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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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ha natura di contratto collettivo di primo livello e incorpora e sostituisce il tradizionale doppio livello di contrattazione del settore metalmeccanico (nazionale ed aziendale).

grazie per la conferma: immaginavo fosse cosi' ma non l'ho trovato scritto da nessuna parte.

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Ichino: "La vicenda Fiat costituisce per l’Italia un evento positivo [...]"

Intervista a cura di Alessandro Galiani pubblicata dalla Agenzia Giornalistica Italiana il 29 dicembre 2010

L’accordo di Mirafiori cambia il panorama delle relazioni industriali italiano. Cosa ne pensa?

La vicenda Fiat costituisce per l’Italia un evento positivo non soltanto perché porta con sé investimenti e innovazione in un Paese incapace di attirare i capitali stranieri, ma anche e soprattutto perché ci costringe a

correggere alcuni gravi difetti del nostro sistema delle relazioni industriali: quegli stessi difetti che, nell’ultimo quarto di secolo, hanno chiuso l’Italia agli investimenti delle grandi multinazionali e ai piani industriali più innovativi.

La Fiom ne e’ rimasta fuori e viene criticata per la sua posizione definita ‘irresponsabile’. E’ d’accordo?

In un regime ispirato al principio del pluralismo sindacale, dovrebbe essere considerato del tutto normale che un sindacato firmi un accordo e un altro rifiuti di firmarlo. Le anomalie sono altre.

Quali?

Che, come accade oggi nel nostro sistema, al sindacato minoritario sia attribuito di fatto un potere di veto sull’accordo firmato dalla coalizione maggioritaria, potendo esso proclamare in qualsiasi momento lo sciopero contro il contratto stesso. E che, per altro verso, come è previsto dalla legge oggi in vigore, al sindacato che non firma possa essere negato il diritto alla rappresentanza in azienda.

Cosa farebbe al posto del segretario generale della Cgil Susanna Camusso?

Proporrei a Confindustria, Cisl, Uil e Ugl un accordo interconfederale che concilii pluralismo e democrazia sindacale: la coalizione sindacale maggioritaria dovrà essere abilitata a stipulare contratti, anche contenenti

la clausola di tregua, efficaci nei confronti di tutti i lavoratori di un settore o di un’azienda. Il sindacato minoritario avrà diritto alla rappresentanza in azienda, in proporzione ai voti conseguiti, ma non un

potere di veto. E’ la riforma proposta con il disegno di legge n. 1872, che ho presentato l’anno scorso con altri 54 senatori dell’opposizione.

Adesso il confronto si sposta sul resto del sistema. Cosa si puo’ adottare del modello Mirafiori e cosa cambia?

L’evoluzione sarà rapida. Se le cose andranno come prevedo, il contratto collettivo nazionale conserverà la funzione di rete di sicurezza per tutta la categoria, ma si applicherà soltanto in assenza di un contratto aziendale stipulato da una coalizione maggioritaria.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Fiat: posta la prima pietra della fabbrica brasiliana in Pernambuco

Martedì scorso Sergio Marchionne ha posto in Brasile, alla presenza del presidente Lula, la prima pietra della nuova fabbrica che Fiat costruirà nello stato di Pernambuco. L’impianto diventerà il secondo sito Fiat in Brasile dopo Betìm, e nascerà grazie ad un investimento di circa 1,3 miliardi di euro. A partire dal 2014 nasceranno nella nuova fabbrica 200.000 auto l’anno.

Lo stabilimento, situato nell’area industriale del porto di Suape, produrrà modelli destinati ai mercati latinoamericani e vedrà nascere al suo fianco un centro di ricerca e sviluppo. Il medesimo polo industriale intorno alla fabbrica raggrupperà poi numerosi fornitori di componentistica allo scopo di ottimizzare la logistica.

Contemporaneamente, nel periodo tra il 2011 ed il 2014, grazie ad altri 3 miliardi di investimento, anche la fabbrica di Betìm crescerà, incrementando di 150.000 veicoli l’anno la propria capacità produttiva. Con questa manovra lo storico impianto arriverà a 950.000 auto l’anno e l’intera capacità produttiva di Fiat in Brasile raggiungerà quota 1.200.000 unità l’anno.

APHRODITE, DIVA DI BELLEZZA, AMORE E VOGLIA PARLA PERFETTAMENTE ITALIANA!!!

(Parliamo di macchine italiane, eh!)

Life is too short to drive german cars!!

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Fiat: Marchionne, con il no salta Mirafiori

(Teleborsa) - Roma, 3 gen - "Se al referendum vincono i no, non faremo alcun investimento", ha detto l'Ad della Fiat, Sergio Marchionne, in vista del referendum previsto a metà gennaio tra i lavoratori dello stabilimento torinese di Mirafiori sul nuovo pacchetto di regole proposto dal Lingotto.

"Fiat non ha lasciato fuori nessuno se qualcuno ha deciso di non firmare non significa che io abbia lasciato fuori qualcuno: la Fiat ha bisogno di libertà gestionale", ha aggiunto Marchionne.

Fiat: Marchionne, capaci di produrre con o senza Fiom

MILANO (MF-DJ)--"Vediamo Fiat capace di produrre vetture con o senza la Fiom".

Lo ha spiegato l'a.d. di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, parlando a margine della cerimonia a Piazza Affari organizzata per il debutto in borsa di Fiat Industrial.

"Siccome la condizione dell'accordo e' garantire la governabilita' dello stabilimento, se andiamo ad impedire tale governabilita' avremo seri problemi. Gli accordi", ha concluso Marchionne, "saranno comunque presi con la maggioranza dei sindacati". ofb

http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-dow-jones/italia-dettaglio.html?newsId=811838〈=it

FIAT: MARCHIONNE, RIDICOLO E OFFENSIVO CHIEDERE DETTAGLI PIANO

(AGI) - Milano, 3 gen. - Richiedere con insistenza di conoscere tutti i dettagli del piano 'Fabbrica Italia' messo a punto dall'ad di Fiat, Sergio Marchionne, per il Gruppo e' cosa "ridicola" e "offensiva". La denuncia arriva dallo stesso manager, a margine della cerimonia di prima quotazione di Fiat Industrial. "Chiedere a Fiat - ha detto Marchionne - di svelare i dettagli di un piano basato su un numero di anni e progetti per poi aprire un dibattito chiaro su Mirafiori lo trovo ridicolo". Marchionne da' quindi "un consiglio": "Se si dovesse presentare un altro amministratore delegato di una azienda straniera con un assegno di 10 miliardi dicendo di voler investire in Italia, facciamoci collettivamente un grandissimo favore e cerchiamo di non importunarlo con i dettagli di un progetto che viene finanziato da lui e che fa il bene del Paese". Il manager ha poi rincarato la dose: "Vogliono vedere il resto degli investimenti? Ma che scherziamo? C'e' una ragione - ha proseguito - per cui nessuno viene ad investire qui. Sono appena tornato dal Brasile, dove ho inaugurato con Lula (l'ex presidente, ndr) una fabbrica a Pernambuco: non si sarebbe mai permesso nessuno in Brasile di farsi dare i dettagli dell'investimento, non lo fa nessun altro Paese del mondo. Smettiamola di comportarci da provinciali: quando servira' mettere gli altri 18 miliardi del piano - ha sottolineato - li metteremo". Per Marchionne, e' quindi "offensivo" che si chieda al gruppo di mostrare "i punti specifici del piano". "Non ho chiesto io allo Stato o ai sindacati di finanziare niente, e' la Fiat che sta andando in giro per il mondo a raccogliere finanziamenti. Siccome siete bravi a sindacare - ha concluso, replicando alle domande dei giornalisti - andate voi e i sindacati in giro a raccogliere i finanziamenti".

Bah...quest'ultima uscita mi lascia molto perplesso...

Modificato da wilderness
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Non sono certo che la forma sia quella corretta..... sul merito, invece, mi pare piuttosto cristallino.......

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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  • 2 settimane fa...

Ho dato un occhio all'accordo e non mi sembra male. Che i livelli di assenteismo siano elevati si sa ed è giusto combattere questa pecca. Idem gli scioperi...mio padre (e tantissimi altri) non hanno mai scioperato nella loro vita operaia e sono ancora vivi e vegeti. Alla riduzione della pausa (30 min. contro 40) guadagno 45€ lordi al mese (30 netti?), non tanto ma meglio che niente.

Io tutto questo scandalo non lo vedo, anzi

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Ho dato un occhio all'accordo e non mi sembra male. Che i livelli di assenteismo siano elevati si sa ed è giusto combattere questa pecca. Idem gli scioperi...mio padre (e tantissimi altri) non hanno mai scioperato nella loro vita operaia e sono ancora vivi e vegeti. Alla riduzione della pausa (30 min. contro 40) guadagno 45€ lordi al mese (30 netti?), non tanto ma meglio che niente.

Io tutto questo scandalo non lo vedo, anzi

scioperare non è un dovere, è un diritto.

comunque, che qualcosa dovesse cambiare, era nell'aria da tempo, e si sapeva che sarebbe arrivato il momento. non è tanto il modo in cui viene cambiata la retribuzione a spaventarmi. ci sarà da lavorare di più, da assentarsi di meno, da fare meno pause, in cambio di un piccolo aumento salariale e della certezza (?) di mantenere il posto. in tempi di crisi come questi, ci può stare.

quello che mi sconvolge, e che sconvolge tutta la contrattazione lavorativa, è ben altro.

è come ad esempio, un sindacato "di ferro" sia stato di fatto buttato fuori dalle rappresentanze. un sindacato che vale il 22 per cento della forza lavoro a Mirafiori, da quel che so. non tantissimi, una minoranza certo, ma una minoranza che pesa.

è ad esempio, che lo stesso sindacato buttato fuori non è ben chiaro come possa rientrarvi, se non mediante gentile concessione di tutti gli altri firmatari, cioè implicitamente con una resa su tutta linea nei confronti dell'accordo firmato.

è ad esempio, come gli stessi firmatari, i sindacati in primis, non possano, se non con l'appoggio di Fiat, apporre dei miglioramenti all'accordo stesso. paradossalmente, come non possano gli stessi sindacati manifestare o scioperare per ottenere questi miglioramenti, pena essere considerati inadempienti sotto il profilo contrattuale.

è ad esempio, come Confindustria possa accettarlo venendo di fatto travolta. il sospetto che la stessa Confindustria non venga travolta ma si prepari ad utilizzare questo accordo come un cavallo di Troia in tutte le grandi e medie imprese, travolgendo lei sì tutti gli assetti sindacali finora creatisi, è parecchio fondato.

è ad esempio, come sia evidente che questo governo, e lo dico senza pregiudizi ideologici, ha voluto prima di tutto dividere i sindacati, quando un governo che avesse voluto veramente fare l'interesse di tutti (impresa e sindacati), avrebbe senza dubbio chiuso a chiave sè stesso e tutte le parti sociali in una stanza, e non avrebbe riaperto la porta finché non si fosse trovata la quadra, o per lo meno un accordo ragionevole.

e qui, scusatemi tanto, vedo tanti motivi per spaventarmi ma soprattutto per scandalizzarmi.

Modificato da led zeppelin
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Temo di essere ai limiti del regolamento ma vorrei allegare questo prospetto sulle modalità di sciopero in EU.

E' un Pdf che ho trovato su google e si rifà ad un centro studi dell'università di modena e reggio emilia.

Cito quello che dice riguardo alla germania

La proposta di sciopero deve essere sottoposta a Referendum tra i lavoratori occupati negli stabilimenti interessati dallo sciopero e su di essa deve raggiungersi una maggioranza qualificata dei consensi (il 75 per cento dei lavoratori).

A voi le considerazioni..

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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Temo di essere ai limiti del regolamento ma vorrei allegare questo prospetto sulle modalità di sciopero in EU.

E' un Pdf che ho trovato su google e si rifà ad un centro studi dell'università di modena e reggio emilia.

Cito quello che dice riguardo alla germania

A voi le considerazioni..

che se è favorevole il 74 per cento, comunque non c'è sciopero. non è granché democratica, francamente, come normativa. anche se con le retribuzioni che hanno gli operai metalmeccanici tedeschi, tenuto conto anche del maggiore costo della vita in Germania, mi chiedo quanti motivi abbiano per scioperare.

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...cut...

Comunista!!! :mrgreen::)

Non sai che la nuova concertazione democratica su basa su un accordo imposto dall'AD ai lavoratori dietro amorevole avvertimento "O passa il sì o tutti a casa!!!!" ripetuto almeno 3 volte al giorno? E che le sigle sindacali dovranno firmarlo a scatola chiusa lasciando che sia l'azienda a spiegare ai dipendenti i dettagli dell'accordo? I sindacati che si adeguano avranno mille ospitate in TV e nei giornali in cui decanteranno le taumaturgiche virtù del nuovo contratto e l'infinita bontà di Marchionne che accetta di produrre in perdita in Italia chiedendo in cambio ai dipendenti un piccolissimo sacrificio ben retribuito. Quelli che non si adeguano invece verranno linciati a reti e ad edicole quasi unificate in cui verranno tacciati di massimalismo e di volere la disoccupazione per migliaia di lavoratori e verranno associati ai crimini del comunismo (Landini "testa calda" per definizione è notoriamente nipote di Stalin e di Pol Pot, nonchè cugino di Toni Negri).

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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