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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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Guest EC2277

(qualcuno, forse un responsabile di linea, aveva azionato in precedenza l'interruttore di sicurezza).

È una tua ipotesi oppure è scritto nel dispositivo di sentenza con la quale i tre operai sono stati reintegrati?

Ad ogni modo non cambia nulla poiché obbligare un mezzo in movimento ad arrestarsi, oppure impedire ad un mezzo fermo di ripartire per svolgere la sua mansione ha lo stesso effetto: lo tieni bloccato e, così facendo, impedisci a quandi dovevano essere serviti da quel mezzo (qualunque fosse il suo compito) di svolgere il loro lavoro.

Modificato da EC2277
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No? Guarda che tu hai scritto

La sanzione disciplinare deve essere proporzionata all'infrazione commessa. Il giudice ha espressamente affermato che il comportamento dei dipendenti era censurabile, ma ha anche detto, in soldoni, che sono stati licenziati per aver bloccato i carrelli, cosa che materialmente non potevano aver fatto, perché, almeno da quello che risulta, i carrelli erano già fermi per altre ragioni (qualcuno, forse un responsabile di linea, aveva azionato in precedenza l'interruttore di sicurezza).

Comunque io ci rinuncio, per dialogare bisogna essere in due :roll:

ehm.. mi hanno già dato il cartellino giallo una volta perchè ho risposto a una provocazione simile alla tua..

non vorrei si ripetesse, ma qui che devo fare io? (lo dico ai moderatori, nel caso volessero provvedere..)

in ogni caso, ti prego di andare a rileggere il post dove ho scritto la frase che tu hai citato.

ti renderai conto che io stesso a mia volta ho citato un post, che diceva che i carrelli erano già fermi.

al che io ho detto: se anche era già fermo e ci si sono seduti su da fermo, cosa cambia?

per dire che fermo o non fermo, se l'hanno ostacolato (non so se ci si son seduti su, era un esempio) hanno comunque sbagliato!

stessa frase che ti ho già scritto peraltro..

poi se vuoi ci rinuncia anche io a dialogare, ma per dialogare occorre prima aver presente tutto ciò che l'interlocutore ha detto.

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Quoto. Sti tre disgraziati sono una pedina in uno scacchiere di ben altre proporzioni.
Concordo.

sono organici fiom, basta sentire le loro dichiarazioni. Non sono disgraziati, sanno esattamente a cosa stanno andando incontro. Rischiano molto meno di quello che vogliono farci credere.

Ne conosco due o tre del giro e posso dire che in ogni caso, anche in situazioni decisamente ambigue, hanno sempre avuto il culo decisamente parato.

A differenza magari di altri che non hanno tessere particolari se non quelle dell'esselunga.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Guest EC2277

Aggiungo una considerazione a quanto hai scritto: solo una parte degli operai hanno preso parte al corteo nel quale è stato bloccato il famoso carrello. Di tutti gli operai del corteo solo loro 3 hanno subito delle sanzioni. Quando è stata indetta un'ora di sciopero in loro solidarietà poco più del 5% degli operai vi hanno aderito.

Possibile che si sia realmente di fronte al caso di un'azienda che regolarmente vessa i propri dipendenti e ne vìola i diritti oppure, nel caso specifico, sono proprio quei tre ad essere stati la causa del loro male?

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ehm.. mi hanno già dato il cartellino giallo una volta perchè ho risposto a una provocazione simile alla tua..

non vorrei si ripetesse, ma qui che devo fare io? (lo dico ai moderatori, nel caso volessero provvedere..)

in ogni caso, ti prego di andare a rileggere il post dove ho scritto la frase che tu hai citato.

ti renderai conto che io stesso a mia volta ho citato un post, che diceva che i carrelli erano già fermi.

al che io ho detto: se anche era già fermo e ci si sono seduti su da fermo, cosa cambia?

per dire che fermo o non fermo, se l'hanno ostacolato (non so se ci si son seduti su, era un esempio) hanno comunque sbagliato!

stessa frase che ti ho già scritto peraltro..

poi se vuoi ci rinuncia anche io a dialogare, ma per dialogare occorre prima aver presente tutto ciò che l'interlocutore ha detto.

I moderatori dicono basta.

Per ora non mi sembrano esserci estremi per anzioni o richiami verbali, solo una discussione un po' accesa, e cista visto l'argomento.

Ma non andiamo oltre.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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È una tua ipotesi oppure è scritto nel dispositivo di sentenza con la quale i tre operai sono stati reintegrati?

Prima di tutto non è una sentenza ma un decreto (lo so, sono un temperasupposte :P).

Il giudice in sostanza dice (riassumo):

1) i 3 lavoratori, durante lo sciopero, avevano sostato in una zona delimitata da apposite segnalazioni e riservata al transito dei carrelli

2) i carrelli sono dotati di sistemi di sicurezza (radar) che, all'approssimarsi di un ostacolo, si fermano, salvo poi ripartire automaticamente quando l'ostacolo viene rimosso

3) i manifestanti, ancora nella zona vietata, vengono raggiunti dai "capi" che li accusano di essersi messi lì per bloccare un carrello

4) i manifestanti ed i capi litigano ("tu hai bloccato il carrello", "no, erano già fermi", "guarda che imputo lo sciopero anche agli altri lavoratori, visto che non possono lavorare").

5) alla fine i manifestanti lasciano la zona vietata e i carrelli non ripartono automaticamente, cosa che sarebbe dovuta accadere (così si legge) se fossero stati bloccati dalla presenza dei manifestanti in quella zona.

6) ai lavoratori viene inviata una contestazione disciplinare che li accusa di essersi deliberatamente collocati in quella zona per causare il blocco di quel carrello

7) i lavoratori, tramite la FIOM, si giustificano affermando quanto ho scritto sopra, cioè che i carrelli non erano ripartiti automaticamente e che, probabilmente, chi aveva bloccato il carrello stesso, secondo loro attraverso il pulsante di sicurezza, era un responsabile UTE.

8) i lavoratori vengono licenziati per aver deliberatamente cagionato il blocco di quel carrello.

La Società deposita una memoria difensiva in cui scrive:

9) siccome nessuno dei nostri poteva aver bloccato il carrello, lo stesso deve essere andato in blocco di sicurezza perché ha urtato un ostacolo col bumper (e qui, cambiando parzialmente la ricostruzione del fatto, IMHO si sono giocati la partita)

Il giudice assume sommarie informazioni da cui apprende che:

10) i lavoratori non si erano mai avvicinati tanto al carrello da causare l'intervento del radar (blocco termporaneo con successiva ripresa automatica) né da urtare il bumper così causando un blocco di emergenza che necessitava di procedura manuale di reset.

11) era già successo in passato ed in condizioni ordinarie che i carrelli si fermassero per ragioni accidentali (urto contro viti o tappini) o per intervento umano (blocco azionato per impedire "l'accumulo" dei carrelli in caso di fermo delle linee di produzione)

Il giudice conclude che il comportamento dei lavoratori era senz'altro passibile di sanzione disciplinare perché anche se il carrello era già fermo, loro non dovevano entrare nella zona gialla. Il fatto che non abbiano cagionato il blocco del carrello (le risultanze tendono ad escluderlo), rende però il fatto non abbastanza grave da giustificare un licenziamento (non hanno interrotto la produzione, la produzione era già interrotta da prima e per altre ragioni).

Che poi FIAT (recte: S.A.T.A.) abbia comunque proceduto al licenziamento, pur avendo verificato che i fatti si erano svolti diversamente da quanto inizialmente aveva ipotizzato (il cambio di rotta nella loro memoria difensiva rispetto al provvedimento di licenziamento lo dimostra), unitamente al fatto che era in corso uno sciopero, diritto costituzionalmente protetto, lo porta altresì a stabilire che quel licenziamento aveva alla base ragioni antisindacali.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Non mi torna il punto 9: non è che ci vorrebbe una negazione nella frase: «Siccome nessuno dei nostri poteva aver bloccato il carrello, lo stesso deve essere andato in blocco di sicurezza perché ha urtato un ostacolo col bumper».

La frase esatta contenuta nella memoria di S.A.T.A., così come riportata nel decreto, è:

"Considerato che il carrellino non era in una delle stazioni di fermata, né era stato bloccato dalla società, deve necessariamente inferirsi che lo stesso sia stato bloccato per un contatto nella parte anteriore (Bumpers). A riprova di tanto si evidenzia che per riavviare il carrello è stato necessario premere un pulsante di reset posizionato sullo stesso".

In altre parole quel passo della difesa di S.A.T.A. è un autogol mostruoso :muto:

Giusto per informazione riporto l'art. 28 dello statuto dei lavoratori, applicato nel caso di cui parliamo:


Art. 28.
(Repressione della condotta antisindacale)

Qualora il datore di lavoro ponga in essere comportamenti diretti
ad impedire o limitare l'esercizio della liberta' e della attivita'
sindacale nonche' del diritto di sciopero, su ricorso degli organismi
locali delle associazioni sindacali nazionali che vi abbiano
interesse, il pretore del luogo ove e' posto in essere il
comportamento denunziato, nei due giorni successivi, convocate le
parti ed assunte sommarie informazioni, qualora ritenga sussistente
la violazione di cui al presente comma, ordina al datore di lavoro,
con decreto motivato ed immediatamente esecutivo, la cessazione del
comportamento illegittimo e la rimozione degli effetti.
L'efficacia esecutiva del decreto non puo' essere revocata fino
alla sentenza con cui il pretore in funzione di giudice del lavoro
definisce il giudizio instaurato a norma del comma successivo.
Contro il decreto che decide sul ricorso e' ammessa, entro 15
giorni dalla comunicazione del decreto alle parti, opposizione
davanti al pretore in funzione di giudice del lavoro che decide con
sentenza immediatamente esecutiva. Si osservano le disposizioni degli
articoli 413 e seguenti del codice di procedura civile.
Il datore di lavoro che non ottempera al decreto, di cui al primo
comma, o alla sentenza pronunciata nel giudizio di opposizione e'
punito ai sensi dell'articolo 650 del codice penale.
L'autorita' giudiziaria ordina la pubblicazione della sentenza
penale di condanna nei modi stabiliti dall'articolo 36 del codice
penale.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Guest EC2277

Si, confermo che si sono fregati con le loro mani.

Ad ogni modo non cambia la sostanza: se hanno occupato la corsia destinata al carrello allora ne hanno impedito il movimento per tutto il tempo durante il quale sono sostati in tale area (mica potevano riattivare il carrello con gli operai ancora presenti su tale corsia) percui, a mio parere, la loro è stata un'azione cosciente e volontaria mentre il decreto si basa su di un cavillo legale. Non su una reale violazione dell'articolo da te citato.

Infatti nessuno ha obbligato tali operai a sostare nella corsia riservata ai carrelli; azione che essi, in quanto operai, sapevano che poteva essere potenzialmente pericolosa e che avrebbe nuociuto al regolare svolgimento dell'attivita lavorativa di quanti non avevano aderito al corteo e, di conseguenza, avrebbe poturo recare danni all'azienda.

Modificato da EC2277
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in ogni caso, mi pare evidente che abbiano sbagliato quei 3 lavoratori.

poi se il giudice ha ritenuto che la motivazione fosse troppo debole per il licenziamento, è un altro discorso.

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