La frenesia vacanziera

[TonyH]

Estate, tempo di vacanze.

dopo sei mesi di lavoro (da natale) finalmente ci si può rilassare.

o no?

Notato che si sia tutti persino più schizzati e ansiosi?

sto aspettando di sbarcare a porto torres.

non hanno dato ancora l'annuncio, e sono già tutti ammassati sulle scale che spingono (vi scrivo comodamente svaccato al bar ).

Già qualche nervosismo.

alla partenza, piazzale semivuoto, nave carica in anticipo. Vedi padri di famiglia che zigzagano tra le file per azzeccare quella che imbarcano prima (erano le 18:30, la nave sarebbe partita alle 20:30. La caricavi anche a spinta....).

ancora prima in autostrada, 10-15 minuti di coda. Apriti cielo. Se qualcuno avesse potuto passarmi attraverso, lo avrebbe fatto.

ma diamine, state andando in vacanza. A terra non vi lasciavano, a bordo men che meno

se dovete essere così incazzati Giá adesso, state a casa!

ma capita solo a me?

[braccobaldo]

[Walker]

Io non ho visto né più né meno nervosismo rispetto al solito (nemmeno gli anni passati)... secondo me la gente si comporta più o meno come quando non è in vacanza.

Quando per buona parte dell'anno tieni un certo stile di vita, sei stressato, in ritardo (non necessariamente perché lavori tanto), imho è difficile essere cambiare da così a così all'idea delle vacanze.

Anzi, qui ci parli non di vacanze, ma di viaggi Quale terreno più fertile per lo spazientimento che una catena di tragitti sotto il sole e in mezzo a individui che occupano i metri d'asfalto davanti?

[Cosimo]

capitata la stessa cosa: sono stato quasi due settimane in giro per i cacchi miei senza vedere italiani casinari, li ho reincontrati all'aeroporto al ritorno.. alcune perle:

quelli che spiegano all'amico/a che si erano fatti almeno 50 voli negli ultimi anni (io avrei bisogno di 3 vite credo..)

quelli che spingono perchè hanno pagato l'accesso VIP (cazzo, sei su di un ryanair, l'autobus dei cieli.. mica in bisinis) ma non hanno capito qual'è la coda

quelli che spiegano ad alta voce tutto quello che hanno visto, come se l'avessero scoperto loro, aprendosi un varco nella giungla con il machete (e stai calmo, abbiamo fatto tutti lo stesso giro, visto che tutti abbiamo la lonelyplanet sotto l'ascella)

quelli che si mettono in fila (che poi assomiglia più a un ammasso glubulare, la fila è bestemmia..) un'ora prima in un terminal deserto

quelli che ti spiegano che han fatto il cechinonlain (bravo, secondo te l'a4 stampato che ho posato sulle palle assieme alla coca cola l'ho dipinto su tela la sera prima?)

quelli che si incazzano perchè i due ragazzi della ryanair arrivano all'ultimo momento

quelli che ti devono far sapere che il mese prima a marsalam il volo era meglio (non siamo ancora partiti, e, soprattutto, ma vanno tutti a marsalam? dov'è a proposito marsalam?)

quelli che accendono il cellulare mentre le ruote stanno toccando terra

quelli che fanno l'applauso all'atterraggio

quelli che si incazzano perchè non arriva l'autobus

quelli che si menano per entrare nell'autobus

quelli che si menano per scendere dall'autobus

quelli che se aspettano il bagaglio per più di 3 minuti cominciano a dire ad alta voce "italia+-siamo-proprio-in-italia-è-uno-scandalo-non-si-può!-la-disorganizzzazzzione!", intanto il trolley l'ha già recuperato il figlio

quelli che si congedano dicendo "e adesso ci aspetta il salento" (avessi un euro per ogni volta che ho sentito il termine Salento quest'anno avrei un'Aston Martin sotto al culo)

ok, torno a lavorare...

[Guest EC2277]

…

alla partenza, piazzale semivuoto, nave carica in anticipo. Vedi padri di famiglia che zigzagano tra le file per azzeccare quella che imbarcano prima (erano le 18:30, la nave sarebbe partita alle 20:30. La caricavi anche a spinta....).

…

Con il risultato che all'imbarco si fanno venire un travaso di bile poiché non riescono ad essere i primi ad imbarcarsi ed allo sbarco si faranno venire un altro travaso di bile poiché saranno gli ultimi a sbarcare.

Modificato 20 Luglio 2013 da EC2277

[TurboGimmo]

I fenomeni che descrive Tony li ho trovati sui treni, praticamente sempre.

Tornando da Roma o Napoli o Pescara, arrivando a Milano, tutti che spostano valigie e si accalcano in corridoio quando il treno ancora non e' nemmeno in stazione.

Ma che ozzac ti alzi a fare?

Io ho sempre aspettato che il treno si svuotasse poi sono sempre sceso con calma, che tanto Milano e' capolinea, mica riparte subito

Quindi penso sia davvero il comportamento del vacanziere medio.

PS: Cosimo non portare sfiga, che quest'anno mi sono convinto anche io per il Salento

PPS: appropo' di fenomeni che raccontano i cavoli loro.. una mia collega tornando da Bangkoc ha sentito tutti i racconti dei vicini.di sedile che sono andati a donnine mentre le fidanzate li aspettavano a casa. Ma almeno non se ne vantassero...

[Walker]

Quindi penso sia davvero il comportamento del vacanziere medio.

Ma perché è anche il comportamento dell'abitante medio, del viaggiatore medio, del lavoratore medio.

Durante l'anno accademico, io prendo il treno mediamente 2 volte al giorno per 3 giorni alla settimana. Cambia nulla.

Il treno è a km dalla stazione, e vedi persone - non in vacanza - piene di zaini, borse, sacchetti, borselli, cellulari, i-pod, cappelli, giacche e quant'altro che si ammassano nel corridoio e stanno lì in piedi per 5 minuti buoni.

Perché ci si schiaccia l'un l'altro per salire o scendere dal bus dell'aeroporto? Perché si fa lo stesso per salire e scendere dai treni e dagli autobus cittadini ogni giorno.

Le abitudini che si hanno normalmente, imho non è sorprendente se sono mantenute anche in ferie.

[fonzino1]

Sul treno, accalcarsi per uscire, un minimo di senso ce l'ha: c'è una coincidenza da non mancare oppure ti stanno aspettando fuori stazione, oppure sei semplicemente ansioso oppure ti sei scocciato di stare seduto e vuoi scendere subito. L'importante è non infastidire chi rimane seduto.

Il problema, imho, sta nel fatto che il viaggio, inteso come spostamento sa A a B, è vissuto come l'ultimo ostacolo tra te e la vacanza, per cui tutto ciò che lo rallenta e/o lo complica è una punizione divina per la quale chi ti sta intorno deve soffrire insieme a te, partecipe del tuo dolore...

Personalmente, specie quando viaggio in aereo, sono ansioso fino a quando scendo dalla macchina per arrivare all'aeroporto ("Avrò dimenticato qualcosa?", "Perchè c'è coda alle 6 del mattino?" e così via), ma, una volta dentro, il mondo fuori può anche crollare: per me la vacanza è già cominciata.

[TonyH]

Con il risultato che all'imbarco si fanno venire un travaso di bile poiché non riescono ad essere i primi ad imbarcarsi ed allo sbarco si faranno venire un altro travaso di bile poiché saranno gli ultimi a sbarcare.

Son quelli che per l'ansia di salire e prendere la cabina (prenotata) si dimenticano di prendere nota di dove è la macchina...per poi vagare come pirla all'arrivo (e fatalmente è posteggiata sempre sotto una rampa)

oppure appena salgono in macchina accendono per usare il clima...'tacci loro.

comunque , non è una roba di oggi...e che anni fa non avevo il tablet

[Guest EC2277]

Se è per questo io non ho mai preso un traghetto in vita mia. Mi sono limitato a riferire cose che sento raccontare da tutti i miei conoscenti che vanno all'Isola d'Elba, in Sardegna od in Corsica.