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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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Un'ultima cosa da aggiungere sul filone "storicopolitico" inaugurato da Wil (che congelo in attesa di decidere se farne un topic apposito), mettere i socialdemocratici del PSDI nella sinistra è come affermare che Mastella sia un convinto socialista. :D :D :D

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Quotone per l'analisi di Wil!!!

L'unica parte che non condivido in toto è il Marchionne liberista: lo è diventato da un annetto a questa parte e non completamente ("sono agnostico sugli incentivi" ;)) e perchè ora gli conviene, in sè è una svolta positiva (anche se con piglio decisamente padronale e antisindacale), vedremo se la manterrà negli anni a venire.

Le stesse mie riserve :)

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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nessun AD è liberista nel momento in cui ha la possibilità di puppare soldi a qualche governo

Chiamali scemi....loro sono pagati per far prosperare un'azienda, mica per raggiungere la pace nel mondo....

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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io spero tanto che la vicenda si concluda con una ristrutturazione e un ammodernamento del mercato del lavoro italiano. La situazione è chiara: in questo paese non si riesce a fare industria. peccato però che l'Italia non può fare a meno del settore manifatturiero.. c'è un ghezz da fare, bisogna darsi una mossa e alla svelta, i sindacati devono capire che non è più possibile fare come negli anni 70, il mondo è cambiato o ti adegui o muori.

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Le riforme sono indispensabili, ma le possono fare soltanto i politici con il concorso di sindacati e imprenditori: e qui casca l'asino. Le distinzioni tra destra e sinistra non hanno più alcun senso: questa destra (pdl+lega) non è liberale nè legalitaria (valori più o meno comuni alle destre europee), mentre il pd (chiamarlo "sinistra" appare eccessivo) è specializzato in inciuci e dibattiti sul sesso degli angeli e non ha nulla a che vedere con le sinistre socialdemocratiche europee. Entrambi si reggono grazie agli appoggi di banche, imprese e cricche bravissime a succhiare soldi pubblici con le concessioni e le finte privatizzazioni (Telecom, Alitalia, ecc...). I sindacati si vendono o difendono diritti e comportamenti a volte giusti e a volte indifendibili.

Questo, con il concorso delle varie mafie, è il sistema Italia. La sua priorità è sopravvivere il più possibile con queste logiche corporative, nessuno avanza proposte(anche copiate da altri Paesi) per una riforma radicale del sistema Italia in tutte le sue componenti perchè segherebbe l'albero (non solo il ramo) su cui è seduto. Quindi si preferisce parlare d'altro o spacciare delle microriforme per riforme risolutive, che però non risolvono nulla perchè il sistema non può permettersi riforme risolutive. Da questa classe dirigente non possiamo aspettarci nulla di veramente buono e risolutivo (l'ultima riformina vagamente liberale che io ricordi sono le liberalizzazioni di Bersani, troppo limitate per incidere sul serio).

Tutto questo Marchionne lo ha capito benissimo; le sue "picconate" servono a creare l'alibi per un progressivo sganciamento dall'Italia in favore degli Usa, molto più competitivi.

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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Chiamali scemi....loro sono pagati per far prosperare un'azienda, mica per raggiungere la pace nel mondo....

Ma infatti in tutto questo il grande assente è lo Stato. Il fatto che le nostre istituzioni siano allo sbando non è dato dalle baldracche che vi ruotano intorno, ma dal fatto che non ci sia il minimo interesse a studiare i problemi del Paese.

La gente pare stia dormendo, non si sta rendendo conto nessuno di non avere un Governo.

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Su sky tg24 c'è la diretta di Marchionne al meeting di CL, se interessa.

Opps, c'era! Qui un primo articolo:

http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2010/08/26/sergio_marchionne_faccia_faccia_operai_melfi_meeting_cl.html

Faccia a faccia virtuale fra Sergio Marchionne e i tre operai reintegrati dello stabilimento di Melfi. L'amministratore delegato della Fiat interviene oggi al Meeting di Comunione e Liberazione. Il suo intervento verrà seguito in diretta dai tre operai reintegrati a Melfi, che lo commenteranno in diretta su SkyTG24.

La loro vicenda continua intanto a far discutere. Dopo l'appello di Napolitano, ieri è intervenuta anche la Cei che, per bocca di monsignor Giancarlo Maria Bregantini, ha affermato che la Fiat "nega la dignità del lavoro". A difesa del lingotto è invece scesa in campo Emma Marcegaglia secondo cui "quello che ha fatto Fiat è in linea con la legge e con la prassi". Questa mattina inoltre lo stesso Sergio Marchionne ha risposto a Giorgio Napolitano con una lettera aperta pubblicata su La Stampa.

L'ad di Fiat ha iniziato il suo intervento parlando del caso di Melfi: ""La gravità delle accuse che ho sentito muovere verso la Fiat mi ha costretto a cambiare radicalmente il testo del del mio discorso". Marchionne, nel corso del suo intervento ha poi detto che "fino a quando non ci lasciamo alle spalle vecchi schemi non ci sarà mai spazio per vedere nuovi orizzonti". "Ci vuole un nuovo patto sociale per andare avanti"

"Non siamo più negli anni Sessanta", bisogna tralasciare l'idea della contrapposizione tra "capitale e lavoro, tra operaio e padrone". Sergio Marchionne, ad di Fiat, dal palco di Rimini lancia l'idea di un "patto sociale" per imprimere un "cambiamento". Questo perché, ha detto tra gli applausi, "se non ci adeguiamo al mondo che cambia, ci troveremmo a gestire solo i cocci del nostro passato".

Marchionne ha quindi ringraziato la Uil e la Cisl. "La maggior parte delle persone ha

compreso l'impegno e la sfida" della Fiat sul mercato ha detto l'ad del Lingotto, facendo riferimento a Luigi Angeletti e Raffaelle Bonanni.

Parlando dei tre operai di Melfi Marchionne ha ribadito che "La Fiat ha rispettato la legge" e che "i diritti e la dignità "non sono patrimonio esclusivo" di tre persone "ma di tutti i lavoratori". Aggiungendo poi che " è inammissibile tollerare e difendere alcuni comportamenti", che vedono "la mancanza di rispetto delle regole e di illeciti arrivati in qualche caso al sabotaggio".

Modificato da Felis

BMW M135i xDrive 306 cv

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L'ad di Fiat ha iniziato il suo intervento parlando del caso di Melfi: ""La gravità delle accuse che ho sentito muovere verso la Fiat mi ha costretto a cambiare radicalmente il testo del del mio discorso". Marchionne, nel corso del suo intervento ha poi detto che "fino a quando non ci lasciamo alle spalle vecchi schemi non ci sarà mai spazio per vedere nuovi orizzonti". "Ci vuole un nuovo patto sociale per andare avanti"

"Non siamo più negli anni Sessanta", bisogna tralasciare l'idea della contrapposizione tra "capitale e lavoro, tra operaio e padrone". Sergio Marchionne, ad di Fiat, dal palco di Rimini lancia l'idea di un "patto sociale" per imprimere un "cambiamento".

Ed ecco che Maglionne si prende per Rousseau. Mi chiedo quali sarebbero i termini del "nuovo patto sociale".

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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Ed ecco che Maglionne si prende per Rousseau. Mi chiedo quali sarebbero i termini del "nuovo patto sociale".

Tremonti un' idea ce l'ha:

Tremonti, legge 626 un lusso che non possiamo permetterci - Economia - ANSA.it

Tremonti, legge 626 un lusso che non possiamo permetterci

Il ministro al Berghem Fest, rinunciare a tante regole inutili

26 agosto, 10:00

MILANO - ''Dobbiamo rinunciare ad una quantita' di regole inutili: siamo in un mondo dove tutto e' vietato tranne quello che e' concesso dallo Stato'', ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, intervenendo ieri al Berghem fest, sottolineando subito dopo che ''robe come la 626 (la legge sulla sicurezza sul lavoro) sono un lusso che non possiamo permetterci. Sono l'Unione europea e l'Italia che si devono adeguare al mondo''.

''Tremonti si riferiva alla giurisdizione europea e alla sua estensione eccessiva rispetto all'obiettivo sulla sicurezza del lavoro, che resta invece essenziale'', ha poi precisato la portavoce di Tremonti, Emanuela Bravi.

no comment....

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