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Caro Albizzie i mali endemici dell'Italia li conosce qualunque impresa che ha la sfortuna di lavorare in un paese che tratta l'imprenditoria non come una risorsa (l'unica sana risorsa di questo paese) ma come un nemico da abbattere (e ci stanno riuscendo alla fine).

Marchionne ha utilizzato le difficoltà che un'impresa incontra nel lavorare qui come un' ottima scusa per tenere il freno sempre tirato . Bene, è un fatto che se questo paese ancora non è andato a fondo è perche esistono decine di migliaia di imprenditori che invece di lamentarsi, ssi rimboccano le maniche e con la valigetta salgono sull'aereo e viaggiano. E l'export italiano, in un momento di merda epocale generalizzato, cresce.

Io do ragione a Marchionne quando afferma che questo paese va rigirato come un calzino, è sacrosanto ma ha rotto i maroni col giustificare il fatto che FIAT in Europa è in queste condizioni solo per colpa degli altri.

Per vincere le sfide col mercato, il mercato va affrontato ( e lui lo fa, vincendo, in Brasile e NA). Laddove invece si ritira e nemmeno ci prova, salvo anzi prendersela incredibilmente con chi sa fare meglio il suo mestiere, colleziona disastri.

Marchionne non ha una politica industriale per l'Europa, questa è la triste realtà. non solo, dal mio modesto punto di vista tutto quello che è stato fatto sino ad ora (puntare su FIAT che come tutti i marchi generalisti è in crisi e non sul premium che regge meglio), non investendo quando se lo poteva permettere su modelli vincenti e non su vaccate come la Delta o la Croma, è stato praticamente tutto sbagliato! Il mercato europeo è saturo? a perche forse quello Nord Americano è invece vergine??

Marchionne è il nipotino viziato dell'avvocato devono dire la verità, hanno stancato a prenderci in giro. Fatti, non pugnette...

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Si torna per l'ennesima volta alla solita obiezione: come si affronta un mercato che cessa di esistere?

Oppure si può correggere l'affermazione di Caravaggio nel seguente modo: «Per vincere le sfide del mercato è necessario affrontarlo nel modo giusto.» e poiché i marchi popolari sono quelli che più risentono della crisi, chi ci dice che il modo giusto d'affrontare il mercato in questo momento, non sia proprio quello di commercializzare pochi modelli ma con elevati margini?

Anziché lanciarne tanti con bassi margini.

P.S. Ogni riferimento alla 500L ed alla situazione della Peugeot è puramente voluto.

Modificato da EC2277
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Caro Albizzie i mali endemici dell'Italia li conosce qualunque impresa che ha la sfortuna di lavorare in un paese che tratta l'imprenditoria non come una risorsa (l'unica sana risorsa di questo paese) ma come un nemico da abbattere (e ci stanno riuscendo alla fine).

Marchionne ha utilizzato le difficoltà che un'impresa incontra nel lavorare qui come un' ottima scusa per tenere il freno sempre tirato . Bene, è un fatto che se questo paese ancora non è andato a fondo è perche esistono decine di migliaia di imprenditori che invece di lamentarsi, ssi rimboccano le maniche e con la valigetta salgono sull'aereo e viaggiano. E l'export italiano, in un momento di merda epocale generalizzato, cresce.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Eh? Ho capito bene? Bisogna puntare sui modelli premium nel bel mezzo della crisi?

Audi sempre in positivo, la range evoque....sono forse utilitarie da prezzo che sono in affanno in un momento di crisi?

Ovvio il premiumm da grandi numeri per farlo bene con una gamma un minimi completa devi avere anche i soldi....è sempre quello il punto.

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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Audi sempre in positivo, la range evoque....sono forse utilitarie da prezzo che sono in affanno in un momento di crisi?

Ovvio il premiumm da grandi numeri per farlo bene con una gamma un minimi completa devi avere anche i soldi....è sempre quello il punto.

Audi in positivo in Europa? E' notizia di due settimane fa che il gruppo VW intende tagliare di 300.000 unità annue la produzione di auto per l'Europa. Non so se taglieranno le Polo o le A6, non ne ho la più pallida idea, ma evidentemente qualche problema devono averlo anche i potentissimi crucchi.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Io qui noto una bella contraddizione. Da una parte riconosci che fare industria qui in Italia è da masochisti, dall'altra affermi che Marchionne utilizza i mali italici come una scusa per tirare il freno a mano. A parte il fatto che Marchionne non ha bisogno di alcuna scusa, nel senso che non deve convincere nessuno a dargli il permesso di mollare il Belpaese domattina, dato che non c'è santo che possa impedirgli di portare tutto a Detroit, ti chiedo di risparmiarci la tiritera dei millemila piccoli imprenditori che si rimboccano le mani e non si lamentano perché è una enorme balla. Si lamentano tanto e hanno mille ragioni per farlo, visto che sono col guano fino al collo e finiscono a rotoli... o delocalizzano. Lo so, li vedo ogni giorno. Cadono come mosche o vanno all'estero. E comunque paragonare la FIAT alla Paolo Rossi e figli s.r.l. non ha senso.

Se prendiamo atto che il mercato qui non c'è, tutto quello che dici sopra diventa automaticamente privo di senso. Siamo nella crisi più nera dall'ultimo dopoguerra. O vuoi invece sostenere che va tutto bene Madama Dorè? :roll:

Eh? Ho capito bene? Bisogna puntare sui modelli premium nel bel mezzo della crisi?

Ti cito solo per dire che condivido tutto e poiché mi sono stancato di ripetere le stesse cose, oramai non rispondo più con argomentando ampiamente quanto siano contraddittori e fallaci certi ragionamenti.

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