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Demotorizzazione utile o no???


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Mah, alla fine, a rompere non è cosa usi, ma come lo usi.

Una Panda posteggiata male o utilizzata per 2km rompe i maroni poco meno di un Q7...

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Guest EC2277
Immagino che molti di voi abbiano letto a suo tempo questo articolo sul calo delle auto in circolazione: E' DEMOTORIZZAZIONE. La prima volta dell'Italia nella storia dell'automobile

Proprio domenica pomeriggio intorno alle 14:00 quindi giorno di riposo e ora morta ho preso la macchina per andare a casa di un mio amico, ho attraversato la città per arrivarci e ovviamente ho notato che le auto in circolazione erano davvero pochissime e fatalità sopratutto utilitarie.

La guida è risultata talmente piacevole e rilassata che ho fatto un giro più lungo...

Ho pensato, ma se ci fossero in circolazione metà delle auto attuali non sarebbe così male...

Si risparmierebbe carburante per via delle strade più scorrevoli, meno inquinamento, meno stress, meno incidenti e più posteggi liberi.

Oggi in Italia ci sono più di 36 milioni di auto contro le 18 milioni del 1980... e nel 1980 non c'erano tutti questi SUV e Monovolumi giganti, infatti se si guardano le foto dell'epoca era pieno di utilitarie: 126/127 UNO ecc...

L'Italia è il paese con il più alto numero di automobili in Europa ed è un paese con una forte densità di popolazione e con città spesso incasinate....

Secondo voi una "demotorizzazione" vera e propria che facesse calare di almeno il 30% delle vetture in circolazione può essere una politica utile come hanno praticamente fatto in Danimarca dove c'è il minor numero di auto/abitanti?

PS: ovviamente la demotorizzazione deve essere fatta apposta e non per causa della crisi perchè per ridurre di almeno un terzo le vetture è da scenario apocalittico)

Modificato da EC2277
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Qua un bell'articolo sul funzionamento dell'area C a Milano.

A parer mio, un bell'esempio di de-motorizzazione forzata, dove con gli incassi ottenuti si e' provveduto a lavorare nella direzione corretta.

Tempo di bilanci per Area C

Concluso il primo anno di sperimentazione di Area C è tempo di bilanci: ecco come vengono reinvestiti gli introiti del ticket dei Bastioni

Durante il convegno dedicato alle Smart City si affronterà anche il tema, tanto discusso, tanto amato, tanto odiato dell’Area C. Il Comune di Milano ha effettuato il primo “tagliando” del provvedimento che ormai ha perso la sua natura di provvisorietà ed è diventato definitivo, facendo ormai parte della vita di tutti i cittadini milanesi. Si tratta di uno dei provvedimenti principali a cui l’amministrazione comunale guidata da Pisapia negli ultimi mesi ha creduto di più visto che questo non solo ha permesso di diminuire il traffico urbano in città, ma allo stesso tempo di rendere la mobilità più sostenibile e modificare le abitudini personali in molti frangenti ed è per questo che ora che il ticket è diventato definitivo la soddisfazione di Palazzo Marino è forte. Il provvedimento definitivo conferma quindi le regole attualmente in vigore e proroga i termini di deroghe ed esenzioni: Area C sarà quindi attiva all’interno della Ztl Cerchia dei Bastioni, dalle 7.30 alle 19.30, nei giorni feriali di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì, e dalle 7.30 alle 18 il giovedì.

Nonostante un certo scetticismo iniziale e le lamentele di diversi negozianti situati nella Cerchia dei Bastioni i benefici introdotti dalla congestion charge appaiono comunque evidenti:

- in questo primo anno, rispetto allo stesso periodo del 2011, Area C ha ridotto il traffico del 30,7%

- ha permesso di aumentare la velocità commerciale e la regolarità del trasporto pubblico di superficie: l’incremento della velocità è mediamente del 4,9% per gli autobus e del 3,1% per i tram.

- In questo primo anno, inoltre, il numero dei veicoli a basso impatto ambientale entrati nella Cerchia dei Bastioni è aumentato del 6,1% (rispetto alla settimana prima dell’entrata in vigore di Area C a gennaio 2012), passando dal 9,6% al 16,6% del totale dei veicoli in ingresso.

-Anche dal punto di vista delle emissioni inquinanti, il confronto tra il 2012 e il 2011, evidenzia un’effettiva riduzione sulle medie giornaliere. (non ci sono dati. ndG)

Ma come sono stati impiegati gli introiti del ticket? Ricordiamo che l’ingresso nella Cerchia costa, per tutti, 5 euro al giorno. Il Comune, nel primo anno e mezzo di vita di Area C, ha incassato circa 20 milioni di euro: ecco come sono stati ripartiti.

- Il 15% è stato utilizzato per lo sviluppo della rete del bike sharing: le stazioni sono passate da 120 a 166 e, entro la fine dell’anno, arriveranno a quota 200, con quasi 3000 bici disponibili.

- Il 50% è stato investito nel miglioramento e nel potenziamento dei mezzi pubblici: potenziate 14 linee di superficie e aumentate tutte le corse delle quattro linee della metropolitana, estendendo anche l’orario di punta fino alle 10 del mattino (prima si fermava alle 9).

- Il restante 35% è servizio per il mantenimento del servizio, vale a dire segnaletiche, telecamere e controlli.

Importante comunque sottolineare che come già avvenuto fino ad ora i fondi che vengono raccolti da Area C saranno utilizzati dal Comune per la mobilità sostenibile e le politiche di riduzione dell’inquinamento atmosferico come la riqualificazione, protezione protezione e sviluppo del trasporto pubblico e la cosiddetta mobilità dolce (come le Zone 30).

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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A Torino funziona così:

hanno aumentato pesantemente il costo del parcheggio in superficie e hanno diminuito le le corse di tram e bus.

Cornuti e mazziati. :clap

Unica nota positiva: i parcheggi sotterranei in centro ora sono meno cari dei posti in superficie, incentivandone l'utilizzo. (il precedente assessore sosteneva che non aveva senso far pagare di meno dei posti al coperto :disp2: )

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C'era... quando andavano di moda anche a chi non servivano. Poi è arrivata la moda dei SUV, e la popolazione veneta improvvisamente si è accorta di dover affrontare quotidianamente percorsi di offroad estremo e di doversi quindi dotare di un veicolo adeguato :disp2:

Al di là di Suv o SW, il Veneto ha un problema preciso (che conoscerai benissimo), che è la distribuzione degli insediamenti, sia produttivi che residenziali, troppo sparpagliata e diffusa per consentire di coprire percentuali importanti di spostamenti con i mezzi pubblici.

Finchè ci si sposta da Mestre a Padova il treno va bene (anche se mi chiedo cosa aspettino a programmare corse con la frequenza di una metropolitana, quale di fatto già è), ma (per fare due esempi a caso) chi abita a Maserà e lavora ad Abano Terme, o abita a Mogliano e lavora a Maerne non ha alternativa ad usare l'auto.

E magari pure il coniuge ha problemi affini, e pure lui/lei ha bisogno dell'auto, ed ecco le due auto in famiglia.

A ciò si aggiunga che spesso usare UN mezzo pubblico è più veloce e comodo che usare l'auto, ma usarne due, cioè dover cambiare a metà percorso, è infinitamente più scomodo.

Anche a Padova città (sono padovano pure io) chi ha partenza e destinazione sul percorso del tram spesso preferisce il mezzo pubblico, ma se deve cambiare e usare tram+autobus (esempio andare dalla Guizza a Chiesanuova) fa prima a prendere l'auto e usare la tangenziale.

R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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Stamattina sono dovuto andare a lavoro in auto dovendola restituire (presa a nolo ieri sera per fare un "expediting" nel varesotto). per fare 19 km ci ho messo 1 ora e mezza. 90 MINUTI PER 19 KM!!!! E ho pure dovuto pagare (ma poi me li rimborsano!) 1.80 di casello della maledetta tangenziale nord, potesse sprofondare nelle viscere dell'inferno!!!!

Venerdì sera da lavoro a casa nuova ho sbagliato strada (era la prima volta), ho fatto 18 km... in 59 minuti. Ogni giorno uso i piedi + trenord + metro gialla + metro verde + i piedi e ci metto 50 / 55 minuti a fare casa - lavoro e 60 / 65 a fare lavoro - casa.

La demotorizzazione, nei centri urbani e nell'hinterland, è una necessità!!!!!!!!! Non solo: vado oltre, bisogna togliere anche gli autobus snodati dalle strade, avete visto a Milano (Milano, non la provincia dell'impero!!!) come sono conciate???? Binari, ciclabili e autobus leggeri. Le ciclabili, peraltro, se le strade fossero meno affollate non sarebbero nemmeno necessarie.

Purtroppo si comprano meno auto ma non abbastanza meno. E anche se non si comprano, le auto già comprate che spariscono dalle nostre strade sono troppo poche.

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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Al di là di Suv o SW, il Veneto ha un problema preciso (che conoscerai benissimo), che è la distribuzione degli insediamenti, sia produttivi che residenziali, troppo sparpagliata e diffusa per consentire di coprire percentuali importanti di spostamenti con i mezzi pubblici.

Finchè ci si sposta da Mestre a Padova il treno va bene (anche se mi chiedo cosa aspettino a programmare corse con la frequenza di una metropolitana, quale di fatto già è), ma (per fare due esempi a caso) chi abita a Maserà e lavora ad Abano Terme, o abita a Mogliano e lavora a Maerne non ha alternativa ad usare l'auto.

E magari pure il coniuge ha problemi affini, e pure lui/lei ha bisogno dell'auto, ed ecco le due auto in famiglia.

A ciò si aggiunga che spesso usare UN mezzo pubblico è più veloce e comodo che usare l'auto, ma usarne due, cioè dover cambiare a metà percorso, è infinitamente più scomodo.

Anche a Padova città (sono padovano pure io) chi ha partenza e destinazione sul percorso del tram spesso preferisce il mezzo pubblico, ma se deve cambiare e usare tram+autobus (esempio andare dalla Guizza a Chiesanuova) fa prima a prendere l'auto e usare la tangenziale.

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Guest EC2277
Ne abbiamo già parlato, meno inquinamento, meno traffico quindi meno stress e incidenti, meno difficoltà a pargheggiare ecc...

Meno posti di lavoro nel comparto automobilistico, meno ricchezza della popolazione, meno benessere, meno voti per i politici.

Non è possibile attuate una politica di demotorizzazione, poiché qualsiasi iniziativa politica che va contro al comune sentire dei cittadini, è destinata al fallimento. Si può solo attuare una lenta politica d'educazione all'uso saggio dei mezzi di trasporto; sperando che ciò si traduca in un decremento delle vetture circolanti.

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Si può solo attuare una lenta politica d'educazione all'uso saggio dei mezzi di trasporto; sperando che ciò si traduca in un decremento delle vetture circolanti.
Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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