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Piccola ripresa delle attività a Pomigliano per l'assemblaggio delle ultimissime 159

Fiat: Pomigliano;da domani ripresa produttiva per 2 settimane

Coinvolgera' un migliaio di lavoratori per produzione Alfa 159

(ANSA) - POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI), 28 AGO - Riapriranno domani, per due settimane consecutive, i cancelli dello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco (Napoli), per una ripresa produttiva che riguardera' circa un migliaio di lavoratori, su un unico turno, per il solo modello ancora in produzione al Vico, l'Alfa 159. Il rientro in fabbrica potrebbe essere uno degli ultimi degli operai in veste 'Fiat', in quanto nello stabilimento si produrra' la nuova Panda della newco Fabbrica Italia Pomigliano, nella quale i lavoratori dovrebbero essere riassunti tutti entro i prossimi due anni.(ANSA).

Corriere del Mezzogiorno

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se parliamo della saturazione di mirafiori, l' unico modo per ottenerla è di produrre qualcosa di nuovo che ormai siamo più un museo dell' auto che una fabbrica :)

e soprattutto che sia un prodotto che si vende : mito a settembre lavora due giorni alla settimana ; idea/musa due turni alla settimana

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Niente SUV a Mirafiori.

Fiat cambia il piano

Mirafiori senza suv

Il Lingotto: a breve i modelli sostitutivi. Allarme dei sindacati: vogliamo chiarezza

di PAOLO GRISERI

TORINO - Ora è ufficiale: la Fiat "sta facendo una valutazione legata al modello da produrre a Mirafiori". Dunque non è più certo che nello stabilimento torinese si realizzeranno i due modelli di suv previsti dal piano Fabbrica Italia. La Fiat comunque garantisce che la scelta dei modelli da produrre a Torino "avverrà in tempi brevi". Dal Lingotto si lascia intendere che la decisione verrà presa entro l'autunno e che in ogni caso la produzione delle nuove auto inizierà a fine 2012, come già previsto per i suv.

La certificazione del ripensamento di Marchionne è arrivata ieri mattina con il comunicato ufficiale scritto al termine dell'incontro tra l'ad e il presidente della regione Piemonte, Roberto Cota. Comunicato che conferma la partenza dell'investimento da 550 milioni per produrre alla ex Bertone due modelli della Maserati. Quanto a Mirafiori invece si conferma la volontà di investire ma si annuncia che è in corso una valutazione sul modello da produrre.

Secondo il progetto Fabbrica Italia, che Marchionne aveva condizionato all'approvazione di nuove regole nelle relazioni sindacali, nello stabilimento torinese l'investimento avrebbe dovuto essere di un miliardo di euro per realizzare tra i 280 e i 300 mila suv all'anno da vendere in tutto il mondo con i marchi Chrysler e Alfa. Si era anche pensato a una joint venture tra Torino e Detroit che creasse una società ad hoc per gestire le Carrozzerie di Mirafiori.

Oggi, con la Fiat che è diventato il principale azionista di Chrysler, forse la joint venture non si realizzerebbe comunque perché superata dai fatti. Ma certo non sarà facile trovare modelli in grado di assorbire investimenti per un miliardo e garantire la stessa occupazione dei suv. Mirafiori infatti occupa in carrozzeria circa 5.000 persone che attualmente realizzano solo la Mito dopo che è cessata la produzione di Thesys, Alfa 166, Multipla e Punto. A far sospendere il progetto dei suv ci sarebbero non tanto le valutazioni di convenienza legate al dollaro debole (anche lo scorso anno l'euro era comunque su livelli alti) quanto le previsioni di mercato 2012. "Ci aspettiamo un mercato debole in Europa nel prossimo anno", ha detto Marchionne a Rimini sottolineando che invece le performances in Usa "sono buone". A questi dati generali si aggiunge l'effetto della crisi che in Europa si tradurrà in aumenti della tassazione per i redditi alti, deprimendo ulteriormente il mercato dei suv da questa parte dell'Atlantico.

Le reazioni dei sindacati all'annuncio di ieri mattina sono tutte di grande preoccupazione. "Marchionne ci convochi se la situazione è cambiata", chiede la Fim con Claudio Chirale. Il segretario nazionale dell'Ugl, Antonio D'Anolfo, protesta che "non si possono cambiare le carte in tavola, i patti erano chiari", mentre per Rocco Palombella della Uil, "non possiamo seguire Marchionne nei suoi cambi di programma che creano allarme tra i lavoratori". Giorgio Airaudo della Fiom parla di "gioco dell'oca della Fiat" e ricorda che i suv sono il secondo modello previsto a Mirafiori che salta. "L'importante - afferma con una punta di ottimismo Roberto Di Maulo del Fismic - è che siano garantiti gli investimenti e le produzioni e la Fiat a Mirafiori si è impegnata". Il problema semmai sono i tempi perché a Torino molti dipendenti rischiano di rimanere in cassa integrazione per buona parte del prossimo anno.

(30 agosto 2011)

http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/08/30/news/fiat_cambia_il_piano_mirafiori_senza_suv-21027031/

Modificato da wilderness
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Sono dei pagliacci! dicono e disdicono, cambiano idea ogni 6 mesi, qualcuno spiega a Marchionne che l'industria è diversa dalla finanza? senza programmazione dove crede di andare?!

La cosa mi manda in bestia, da un lato quando fanno modelli nuovi (le rare volte) li fanno bene (Giulietta, Panda3, Y) ma dall' altro navigano a vista....

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Davvero, anche con tutta la comprensione che si può avere per le difficoltà che ha avuto Fiat in questi anni, le attenuanti derivanti dall'acquisizione di Chrysler... Questa costante sensazione di indeterminatezza che si ha nell'ambito della progettazione che cela in realtà il desiderio di fare solo risultati finanziari, senza una solida cultura industriale, esaspera e ti fa dire, alla fine: ma le auto le volete davvero produrre o sono solo una grande scocciatura da debellare al più presto (almeno dall'Italia)?

"Vigila sui tuoi pensieri: la tua vita dipende da come pensi".

Libro dei Proverbi

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E' una decisione grave e a mio modo di vedere se non vi si pone rimedio anche un clamoroso autogol, si rischia infatti che anche i pochi sostenitori che rimangono al gruppozzo cambino sponda, è inoltre un favore mica da poco fatto alla FIOM.

A meno che questo non sia proprio quello che si vuole, ma io continuo a non crederlo, dopotutto non credo che a FGA il 30% del mercato italiano faccia proprio schifo.

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