Il futuro dei siti produttivi Stellantis

[loric]

Beh, un giorno di sciopero mi sembra normale in questo quadro.

E' una dichiarazione pubblica dello stesso valore di quella di Marchionne e in risposta a quella.

Marchionne ha dichiarato ufficialmente alla stampa che se le cose non migliorano a livello di mercato interno e esportazioni in futuro dovrà chiudere un impianto in Italia.

Lo sciopero di 8 ore equivale a una dichiarazione pubblica dei lavoratori che aderiscono che suona più o meno come "Non vogliamo che l'impianto di Cassino venga chiuso in un futuro prossimo. Tutti tengano conto di questo rischio e facciamo il necessario perchè non avvenga".

Ovvio se la cosa andasse oltre lo sciopero e oltre la singola giornata senza che ci siano ulteriori elementi o sviluppi, avrei anch'io da ridire in merito.

[Regazzoni]

E' uno sciopero contro il progetto "Fabbrica Italia" ed è stato proclamato solo ed esclusivamente dalla Fiom.

Ora, considerato che alla Fiat uno sciopero di una giornata fa perfino comodo in un periodo di calo produttivo e ricorso alla CIG, direi che è semplicemente un modo per il sindacato di ottenere ulteriore visibilità.

Nelle intenzioni di chi l'ha indetto è probabile che ci sia anche questo che descrivi.

Ma chi aderisce, sopratutto se stiamo parlando di una grossa fetta degli operai, se non addirittura la maggioranza, sta nei fatti "dichiarando" quello che scrivevo prima.

Non ci sono cazzi. Se c'è la possibilità futura (confermata) della chiusura di uno stabilimento e se c'è una buona probabilità che lo stabilimento che chiuda è il tuo, tu lavoratore qualcosa hai da dire e devi dirlo.

Non si può aspettare la dichiarazione "E' al vaglio la chiusura di Cassino fra un anno" per far partire un (singolo) sciopero contro la possibile chiusura.

A quel punto è troppo tardi. E' adesso che il lavoratore deve dire "non sono disposto a accettare questa eventuale chiusura" "dobbiamo fare qualcosa per scongiurala" "Azienda, enti locali, stato, altri lavoratori: guardate che può succedere questo, iniziate ad agire di conseguenza".

Comunque più che uno sciopero indetto contro "Fabbrica Italia" sembra indetto contro lo stallo di "Fabbrica Italia".

Modificato 18 Luglio 2012 da Regazzoni

[alettone75]

Ah be se non tira più nemmeno la Panda stiam freschi! non hanno ancora finito di riassumere gli operai che già vanno di cassa integrazione...

Il problema della Fiat non è tanto nel mercato europeo quanto piuttosto in quello italiano che è in caduta libera.

Purtroppo Fiat non vende una sega negli altri stati europei rispetto ad altri costruttori e quindi son dolori. O iniziano a tirare fuori qualche modello che possa fare presa anche su mercati diversi da quello italiano, dove regnao i segmenti A/B, o le così difficilmente cambieranno e le fabbriche inizieranno a saltare.

Pochi prodotti ma validi e centrati invece che pochissimi e sbilanciati tutti verso il basso... i ricarrozzamenti non li considero nemmeno in quanto sono chiaramente dei riempitivi, a parte il Freemont che è quasi una manna dal cielo e vende discretamente anche all'estero, e guarda caso non è giocattoloso come il resto della gamma.

[loric]

Nelle intenzioni di chi l'ha indetto è probabile che ci sia anche questo che descrivi.

Ma chi aderisce, sopratutto se stiamo parlando di una grossa fetta degli operai, se non addirittura la maggioranza, sta nei fatti "dichiarando" quello che scrivevo prima.

Non ci sono cazzi. Se c'è la possibilità futura (confermata) della chiusura di uno stabilimento e se c'è una buona probabilità che lo stabilimento che chiuda è il tuo, tu lavoratore qualcosa hai da dire e devi dirlo.

Non si può aspettare la dichiarazione "E' al vaglio la chiusura di Cassino fra un anno" per far partire un (singolo) sciopero contro la possibile chiusura.

A quel punto è troppo tardi. E' adesso che il lavoratore deve dire "non sono disposto a accettare questa eventuale chiusura" "dobbiamo fare qualcosa per scongiurala" "Azienda, enti locali, stato, altri lavoratori: guardate che può succedere questo, iniziate ad agire di conseguenza".

Comunque più che uno sciopero indetto contro "Fabbrica Italia" sembra indetto contro lo stallo di "Fabbrica Italia".

Guarda, io sarei d'accordo con te, ma qui stiamo parlando di Fiom.

A gennaio i simpaticoni della Fiom avevano indetto a Cassino un altro sciopero contro Fabbrica Italia, contro il contratto aziendale incostituzionale, contro la mercificazione del lavoro, etc. etc., proponendo ricorso al giudice del lavoro contro l'esclusione della propria rappresentanza sindacale dall'azienda. Ricorso peraltro rigettato.

Loro il progetto "Fabbrica Italia" lo hanno sempre osteggiato e tifano per il suo fallimento.

[elmad]

Ma non si possono leggere i virgolettati dei sindacalisti in quell'articolo:

"Per questo, l'azienda giustifica la propria incapacità nel produrre macchine innovative, adeguate alle compatibilità ambientali e alle richieste dei grandi mercati internazionali, colpevolizzando gli operai"

"La crisi di mercato è solo una scusa - aggiunge il sindacalista - in quanto siamo di fronte ad un modello vecchio ristilizzato, che non aveva molte possibilità di sfondare sul mercato, come, invece, millantavano dalla Fiat e dai sindacati firmatari dell'accordo"

Mi raccomando, eh? Se dovete comprare un'auto di segmento A non comprate la Panda, perché fa schifo, ed in qualche modo, non si sa come ma quegli (pseudo)sindacalisti lo sanno, in questo modo aiuterete anche i lavoratori di Pomigliano e di tutto l'indotto. Magari comprando una bella macchinina tedesca, perché quelli le auto le sanno fare, non come quelli che producono a Pomigliano...

Modificato 19 Luglio 2012 da elmad

[Guest EC2277]

Nelle intenzioni di chi l'ha indetto è probabile che ci sia anche questo che descrivi.

Ma chi aderisce, sopratutto se stiamo parlando di una grossa fetta degli operai, se non addirittura la maggioranza, sta nei fatti "dichiarando" quello che scrivevo prima.

Non ci sono cazzi. Se c'è la possibilità futura (confermata) della chiusura di uno stabilimento e se c'è una buona probabilità che lo stabilimento che chiuda è il tuo, tu lavoratore qualcosa hai da dire e devi dirlo.

Non si può aspettare la dichiarazione "E' al vaglio la chiusura di Cassino fra un anno" per far partire un (singolo) sciopero contro la possibile chiusura.

A quel punto è troppo tardi. E' adesso che il lavoratore deve dire "non sono disposto a accettare questa eventuale chiusura" "dobbiamo fare qualcosa per scongiurala" "Azienda, enti locali, stato, altri lavoratori: guardate che può succedere questo, iniziate ad agire di conseguenza".

Comunque più che uno sciopero indetto contro "Fabbrica Italia" sembra indetto contro lo stallo di "Fabbrica Italia".

Il problema è che lo sciopero è stato indetto dalla sola FIOM. Fosse stato indetto anche dalle altre organizzazioni sindacali potrei darti ragione, ma essendo stato indetto dalla sola, solita FIOM mi viene da pensare che il rischio di chiusura non sia così concreto; al momento attuale almeno.

[Regazzoni]

Il problema è che lo sciopero è stato indetto dalla sola FIOM. Fosse stato indetto anche dalle altre organizzazioni sindacali potrei darti ragione, ma essendo stato indetto dalla sola, solita FIOM mi viene da pensare che il rischio di chiusura non sia così concreto; al momento attuale almeno.

[accul]

"La crisi di mercato è solo una scusa - aggiunge il sindacalista - in quanto siamo di fronte ad un modello vecchio ristilizzato, che non aveva molte possibilità di sfondare sul mercato, come, invece, millantavano dalla Fiat e dai sindacati firmatari dell'accordo"

e allora la golf che è da 30 anni sempre uguale che dovrebbero fare gli operai della vw? spararsi? ma contano fino a 10 prima di parlare queste persone?

[TONI]

se l' ipotesi di fare di pomigliano e cassino un unico comprensorio, la paura dei lavoratori di cassino è più che legittima sia che si parli di fiom o di qualsiasi altro

quando anni fa fecero il comprensorio tra mirafiori e rivalta, molti, e tra questi io, venimmo prima "deportati" a rivalta per poi ritornare a mirafiori con tutti i rivaltesi quando lo stailimento venne chiuso e riadattato per altri scopi

torino e rivalta sono vicine, c'era un leggero danno economico per la strada in più ma tutto sommato era una cosa accettabile

penso che per uno che lavora a cassino avere la prospettiva da un giorno all' altro di dover andare a lavorare a pomigliano non sia proprio una cosa piacevole ed economicamente sostenibile : 100 km ed un' ora di viaggio di distanza x due volte tutti i giorni. Per carità c'è chi è costretto anche a fare di peggio, comunque la preoccupazione è legittima

e chiaramente se ci fosse da scegliere se chiudere tra pomigliano e cassino, per un discorso di dimensioni, credo che quest' ultimo ne farebbe le spese

resta sempre comunque il fatto che ad oggi, purtroppo per me, se uno deve chiudere non può essere che mirafiori : troppo grosso, troppo vecchio, troppo vuoto e , con le produzioni di oggi, troppo difficile da saturare

[Trucido]

resto su mio punto di vista per mirafiori: Home - Die Gläserne Manufaktur

Se fatto bene, hai la possibilitá di fare di tutto, in mezzo al centro.. E trovi operai che nel desserto di Pomigliano o Cassino non trovi. Chiuderanno - se uno dei due, e esalterano (semiartigianalmente) il nord.

T!