Vai al contenuto

Il futuro dei siti produttivi Stellantis


Messaggi Raccomandati:

Per quanto riguarda la produzione di moto l'Italia penso che non sia seconda a nessuno in Europa e chiaramente anche i Jap sono stati attirati dalla grande tradizione motoristica e dalle ottime maestranze locali ad investire qua.

Se non stiamo attenti però rischiamo di perdere anche pezzi importanti dell'industria a 2 ruote, come appunto sta avvenendo con la Yamaha che si sposta in Spagna.

Link al commento
Condividi su altri Social

beh qui stiamo parlando di auto non di motociclette, se per questo anche la Yamaha ha anzi purtroppo, visto quello che sta succedendo in questi giorni, aveva uno stabilimento in italia.

Per quanto riguarda la produzione di moto l'Italia penso che non sia seconda a nessuno in Europa e chiaramente anche i Jap sono stati attirati dalla grande tradizione motoristica e dalle ottime maestranze locali ad investire qua.

Se non stiamo attenti però rischiamo di perdere anche pezzi importanti dell'industria a 2 ruote, come appunto sta avvenendo con la Yamaha che si sposta in Spagna.

Link al commento
Condividi su altri Social

Se la situazione non è cambiata, le moto Honda assemblate in Italia sono vendute per oltre il 60% solo sul mercato italiano. Comunque lo stabilimento ha 40 anni, magari riuscissimo ancora ad attirare investitori stranieri come negli anni 60-70, quando sembrava che dallo sfascio sarebbe nata un'italia dinamica e meno bananierosudamericana..
Link al commento
Condividi su altri Social

Non si è mai capito perchè le moto "le facciamo bene" e le macchine invece "col culo".

ci deve essere qualcosa che "tocca"...o no?

P.S. Honda ha chiuso in Spagna per potenziare in Italia.

buona notizia, ecco io partirei da esempi come questo per capire come replicare questo successo anche nelle auto.

Mi viene il sospetto che la grossa differenza tra i due settori (comunque imparentati) stia nei ben maggiori costi implicati nella realizzazione di un distretto dell'auto piuttosto che della moto, soprattutto a livello di costi infrastrutturali necessari a renderlo competitivo.

niente da dichiarare...

Link al commento
Condividi su altri Social

Non paragoniamo per nessuna ragione il mondo auto con quello moto in Italia. Nel settore moto abbiamo una tradizione straordinaria pari se non migliore di quella auto ma soprattutto abbiamo una realtà produttiva a tutti i livelli assolutamente unica e per certi versi pure superiore a quella giapponese in termini di componentistica, abbigliamento e parti speciali.

laddove abbiamo avuto una situazione di quasi monopolio per decenni, nel settore moto le case se le sono date comemcialmente di santa ragione, ma soprattutto c'è stato un fiorire di competenze straordinario nel settore competizione dove davvero la facciamoda padrone.

Quasi tutti i team principali sono italiani (Ducati, Yama, Honda Gresini, Scot, Cecchinello) sia nella Motogp che nella Sbk (Vari Ducati, Aprilia, Yama etc) ma soprattutto moltissimo personale (tecnici, telemetristi, veicolisti) è italiano anche in team stranieri come Honda Hrc e Suzuki.

Questo è il frutto di una mentalità, ma soprattutto di una scuola che negli anni è andata imponendosi a tutti i livelli. Nel settore auto non essite virtualmente nulla al di fuori di fiat (quindi Powertrain) e ferrari, soprattutto ora con la perdita di Pininfarina a Bertone

Link al commento
Condividi su altri Social

Come dice sempre il mio babbo (e io un po ci credo) giapponesi,americani e tedeschi hanno in ogni settore il loro mercato principale,cioè il loro mercato nazionale, pienamente in mano...da quello costruiscono poi un "ponte di lancio" cerso l'estero forti di uno zoccolo duro in patria.

Per FIAT così non è,già fatica in patria,come fa a rafforzarsi e diventare un colosso internazionale?

Ok usciamo dal settore auto e passiamo ai treni :roll: siamo l'unico paese dove i consorzi locali si fanno bagnare il naso dai canadesi o dai francesi :roll: in USA General Eletrics produce merda eppure gli americani ignoranti sono così entusiasti dei loro bidoni che nonostante tutto si spaccano più dei nostri Trinacria e Freccia del Sud (i vari loro "Express" hanno ritardi ben suepriori alle 2h dei nostri convogli)

Oh gira e rigira all'estero si comprano la loro cacca nazionale turandosi il naso :roll: (pazzesco quante Vel Satis ci siano a Parigini :lol:) in Italia no per i soliti motivi che conosciamo da quando esiste AP per cui qualsiasi azienda italiana parte già con l'handicap di avere il proprio mercato interno contro anzichè a favore ;)

Non dico che sia bello comprare turandosi il naso,anzi è pure peggio, però la realtà IMHO è questa epr quello che vedo e per quello che mi viene raccontato

 

花は桜木人は武士

Link al commento
Condividi su altri Social

Come dice sempre il mio babbo (e io un po ci credo) giapponesi,americani e tedeschi hanno in ogni settore il loro mercato principale,cioè il loro mercato nazionale, pienamente in mano...da quello costruiscono poi un "ponte di lancio" cerso l'estero forti di uno zoccolo duro in patria.

Per FIAT così non è,già fatica in patria,come fa a rafforzarsi e diventare un colosso internazionale?

Ok usciamo dal settore auto e passiamo ai treni :roll: siamo l'unico paese dove i consorzi locali si fanno bagnare il naso dai canadesi o dai francesi :roll: in USA General Eletrics produce merda eppure gli americani ignoranti sono così entusiasti dei loro bidoni che nonostante tutto si spaccano più dei nostri Trinacria e Freccia del Sud (i vari loro "Express" hanno ritardi ben suepriori alle 2h dei nostri convogli)

Oh gira e rigira all'estero si comprano la loro cacca nazionale turandosi il naso :roll: (pazzesco quante Vel Satis ci siano a Parigini :lol:) in Italia no per i soliti motivi che conosciamo da quando esiste AP per cui qualsiasi azienda italiana parte già con l'handicap di avere il proprio mercato interno contro anzichè a favore ;)

Non dico che sia bello comprare turandosi il naso,anzi è pure peggio, però la realtà IMHO è questa epr quello che vedo e per quello che mi viene raccontato

Non hai tutti i torti anche se gli italiani proprio nel settore moto hanno dimostrato di saper cambiare rotta e tornare al campanilismo quando i prodotti sono divenuti adeguati od addirittura superiori alla concorrenza. Stessa cosa sta accadendo con Fiat, la Panda e la 500. Trincerarsi dietro il mancato campanilismo è a mio parere poco corretto, soprattutto se ci confrontiamo con nazioni come Usa e Gb in cui le aziende nazionali sono in crisi o sparite del tutto proprio a causa degli scarsi successi in patria.

Fiat ha venduto dei veri e prorpi gabinetti su ruote (Ritmo, Uno, Panda, Tipo etc etc) per decenni con percentuali bulgare (quasi 60% nel 1991) e credo nessuno si lamentasse. L'utente poi si è stufato di carri attrezzi, carrozzerie arrugginite, prestazioni indecorose, interni schricchiolanti etc etc. La peggior auto che abbia mai avuto, anche in proporzione ai tempi ed alla disponibilità economica è stata senza alcun dubbio la Y10 del 1988. Un vero cesso, infinitamente peggio della 205 o della Fiesta del 1990. Eppure se ne vendevano a vagonate... vogliamo parlare delle 164 che letteralmente non stavano insieme ma avevano il 30% del segmento? Altro che Vel Satis...

Link al commento
Condividi su altri Social

Moto e auto italiane hanno gli stessi pregi, cioe motori performanti, design ottimo, ciclistica egregia, e gli stessi contro: fattura mediocre, gestione finanziaria/commerciale dilettantesca..

La differenza è che per le moto i contro hanno un peso infinitamente minore che per le auto.

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

Link al commento
Condividi su altri Social

Non paragoniamo per nessuna ragione il mondo auto con quello moto in Italia. Nel settore moto abbiamo una tradizione straordinaria pari se non migliore di quella auto ma soprattutto abbiamo una realtà produttiva a tutti i livelli assolutamente unica e per certi versi pure superiore a quella giapponese in termini di componentistica, abbigliamento e parti speciali.

laddove abbiamo avuto una situazione di quasi monopolio per decenni, nel settore moto le case se le sono date comemcialmente di santa ragione, ma soprattutto c'è stato un fiorire di competenze straordinario nel settore competizione dove davvero la facciamoda padrone./QUOTE]

e questo perchè non è avvenuto nelle auto?

perchè è rimasto il solo Gruppozzo Nazionale da 30-40 anni.

ribaltiamo sulle auto: ci sono 7 grandi aziende giapponesi (TRA LORO CONCORRENTI) che producono auto.

in Italia?

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.