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Nuovo lavoro: Autopareristi del Veneto aiutatemi!!!


Roger66

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La faccio breve,a fine marzo causa crisi del mercato e dell'azienda per cui ero agente sono rimasto senza lavoro.

Per fortuna,grazie alla rete,e al mio lungo curriculum ho trovato un nuovo contratto di agenzia e,soprattutto,torno nel mio settore di origine : l'oleodinamica.

Problema : mi devo spostare in zona Padova,trovandomi un appartamento in affitto per farci lun-ven.

Almeno per qualche anno diciamo poi vedremo se il lavoro va bene etc..etc..

Ovviamente mi sto già muovendo in tal senso,domattina sono a PD a visionare 2-3 appartamenti.

Se per caso qualcuno ha qualche soluzione o consiglio in merito è ben accetto.

Se in queste 2 settimane (quella passata e la prossima) vedete una GolfcolorRoger66 in zona lombardia est sono io:mrgreen:,impegnato in un training full-immersion nella nuova azienda.

Vi ringrazio tutti a prescindere,ma ora sto per crollare in coma farmacologico dalla stanchezza...:si:

"Non ti ho tradito, dico sul serio. Ero rimasto senza benzina, avevo una gomma a terra, non avevo i soldi per prendere il taxi, la tintoria non mi aveva portato il tait, c'era il funerale di mia madre, era crollata la casa, c'è stato un terremoto, una tremenda inondazione, le cavalette, non è stata colpa mia, lo giuro su Dio!!"

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La prima cosa che ti posso dire: un grosso in bocca al lupo ;)

La seconda è che pur non conoscendo la realtà padovana, temo che essendo città universitaria gli affitti non scherzano (ulla a che vedere con MI ovvio).

Quello che ti posso consigliare è di cercare un pò fuori, nei paesi limitrofi. Tutto sommato dovresti risparmiare.

In bocca al lupo ancora.

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Non posso darti alcuna informazione utile, ma ci tengo a congratularmi con te per il nuovo lavoro. Di questi tempi è difficile mantenere il proprio, ma trovarne uno nuovo ha del miracoloso.:agree:

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

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In bocca al lupo per questo nuovo passaggio della tua vita.

Conosco molto poco la realtà di Padova, ma dato che in zona industriale la"mia" (:attorno:) ditta ha un deposito, so che il responsabile locale, quelle poche volte che vado a trovarlo, mi sacramenta le sue lamentele sul costo della vita (e la qualità in picchiata) di Padova.

Quindi, mi accodo a Duetto: prova a cercar fuori città.

Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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Intanto ti faccio un grosso in bocca al lupo per la nuova realtá lavorativa.

Mi accodo con chi ti sconsiglia l'appartamento a Padova città dato che paghi molto per delle cose orribili. Quando lavoravo a PD vivevo a Saonara, avevo un mini arredato e pagavo 450€ mensili. Dentro le mura se sei fortunato andresti a 600€ come niente.

 Clio trefaseb dinamica e Scenic edizione uno entrambe alimentate a miscela di idrocarburi contenenti da 13 a 18 atomi di C.

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io se vuoi posso sentire in zona casa mia.. grisignano / grumolo delle accadesse... sei a 15 min da vicenza e pd, la zona dovrebbe sicuramente costare pochino ed é molto tranquilla (qualcuno direbbe pure troppo). però é comunque servita fra centri commerciali e compagnia e molto comoda all'autostrada

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Beschleunigung ist, wenn die Tränen der Ergriffenheit waagrecht zum Ohr hin abfliessen

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Probabilmente il personaggio più residente qui sono io :)

C'è però da capire meglio alcuni aspetti:

- intendi fare il pendolare perché la famiglia/la casa resta lì?

- vieni da solo o ti porti qualcuno al seguito?

"in zona Padova" è molto vago: l'area metropolitana reale è vasta e conurbata con Mestre, e tra i centri e le periferie cambia il mondo, il che allarga non di poco lo spazio di ricerca:

- lavorerai in un luogo preciso/preferenziale o ti muoverai sul territorio?

- in tutti i casi sai già su quali zone sarai diretto?

- orari fissi o random?

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Scusate se rispondo a questo post a una settimana di distanza, ma lo noto solo ora.

Purtroppo non posso aiutarti riguardo i problemi che poni vivendo da tutt'altra parte, ma posso darti il mio consiglio riguardo una cosa: premesso che non so la tua situazione famigliare, di età e cose simili, evita per quanto possibile di fare il pendolare "settimanale".

Io l'ho fatto per un bel po' di tempo causa università e lavoro e devo dire che mi sono abbastanza rovinato la vita.

Ti riporto alcuni dei miei "errori".

Tanto per cominciare essendo via "da casa" per tutta settimana se non tieni stretti i contatti, finisci per perdere di vista il giro di amicizie e conoscenze. Soprattutto nel weekend ti ritrovi ad essere un po' "estraneo" se ti trovi ad avere a che fare (come è stato nel mio caso) con gente che invece si vede regolarmente in settimana. Ti ritrovi ad ascoltare discorsi che loro fanno e dei quali tu non sai nulla ed è un continuo "ma raccontami bene, perchè io non l'ho sentita questa".:orecc:

Allo stesso modo io non sono mai riuscito/non ho mai voluto crearmi una vita alternativa nel posto in cui vai a vivere dal lunedì al venerdì. Alla fine ci sei li solo per lavoro e francamente dopo una dura giornata di lavoro io l'unica cosa di cui ho voglia e tornare a casa e andare a riposarmi, piuttosto che girare per bar o locali in cui non conosci nessuno. Pazienza se sei al tuo paese, con gente che conosci. Ma in un posto "estraneo" chi c'ha voglia (almeno x quello che è il mio carattere) di uscire e rintanarti in un locale pieno di sconosciuti?? Anche perchè magari sei da solo visto che hai coinquilini amorfi o vivi da solo per lavoro in un posto disperso chissà dove. Inoltre sapendo che al weekend alla fine torni "a casa", che ti frega di farti una vita nel nuovo paese??

La domenica quando devi partire per tornare nel posto dove lavori è la depressione totale :(((

D'altro canto, quando al venerdì metti la valigia in macchina e torni "a casa"è la felicità assoluta!!!:b1

Personalmente ti consiglierei di fare il pendolare solo per un po', in attesa che tutto si assesti. Se il lavoro va bene, comincia a pensare di trasferirti in modo definitivo nel nuovo posto. Sarà molto più facile costruirti una nuova vita!!

Scusate per il post al limite della depressione! :sorry:

P.s: ovviamente io posso essere un caso "sfigato" per tutta una serie di motivi (carattere personale, postacci in cui sono finito a vivere, colleghi di lavoro al limite della asocialità ecc ecc ecc). Magari nel tuo caso invece sarà tutto rose e fiori!

Auguri!

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Mio padre questo gioco l'ha fatto per un annetto, quando da Olivetti era nata Omnitel e lui passava la settimana a Padova con noi ancora ad Ivrea. Parecchia strada, abbastanza infame, con le code a Milano e in tempo di nebbia un maxitamponamento a settimana... poi si è stufato e ha trasferito tutta la baracca qui. Non è un ritmo che si può reggere a lungo.

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Fare il pendolare mono o bisettimanale non è sicuramente un'esperienza esaltante: sia pur non per lavoro, ma perché avevamo entrambi la ragazza lontano, io l'ho fatto nella tratta TO-RM per circa un anno e mio figlio per un paio d'anni in quella RM-GE.

Mia figlia invece, lei sì per lavoro, ha fatto per circa cinque anni la tratta RM-BZ almeno un paio di volte al mese. Non è stata una passeggiata anche perché alla lunga il viaggio è stressante ed a BZ non vedono i romani col massimo della simpatia, ma, strapazzo a parte, non ha perso alcuno dei suoi amici romani ed ha avuto alcuni lati positivi: ha conosciuto culture, gente e posti nuovi, acquisite nuove amicizie che mantiene tuttora e conosciuto quello (romano anche lui momentaneamente a BZ per lavoro) che sarebbe diventato suo marito.

Alla mia famiglia Trenitalia dovrebbe fare un monumento.

Una cosa voglio dire che per me emerge dalle esperienze di cui sopra: prendere questo pendolarismo come una punizione (come mi sembra di aver capito che abbia fatto Ranger) è sbagliatissimo e lo rende una via crucis. L'importante è ambientarsi a quello che è diventato il nuovo habitat (sicuramente non è tutto negativo) ed organizzarsi una nuova vita senza tagliare i ponti con la precedente. Poi, eventualmente, scegliere quale preferire.

Parola di meridionale che "emigrò" a Torino quando ancora su La Stampa c'erano le inserzioni "Affittasi appartamento. No meridionali" e decise di restarci.

IMHO

"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I).

"Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo" (Voltaire).

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