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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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Guest EC2277
Si, ma non per aprirne uno nuovo di zecca appena oltre confine.

Non ho molta voglia di ricercare gli articoli (comunque sono riportati nella discussione sull'alleanza tra PSA e General Motors), ma pare che verrà chiuso lo stabilimento tedesco dove producono le Astra per spostare la produzione in Inghilterra e Polonia, verrà ampliato quello russo (immagino per soddisfare il mercato locale) e verrà chiuso lo stabilimento francese per spostare la produzione delle C5 e 508 della prossima generazione nello stesso stabilimento dove viene e continuerà ad essere prodotta l'Insignia.

Non mi pare che ci sia una grande differenza.

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per le auto i dazi dovrebbero rimanere, uso il condizionale perchè una volta lessi che la discriminante era fino al 1600cc invece da più fonti si legge che i componenti sono esentati ma non i mezzi di trasporto

Comunque tra terreni non fatti pagare, zona franca non soggetta a tassazione dello stato, il governo paga per i primi due anni i contributi degli operai. Su 1,2miliadi fiat ne doveva coprire 650milioni, ad oggi pare averne coperti 150 e il governo si è fatto garante su eventuali inadempimenti. Fiat Automobili Srbija è una joint venture: 67 per cento Fiat e 33 per cento del governo serbo

Insomma se non è 90° poco ci manca

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Ma se non fai nulla per incentivare la produzione industriale in Italia, come fai a lamentarti del fatto che le aziende delocalizzano?

Incentivare la produzione industriale in Italia? Serve un taglio netto di 10% di tassazione, almeno 15% di spesa pubblica (liberalizzazioni\no incentivi alle imprese\tagli spesa sociale), riforma del diritto (commerciale, privato e procedura, norme fiscali) e del mercato del lavoro con accountability diffusa.

Peccato che il costo politico di tutto ciò sia elevatissimo.

Btw serbia = accesso al mercato russo, costi di produzione più bassi (wages, flexibility & FC), qualità *almeno* comparabile, se non superiore, agli stabilimenti IT.

C'è un problema di fondo nell'automotive in EU: sovraccapacità produttiva. Se si associa ciò ad una situazione simile a livello globale nonché al mkt Eu in contrazione il risultato non può che essere quello di chiudere gli stabilimenti meno flessibili (leggasi per Fiat Italia, dove la situazione è tragica).

Nel settore automotive la flessibilità produttiva è un must (alta incidenza Fixed Costs, l'economie di scala funzionano in entrambi i sensi ;) )

Correr, competir, eu levo isso no meu sangue. É parte de mim. É parte de minha vida.

[sIGPIC][/sIGPIC]

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Ma infatti, nonostante il maglionato non mi stia molto simpatico per come sta gestendo il mio (credo anche il tuo) marchio preferito, stavolta non mi sento proprio di dargli torto.

Tu pensa invece che FIAT non è il mio marchio preferito, il mio marchio preferito è l'Alfa. E su alcune cose che Marchionne in passato ha detto/fatto su Alfa avrei diverse cose da ridire (come ho fatto molte volte in questo stesso forum), ma di appenderlo al pennone più alto del Lingotto perché ha stabilimenti all'estero non ci penso proprio perché se dobbiamo dare colpe (e ce ne sono tante di colpe) dobbiamo darle in primis al fatto che in Italia fare industria viene considerato alla stregua di un peccato mortale.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Non ho molta voglia di ricercare gli articoli (comunque sono riportati nella discussione sull'alleanza tra PSA e General Motors), ma pare che verrà chiuso lo stabilimento tedesco dove producono le Astra per spostare la produzione in Inghilterra e Polonia, verrà ampliato quello russo (immagino per soddisfare il mercato locale) e verrà chiuso lo stabilimento francese per spostare la produzione delle C5 e 508 della prossima generazione nello stesso stabilimento dove viene e continuerà ad essere prodotta l'Insignia.

Non mi pare che ci sia una grande differenza.

Queste sono le volontà/iniziative dichiarate un mese fa, voglio proprio vedere se ci riusciranno, mentre Marchionne c'è riuscito perfettamente e senza colpo ferire. Vorrei inoltre sottolineare che lo stabilimento Serbo non è affatto gratis, ma Fiat ha dovuto mollare una bella montagna di quattrini (600 Mil?) che probabilmente sarebbero stati meglio spesi a Mirafiori in fase di ristrutturazione per i vari jeeppini. Inoltre ci sono maestranze da formare (non banale come dimostrato a Pomigliano) e soprattutto tutta la filiera produttiva, oppure la componentistica anche in questo caso va spostata da grandi distanze? Infine, siamo sicuri che il tasso di cambio con il Dinaro un domani renda assai meno profittevole la produzione in loco?

Comunque al di là di tutto la Fiat ed il maglionato possono fare quello che vogliono anche se condivido molto poco, dovrebbe invece essere il sistema Italia a cercare di tutelare questo patrimonio industriale ma sembra sempre che il problema sia di qualcun altro. Poi un giorno ci troveremo a pagare la cassa integrazione agli operai mentre la Fiat pagherà le tasse in Usa. Quanto scommettiamo che finirà cosi?

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Com gia' detto , la cosa piu' grave non e' il maglionato che saluta e se ne va, e' che l'Italia non e' piu' considerata un mercato interessante.

Cioe' Sergione sa benissimo che le auto che fara' in Serbia non le vendera' in Italia, se non in minima parte.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Queste sono le volontà/iniziative dichiarate un mese fa, voglio proprio vedere se ci riusciranno, mentre Marchionne c'è riuscito perfettamente e senza colpo ferire. Vorrei inoltre sottolineare che lo stabilimento Serbo non è affatto gratis, ma Fiat ha dovuto mollare una bella montagna di quattrini (600 Mil?) che probabilmente sarebbero stati meglio spesi a Mirafiori in fase di ristrutturazione per i vari jeeppini.

Sempre che la somma di 600milioni sia corretta (e non mi risulta proprio così, visto che alcuni politici serbi sono abbastanza incazzati perché, a parte 100milioni pagati effettivamente da FIAT, la rimanenza viene dalla BEI e comunque dalla finanza, con garanzie a carico dello Stato Serbo), ha comprato:

1) la ristrutturazione dello stabilimento

2) lavoratori che costano un settimo di quelli italiani e non rompono il cazzo per 10 minuti di pausa

ha poi ricevuto in regalo:

a) l'area dove sorge lo stabilimento e lo stabilimento stesso

B) sgravi contributivi e fiscali enormi

c) sovvenzioni per la vendita della Punto

d) un materasso in puro lattice anallergico con rete anatomica con doghe di legno

e) un videoregistratore

f) una batteria di pentole in puro acciaio Inox.

Ora, senza arrivare al punto in cui arrivò il governo Serbo capitanato da Tadic, cioè abbassarsi i pantaloni davanti a Marchionne e mettersi a 90°, forse un qualcosina in più per incentivare la permanenza in Italia di Fiat occorrerebbe farlo, visto che, dal punto prettamente economico, restare qui non gli conviene. E non facciamo paragoni senza senso con la Serbia, per favore, perché se si sostiene che Marchionne avrebbe potuto spendere meglio quei soldi a Mirafiori o Pomigliano o altra fabbrica italiana, allora si dimostra di non avere il quadro di riferimento abbastanza chiaro.

Inoltre ci sono maestranze da formare (non banale come dimostrato a Pomigliano) e soprattutto tutta la filiera produttiva, oppure la componentistica anche in questo caso va spostata da grandi distanze? Infine, siamo sicuri che il tasso di cambio con il Dinaro un domani renda assai meno profittevole la produzione in loco?

Vedi sopra.

Modificato da loric

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Il sistema industriale italiano non è cosi marcio come tutti vogliono far credere. Rimaniamo pur sempre la seconda industria manifatturiera in Europa nonostante le politiche scellerate dell'ultimo decennio e l'ostacolo euro. Inoltre la qualità delle maestranze italiane in molti settori è senza pari, anche e soprattutto a livello tecnologico.

Ammettendo comunque che la Serbia sia un grande affarone per Fiat, che l'incremento della capacità produttiva con un nuovo stabilimento sia la cosa giusta per uno dei produttori al mondo con il minore utilizzo degli impianti, che abbiano regalato oltre al terreno, allo stabilimento, alle maestranze gratis per i prossimi due secoli, al materasso al lattice anche un paio di maglioni girocollo blu nuovi di pacca. Posto che l'Italia sia il peggior posto al mondo dove produrre auto, carissimo ed ingestibile, pieno di lavativi e scansafatiche mi spiegate che senso ha il trasferimento della Panda dalla Polonia a POmigliano? A questa stregua conveniva continuare a produrre in Polonia e mai e poi mai a Napoli. E allora? tutta la questione non regge minimamente.

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Posto che l'Italia sia il peggior posto al mondo dove produrre auto, carissimo ed ingestibile, pieno di lavativi e scansafatiche mi spiegate che senso ha il trasferimento della Panda dalla Polonia a POmigliano? A questa stregua conveniva continuare a produrre in Polonia e mai e poi mai a Napoli. E allora? tutta la questione non regge minimamente.

Infatti lo ha sempre detto che non gli conveniva ma che lo faceva per dimostrare che nonostante tutto credeva alla produzione nel paese e che avrebbe usato questo trasferimento per capire come "giravano" le cose e se valeva la pena produrre in Italia o chiudere uno o due stabilimenti. Evidentemente qualcuno non ha capito o gli ha fatto comodo non capire il messaggio (Vedi processi vari per reintegrazione di certi personaggi, permessi/scioperi sospetti in concomitanza delle partite della nazionale, etc).

Della serie, io la possibilita' di capire che che la musica e' cambiata, e di dimostrarmi che lo hai capito te la do... ma non sono un ente di beneficenza...

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Beschleunigung ist, wenn die Tränen der Ergriffenheit waagrecht zum Ohr hin abfliessen

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