Arte oscena...

[Bauhaus]

In base a ciò mi viene da definire come arte qualcosa di ben fatto e che sappia suscitare in maniera pressochè automatica un'emozione, un pensiero, un qualsiasi moto dello spirito o della ragione. Se c'è bisogno di spiegarla con una miriade di supercazzore inconcludenti, allora non è arte. Si tratta solo di un delirio pseudo-intellettuale.

La necessità di spiegare l'opera è solo la dimostrazione che non si è stati capaci di realizzare qualcosa che il pubblico possa definire bello e si cerca di mascherare la cosa con un "bel giro di parole vuote ma gonfiate"; giusto per finire con una citazione musicale.

Mah, non riesco a condividere. Così (spero involontariamente) metti alla berlina almeno una decina di generi artistici, solo perché non rappresentano il reale come soggetto... Quest'opera è di uno dei più promettenti artisti informali DEL MONDO vivente, ed è pure italiano.... L'opera è corredata dal titolo "Provo a dimenticarti", che è una didascalia parte integrante dell'opera. Liquidarlo secondo tua definizione sopra mi pare un tantino superficiale, no?

Se per assurdo una persona ritenesse "arte" dipingere spiaccicando degli insetti (giusto per evitare di immaginare cose ben peggiori fatte con animali o loro parti) o filmare le reazioni delle persone su cui lancia uova (mi è capitato in metropolitana a Milano...), tu come ti porresti?

Il tuo metro di paragone, che deve esistere come dici sopra, a che livello si pone? Giusto per capire, perchè il mio amico con cui discuto di arte ha provato per un'ora a convincermi che alcune tele, riempite di schizzi di calcestruzzo a vari livelli di densità, fossero opere d'arte...ma a me, che col calcestruzzo ci lavoro, francamente sembravano solo una geniale cazzata per spacciarsi come artista.

Tutto imho e in serenità, che mi piace il confronto con le opinioni altrui :D

el Nino

Va valutato e contestualizzato, difficile trovare una linea netta. Per le mosche schiacciate e i materiali industriali su tela non mi stupisco, dato c'è chi dipinge col sangue. Ho poco tempo ora, non riesco a entrare bene nel merito....ci proverò stasera!

[Guest EC2277]

Mah, non riesco a condividere. Così (spero involontariamente) metti alla berlina almeno una decina di generi artistici, solo perché non rappresentano il reale come soggetto... Quest'opera è di uno dei più promettenti artisti informali DEL MONDO vivente, ed è pure italiano.... L'opera è corredata dal titolo "Provo a dimenticarti", che è una didascalia parte integrante dell'opera. Liquidarlo secondo tua definizione sopra mi pare un tantino superficiale, no?

…

Ecco, dicamo che il titolo dell'opera è perfetto ed infatti proverò a dimenticare codesto obrobrio: in esso vedo solo un accozzaglia caotica di colori capace unicamente di suscitarmi ribrezzo e nessuna bravura traspare dall'esecuzione; alle medie facevo porcherie simili ed infatti ho smesso di sprecare la vernice.

[AGGIUNTA] Mi scuso per i toni, ma il commento mi è uscito di getto e rappresenta esattamente lo stato emotivo che mi ha suscitato; per questo non ho intenzione di modificarlo anche se è fin troppo lapidario. [/AGGIUNTA]

Comunque si, il mettere alla berlina tutti i generi artistici che non rappresentano il reale è stato involontario. Si pensi ad esempio alle opere di Esher, oppure a certi lavori dell'arte ottica (giusto per rimanere nel mero ambito pittorico), non rappresentano qualcosa di reale, ma da essi traspare la maestria dell'artista ed il suo senso del bello. Da una 500 pressata non traspare nè la bellezza, ne la maestria.

Modificato 26 Giugno 2013 da EC2277

[el Nino]

Quest'opera è di uno dei più promettenti artisti informali DEL MONDO vivente, ed è pure italiano....l'opera è corredata dal titolo "Provo a dimenticarti", che è una didascalia parte integrante dell'opera.

Bauhaus...però converrai che per qualcuno esso possa rappresentare semplicemente un insieme di pennellate messe a casaccio e poi corredato di didascalia e titolo...quanto mai azzeccato! (EDIT: mentre scrivevo, EC2277 ha scritto esattamento questo :shock:) Imho il dipinto può rappresentare il caos interiore dell'artista, il big bang, il risultato di un maldestro operaio nello scaricare della vernice, ecc...ma non rappresenta nulla "in sè". Non dico di tornare a Caravaggio (artista che apprezzo particolarmente per l'uso delle ombre e per la quantità di "buio" che metteva nelle sue opere), ma almeno vedere qualcosa di "tangibile" nell'opera rappresentata...sempre senza critica si intende! ;)

c'è chi dipinge col sangue. Ho poco tempo ora, non riesco a entrare bene nel merito....ci proverò stasera!

Ecco, appunto...era questo il limite di cui parlavo. Io comprendo che l'artista voglia lasciarmi una parte di sè, ma preferirei evitare di avere liquidi e/o sue parti anatomiche :mrgreen:. Aspetto tue risposte che il discorso si fa interessante!!

el Nino

PS: trovo modernissimo, drammatico e bellissimo questo quadro, che innova pur avendo un tema tradizionale...non so se mi sono spiegato :D

Salvador Dalì (1904-1989) "Corpus Hypercubicus"

[TonyH]

Per quanto magari apprezzabile o meno, almeno quello postato da bauhaus lo identifichi ancora come "quadro".

poi magari piace o non piace, ma é un quadro.

è quando mi devi dire che l'oggetto rappresentato dovrebbe essere arte sennò lo confondo con altro (un sacco di patate?) che imho si è un attimo andati oltre...

[Bauhaus]

Da una 500 pressata non traspare nè la bellezza, ne la maestria.

Può darsi, ma basta un imbianchino con una buona mano e il senso delle proporzioni per replicare buona parte delle nature morte di di Van Gogh. Ciò fa di lui un artista? No di certo. Formichetti sarebbe dunque un cialtrone? Non credo, come in tutte le cose, ci sono diverse esigenze/conoscenze che individuano diversi strati e ognuno si ferma a quello che preferisce. Esattamente come c'è chi gira con una Golf grigia e chi con una Megabusa, chi ascolta Vasco Rossi e chi gli Einsturzende Neubauten.

[Guest EC2277]

…

Non dico di tornare a Caravaggio (artista che apprezzo particolarmente per l'uso delle ombre e per la quantità di "buio" che metteva nelle sue opere), ma almeno vedere qualcosa di "tangibile" nell'opera rappresentata.

…

Ecco, su questo non concordo: esistono degli esempi meravigliosi di realizzazioni che sono una pura armonia di forme e colori, senza rappresentare nulla di reale.

Nell'ambito dell'arte ottica si trovano molti esempi di ciò, anche se troppo spesso scade in un "geometrismo fine a se stesso e disturbante".

Quest'opera, che si chiama Fractal 6, è un bell'esempio (non il migliore) d'armonia di forme e colori. Quando avevo 13/16 anni provai a cimentarmi nella pittura per realizzare qualcosa del genere, anche se non avevo ben chiaro il concetto di "pura armonia delle forme e dei colori" che ho espresso poc'anzi, ma dovetti constatare che non sono in grado di concepire qualcosa di simile ed abbandonai la pittura.

Questo invece è un esempio di ciò che ho definito come un "geometrismo fine a sé stesso e disturbante".

[Mazinga76]

Ehm...confesso la mia ottusa ignoranza in materia d'arte, più che mai se moderna e astratta. Mi attengo semplicemente al tema del topic, le 500 pressate intese come arte o pseudo-arte, rappresentazione o provocazione che sia. Ebbene, non ci trovo nessuno spunto di ammirazione, di riflessione o comunicazione di un messaggio in particolare, o perlomeno niente di così diverso dalle sensazioni che si possono provare entrando in un centro di demolizione e pressatura e vedere file di auto impilate in attesa di essere trasformate in cubi. Poi, ripeto, magari il problema sarò io ed il mio senso artistico prossimo allo zero.

[Bauhaus]

Bauhaus...però converrai che per qualcuno esso possa rappresentare semplicemente un insieme di pennellate messe a casaccio e poi corredato di didascalia e titolo...quanto mai azzeccato! (EDIT: mentre scrivevo, EC2277 ha scritto esattamento questo :shock:) Imho il dipinto può rappresentare il caos interiore dell'artista, il big bang, il risultato di un maldestro operaio nello scaricare della vernice, ecc...ma non rappresenta nulla "in sè".

Ma è proprio questa la "forza" di certe correnti pittoriche, caricare di significati nuovi e originali aspetti banali e insulsi della vita di tutti i giorni. Un titolo, un segno, può fare la differenza: guarda questa opera dell'artista italiano D.Galliano: è un'olio su tela, una vista dall'alto di una folla di persone (probabilmente il pubblico di un concerto). In se sarebbe un soggetto bislacco e anche piuttosto mediocre a livello di pittura, lui lo ha battezzato constellations 1 e da li è partito con le sue serie di costellazioni composte di esseri umani............ visti dalla prospettiva del cielo. Io (che non sono normale, è evidente) gli riconosco per questo del talento.

[Puntor89]

A me l'arte non è mai piaciuta molto, ma sicuramente per i miei gusti preferisco stili più classici...

Per quanto riguarda l'opera in questione, la prima cosa che ho pensato è "povera 500 che brutta fine...":(((

[Felis]

ma per parlare di arte io vorrei un'opera tangibile ed extra-ordinaria per tecnica e resa estetica.

I due aspetti, in fatto di arte contemporanea (o sarebbe meglio chiamarle installazioni visto che coinvolgono assieme "sensorialità" diverse) non sono necessari.

Senza dubbio, ma la dissonanza, il cinismo, il "pungere a guaio" l'osservatore con mezzi leciti o meno sono tutti temi ben presenti nello sterminato calderone neo-pop contemporaneo.

Esiste un metro riconosciuto che divida la baracconata dall' espressione artistica? Per me è discretamente soggettivo, ma deve esistere. Altrimenti un qualsiasi grafico pubblicitario, in campo digital-art, potrebbe fare sfracelli e non mi sembra che ciò accada. O potremmo forse metterci a tagliare tele nel 2013, sperando in un incoronazione?

Andy Warhol come lo definiamo? Io nemmeno vorrei definirlo!

A me preoccupano gli eccessi. Finchè uno "dipinge" o "scolpisce" qualcosa di tradizionale (passami il termine, giusto per dire che saldare insieme la roba della soffitta mi risulta poco artistico), il limite è abbastanza evidente. Ma il desiderio di riconoscibilità, anche mediatica, porta a fare gesti poco comprensibili.

Mi spiego meglio:

1) ho visto una ragazza stare nuda in un cilindro trasparente riempito di mosche, in mezzo a una piazza, per stimolare l'osservatore a soffermarsi sui dettagli più piccoli (le mosche) più che sulla nudità evidente (che in teoria coinvolge il pudore popolare). E l'accento era posto sul dualismo mosche=sporcizia, contrapposto alla nudità dell'incarnato=purezza, visto che il cilindro era chiuso e con la respirazione si formava della condensa che faceva appiccicare alla pelle le mosche. La ragazza interprete di questa "installazione" l'ha definita "esibizione" e non arte, e io condivido.

2) ho visto un uomo particolarmente dotato, dipingere con il pene e francamente faccio fatica a catalogare come arte il risultato delle pennellate (evitiamo i doppi sensi), al pari dei quadri dipinti da scimpanzè ed elefanti.

Se per assurdo una persona ritenesse "arte" dipingere spiaccicando degli insetti (giusto per evitare di immaginare cose ben peggiori fatte con animali o loro parti) o filmare le reazioni delle persone su cui lancia uova (mi è capitato in metropolitana a Milano...), tu come ti porresti?

Il tuo metro di paragone, che deve esistere come dici sopra, a che livello si pone? Giusto per capire, perchè il mio amico con cui discuto di arte ha provato per un'ora a convincermi che alcune tele, riempite di schizzi di calcestruzzo a vari livelli di densità, fossero opere d'arte...ma a me, che col calcestruzzo ci lavoro, francamente sembravano solo una geniale cazzata per spacciarsi come artista.

Tutto imho e in serenità, che mi piace il confronto con le opinioni altrui :D

el Nino

Ti invito a fare un salto alla biennale di Venezia, particolarmente nei padiglioni orientali. Da grasse risate. Paiono arrivati "con il treno della verdura" (come si dice qui da noi) con un secolo di ritardo, rispetto alle correnti artistiche

Mah, non riesco a condividere. Così (spero involontariamente) metti alla berlina almeno una decina di generi artistici, solo perché non rappresentano il reale come soggetto... Quest'opera è di uno dei più promettenti artisti informali DEL MONDO vivente, ed è pure italiano.... L'opera è corredata dal titolo "Provo a dimenticarti", che è una didascalia parte integrante dell'opera. Liquidarlo secondo tua definizione sopra mi pare un tantino superficiale, no?

Va valutato e contestualizzato, difficile trovare una linea netta. Per le mosche schiacciate e i materiali industriali su tela non mi stupisco, dato c'è chi dipinge col sangue. Ho poco tempo ora, non riesco a entrare bene nel merito....ci proverò stasera!

Vabbè, un Pollock un po' meno denso. Niente di nuovo.

Modificato 26 Giugno 2013 da Felis