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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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1 ora fa, Xile scrive:

Scusate ma questa frase: "Noi abbiamo sempre detto due cose. La prima: produciamo quello che vendiamo" non cozza con il problema in USA di macchine ferme in inventario e che sono invendute?

Ma davvero ancora cercate filo logico tra le varie interviste di JPI?

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I don't think he speaks for the US management. JPI = Europe, Alfa – and Peugeot before.

 

The 1.2 EB chief engineer told in a recent L'Argus interview that the EB2 Gen. 3 had input from Turin and Rüsselsheim.

Modificato da pumadog
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Cita
Stellantis Pro One, la business unit dedicata ai veicoli commerciali, avvia la produzione di veicoli elettrici ad Atessa
  • Nello stabilimento di Atessa, il più grande impianto europeo di veicoli commerciali leggeri, è stata avviata la produzione dei nuovi furgoni di grandi dimensioni BEV di Stellantis Pro One.
  • Il sito abruzzese, fiore all’occhiello dell’industria italiana che esporta all’estero in 75 paesi oltre l’80% della sua produzione, svolge un ruolo centrale nel piano strategico Dare Forward 2030 di Stellantis e contribuisce al successo di Stellantis Pro One nel mondo oltre che costituire un ulteriore passo verso la transizione energetica anche nel mercato dei veicoli commerciali.
  • Nello stabilimento italiano viene prodotta la maggior parte dei furgoni di grandi dimensioni, che rappresentano circa il 30% di tutte le vendite di van Stellantis. Tra questi il pluripremiato Fiat Professional Ducato, il veicolo commerciale più venduto in Italia, ed il leader assoluto dei veicoli ricreazionali in circolazione in Europa con oltre il 70% sul parco circolante europeo, premiato per il sedicesimo anno consecutivo in Germania dai lettori della rivista specializzata "Promobil" come "Miglior veicolo base camper dell'anno 2024"
  • Grazie anche a questa nuova offerta di prodotto lo stabilimento ha incrementato i turni di produzione da 2 a 2.5.

 

È partita la produzione dei nuovi Large Van elettrici di Stellantis Pro One presso l’iconico stabilimento di Atessa (Chieti), il più grande e flessibile impianto europeo di veicoli commerciali leggeri (LCV), dalle cui linee uscirà la nuova generazione di FIAT Professional Ducato, Peugeot Boxer, Citroën Jumper, Opel Movano e Vauxhall Movano.

 

Il primo modello ad essere prodotto è la versione cabinata dell'e-Ducato, il best seller del mercato italiano dei veicoli commerciali con una quota di mercato nel suo segmento di riferimento del 24% a fine ottobre di quest’anno. Inoltre, grazie anche a questa nuova offerta di prodotto lo stabilimento ha incrementato i turni di produzione da 2 a 2.5, a conferma del buon momento di Stellantis Pro One, la business unit dedicata agli LCV che sta raccogliendo successi commerciali a livello globale.

 

Creato nel 1979 nell’ambito della joint-venture tra Fiat e PSA-Peugeot Citroën, il sito produttivo di Atessa è stato inaugurato nel 1981 e ha una superficie di oltre 1,2 milioni di metri quadrati e può produrre fino a 1.200 veicoli al giorno. Attualmente oltre l’80% dei veicoli prodotti è esportato a livello internazionale in 75 paesi a testimonianza dell’importanza dello stabilimento italiano, uno dei pilastri della strategia di Stellantis Pro One con cui Stellantis mira a raggiungere le leadership globale con i marchi Citroën, FIAT Professional, Opel, Peugeot, Ram e Vauxhall.

 

Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer, Enlarged Europe and CEO of Stellantis Pro One, dichiara: “In Stellantis siamo orgogliosi dell’eccellenza produttiva che caratterizza lo stabilimento di Atessa, un punto di riferimento a livello mondiale nella produzione dei VAN. Questo stabilimento, che vanta una prestigiosa storia in Italia da oltre 40 anni, rappresenta un simbolo di qualità e oggi celebriamo l’avvio della produzione dei large van elettrici per tutti i 5 brand Stellantis di veicoli commerciali come ulteriore conferma dell’impegno concreto dell’azienda in Italia. L’investimento ad Atessa per la produzione di veicoli BEV è parte integrante del piano industriale di Stellantis in Italia e segna un ulteriore passo significativo nella realizzazione del piano strategico di Stellantis Dare Forward 2030, che prevede la riduzione del 50%, rispetto all’anno 2021, delle emissioni di carbonio e con l’obiettivo di trasformarsi, entro il 2038, in una realtà tecnologica di mobilità a zero emissioni nette di carbonio. Un traguardo che sottolinea l’impegno dell’azienda nel promuovere la sostenibilità e nell’essere protagonista di un futuro sempre più innovativo e responsabile.”

 

L’avvio della produzione ad Atessa è quindi una pietra miliare nella storia del sito abruzzese, che conferma sia l’impegno di Stellantis verso la produzione italiana e la transizione ecologica, sia la centralità dello stabilimento italiano nell’offensiva globale di Stellantis Pro One. Del resto, in questo plant viene prodotta la maggior parte dei furgoni di grandi dimensioni, che rappresenta il 30% di tutte le vendite di van, contribuendo in modo decisivo ai risultati totali di Pro One. Nella prima metà del 2024, infatti, la business unit di Stellantis dedicata ai veicoli commerciali è assicurata la prima posizione in tre regioni: Europa 29, Sud America e Medio Oriente & Africa. Questi risultati evidenziano la forte presenza di Stellantis Pro One sul mercato globale con sei brand e un’ampia gamma di van e pick-up, che consentiranno di raggiungere gli obiettivi del piano strategico Dare Forward 2030, con il business dei veicoli commerciali che rappresenta un terzo dei ricavi netti di Stellantis.

 

I Large Van elettrici prodotti ad Atessa sono la seconda generazione di propulsione BEV in grado di offrire la migliore autonomia EV della categoria (fino a 420 km) con una batteria da 110 kWh ed un sistema di ricarica rapida a 150 kW in grado di portare la batteria da 0 all’80% in meno di un’ora.

 

Va infine ricordato che Atessa è il più grande sito Stellantis al mondo a produrre e fornire la base camper per i veicoli ricreazionali in cui il marchio FIAT Professional è tra i leader in Europa: oltre il 70% del parco circolante in Europa è su base Ducato, e per 16 anni consecutivi il modello è stato insignito del prestigioso premio “Miglior veicolo base per camper dell'anno” assegnato dai lettori della rivista specializzata tedesca Promobil.

 

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23 ore fa, pumadog scrive:

The 1.2 EB chief engineer told in a recent L'Argus interview that the EB2 Gen. 3 had input from Turin and Rüsselsheim.

 

mi sembra più un contentino per i vari centri di sviluppo di Stellantis che non la realtà....dato che quel motore viene utilizzato dappertutto

 

  • Auto attuale: Mercedes Benz Classe A180 CDI Sport
  • Auto in famiglia (passato e presente): Jeep Renegade 2023 - Lancia Ypsilon 2021 - Fiat Panda 2021 - Alfa Giulietta 2013 - Fiat Bravo 2007 - Fiat Grande Punto 2006 - Alfa 147 2004 - Fiat Punto 2001 - Fiat Marea 1999 - Fiat Tipo 1994 - Fiat Punto 1994 - Fiat Tipo 1989 - Fiat Panda - Fiat Uno - Fiat 126 - Fiat 124

 

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1 ora fa, Zyx scrive:

 

mi sembra più un contentino per i vari centri di sviluppo di Stellantis che non la realtà....dato che quel motore viene utilizzato dappertutto

Beh bisogna vedere cosa si intende per "input". Per come mi sembra di interpretare il modus operandi, quando un team di Stellantis sviluppa qualcosa per tutti deve in qualche modo tener conto dei requisiti di tutti. Quindi Fiat e Opel avranno in qualche modo indirizzato il centro di sviluppo Peugeot verso il risultato che si aspettano e di cui hanno bisogno. Poi però il lavoro è stato fatto a Parigi. Ovviamente la cosa funziona a parti inverse a seconda delle responsabilità dei vari progetti. E, sempre ovviamente, ci saranno delle sinergie per cui i team si supportano a vicenda su fasi di  progetto specifiche, o si passano la mano per determinati sviluppi. Non è però che tutti mettono contemporaneamente mano su tutto, altrimenti sarebbe anarchia.

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2 ore fa, diciottocavalli scrive:

Beh bisogna vedere cosa si intende per "input". Per come mi sembra di interpretare il modus operandi, quando un team di Stellantis sviluppa qualcosa per tutti deve in qualche modo tener conto dei requisiti di tutti. Quindi Fiat e Opel avranno in qualche modo indirizzato il centro di sviluppo Peugeot verso il risultato che si aspettano e di cui hanno bisogno. Poi però il lavoro è stato fatto a Parigi. Ovviamente la cosa funziona a parti inverse a seconda delle responsabilità dei vari progetti. E, sempre ovviamente, ci saranno delle sinergie per cui i team si supportano a vicenda su fasi di  progetto specifiche, o si passano la mano per determinati sviluppi. Non è però che tutti mettono contemporaneamente mano su tutto, altrimenti sarebbe anarchia.

Cioè praticamente gli insegneranno come si progetta un motore? 😅

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