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Amarcord


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Inviato

Mi allaccio idealmente agli interventi di Paolo in Auto d'epoca a proposito della Nadia.

Anch'io ho apprezzato molto il suo intervento e... è il bello del vivere (ed essere cresciuti) in un paesino di poche anime.

Anch'io ho avuto la fortuna (o quantomeno la reputo tale) di essere nato e cresciuto in un... villaggio: da Paolo c'erano la Nadia e Franco, da noi Nino e la Zoella (sic). Sui nomi propri che appioppavano da queste parti ci sarebbe da scrivere una Bibbia!

Il primo aveva l'unico distributore della zona (Fina) con annessa officina per motorini e biciclette. L'officina era buia, con il pavimento in mattoni e due enormi banchi da lavoro in legno colmi di pezzi ed attrezzi. In un angolo, sempre coperta con un telo ed un lumino acceso, una moto. Era la Parilla (o Parrilla: non ricordo) da corsa con la quale suo fratello si uccise a vent'anni nel '60 ... Mi ha sempre fatto paura ed evitavo di guardarla. Ricordo la colonnina della miscela, con il pomellone per selezionare la percentuale d'olio e la pompa a mano: spingendola si riempiva un contenitore in vetro da un litro e tirandola si trasferiva il carburante da quello al serbatoio del veicolo.

Zoella, invece, gestiva un locale che era negozio d'alimentari, trattoria e bar posta all'incrocio (pericolosissimo!!) del paese. Al tempo di suo padre era anche macelleria, ma dopo la guerra l'attività venne ridotta. Tenne aperto dal 1935 al 1984, quando chiuse per sopraggiunti limiti di età: per tutto il tempo l'attività è stata nota come "Al Cròsil" (L'incrocio, in dialetto)

Aneddoto: quando morì e gli eredi dovettero vuotare l'appartamento per venderlo, chiesero a mio papà, che aveva il camioncino, di dare loro una mano per portare tutta la roba in discarica. Un armadio lo volli tenere per metterci la mia collezione di Lego. Dopo una decina d'anni, non servendomi più, lo feci a pezzi per buttarlo. Alla quarta martellata scoprii un doppio fondo al cui interno era celato il testamento di Zoella, sigillato con la ceralacca. Questo ritrovamento mi emozionò tantissimo: lo feci avere agli eredi che nemmeno mi ringraziarono...

Poi c'era Don Giovanni, con la sua Prinz blu. Fiesta dal '78 in poi. Quando morì, nel '93, portai io la Fiesta dal demolitore. E poi l'Alice, la perpetua, che guidava una 126 blu sempre lucidissima e con un centrino sulla cappelliera.

Al sabato, dopo il catechismo, era d'obbligo la tappa al Bar della canonica: Sacchetto di Rodeo (o Sticky), bottiglietta da 25cl di Oransoda e poi CoppaRica all'amarena oppure il Dalek! Ma chi se lo ricorda il Dalek????

Ora non c'è più nulla, ma per indicare un certo luogo si dice ancora "Da Nino al mecànic" oppure "Al cròsil" anche se al posto di un incrocio c'è ora, inutile dirlo, una rotonda.

Bon, basta ricordi: caffè e poi a lavurà!

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

Inviato

Bella idea Devon (scusa se ti chiamo solo Devon, è che.... usare il nome Devon mi fa sempre piacere :) )

dm.jpg

(cin cin) :)

in effetti il sor Roy ieri sera aveva ragione, io avevo già un topic aperto che si intitolava "Famiglie e motori, gioie e dolori" ma mi sono ritrovato a scrivere (pure OT, scusate) in altra parte, perchè quando mi partono le dita poi mi perdo (l'ho detto sono un po' come la cara Nadia). Inoltre, quel topic parlava più che altro delle peripezie della mia famiglia, mentre invece il mio OT era più paesano, e un po' sfuggito, un po' diverso, mi è venuto bene lì.

Magari i mods potrebbero fare uno spostamento e raggruppare tutto qui, e potremmo andare avanti a scatafascio raccontandoci l'un l'altro quello che ci viene in mente. Perchè adesso mi prendi un po' in contropiede, il tempo scarseggia e i ricordi sono troppi non saprei da che parte cominciare (anche perchè qualche tempo fa avevo pensato di scattare alcune fotografie nella stessa identica posizione in cui furono scattate delle analoghe durante il '900 e addirittura nei primi anni dello stesso secolo, per mostrare il cambiamento), ma di cose da raccontare ce ne sono.... ce n'è un paese intero, che un tempo era pieno di personaggi di cui pare che sia stato buttato lo stampino. Tempo di riordinare le idee.... ;)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

Inviato

Perfettamente d'accordo.

Per quanto riguarda le foto, un gruppo di ragazzi del mio paese sta portando avanti un bellissimo progetto: hanno chiesto a tutta la popolazione di portare foto che riguardino persone e luoghi del paese stesso per fare una sorta di storia illustrata. L'intenzione era di organizzare una mostra fotografica, ma hanno raccolto tanto e tale materiale da fare mostre, con materiale inedito, per almeno dieci anni. Ogni mostra è seguita dalla pubblicazione di un libro, che puntualmente compro, con le foto e la relativa spiegazione. Fantastico. Ho rivisto il paese com'era al tempo della mia prima elementare. E com'era al tempo della prima elementare di mia mamma! Il bello è sfogliare questi libri con i miei genitori ed i miei nonni. E' tutto un "Vè, Mirein! te lo ricordi Mirein?" "Oh, quello è Giorgio, che aveva sposato la Carla D'Goz (Carla "di" Gozzi, ergo Carla figlia del sig. Gozzi)" Oppure "Vè, la cà ed Carlein: adesso non c'è più..." Bellobellobello.

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

Inviato
statler_waldorf.jpg:lol:

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

Inviato

-DINDON! -Il sig. Dannatio è pregato di passare al banco informazioni per ritirare il vaffa che ha dimenticato. -DINDON_

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

Inviato

Ah, i tempi, che tempi.

La stazione decenni e decenni fa (quando movimentava il MONDO), e quando ancora era importante..

luino52_001.jpg

luino109_001.jpg

E ora, ancora bellissima :D non e' cambiato nulla, solo che di treni non ne girano piu' e la piazza pullula di automobili

Gugol Strit Viu -> luino - Google Maps

E piazza Garibaldi, dove prima arrivata il treno con lussuosissima fermata al lungolago, sulla sinistra

luino9_001.jpg

LUINO-0006a-R.jpg

Ora al posto del lago, dietro alla bancarelle a sinistra, c'e' il terrapieno che da parcheggio diverra' parco, e la vecchia stazione e' un bar che ha mantenuto la forma del vecchio edificio - luino - Google Maps

Immagine%20136.jpg

Simpatico il fatto che la ferrovia che arrivava al lago non c'entrava una mazza con quella della stazione grossa, me era capolinea della Ferrovia Luino-Ponte Tresa - Varese, di cui rimangono alcuni pezzi (es: il vecchio ponte sul fiume) ma che e' quasi scomparsa.

Non ho sotto mano foto del mio quartiere. Pazzesco vedere come 50anni fa non ci fosse NULLA, solo la chiesa. Ora e' tutto edificato..

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

Inviato
-DINDON! -Il sig. Dannatio è pregato di passare al banco informazioni per ritirare il vaffa che ha dimenticato. -DINDON_

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

Inviato

No, d'accordo: da uno i cui ricordi non vanno oltre ad una insipidissima 205 rallye non accetto burle di sorta. Come diceva quel tale? "Non ragioniam di loro, ma guarda e passa":saggio:mrgreen:

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

Inviato

Ed infatti passiamo oltre :D e andiamo avanti.

Primo confronto fotografico quaronese, con (circa) 50 anni in mezzo.

Piazza Combattenti d'Italia.

post-8850-145026856715_thumb.jpg

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La casa all'estrema destra nella prima foto, era la casa della nonna del cuggino Ivan, il cui figlio (e padre di Ivan, buonanima Secondo già passato a miglior vita) aveva una fonderia - che era più a destra ma che il cartolinaro non incluse nell'inquadratura - prima di prendere in gestione l'unica pizzeria del paese.

Anni in cui il cuggino aveva la pizzeria, che spasso. Pomeriggi sul dondolo davanti alle vetrate a mangiar qualunque cosa ci venisse in mente e a rinfrescarci coi Calippi e con la ZUP. (forse per questo a 16 anni poi pesavo 86 chili :D)

Ora la casa non c'è più, c'è questo palazzo moderno che include la mia -amatissima - banca.

Il palazzo sulla destra è rimasto lui, ora ospita una parrucchiera, una rosticceria ed un verduriere, da sinistra verso destra. Indagando nelle memorie dei miei genitori, forse a sinistra c'è sempre stata una parrucchiera (tradizione :D), al centro non si ricordano, mentre a destra c'era la Posta.

Sullo sfondo, il palazzo a sinistra è rimasto tale e quale, così come la casa che si vede in parte a destra (una volta casalinghi, oggi barbiere più Pizza-take away) mentre la casa nel mezzo non c'è più, sostituita dal palazzo centrale che alla base ha la farmacia. Tale casa bassa secondo le memorie di mio padre era "La Sportiva", da quel che ho capito una specie di bar-sport che fungeva da ritrovo per il club della squadra di ciclismo locale.

Ah... sono aumentate le automobili. Nell'inquadratura fra l'altro si possono apprezzare due veicoli di famiglia paolesca, la mia GTC e alla destra la Twintop della sorella, che mentre io facevo la foto stava cazzeggiando con gli amici nel bar all'angolo (è la testolina che si vede vicino alla ruota di scorta del fuoristrada, che mi guarda e sta per gridarmi - vedendomi scattare una foto - "ma che min... stai facendo??").

Al prossimo confronto.

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"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

Inviato
umarells-niu-relis.jpg

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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