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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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Trovo perfetta questa impostazione umana che Marchionne dà al dialogo diretto con i lavoratori degli stabilimenti. In un'azienda management e maestranze non sono nemici ed il fatto che in Italia non lo si riesca a capire è il nocciolo del nostro problema.

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Comunque sono fiducioso, questo clima "diretto" tra ceo e maestranze e la celerità con cui si è risolta la questione sta a significare che anche in Italia vi è la possibilità di instaurare normali relazioni industriali. Bene così.

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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Comunque sono fiducioso, questo clima "diretto" tra ceo e maestranze e la celerità con cui si è risolta la questione sta a significare che anche in Italia vi è la possibilità di instaurare normali relazioni industriali. Bene così.

Inizio a pensare che Marchionne sia l'unico che stia facendo bene il suo dovere. Tra lo 'stato' che non fa nulla per le imprese ed i sindacati che muovono proteste assurde e fuori luogo...:roll:

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Grande mossa di Marchionne, questo deve dare fiducia alle maestranze e far capire che il capo non ha paura ad andare in fabbrica e a parlare con chi lavora in fabbrica senza delegare ai dirigenti e ai sindacati che si dilungano in sterili polemiche. Rapida soluzione indolore e condivisa, soprattutto RAPIDA non in stile italiano! D'altra parte la Maserati ha bisogno di produrre......vediamo se adesso andrà avanti l'allargamento degli uffici Alfa /Maserati a Modena.

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C'e' da dire che in assemblea i delegati locali hanno spiegato ilmperche' delle loro proteste ed il fatto che non fossero completamente ingiustificate. E sergione ha preso ato, spigando il perche' delle posizioni fiat.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Marchionne porta gli industriali a vedere come si fanno le Maserati

Matteo Renzi non si è presentato all'assemblea dell’Unione degli industriali di Torino ("impegni istituzionali") e non c'era nemmeno il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ("indisposizione"). Sergio Marchionne però è sembrato non farci caso e ai giornalisti che gli hanno chiesto se tornerebbe in Confindustria ha risposto: "Non credo". Poi ha portato i colleghi a Grugliasco dove gli ha fatto vedere come si fanno le Maserati. "Arrivando qui ho visto una cosa bellissima: la Ghibli. La comperò senz'altro - ha detto Oscar Farinetti, il patron di Eataly -. Nel parcheggio degli ospiti ci sono un sacco di auto tedesche. Questa farà cambiare idea a molti, che torneranno a comprare italiano". Marchionne lo ha sempre detto: produrre qui è fondamentale per il paese ed il record di vendita delle Maserati fa ben sperare per il futuro.

Ma non è tutto così tranquillo, alcune questioni sindacali restano aperte. Dopo lo sciopero di un'ora indetto dalla Fiom che tanto ha fatto arrabbiare Marchionne, il manager cerca di calmare gli animi, invita al dialogo le parti sociali e invita la Fiom "a sedersi al tavolo, entrando a far parte di questa bella realtà". A suggellare quest'atmosfera di serenità è arrivato persino un abbraccio a John Elkann da parte di un'operaia. Questioni sindacali a parte, quest'estate sarà rovente per Marchionne, alle prese con il completamento della fusione tra Fiat e Chrysler. All'inizio di agosto ci sarà l'assemblea degli azionisti e poi entro la fine dell'anno la quotazione a Wall Street.

Marchionne porta gli industriali a vedere come si fanno le Maserati - OmniAuto.it

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Maserati, l'azienda mette a dieta gli operai. La Uilm: "Nuovo contratto, o dimagrire sarà inevitabile" - Repubblica.it

Iniziativa lodevole, volevo chiedervi ma quanto prende un operaio in fiat ? Il sindacalista sostiene che fanno la fame.

http://ilmalpaese.files.wordpress.com/2011/01/fiat-marchionne-linghiotto-operai.jpg

Firma editata dallo staff: dimensioni non consentite, verificare i formati utilizzabili elencati nel regolamento

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Contratto Fiat, firmato l’accordo

L’intesa dopo 8 mesi di trattativa: da luglio una tantum da 260 euro ai lavoratori

Finalmente dopo otto mesi di trattativa - e una rottura un mese fa di una qualche rilevanza- Fiat e sindacati raggiunto l’accordo per il rinnovo della parte economica: 260 euro lordi che saranno pagati con la busta di luglio e che saranno percepiti anche dai cassintegrati. Le parti inoltre hanno scritto nell’intesa che dal 22 settembre partirà la trattativa per il rinnovo triennale del contratto che si dovrà concludere entro ottobre.

Tale accordo «ridefinirà dal punto di vista sia retributivo sia normativo le regole pattizie alla luce delle esigenze e delle prospettive poste dai piani industriali presentati da Fiat e Cnh Industrial».

Soddisfatti i sindacati firmatari – Fim, Uilm , Fismic, Ugl, Associazione Quadri – soprattutto perché la una tantum sarà pagata anche a chi è in cassa. Per l’azienda l’accordo è il risultato di tutti gli sforzi fatti per trovare una soluzione prima della pausa estiva.

La Stampa - Contratto Fiat, firmato l?accordo

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