Il futuro dei siti produttivi Stellantis

[Guest EC2277]

Ho letto l'intervista e credo che SM abbia risposto chiaramente a tutte le domande, ma ce ne una che mi ha fatto riflettere non poco:

Il rischio è di disperdere un know how, una sapienza del lavoro, un universo dell'indotto, un marchio storico. Non ci pensa?

"Le rispondo così: lei non può saperlo, ma nei piani strategici del 2004 la Peugeot aveva considerato la Fiat fallita, e aveva programmato la conquista delle sue quote di mercato, come se la nostra azienda non ci fosse più. Fallita, cancellata, capito? Oggi la situazione è completamente diversa. Bisogna solo capire in che mondo viviamo. C'è un rapporto di Morgan Stanley secondo cui nello scorso decennio General Motors ha pompato 12 miliardi di euro in Europa, a fondo praticamente perduto".

Qesta è la risposta a chi si lamenta dell'operato di SM...

Credo che anche la Volkswagen stia impostando la sua attuale strategia dando per scontato che almeno una tra la Opel, la PSA, o la stessa FIAT sia destinata a fallire e ciò mi fa supporre che alla fine della crisi sarà lei a strillare.

Modificato 18 Settembre 2012 da EC2277

[boygrunge]

questo paese non si merita una FIAT guidata da Marchionne.. troppo onesto intelettulamente e per nulla "intrallazzato" con tutti quelli di cui ci si lamenta (caste varie, politici, etc.) solo perché non si è con loro a Bengodi.

La volpe e l'uva.

Serghio, "non ragioniam di lor, ma guarda e passa."

Please, don't live us alone. Thank you!

[justjames]

Cmc tradotto saltano due stabilimenti, mirafiori ed uno tra Melfi e Cassino....

SM non ha detto questo. E lo sai bene.

[itr83]

Avendo iniziato da quest'anno studi nel settore finalmente riesco a capire bene il Marchionnepensiero e comprendo che è una filosofia logica dal punto di vista manageriale. Che poi possa essere vista come in base ad altri punti di vista (politici, sindacali, etc.) è altrettanto comprensibile. Tutti esagerano ma nessuno vuole contrattare con l'altro e perderci qualcosa, il succo è questo: da una parte lo stato che non vuole negoziare alcun tipo d'incentivo non al consumo ma bensì alla capacità di attrarre investimenti (e per incentivo intendo andare sui livelli europei di costi globali per produrre), i sindacati sono branche politiche le quali non vogliano mai perdere niente e alla fine si ritrovano ad accettare accordi indecenti a causa della loro inflessibilità nelle trattative o finiscono per perdere tutto, e la fiat fà il ruolo di chi tiene le briglie in mano. Siamo in una fase economica disastrosa ovunque, figuriamoci per il mondo dell'auto. Alcuni con la crisi ci si parano il culo, ci son sempre i furbetti che così magari non pagano il fornitore o gli operai ed accumulano fondi neri, ma un'ampia e assoluta maggioranza è schiacciata: come pretendete che si possa comprare un auto nuova? Basta entrare nei concessionari per vedere la situazione... Un esempio è la 208: nun se vende. È pieno di km0 nei piazzali. Eppure è un modello nuovo, tutto sommato riuscito, ben scontato già da ora. Come può una società rinnovare il proprio modello di presenza nel segmento (riferimento non troppo velato a punto) quando il concorrente con un modello nuovo non riesce a venderlo? Non fa prima a vendere un prodotto già ammortizzato a prezzi più decenti guadagnandoci sempre qualcosa sopra piuttosto che perderci?

Il problema è che un modello vecchio alla lunga non lo vendi più, vedi 147 gli ultimi tempi: bella macchina venduta a prezzi da saldo in un mercato più ampio dell' attuale eppure non vendeva più niente.

Punto fuori dall' Italia è già in questa situazione, da noi va ancora benino ma per quanto? 3 anni non li reggerà di sicuro...

Poi ti trovi un intero stabilimento quasi fermo, questo non è un costo?

[Guest EC2277]

Questo è il dramma: non poter scegliere qual'è l'opzione che consente massimizzare gli utili, o quantomeno d'invertire una tendenza. L'unica cosa si può fare è scegliere come ridurre le perdite.

Fiat: su calo vendite in Europa grava pessimo risultato mercato Italia.

Roma, 18 set. (Adnkronos)- Il forte calo delle vendite a luglio e agosto di vetture del gruppo Fiat in Europa e' dovuto "soprattutto al pessimo risultato del mercato italiano, molto piu' negativo rispetto all'Europa (-21% in luglio e -20,2% in agosto)". Lo afferma in una nota il Gruppo Fiat sottolineando che, "il calo complessivo del mercato penalizza soprattutto il segmento delle city car, in cui Fiat e' particolarmente forte".

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Fiat-su-calo-vendite-in-Europa-grava-pessimo-risultato-mercato-Italia_313706163014.html

Può sembrare la scoperta dell'acqua calda e probabilmente lo è, ma quando una crisi viene generata da una contrazione del potere d'acquisto della massa degli operai, contrazione a sua volta causata dalla perdita dei posti di lavoro, è naturale che siano proprio le aziende produttrici di prodotti popolari a risentirne maggiormente. Se ciò poi si sovrappone ad una situazione che era già precedentemente critica, allora il risultato è quello al quale assistiamo.

Modificato 18 Settembre 2012 da EC2277

[justjames]

questo paese non si merita una FIAT guidata da Marchionne...

Quoto.

Qui vanno bene i Della Valle e i Montezemolo.

Comunque...io non mi vedo SM sbaraccare e scappare come un codardo. Ha un ego spropositato, non credo che lasci campo libero ai buffoni italioti che si spacciano per sindacalisti...boh, io la vedo così...

Appunto quindi non mi va più di sentire dire che sta fiat non è più come prima...la differenza che la carità non la fa più in italia ma dove gliela fanno...del resto tutti fanno così hai ragione.

...

Stefano, la FIAT non ha mai chiesto soldi alla Serbia... è il governo serbo ad averli dati a FIAT! E la stessa cosa la fa la Turchia. Ma perché non vuoi capire quello che ti dicono?

Modificato 18 Settembre 2012 da justjames

[Cosimo]

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Modificato 18 Settembre 2012 da stev66
no flames, grazie

[Regazzoni]

Non alziamo troppo i toni.

Grazie

[Guest EC2277]

…

Hai un messaggio in arrivo ma la tua casella è piena!

[Regazzoni]

Come se non avessi scritto nulla, vero?

Abbassiamo i toni.

Ultimo avvertimento, poi partono sanzioni.