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L'infinita solitudine del designated driver


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Di ritorno da una serata in compagnia che altrimenti mi sarei molto goduto, riporto uno sfogo che ho espresso ad un amico sul tema del bere, specie se rapportato alla guida.

Perché alla lunga il non bere/fumare genera risentimento verso chi lo fa da parte di chi non lo fa, specie se obbligato perché deve guidare:

1) il senso di undeserved accomplishment che si genera in chi beve ogni volta che esce. E uno potrebbe pure fregarsene, la questione è loro; il problema è che la cosa diventa parte della cultura comune, è simbolo di appartenenza ad un gruppo e si autoalimenta segnando l'agenda sociale, e chi non lo fa ne è fuori ed è isolato dalle principali attività comuni (non si beve perché si è fuori, si va fuori per bere)

2) quando uno è bevuto si dimentica di tutto, e va beh, non sarò io a fare il bacchettone sul giusto e sullo sbagliato (chissenefrega), ma poi si dimentica anche di essere a carico di chi lo sta portando in giro; alla lunga ci si sente usati.

E' poi complesso vedersi reso il favore: solitamente quelli che si offrono di portarmi in giro poi nicchiano con "tanto una birretta me la posso permettere" e la mia serenità di delegare la guida ad altri va a troie.

In definitiva il designated driver è quello che torna sempre a casa per ultimo, da solo e dopo essersi beccato le cazzate degli altri, mai con la testa sgombra.

Queste due dinamiche, ripetute nel tempo, portano un enorme senso di solitudine che rende deprimente e vuoto ogni post-festa.

A questo aggiungiamo una specificità locale, che non riscontro quando mi trovo in una città decente a sufficienza da avere un servizio di TPL almeno fino all'una di notte:

3) il fatto che uscire di casa e farsi una birra debbano essere alternativi tra loro mi ricorda ogni volta la vomitevole politica dei trasporti e del territorio del posto in cui vivo, che toglie la possibilità di scelta, politica figlia della totale carenza di solidarietà sociale che pervade questa gente. A peggiorare questa percezione, il fatto che non solo devo subire una costrizione, ma sono pure obbligato a condividere la strada con un elevato numero di persone che se ne fotte dei miei principi di sicurezza, quindi metto impegno in una cosa per cui non vengo ripagato dagli altri, anzi devo subire io i rischi della loro irresponsabilità.

Postilla politica.

Politicamente è uno schifo al quadrato: finché il trasporto pubblico (specie la ferrovia) deve sottostare a delle regole stringenti mentre a quello privato viene concesso il lassismo più totale (dal tailgating alle ore di guida dei camionisti), cara grazia che questo è conveniente e mi becco anche dissenso se sostengo il contrario.

Di fatto per pigrizia e abitudine sociale è comunemente ammesso che a gente scellerata e con un'ignoranza tecnica atroce venga concesso di farsi le regole da sola.

Nei miei primi sette anni di patente, con svariate migliaia di chilometri percorsi in area suburbana in fascia 23-5, uscendo in media una volta la settimana in un territorio che del bere for the sake of it ha fatto una bandiera (quindi con tutti gli elementi per una probabilità di infrazione ben più alta della media) e regolarmente alla guida di veicoli con anche 250 cavalli, non ho MAI subito un controllo con alcool test. In tutto questo periodo sono sempre stato più ligio del richiesto solo per mia personale volontà, ma avrei potuto fare schifo dall'inizio ad oggi senza che nessuno fiatasse. Poi magari domani mi beccavano, ma intanto sono circa 400 giri privi di qualsiasi controllo.

Metti pure che sia stata una pura casualità e io sia fuori dal novantacinquesimo percentile della gaussiana dei controlli, ma chi cazzo mi garantisce che gli altri nella mia condizione siano responsabili quanto me? E da quello che vedo intorno a me, io non sono affatto agli estremi della distribuzione...

Comprenderete che ogni lagnanza sullo "Stato di Polizia vessatorio e liberticida" io la cataloghi sotto "ciurlare nel manico" o "chiagnere e fottere", a seconda della preferenza territoriale.

Il tutto è ridicolo a confronto con l'altro sistema di trasporto di mia conoscenza, in cui se vai di 3 km/h oltre il limite la macchina ti fa una pernacchia nelle orecchie e ti riporta giù, e non puoi passare un rosso perché ti ferma prima...

Modificato da Wilhem275

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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In buona sostanza ti sei rotto le scatole di stare a guardare gli altri mentre si divertono mentre tu non puoi perchè devi guidare, in un contesto dove divertimento=bere?:pen: Probabilmente non sono riuscito a cogliere il significato reale di quanto hai scritto, ma credo che sia solo la punta dell'iceberg, vero?

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

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Dì la verità, non avrai bevuto, ma appena arrivato a casa ti sei fatto di crack :dubbio:

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Per come la vedo io, lui si lamenta del fatto che prendere seriamente le proprie responsabilità in Italia non è un merito, spesso le cose sono messe in modo tale che passi per coglione.

Modificato da loric

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Secondo me, il problema non è che che sei uscito senza poter bere, ma che sei tornato a casa con gli stessi pensieri (pesanti, a quanto pare...) con cui sei uscito, aggravati dalle considerazioni sulla tua condizione di designated driver.

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Per come la vedo io, lui si lamenta del fatto che prendere seriamente le proprie responsabilità in Italia non è un merito, spesso le cose sono messe in modo tale che passi per coglione.

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

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Per come la vedo io, lui si lamenta del fato che prendere seriamente le proprie responsabilità in Italia non è un merito, spesso le cose sono messe in modo tale che passi per coglione.
Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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Secondo me, il problema non è che che sei uscito senza poter bere, ma che sei tornato a casa con gli stessi pensieri (pesanti, a quanto pare...) con cui sei uscito, aggravati dalle considerazioni sulla tua condizione di designated driver.

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

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Non vi seguo molto: secondo voi, uno si sente coglione perchè è quello che rimane sobrio in una serata di bisboccia e deve accompagnare gli altri a casa?

Se fosse così: non uscire, così non ti senti coglione, oppure esci da solo o, meglio ancora, cerca altri amici che non debbano ubriacarsi per divertirsi.

@ Devonrex:

è proprio quello che intendevo: Wil aveva già altri ca**i per la testa e vedere gli altri che si divertivano e lui che non poteva partecipare lo ha incupito ancora di più...

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Non vi seguo molto: secondo voi, uno si sente coglione perchè è quello che rimane sobrio in una serata di bisboccia e deve accompagnare gli altri a casa?

Se fosse così: non uscire, così non ti senti coglione, oppure esci da solo o, meglio ancora, cerca altri amici che non debbano ubriacarsi per divertirsi.

@ Devonrex:

è proprio quello che intendevo: Wil aveva già altri ca**i per la testa e vedere gli altri che si divertivano e lui che non poteva partecipare lo ha incupito ancora di più...

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

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