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Fiat 127...che passione..


alex127c

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Cercando di sfuggire al caldo atroce (è insopportabile pure da voi?) prima stavo ravanando fra le cose che ho qui attorno al pc, ammucchiate nel tempo quando capitava di trovare notizie relative a qualche argomento di cui si stava chiacchierando.

Sistemando qui e là, mi trovo fra le mani un numero di Autosprint del 1981, e mi chiedo “perché questo l'avevo messo qui?” :oops::lol:

Poi, sfogliando, mi sono imbattuto in un articolo sulla gamma 1981 della 127, che probabilmente avevo sistemato nel mucchio delle cose “utili a breve” perché forse avevamo parlato di allestimenti ormai poco ricordati come la Super, da qualche parte, e qui c'era l'articolo sulla presentazione della gamma 1981 che comprendeva tale versione.

In più, c'era una piccola celebrazione riguardo il successo di vendite della piccola Fiat, nonché una notizia relativa all'utilizzo del propulsore di 903 cc per altri scopi.

Così, in compagnia del fedele ventilatore che mi salva dal solleone, mi ritrovo qui, nel pomeriggio domenicale post-Gran Premio, a scrivere di queste notiziole d'epoca.

Iniziamo con la celebrazione del successo di 127: a seguire i dati di produzione della piccola Fiat, la quale dal 1979 era già diventata la Fiat più prodotta, superando la 500 e la 600, e si apprestava a superare il traguardo dei cinque milioni di pezzi a 10 anni dalla nascita.

Nel 1971, la 127, prodotta solo in Italia, totalizzò 162.171 esemplari costruiti.

L'anno successivo iniziò la produzione spagnola, ed ai 342.668 esemplari italiani si aggiunsero i 51.916 spagnoli.

Nel 1973 rispettivamente 336.838 esemplari in Italia e 109.544 in Spagna.

Nel 1974 367.026 in Italia e 155.481 in Spagna.

Nel 1975 301.600 in Italia e 183.888 in Spagna.

Nel 1976 iniziò la produzione in Brasile, per cui ai 302.084 esemplari italiani e 161.636 spagnoli si aggiunsero 10.000 pezzi brasiliani (le cifre brasiliane sono probabilmente arrotondate).

Nel 1977 abbiamo 331.758 esemplari italiani, 157.608 spagnoli e 64.600 brasiliani.

Nel 1978 350.032 esemplari italiani, 141.246 spagnoli e 98.000 brasiliani.

Nel 1979 abbiamo 259.722 italiane, 123.328 spagnole e 130.000 brasiliane.

Nel 1980 furono 234.377 in Italia, 121.422 in Spagna e 165.000 in Brasile.

Il dato del 1981 era parziale, solo gennaio-febbraio, ed era di 49.718 127 prodotte in Italia, 20.237 in Spagna e 25.000 in Brasile.

Totale dei tempi, 3.037.950 Fiat 127 prodotte in Italia dal 1971, che sommate a 1.226.306 della Spagna e 492.600 del Brasile, portavano ad un totale di 4.818.431 vetture.

Seguiva poi un breve resoconto dell'evoluzione della 127 come gamma, a partire dal 1971 per arrivare appunto alla nuova gamma oggetto del servizio.

Marzo 1971 – 127 900 2 porte

Marzo 1972 – 127 900 3 porte

Ottobre 1974 – 127 Special

Giugno 1976 – 127 900 4 porte

Aprile 1977 – Nuova 127 e 127 1050 cc

Marzo 1978 – Fiorino

Giugno 1978 – 127 Sport

Marzo 1979 – Fiorino 1050 cc

Maggio 1979 – 127 Top

Ottobre 1979 – 127 Rustica

Marzo 1980 – 127 5 porte

Novembre 1980 – 127 Panorama

Febbraio 1981 – 127 Diesel

Aprile 1981 – 127 Special/Super/Sport

Vediamo quindi come era composta questa gamma 1981...

Special 2 porte 900

Special 3 porte 900

Special 3 porte 1050

Super 3 porte 900

Super 3 porte 1050

CL 5 porte 900

Sport 3 porte 1050

Panorama benzina 1050

Diesel 1300

Panorama Diesel 1300

Ed ora nello specifico andiamo a vedere queste nuove versioni con cui la 127 si proponeva al pubblico 32 anni fa.

127 SUPER

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Anzitutto, come è facile dedurre dalla gamma appena letta, la 127 Top era uscita di listino.

In parte si riproponeva al pubblico sotto forma di 127 Super.

Esternamente si distingueva per la nuova griglia del radiatore, le fasce paracolpi laterali (eredità della Top), i paraurti avvolgenti in resina, lo specchio esterno più grande e le strisce autoadesive.

All'interno nuovo cruscotto che riprendeva il modello con il bordo alto sul piano superiore dalla Top, nuovo volante, mobiletto portaoggetti sul tunnel. Nuovi i rivestimenti, di serie il tergi posteriore, il lunotto termico ed i cristalli atermici. Disponibili sei nuovi colori:

-azzurrite

-rosso Nearco

-beige daino

-verde Amazzonia

-marrone metallizzato

-azzurro metallizzato

Era disponibile sia col motore 900 che con il 1050 cc.

127 SPECIAL

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La Special era in pratica la nuova versione base della 127, che rispetto alla L offriva un allestimento interno di livello superiore, mentre all'esterno si notava la presenza delle luci di retromarcia, del retrovisore più grande, e di modanature e gocciolatoio in acciaio inossidabile. Lunotto termico e portaoggetti sul tunnel di serie, mentre i nuovi colori erano:

-azzurrite

-rosso Nearco

-beige daino

-verde Amazzonia

-bianco Corfù

-blu lord

A richiesta il tergilunotto sulla tre porte, i sedili anteriori reclinabili con appoggiatesta e le cinture con arrotolatore.

Anche lei disponibile coi motori 900 e 1050 cc.

127 SPORT

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La novità più appariscente per questa versione consisteva nei due nuovi colori (che io non ricordavo affatto, sempre viste solo in nero, grigio e “aragosta”- scopro adesso che il cosiddetto “arancione” si chiamava così).

Rosso metallizzato ed azzurro metallizzato si aggiungevano appunto ai già noti nero e grigio (secondo l'articolo nel 1981 il cosiddetto “aragosta” era già scomparso da tempo dalla gamma).

Nuove le strisce decorative esterne e antenna radio sul tetto di serie.

All'interno nuovo rivestimento dei sedili e dei pannelli porta in un tessuto a quadretti.

A richiesta, ruote in lega con pneumatici 155.

Per concludere, ho accennato ad inizio post all'utilizzo del motore di 127 per altri scopi. Vediamo di che si trattava.

Oltre ai modelli 127 con le ruote :), bisogna ricordare che c'era anche una 127 che si faceva valere “senza ruote”: il TOTEM (Total Energy Module) che stava raggiungendo a quei tempi sempre maggiori successi, avendo già superato nei vari Paesi europei le 600 unità dal 1979.

L'installazione del motore 127 trasformato in TOTEM, applicata soprattutto in agricoltura e che fra l'altro poteva funzionare anche a carburante alternativo come il biogas, consentiva di risparmiare circa 3,3 TEP (tonnellate equivalenti petrolio) ogni mille ore di funzionamento.

Secondo la rivista, nel corso del 1981 Fiat avrebbe poi introdotto il “TOTEM Stand-by”, modulo in grado di sganciarsi automaticamente dalla rete e funzionare con continuità come un gruppo a sé, ed il TOTEM “indipendente” capace di funzionare come un gruppo del tutto autonomo che si affiancava ai tradizionali gruppi elettrogeni.

(per carità, notizie della domenica, e spero di non aver inquinato il topic del nostro amico possessore della splendida '27 delle foto, ma... eran notiziole curiosette, buone per fare un po' di ripasso :D)

GTC

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"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Cercando di sfuggire al caldo atroce (è insopportabile pure da voi?) prima stavo ravanando fra le cose che ho qui attorno al pc, ammucchiate nel tempo quando capitava di trovare notizie relative a qualche argomento di cui si stava chiacchierando.

Sistemando qui e là, mi trovo fra le mani un numero di Autosprint del 1981, e mi chiedo “perché questo l'avevo messo qui?” :oops::lol:

Poi, sfogliando, mi sono imbattuto in un articolo sulla gamma 1981 della 127, che probabilmente avevo sistemato nel mucchio delle cose “utili a breve” perché forse avevamo parlato di allestimenti ormai poco ricordati come la Super, da qualche parte, e qui c'era l'articolo sulla presentazione della gamma 1981 che comprendeva tale versione.

Caldo atroce che si squaglia pure qua. Solo che qua è il clima di questi periodi, mi basisce che ci sia lo stesso clima nel tuo verde lussureggiante.:pen: Comunque il tuo ottimo lavoro, come potrai ben immaginare, è per me piacevole come un bel venticello fresco.:)

Nel 1979 abbiamo 259.722 italiane, 123.328 spagnole e 130.000 brasiliane.

Una di quelle 259.722 arrivò qui da noi la sera del 29/10/1979 e non se n'è più andata. E non se ne andrà mai, per quanto mi riguarda. Piccola grande 127.:idol:

Vediamo quindi come era composta questa gamma 1981...

Special 2 porte 900

Special 3 porte 900

Special 3 porte 1050

Super 3 porte 900

Super 3 porte 1050

CL 5 porte 900

Sport 3 porte 1050

Panorama benzina 1050

Diesel 1300

Panorama Diesel 1300

Ecco, questo svela il dubbio che mi venne l'altra sera quando postasti la pubblicità della 127 5 porte: nella gamma '81 la 4 porte era sparita.

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Guest EC2277

To.Te.M., ovvero TOTal Enegry Module?

Mi sembrano gli acronimi dei fumetti di Topolino come P.R.E.M.I. (Professore Rinomatissimo Eminentissimo Mondo Immenso) e G.I.R.A. (Grande Impavido Ruspante Aviatore).

:lol:

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Il totem lo conosco abbastanza bene: è stato in pratica il primo cogeneratore industrializzato. Idea ottima e realizzata anche bene per il tempo. Il rendimento era notevole nonostante l’elettronica del tempo, di fatto inesistente.

A distanza di anni ne stiamo testando uno che con una barca di elettronica e complicazioni in più non è che stia dando rendimenti tanto più alti, tra l’altro con un prezzo decisamente più alto (infatti mi sa che col chezz che lo ammortizzeremo :disp2:)

Al solito idea buona ma mai seriamente incentivata e castrata dalle leggi sull’energia, diciamo che l’enel non era contentissima dell’idea.. Sarebbe stato mediamente molto meno inquinante di certe caldaie che sopravvivono ancora oggi.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Guest EC2277

Non poteva non funzionare bene: il problema dei vecchi motori era il dover funzionare in un regime di transitorio continuo e questo fa emergere tutti i limiti fluidodinamici del carburatore. Se però si fa lavorare il motore in condizioni semi-stazionarie, il carburatore dimostra di essere una soluzione estremamente razionale, semplice ed economica.

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Non poteva non funzionare bene: il problema dei vecchi motori era il dover funzionare in un regime di transitorio continuo e questo fa emergere tutti i limiti fluidodinamici del carburatore. Se però si fa lavorare il motore in condizioni semi-stazionarie, il carburatore dimostra di essere una soluzione estremamente razionale, semplice ed economica.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Caldo atroce che si squaglia pure qua. Solo che qua è il clima di questi periodi, mi basisce che ci sia lo stesso clima nel tuo verde lussureggiante.:pen: Comunque il tuo ottimo lavoro, come potrai ben immaginare, è per me piacevole come un bel venticello fresco.:)

Una di quelle 259.722 arrivò qui da noi la sera del 29/10/1979 e non se n'è più andata. E non se ne andrà mai, per quanto mi riguarda. Piccola grande 127.:idol:

Ecco, questo svela il dubbio che mi venne l'altra sera quando postasti la pubblicità della 127 5 porte: nella gamma '81 la 4 porte era sparita.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Mah...così, ad occhiometro, direi non poche. Anche se la maggior parte delle quali verte in condizioni dal passabile/andante al pessimo. Anche se ultimamente sto riscontrando una certa crescita d'interesse intorno alle 127, soprattutto I serie, che quando ne vedi una è quasi sempre tirata a lustro. Ancora scarsino l'interesse per le II serie, ma anche qui incomincio ad intravedere qualche esemplare rimesso a nuovo. III serie e successive invece sono quasi tutte dei catorci, invece rarissime o quasi inesistenti sono tutte le 127 di derivazione SEAT e made in Brazil.

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