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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


Messaggi Raccomandati:

E poi ci stupiamo, se la Fiat trasferisce in Chrysler la ricerca più avanzata sui motori ibridi?

Mi ricollego parzialmente a questo aspetto.

La "Old CarCo" (per intenderci Chrysler sotto Chapter 11) ha chiesto l'autorizzazione al giudice fallimentare di N.Y. di trasferire i contratti di fornitura governativi di auto elettriche alla Fiat , ovviamente dietro richiesta di quest'ultima.

Operazione prettamente commercial/contabile o entrano in gioco anche le tecnologie?

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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E poi ci stupiamo, se la Fiat trasferisce in Chrysler la ricerca più avanzata sui motori ibridi?

stesso discorso che si sta facendo su altri thread... forse sarebbe meglio invece di puntare continuamente il dito sull'uno o sull'altro che cercassimo di chiederci perchè succedono queste cose.

Le risposte di questo giornalista, sebbene forse non sufficenti, potrebberò però rappresentare un buon punto di partenza per esempio.

niente da dichiarare...

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OT

Ad oggi l'unica energia compatibile con i costi per kilowatt/ora di carbone e petrolio e' quella eolica...e non a caso US e Cina si stanno buttando a pesce/

Sul nucleare, ricorda sempre che nei costi per kilowatt/ ora non si fa mai rientrare il ripristino del sito ( molto piu' costoso di qualsiasi centrale convenzionale, in quanto il materiale d'armamento priamrio e secondario deve essere smaltito come materiale radioattivo )

Non a caso la maggior parte sono in costruzione in paesi dove l'attenzione ambientale non e' al primo posto...( qualcuno ha detto Cina ? ) :)

io sapevo che nei costi di progettazione di una centrale nucleare è compreso tutto cioè: costruzione, smaltimento scorie, distruzione impianto a fine ciclo vitale

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  • 1 mese fa...

Su repubblica.it è uscito questo articolo pieno zeppo di imprecisioni (tipo Chrysler Turney o i bicilindrici da 900 cc che improvvisamente diventano motori a 2 tempi :shock: ). Parla tuttavia del riassetto delle fabbriche italiane e qualche spunto lo può anche fornire.

IL DOSSIER. 750 milioni per la rivoluzione di Pomigliano

Sempre più in Polonia la produzione di utilitarie

Fabbriche più piccole e 8 modelli

prepensionamenti per attutire il colpo

di PAOLO GRISERI

TORINO - In gergo si chiama "operazione downsize" ed è il trattamento che gli ingegneri Fiat riservano in laboratorio ai motori tradizionali per ridurne la cilindrata e aumentarne contemporaneamente la potenza. Una cosa simile accadrà nei prossimi cinque anni agli stabilimenti italiani del gruppo: fabbriche più piccole, con meno addetti ma con maggiore produzione. Nel dettaglio, le indiscrezioni sul piano parlano di una Fiat profondamente modificata sia negli stabilimenti di assemblaggio finale (le classiche linee di montaggio) sia nella produzione di motori e cambi.

L'assemblaggio finale si farà in quattro dei cinque stabilimenti oggi in produzione perché il piano confermerà la chiusura di Termini Imerese. Alle Carrozzerie di Mirafiori dei 5 modelli oggi in produzione (Idea, Musa, Punto, Multipla e Mito) si salverà solo la Mito. Si aggiungerà invece un nuovo prodotto (oggi noto con il nome in codice "L1"), una monovolume di grandi dimensioni che potrà avere 5 o 7 posti. Le tre attuali linee di montaggio verranno ridotte a una che produrrà contemporaneamente MiTo e L1. Questo significa che, senza l'aggiunta di altre produzioni, i 5.000 addetti al montaggio finale potrebbero ridursi anche della metà, a 2.500. Un taglio considerevole anche se l'età media degli addetti di Mirafiori è abbastanza alta da consentire un sistema di prepensionamenti entro i prossimi cinque anni che attutisca l'effetto sociale della riduzione d'organico. Non ci dovrebbero essere particolari problemi invece a Melfi dove si continuerà a produrre la Punto anche se difficilmente nei prossimi anni si raggiungerà il record di 290.000 auto prodotte nel 2009 grazie agli incentivi: gran parte dei paesi europei infatti hanno chiuso il rubinetto.

A Cassino, stabilimento dedicato al segmento C, cambieranno i modelli e l'occupazione sarà ridotta di 500 persone rispetto ai 4.600 addetti di oggi. Si tratterà di uscite volontarie verso la pensione, come prevede un accordo sindacale. La Bravo verrà sostituita da un'altra media del marchio Fiat mentre la Croma cesserà la produzione. Oltre alla nuova Bravo arriveranno un crossover e l'Alfa Giulietta (già in produzione in queste settimane). Confermata la produzione della Lancia Delta.

La rivoluzione più profonda sarà a Pomigliano dove la Panda comincerà la produzione delle preserie nell'autunno del 2011. Il Lingotto pensa di spendere 750 milioni nella riconversione della fabbrica che cesserà di produrre le Alfa per passare all'utilitaria. Le due linee oggi in funzione (quella della 147 e quella della 159 e Gt) saranno sostituite da almeno due linee di Panda destinate a realizzare 250 mila auto all'anno. Ma nessuno riesce a prevedere quali effetti avrà questa rivoluzione sull'indotto, tutto calibrato sui modelli di fascia medio-alta del Biscione. I sindacati temono che anche tra i dipendenti diretti si avrà una riduzione di 500 persone sugli attuali 5.100 addetti.

A questi stabilimenti si aggiungerà il prossimo anno la carrozzeria Bertone di Grugliasco (To) dove le indiscrezioni già circolate in autunno prevedono la produzione di tre modelli Chrysler: la 300C, il Grand Voyager e la Jeep Grand Cherokee. Sono i tre modelli attualmente realizzati a Graz dalla Magna. Alcuni hanno visto nella scelta la vendetta di Fiat verso i concorrenti vincitori nella battaglia Opel (poi persa da tutti perché Gm decise di non vendere la sua costola europea).

Il futuro dei due principali stabilimenti di produzione dei motori è incerto. A Pratola Serra (Av) la Fma che produce cilindrate medio alte (da 1.600 cc in su) ha subìto gli effetti della crisi passando dai 500 mila motori del 2006 ai 170 mila dello scorso anno. A Termoli invece il boom delle utilitarie dovuto agli incentivi ha fatto lievitare la produzione dei piccoli motori fino a 900 mila pezzi all'anno. Il futuro è incerto perché la Fiat avrebbe intenzione di realizzare in Polonia, a Bielsko Biala, tutti i nuovi motori bicilindrici destinati a sostituire il quattro tempi nelle piccole e medie vetture (sono previste versioni del due tempi fino a 105 cavalli).

Alcune indiscrezioni cominciano a circolare anche sulla produzione negli Usa dove i marchi del Lingotto dovrebbero essere rappresentati da sette modelli: un restyling Lancia della 300C e del Voyager, tre modelli Alfa (Giulietta, l'ammiraglia 169 e uno sportover) e una versione del Turney con marchio Fiat. Questi sei modelli dovrebbero garantire una produzione annua di 250 mila auto alle quali aggiungere le 100 mila previste per la 500.

(24 marzo 2010)

fonte repubblica.it

Modificato da sydbarrett
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"Alcune indiscrezioni cominciano a circolare anche sulla produzione negli Usa dove i marchi del Lingotto dovrebbero essere rappresentati da sette modelli: un restyling Lancia della 300C e del Voyager, tre modelli Alfa (Giulietta, l'ammiraglia 169 e uno sportover) e una versione del Turney con marchio Fiat. Questi sei modelli dovrebbero garantire una produzione annua di 250 mila auto alle quali aggiungere le 100 mila previste per la 500."

Beh almeno si parla ancora di una possibile 169 e di una sportover.......

Alla fine il piano mi sembra meno catastrofico del previsto sopratutto rispetto alle molteplici voci ed idiscrezioni di questo ultimo anno.

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l'Ansa ha ripreso l'articolo di Repubblica:

Fiat: 8 modelli e 5mila tagli

Ecco il nuovo piano di Marchionne, anticipato da La Repubblica

24 marzo, 09:36

(ANSA) - ROMA, 24 MAR - Quasi 5mila dipendenti in meno, riduzione di un quarto dei modelli (da 12 a 8), e crescuta della produzione italiana fino a 900mila auto. Sono i punti focali del nuovo piano strategico 2010-2014 che l'ad di Fiat Marchionne - secondo le indiscrezioni di Repubblica - presentera' in cda il 21 aprile. Queste indiscrezioni - si legge - parlano anche di sette modelli con marchio Fiat, Alfa e Lancia realizzati negli Usa per il mercato d' Oltreoceano. Bene il titolo in borsa: a 9,58 euro (+1,91%).

BMW M135i xDrive 306 cv

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Riporto un articolo di oggi sulle reazioni dei sindacati dopo l'assemblea Fiat, in particolare perchè è forse la prima volta che leggo queste parole che riporto sotto, non solo da parte di un sindacato ma in senso assoluto: cioè non l'ha mai detto un partito di qualsiasi parte, un giornalista "esperto" di auto, non l'ho mai letto su una rivista di settore e non, non l'ha detto mai nemmeno un componente di confindustria cosiccome di un governo..... e ora invece le leggo addirittura da un sindacato, una verità scomoda a cosi controcorrente col pensiero comune italiota e la propaganda in questo aspetto che con o senza cambiamenti fatti dalla FIat continua a vedere tutto nello stesso modo per ovvi ritorni facili:

insomma.. le ha dette Angeletti, segretario di un sindicato: non l'avrei mai detto, un plauso a lui in particolare per questa parte e per il coraggio di dire una verita:

Angeletti ce l’ha anche con chi dice che la Fiat ha preso troppi aiuti di Stato. «Molti meno - osserva - di quelli che i governi tedesco, francese e ora anche statunitense, hanno dato alle loro industrie. Semmai c’è da interrogarsi sul ruolo della Fiat nell’impedire ad aziende straniere di produrre in Italia». Infine gli «atteggiamenti irrazionali» di chi dice che la Fiat non fa abbastanza per l’Italia e poi non fa i conti con il fatto «che due italiani su tre non comprano auto Fiat».

qua tutto l'articolo

«C’è un clima anti-Fiat»: Cisl e Uil danno ragione a Marchionne - Economia - ilGiornale.it del 28-03-2010

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Se facessero auto migliori forse la gente gliele comprerebbe di più...poi che pretendono...una volta avevano un monopolio "artificiale", ora che il gioco si fà duro con coreani, cinesi, giapponesi, etc...è inutile che si dia la colpa alla gente che non compra...si rimbocchino le maniche...invece si attaccano al più sfigato costruttore americano...

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Se facessero auto migliori forse la gente gliele comprerebbe di più...poi che pretendono...una volta avevano un monopolio "artificiale", ora che il gioco si fà duro con coreani, cinesi, giapponesi, etc...è inutile che si dia la colpa alla gente che non compra...si rimbocchino le maniche...invece si attaccano al più sfigato costruttore americano...

non pretendono nulla infatti, però si sentono liberi di chiudere gli impianti che non rendono. Molto semplice, la legge del mercato deve valere per tutti.

Ciao e buona giornata

Alfa_Milano

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Il futuro è incerto perché la Fiat avrebbe intenzione di realizzare in Polonia, a Bielsko Biala, tutti i nuovi motori bicilindrici destinati a sostituire il quattro tempi nelle piccole e medie vetture (sono previste versioni del due tempi fino a 105 cavalli).

Si parla di motori da scooter? :?

Complimenti vivissimi a Repubblica... :roll:

I'M IN LOVE!:pippa:

"La 6° marcia, K@zzo!"

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