Rinuncereste a un contratto di lavoro a tempo indeterminato?

[Gabrielo]

È un argomento parecchio delicato, la cui scelta più consona è particolarmente influenzata dalla fase economico/sociale che stiamo attraversando in questi anni.

Mi sono trovato, per certi aspetti, nella tua situazione. Neo laureato che si prepara ad entrare nel mondo del lavoro a colpi di tirocini, stage, apprendistato, quindi provo a esporti il mio punto di vista a riguardo.

Sono molto d'accordo col punto di vista di TonyH. Nella tua situazione non mi farei più di tanto influenzare dalla parola "indeterminato". Forse in altri casi si, ma se hai la possibilità di poter aspettare, sfruttala ora che puoi. Se l'unica cosa di positivo è lo stipendio a fine mese, non mi sembra un buon motivo per accettare: perdereste tempo in due. Se è un lavoro che non ti gratifica, non perdi nulla, sarai sempre in tempo a trovarne un altro così, insomma, non stai rinunciando al posto della vita.

Ma soprattutto perché, come hai detto tu, non ti stanno valorizzando, non ti stanno insegnando nulla che accresca la tua esperienza lavorativa, che a mio avviso è il vero investimento sul tuo futuro.

[Edolo]

Aspetto di trovarmi in una soluzione simile alla tua in futuro, per analogie contrattuali e voglia di fare qualcosa di più "specialist" e più affine al percorso di studi.

Rispetto a me, oltre una serie di controindicazioni, hai però il grosso vantaggio di stare in casa, che è tutt'altro che poco: economicamente, in termini di stress e di percezione della vita lavorativa.

Perché è vero che alcune situazioni possono essere più stressanti di altre, ma è anche vero che stando lontano da casa, magari in una città non particolarmente attraente, vivi per lavorare 26 giorni al mese.

E mi sembra il minimo che in un cambiamento tu debba mettere in conto anche questa variabile.

Io al posto tuo cercherei una situazione più stimolante, ma senza fretta, nel giro di un annetto.

Quindi estenderei il contratto e mi presenterei altrove con quello in mano.

Recentemente un mio collega ha lasciato l'azienda dopo 3 anni di cui 2 di apprendistato, come te, con preavviso minimo (3 settimane).

Ci ha rimesso un po' di soldi per una serie di clausole (premi e ferie in parte non pagate), ma nessuno ha detto che si sia comportato male.

[poliziottesco]

Quoto Edolo. Sei a casa, hai poche spese, accetta il contratto e cerca in giro quello che e' piu' consono a te. I sacrifici che fai ora, una volta cambiato lavoro, saranno un investimento per il futuro, se non in termini economici, in termini di capacita' di sopportazione di situazioni stressanti.

[TonyH]

Io al posto tuo cercherei una situazione più stimolante, ma senza fretta, nel giro di un annetto.

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[Gas Panic!]

In che rapporti sei con il tuo capo?

Perchè se sei in buoni rapporti, od è una persona con cui ci si riesce a parlare e che sia ragionevole, se io fossi nella tua situazione gli parlerei dei dubbi da te sollevati o meglio del punto dell'ambiente di lavoro, almeno potresti cogliere l'occasione che potrebbe cambiare un pò il tuo vivere lavorativo, magri potrebbe anche aumentarti lo stipendio (visto che sei gia formato ed indipendente in ambito lavorativo piuttosto che ricercare nuovo personale).

Male che vada invece non ti "offrirebbe" il contratto, ma a questo punto a te interesserebbe relativamente visto che vorresti gia adesso cercare altro.

Le opportunità bisogna ricercarsele...

[TurboGimmo]

Molla tutto Ranger.

Hai il sedere parato (dici di avere un 'tesoretto'), prenditi una dovuta pausa e.vedi tu se cercare il lavoro nuovo da casa o investire tempo e denaro in un corso di lingua.. 6mesi all'estero con una lingua nuova a curriculum potrebbero essere una buona idea.

Se il lavoro non ti piace quando poi torni a casa non riesci a combinare nulla, e magari i tuoi ti fanno uscire pazzo e non ne esci piu' .. magari invece le cose a casa.vanno alla grande, boh..ma mi rendo conto di essere circondato da casi umani e non essere per fortuna la norma.

Se a casa stai bene tanto meglio, cerchi con calma e senza affanni.

Io farei (anzi, ho da poco fatto) circa cosi'..

Ad ogni modo, in bocca al lupo!

[Edolo]

Hai il sedere parato (dici di avere un 'tesoretto'), prenditi una dovuta pausa e.vedi tu se cercare il lavoro nuovo da casa o investire tempo e denaro in un corso di lingua.. 6 mesi all'estero con una lingua nuova a curriculum potrebbero essere una buona idea.

Modificato 24 Luglio 2013 da Edolo

[Bauhaus]

se ti sta un minimo a cuore la carriera, è normale cambiare dopo 3-4 anni.

[owluca]

Ne dubito fortemente. Un manager di 45 anni con 10 anni di direzione di un'unica azienda di 100 persone si presenta MOLTO bene ed è molto appetibile nel suo settore, anche se ha un curriculum di 2 pagine. Un manager di 45 anni con un curriculum di 25 pagine con sbocconcellamenti di 1-2 anni qua è la o fa management consulting esterno, o la probabilità di essere un sola è dietro l'angolo.

[TonyH]

La risposta come al solito è un "dipende".

in Fiat, per chi avesse aspirazioni di carriera, è prassi farti "girare" ogni 2, massimo 3 anni. In modo da farti vedere prima il punto di vista delle diverse funzioni aziendali prima di darti responsabilità.

di solito, al terzo giro diventi funzionario.

al quarto, se hai accettato di fartela all'estero, c'è la dirigenza junior.

motivo per quale se fossi rimasto (o rientrato, visto che me lo offrirono) in FPT vi stare scrivendo da Detroit o da Shanghai

E qua in Italia, 10 anni di direzione alle spalle a 45 anni mi sa che è possibile giusto in un'azienda padronale. La tua