influenzi la faccenda e se stiamo parlando di un'automobile più scegli una geometria furbetta (visto che il tipo di acciaio che scegli è del tutto ininfluente) riesci ad avere un mezzo più leggero con tutti i vantaggi del caso

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Ma chi si arrabbia..la sto prendendo per quello che è.. un gioco.. tu un dimensionamento lo fai per forza, ci mancherebbe.. però dai sempre un grado di sicurezza che ti permetta di divertirti senza stringere troppo le chiappe. Nella peggiore delle ipotesi ti pigli la scheda di una qualsiasi kit car (che di solito sono più grosse e a due posti, quindi più problematiche) e ti basi su quei dimensionamenti.

Il tuo discorso è condivisilibile e giustissimo, ma incompleto sotto un certo aspetto, mi spiego:

Stiamo parlando di una costruzione molto artigianale, dove, ad esempio, raddoppiando (mica ciufoli) la sezione degli elementi al massimo ti trovi una bestiolina che pesa 60/70 kg in più. Che magari è il peso che poi vai a mettere su con cazzatine, per cui il tuo discorso giustissimo funziona solo se applicato in un contesto un filo più industrializzato del garage sotto casa.

Per mia esperienza personale, ti posso garantiere che, in un manufatto artigianale come questo, salta molto prima una saldatura fatta male (e può capitare, eccome se capita) che un profilato mal dimensionato a livello progettuale.

Per cui sto cercando di sviscerare problemi terra terra semplicemente perchè cerco di adattarmi al contesto in cui verrà prodotta. Tutto qui.

Progettare vuol anche dire operare scelte preliminari in funzione delle tecnologie che si possono utilizzare veramente e senza troppi problemi. Non tenere conto di questo è grave come non fare un corretto dimensionamento degli elementi.

Tutti i giorni mi tocca farmi il sangue amaro in cantiere con soluzioni perfette sulla carta ma irrealizzabili sul posto, imho semprte meglio pensarci prima.

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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Guest EC2277

Tornando alla questione del tipo di travi da usare per il telaio, posso asserire senza possibilità di smentita che l'ideale è far ricorso a travi tubolari di sezione circolare, poiché offrono i migliori rapporti resistenza/peso e rigidezza/peso. Avendo a disposizione anche le attrezzature adatte (che non sono per nulla fantascientifiche), sono anche piegabilissime ed assemblabilissime. L'unico problema è la capacità della manodopera d'eseguire le varie lavorazioni e le attrezzature a sua disposizione.

Per conto mio la soluzione migliore è un bel telaio in traliccio tubolare a sezione circolare, accoppiato al succitato motore del CBF 1.000.

Approposito, se non erro stavate pensando di utilizzare i gruppi molla-ammortizzatore di una Uno. Secondo me sono persino sovradimensionati (sia come peso che come capacità di carico) ed hanno il problema di non essere regolabili. Io suggerisco di ricorrere a dei gruppi molla ammortizzatore da moto: pesano di meno, se ne trovano anche regolabili e sono più compatti.

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Stiamo parlando di una costruzione molto artigianale, dove, ad esempio, raddoppiando (mica ciufoli) la sezione degli elementi al massimo ti trovi una bestiolina che pesa 60/70 kg in più. Che magari è il peso che poi vai a mettere su con cazzatine, per cui il tuo discorso giustissimo funziona solo se applicato in un contesto un filo più industrializzato del garage sotto casa.

Per mia esperienza personale, ti posso garantiere che, in un manufatto artigianale come questo, salta molto prima una saldatura fatta male (e può capitare, eccome se capita) che un profilato mal dimensionato a livello progettuale.

Per cui sto cercando di sviscerare problemi terra terra semplicemente perchè cerco di adattarmi al contesto in cui verrà prodotta. Tutto qui.

Progettare vuol anche dire operare scelte preliminari in funzione delle tecnologie che si possono utilizzare veramente e senza troppi problemi. Non tenere conto di questo è grave come non fare un corretto dimensionamento degli elementi.

Tutti i giorni mi tocca farmi il sangue amaro in cantiere con soluzioni perfette sulla carta ma irrealizzabili sul posto, imho semprte meglio pensarci prima.

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io sono un grandissimo appassionato di motori e sono partito con gli scooter dei quali so davvero tutto, non ho mai avuto il coraggio di mettermi a costruire un dragster ma seguo tutte le tappe del campionato perchè avendo scritto per anni in un forum dedicato conosco tutti i team ed i preparatori

sono mezzi come questo

dei giocattolini che coprono i 150 metri con partenza da fermo in meno di 6 secondi con velocità di uscita che rasentano i 140km/h

ma sono quasi tutti costruiti da ragazzi ventenni che, nella migliore delle ipotesi, hanno finito le superiori e quando gli parlo di qualcosa di tecnico mi guardano come se stessi parlando di aria fritta, di qualcosa distante dalla pratica e che ci voglia solo esperienza (cosa che mi succede puntualmente con i preparatori quando richiedono modifiche o facciamo i test in pista) e tanti costruiscono i propri mezzi così a naso ed una delle modifiche più in voga è quella di tagliare e cambiare drasticamente la geometria risaldando una trave a U al telaietto del minarelli orizzontale (che è una fondazione sospesa per abbattere le vibrazioni del motore) che funziona come cerniera per la sospensione posteriore in modo tale da poter montare un collettore di aspirazione più dritto e corto

c'è una ditta che ha proposto delle piastre (lamierati e bulloni per una 70ina di €) per evitare questa modifica

il risultato è stato questo e si commenta da solo

ho capito che sei appassionato e che hai le competenze tecniche, ci mancherebbe altro. Ma se ti leggi il post di tiroga capisci anche che lui la macchinetta la fa in casa per gioco.

Per cui ho dato solo un piccolo imput di buon senso, perchè se non ha poi i mezzi e le capacità per realizzare con le tue mani anche l'idea più bella, in pratica ti ritrovi con un compromesso che può essere potenzialmente più pericoloso di una struttura che è semplicemente un po' rozza e sovradimensionata.

A me è gia capitato di trovarmi pezzi saldati tig da gente di cui mi fido pieni di bolle, roba che manco loro son riusciti a capire cosa fosse successo, forse i pezzi non erano puliti bene, va a sapere, per cui credo non sia un problema da sottovalutare, tutto qui

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Tornando alla questione del tipo di travi da usare per il telaio, posso asserire senza possibilità di smentita che l'ideale è far ricorso a travi tubolari di sezione circolare, poiché offrono i migliori rapporti resistenza/peso e rigidezza/peso. Avendo a disposizione anche le attrezzature adatte (che non sono per nulla fantascientifiche), sono anche piegabilissime ed assemblabilissime. L'unico problema è la capacità della manodopera d'eseguire le varie lavorazioni e le attrezzature a sua disposizione.

Per conto mio la soluzione migliore è un bel telaio in traliccio tubolare a sezione circolare, accoppiato al succitato motore del CBF 1.000.

Approposito, se non erro stavate pensando di utilizzare i gruppi molla-ammortizzatore di una Uno. Secondo me sono persino sovradimensionati (sia come peso che come capacità di carico) ed hanno il problema di non essere regolabili. Io suggerisco di ricorrere a dei gruppi molla ammortizzatore da moto: pesano di meno, se ne trovano anche regolabili e sono più compatti.

Essendo un mezzo che costruirò in assoluta economia tutte le parti che impiegherò nella costruzione saranno quelle che troverò a miglior prezzo tanto non devo e non voglio vincere niente :)

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cosimo non è questione di titoli da vantare, quel ragazzo nel video è morto a 24 anni perchè si divertiva a correre 150 metri in rettilineo la domenica e si è fidato di quelle piastre giudicate sicure in quanto "tanto reggono"

Abbi pazienza, ma i casi sono due: o non leggi quello che scrivo o non lo capisci. Ti faccio uno schemino così non perdi tempo:

1. Ti incazzi per i calcoli. Bene, mi hai sentito dire che non bisogna farli? Ho parlato predimensionamento e nel caso ci fossero problemi, copiare soluzioni collaudate. Il predimensionamento serve a capire cosa intendi fare e se sei in grado di realizzarlo come da progetto. Se la seconda parte non ti riesce, passi a soluzioni alternative. Per la cronaca io i calcoli li faccio e se non sono in grado li do ad altri pagando caro e salato. Semplicemente perché quello che faccio è discretamente delicato e ho responsabilità civili e penali su di esso, vatti a vedere per curiosità le normative su edifici strategici e sensibili in zone sismiche e ne riparliamo. E come se non bastasse mi cucco tutta la fase progettuale ed esecutiva della sicurezza di quel troiaio. Per cui, se non sai cosa faccio evita commenti.

2. Titoli? Ho mai parlato di titoli? Se leggi i post i titoli li tirano fuori gli altri utenti per percularmi. E fanno bene perché son divertenti, tranne dannatio naturalmente :lol:

3. Ti ho ribadito che ciò che dici è giusto, ma che è incompleto: nel mondo reale non esiste La Soluzione Definitiva. Esistono ottimi compromessi che sono determinati dai tuoi obbiettivi, dalle tue capacità, dai tuoi soldi, dalle tue attrezzature, dalla tua voglia ecc.. ecc.. mettile tu in ordine secondo le tue preferenze. Se non ti guardi attorno e non ti rendi conto delle tue possibilità, semplicemente parti con il piede sbagliato. Nella migliore delle ipotesi perdi tempo, nella peggiore ti fai male. Se il ragazzo che si vuole far la macchinetta non chiarisce queste fasi preliminari mi dici dove va a parare? Si rompe le palle prima e fa niente. Nel posto dove lavori tutto quello che realizzi è progettato senza compromessi? Credo di no è questione di metterci del buon senso.

4. Io qui dentro difficilmente m’incazzo, ci sono occasioni molto più importanti per farlo, ma ti suggerirei ogni tanto di contare fino a 10 prima di partire in quarta con certi post o, almeno, separare le parti di cazzeggio da quelle più serie. Francamente il povero ragazzo morto su di una gara di drugster ricavati da scooter mi pare un esempio un filo estremo rispetto all’oggetto del discutere, ma capisco l’intenzione. Tu dovresti magari capire che, in certi casi, non parti da una forma mentale molto pratica e terra terra, non fai molta strada.

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Stiamo andando un po' fuori da seminato. Io sono l'ultimo degli ignorantoni e la mia esperienza sul lavoro me la sono fatta tutta da solo, un passo alla volta. Ovviamente la passione per il mio lavoro mi ha portato a studiare ed informarmi. Poi corsi, dalla saldatura (avevo il patentino per filo ed elettrodo, ma l'ho stupidamente fatto scadere) alla progettazione cad. Quotidianamente passo dal cad-cam, alla programmazione iso su macchine cnc alla carpenteria e delle bobine di filo me ne mangio ancora parecchie. E poi montaggi meccanici. Però resto sempre un autodidatta. I miei telai per fuoristrada, ne ho fatti una decina, son sempre stati frutto di questa mia esperienza, senza fare calcoli strutturali che, peraltro, non sarei in grado di fare. In questo caso, quello della costruzione di un veicolo ad uso ludico e senza alcuna pretesa agonistica, credo valga la regola dei fabbri di una volta. "Stai abbondante e non sbagli". Che, badate bene, non significa affatto improvvisare e costruire un telaio senza alcun criterio. Roba tirata assieme in poche ore, pensata senza soffermarsi sui particolari, con pezzi raccattati qua e là, ne ho visti tanti, come ho visto saltare delle saldature e volare via delle ruote. Il telaio del robo di cui ho pubblicato le foto risale a parecchi anni fa, quando la mia esperienza era decisamente inferiore a quella di oggi. L'altro giorno, mentre facevo le foto, me lo sono riguardato per bene e, sinceramente, oggi lo rifarei praticamente allo stesso modo, solo con qualche particolare un po' più raffinato. Sicuramente, se lo esaminasse un tecnico, lo farebbe almeno 50 kg più leggero, ma va benissimo così. L'ho usato davvero tanto in passato: ho fatto salti incredibili, sbattuto un po' dappertutto senza mai lamentare danni al telaio. Ho anche avuto un discreto incidente, quando, esagerando con il gas sulla ghiaia, son scivolato e finito contro un albero. Risultato: ruota anteriore dx volata via con tutta la sospensione. A cedere sono stati gli uniball: il telaio non ha subito alcun danno. Anche il sottoscritto è rimasto illeso, ma ho sempre usato casco, guanti e sedile da corsa con cinture a 4 punti. Valgono più queste ultime precauzioni di tutto il resto. Dopo la riparazione lo feci sabbiare per riverniciarlo. Ho passato con la lente tutte le saldature e tutte erano, e sono, perfette. Tutte le considerazioni matematico-tecniche sono sacrosante, ma non in un caso come quello oggetto del topic. Sempre e solo IMHO e padronissimi di mandarmi a quel paese. Dimenticavo: i cPherson della Uno, come quelli da me usati al retrotreno sono, in effetti, un po' troppo rigidi e, in certe situazioni, tendono a far saltellare un po' troppo il culetto. Davanti, invece, ho montato dei gruppi molla-ammortizzatore autocostruiti. Ho trovato due bei gruppi dal demolitore, ma essendo già smontati non so da dove provengano. Verosimilmente sono degli after-market che venivano montati parallelamente a quelli di serie in auto con il gancio di traino per caravan over size. Provandoli mi resi conto che erano un po' troppo morbidi. Li ho irrigiditi montando come molle aggiuntive coassiali delle molle prelevate dall'anteriore di una Panda 30. Perfetti.

Modificato da Devonrex

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

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