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Messaggio aggiunto da AleMcGir,

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Inviato

Vedendo le notizie su Atessa viene davvero da dar ragione a chi diceva che c’è una strategia di dismissione da parte dell’azienda in Italia. Era il gioiello che teneva su la produzione italiana con margini straordinari. Se distruggono tutto anche lì, con lo spostamento in Polonia per guadagnare ancora di più, sono davvero ingiustificabili. Stellantis sta diventando sinonimo di capitalismo finanziario bieco e privo di responsabilità sociale. In questo caso guadagnavano pure, ma probabilmente non abbastanza. Tra questo e il disastro americano c’è davvero da farsi due domande sulla leadership del gruppo e intendo in primis gli azionisti di maggioranza, ancor prima del management.

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Inviato

faccio pure notare che finiti gli incentivi sui commerciali (credo) , l'edilizia che non tira, l'industria in calo, 

e soprattutto l'aver riempito i concessionari ci stà rifiatare dopo anni "strani" post covid.

 

Aggiungo i camper , che pure loro erano in una bolla assurda...

Guidatore medio di S.w. mi piacciono le auto , fumatore Light e AD INTERIM convivente... questo è nicogiraldi....

875kg - 260+ cv i numeri del mio piacere

Inviato
4 minuti fa, GFab scrive:

Vedendo le notizie su Atessa viene davvero da dar ragione a chi diceva che c’è una strategia di dismissione da parte dell’azienda in Italia. Era il gioiello che teneva su la produzione italiana con margini straordinari. Se distruggono tutto anche lì, con lo spostamento in Polonia per guadagnare ancora di più, sono davvero ingiustificabili. Stellantis sta diventando sinonimo di capitalismo finanziario bieco e privo di responsabilità sociale. In questo caso guadagnavano pure, ma probabilmente non abbastanza. Tra questo e il disastro americano c’è davvero da farsi due domande sulla leadership del gruppo e intendo in primis gli azionisti di maggioranza, ancor prima del management.

Beh da parte di chi lo sosteneva, i segnali c'erano ed erano lampanti. In Italia rimarrà solo la produzione di lusso e non sarà di Stellantis.

  • Mi Piace 1

BMW M135i xDrive 306 cv

Inviato
1 ora fa, Auditore scrive:

Il trucco sta nell'aver aperto in Polonia con la scusa di aumentare la produzione, mentre qui si va in cassa integrazione. Guarda caso in Polonia lo stabilimento va a gonfie vele.
Praticamente stanno delocalizzando senza chiuedere la fabbrica (per adesso)...

Allora avevo ragione due anni fa 😂

Inviato (modificato)
6 minuti fa, KimKardashian scrive:

Allora avevo ragione due anni fa 😂

Sempre "al passo" tu. 😂

Modificato da Felis
  • Ahah! 1

BMW M135i xDrive 306 cv

Inviato
3 ore fa, KimKardashian scrive:

A cosa sono dovuti questi problemi ad Atessa? Al trasferimento di parte della produzione in Polonia? O è un calo di domanda?

Ma non si era detto(chiedo, perchè non ho più le info sottomano) che lo stabilimento Polacco era più piccolino di quello di Atessa, e che serviva più che altro per assemblare gli E-Ducato e cugini exPSA elettrificati?Come mai adesso c'è un presunto sorpasso di quest'ultimo su Atessa? 🤔

Oppure c'è qualche momentanea ripicca di STLA verso il governo che sta minacciando di non dargli i fondi PNRR per Termoli?

 

La mia è una semplice domanda/supposizione sia chiaro.

Detto questo, c'è bisogno che il governo inizi a venirne a capo, abbiamo un ministro che sono 2 anni che mugugna su STLA e come salvaguardare la produzione rimasta. In Italia non c'è uno stabilimento che sta andando bene post STLA.

Melfi non regge più senza 500x e con Renegade/Compass agli sgoccioli, e le nuove auto su stla medium a fine 2024 ancora non si vedono.

Pomigliano come volumi regge grazie alla Panda 312(fino a quanto però?) mentre Tonale mi sembra già in flessione vedendo i numeri di vendita di quest'estate.

Mirafiori ha perso le Maserati e la 500e di sicuro non basta per dare volumi sufficienti a quell'impianto per stare in piedi, mentre la 500 ibrida dista più di un anno da oggi.

Cassino prego solo che le prossime AR non siano solo BEV, e che oltre alle AR si faccia altro come Jeep/Lancia/DS di alta gamma.

Atessa lo abbiamo detto.

Termoli e ACC sembrano ai ferri corti con il governo, oltretutto quegli avidoni non vogliono manco aprire una linea per assemblare i puretech 1.2/1.6 che tanto servirebbero alle prossime Melfiane.

 

Scordo qualcosa?

 

E comunque quando qualche annetto fa dicevo che questi saranno anni interessanti, è perchè FINALMENTE si è arrivati ad un dunque con questi poli produttivi, o si danno nuove commesse/modelli(e alcuni devono anche essere modelli di volume come lo erano Renegade/500x) oppure si chiude. Molto semplice.

 

Detto questo, mi auguro pure che il governo non decida di strappare la corda con STLA a favore dei cinesi, non tanto perchè non danno occupazione, ma perchè poi ci mettono tutto il loro know how e componentistica, spazzando via le nostre eccellenze(DR lo citiamo sempre, ma anche Benelli in campo motociclistico è un ottimo esempio, moto fatte in cina con il solo design italiano e quindi 4 gatti che lavorano in quel di Pesaro).

 

Di certo è che in Italia, sarà difficile avere più di 500 mila autovetture prodotte, altro che un 1 milione(puro copium da parte del ministro).

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Nell'automotive nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si ricarrozza.

Inviato
7 minuti fa, Graziano68dt scrive:

Ma non si era detto(chiedo, perchè non ho più le info sottomano) che lo stabilimento Polacco era più piccolino di quello di Atessa, e che serviva più che altro per assemblare gli E-Ducato e cugini exPSA elettrificati?Come mai adesso c'è un presunto sorpasso di quest'ultimo su Atessa? 🤔

Gliwice nasceva in vista dello scioglimento dell'accordo SEVEL tra FCA e PSA. I franco tedeschi avrebbero lasciato Atessa e continuato in Polonia con un progetto indipendente, a cura di Opel.

 

Con la nascita di Stellantis, i progetti sono stati riunificati, ma si sono ritrovati due fabbriche. Teoricamente Gliwice è più piccolina, ma non so a questo punto quanto siano fondate le paure degli italiane.

  • Grazie! 1
Inviato
Vedendo le notizie su Atessa viene davvero da dar ragione a chi diceva che c’è una strategia di dismissione da parte dell’azienda in Italia. Era il gioiello che teneva su la produzione italiana con margini straordinari. Se distruggono tutto anche lì, con lo spostamento in Polonia per guadagnare ancora di più, sono davvero ingiustificabili. Stellantis sta diventando sinonimo di capitalismo finanziario bieco e privo di responsabilità sociale. In questo caso guadagnavano pure, ma probabilmente non abbastanza. Tra questo e il disastro americano c’è davvero da farsi due domande sulla leadership del gruppo e intendo in primis gli azionisti di maggioranza, ancor prima del management.

Vi stupite ancora, la società civile creata in Europa è destinata a perire ai sistemi nati in USA e fatti propri dalle economie asiatiche, profitto a tutti i costi e governi che se ne sbattono del welfare e concetti come uguaglianza sociale e diritti universali.
  • Grazie! 2
Inviato

  

1 minuto fa, diciottocavalli scrive:

Gliwice nasceva in vista dello scioglimento dell'accordo SEVEL tra FCA e PSA. I franco tedeschi avrebbero lasciato Atessa e continuato in Polonia con un progetto indipendente, a cura di Opel.

 

Con la nascita di Stellantis, i progetti sono stati riunificati, ma si sono ritrovati due fabbriche. Teoricamente Gliwice è più piccolina, ma non so a questo punto quanto siano fondate le paure degli italiane.

Si in effetti mi ricordavo che Gliwice era più recente di Atessa, e che ora si ritrovano 2 stabilimenti "gemelli".

C'è da dire che Atessa fino a questa primavera viaggiava a cannone, e che anche Carlos ne parlava abbastanza bene, addirittura come se fosse un preludio a stellantis/esempio da seguire:

 

“Per certi versi – ha sottolineato Tavares - la storia di Stellantis è iniziata qui quasi-mezzo secolo fa, costruendo insieme in Italia i migliori furgoni del mercato"

 

https://www.repubblica.it/motori/2024/01/24/news/tavares_rilancia_atessa_stabilimento_cruciale_per_stellantis_al_via_la_produzione_dei_nuovi_large_van-421966194/

 

Il calo repentino secondo me si spiega con 2 motivazioni:

 

1)Calo della domanda del prodotto;

2)Qualche malumore di STLA verso il Governo nel non concedere i fondi PNRR ad ACC per Termoli.

 

E quindi di sto periodo mandano un po' avanti lo stabilimento polacco..

 

Nell'automotive nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si ricarrozza.

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