Il futuro dei siti produttivi Stellantis

[Ospite]

FIAT da una parte e FIOM dall'altra stanno facendo a gara a chi ce l'ha più lungo.

concordo. preciso e chirurgico

e questo grazie alla FIAT, vero?

grazie ad un insieme di cose che trovano le loro radici in decenni di malgestione politica ed industriale.

mi pare di cogliere da parte tua un certo pregiudizio nei confonti dell'industria italiana e della parte politica che lo rappresenta..

questo potrebbe portare a opinioni parziali e molto soggettive sull'argomento del contendere..

ti rimando a quello che ti dice wil più sotto, spero possa essere d'aiuto nel farsi un'idea un pò più chiara della faccenda

Aggiungo per correttezza e non per semplice par condicio, che è da anni che la politica di destra, sinistra, sopra e sotto, ci ripete fino a scassarci i maroni che l'ossatura economica del nostro paese è data dalle piccole imprese... grazie alla cippa, da decenni non si fa più politica a favore della vera industrializzazione.

Non esiste alcun progetto serio di politica industriale a medio termine, nemmeno a breve. Non c'è alcuna idea di futuro. Non c'è alcuna proposta di ammodernamento e aumento di competitività del sistema nel suo complesso. Ed allora ci si rivolge al mondo mistico, mitico e mitologico delle PMI come base dalla quale ripartire.

Base ovviamente lasciata del tutto a sè stessa nella logica delle PMI come entità che sono abituate a lottare quindi prima o poi si cavano dalle spine da sole.

io mi permetto di dire che questa è un'occasione d'oro per smuovere qualcosa all'interno di un sistema industrial-sindacal-politico marcio e vuoto.

questo? ma per carità. da ben altre basi potrebbe partire un qualcosa di positivo per la nostra povera italietta. basi che imho non vedremo mai.

ma chi di voi è consigliere privato e personale di Marchionne?

[...]

se in futuro si dovesse assistere a una integrale smobilitazione del comparto produttivo in italia, beh questo sarebbe solo causato da chi oggi si rifiuta di collaborare e pesta i piedi, sperando in un tornaconto politico.

guarda, io non metto in discussione le tue idee. mi permetto di dire che però son davvero poco chiare, e forse ti converrebbe approfondire un pò gli argomenti e vedere meno tv

Una seria riforma del mercato del lavoro e del sistema industriale sembra non interessare nessuno, tutti si accapigliano attorno a specchi per le allodole (come il caso dei 3 lavoratori di Melfi) mentre il sistema affonda, invece di guardare al futuro.

purtroppo è proprio così.

Che in Italia è un soggetto politcamente inesistente, da sempre e soprattutto oggi, nella chiave in cui lo si legge normalmente.

[...]

Io sono un liberista, e ho molto più piacere nell'avere a che fare con un socialdemocratico convinto, piuttosto che con questi mafiosi che si professano liberisti.

Bella Wil, son d'accordo con te.

[Ospite]

@ Coaster quando la finirai di riportare le 4 parole che ti interessano di un discorso ben più ampio, sarò ben felice di controbattere.

per ora, lascio cadere la provocazione..

[Cosimo]

Esatto

Marchionne oggi può fare il fighetto solo perché ha infilato bene l'operazione Chrysler, con tutto il contorno di garanzie e di tappeti rossi messi in piedi da Obama. Ma Obama vuole risultati, c'è una precisa roadmap da rispettare, scadenze anche abbastanza ravvicinate...

Qualora la stessa non dovesse portare ai risultati sperati, sono certo che l'uomo dal maglione di cachemire andrà di nuovo a bussare alla porta del Pantalone italico per elemosinare incentivi rottamazione e cose simili. Diciamo che Marchionne fa il liberista perché oggi se lo può permettere. Ieri non sputava sugli aiuti di Stato e non è detto che domani non si ritrovi a dover di nuovo dipendere da essi.

non fa il fighetto.. tira a sopravvivere.

Con l'operazione americana ha visto uno spiraglio inaspettato e ci si è buttato a capofitto. Per ora cammina sulle uova perchè sa benissimo che l'operazione è solo agli inizi e che la situazione americana era/è peggiore di quanto trapelasse dai documenti.

Diciamo che per ora viaggia a chiappe strette e tira a far andare tutto in porto.

@ wuillielmo & co.

la destra italiana non c'entra nulla con il resto di quella europea. Sintetizzando le origini al massimo:

destra storica - Cavour e latifondisti vari. Quelli che tentarono (e in pratica ci riuscirono, purtroppo a costi altissimi) di pagare le spese dell'unità

sinistra storica - I Liberali per il resto del mondo in italia diventano destra quando compaiono i Socialisti

fascismo - calderone che in origine aveva poco a che fare con la destra liberale. Ingredienti vari: ex socialisti di spicco (Mussolini infatti fu anche direttore dell'avanti), papisti messi da parte dalla rivoluzione, qualche monarchico alcuni liberali

Quindi, per cercare un controtipo italico della destra europea dovremmo andare a cercare la nostra vecchia (un secolo e più !) sinistra storica, perciò i liberali (i cugini dei famosi liberal anglosassoni) che nel nostro parlamento erao finiti a destra, visto che tutta la porzione di sinistra delle camere era occupata da comunisti, socialisti e di un corollario id partitini che andavano dalla democrazia proletaria (ve le ricordavate ?) ad estrema sx ai socialdemocratici (psdi) verso il centro (ve li ricordate gli occhiali telefunken di Longo ?).

E non finisce qui: i liberali a un certo punto (non chiedetemi quando..) si scissero tra loro in una componente destrorsa (liberali) e una più sinistrorsa (radicali)

Per semplicità ometto una galassia di altre esperienze politiche parallele (vedi l'esperienza di guglielmo giannini) che sono confluite poi in altre coalizioni

Si può quasi dire che la destra vincente in italia al giorno d'oggi ha nel suo dna geni più vetero-socialisti (e in certi aspetti di ex an ad esempio si poteva tranquillamente notare, ad es statalismo..) di certe compagini di sinistra

So che ho creato un casino, ma purtroppo diventa un po' complicato descrivere la situazione italiana, anche storicamente

[loric]

@gilla

Tu IMHO vedi provocazioni dove non ce ne sono. Prima in un mio post, ora in uno di Coaster.

Una delle cose che fa crescere le persone nella loro vita è il confronto di opinioni. Accettalo, metabolizzalo, anche quando in tale confronto si esprimono critiche verso le tue opinioni. L'importante è che sia civile.

Poi questo è un forum, se tutto viene visto e vissuto come una provocazione, allora diventa poco divertente.

[AndreaB]

Che in Italia è un soggetto politcamente inesistente, da sempre e soprattutto oggi, nella chiave in cui lo si legge normalmente.

...

Io sono un liberista, e ho molto più piacere nell'avere a che fare con un socialdemocratico convinto, piuttosto che con questi mafiosi che si professano liberisti.

....92 minuti di applausi.........

YouTube - Corazzata Potionkin - Il Secondo tragico Fantozzi

[Ospite]

complicato, nozionistico e per certi versi anche fuori luogo

[Ospite]

@gilla

Tu IMHO vedi provocazioni dove non ce ne sono. Prima in un mio post, ora in uno di Coaster.

Una delle cose che fa crescere le persone nella loro vita è il confronto di opinioni. Accettalo, metabolizzalo, anche quando in tale confronto si esprimono critiche verso le tue opinioni. L'importante è che sia civile.

Poi questo è un forum, se tutto viene visto e vissuto come una provocazione, allora diventa poco divertente.

mi piace il confronto di opinioni.

altrimenti non starei qua a rispondere e a commentare..

non mi piace quando il confronto degenera in un tentativo di paraculata..

[17mika]

Esatto

Marchionne oggi può fare il fighetto solo perché ha infilato bene l'operazione Chrysler, con tutto il contorno di garanzie e di tappeti rossi messi in piedi da Obama. Ma Obama vuole risultati, c'è una precisa roadmap da rispettare, scadenze anche abbastanza ravvicinate...

Qualora la stessa non dovesse portare ai risultati sperati, sono certo che l'uomo dal maglione di cachemire andrà di nuovo a bussare alla porta del Pantalone italico per elemosinare incentivi rottamazione e cose simili. Diciamo che Marchionne fa il liberista perché oggi se lo può permettere. Ieri non sputava sugli aiuti di Stato e non è detto che domani non si ritrovi a dover di nuovo dipendere da essi.

Probabilmente è vero, ma aggiungerei che cmq anche prima dell'imbroccata Chrysler la Fiat di Marchionne si è comunque tirata abbastanza fuori dai giochi di palazzo, per lo meno rispetto al passato. Ovvio, gli incentivi se li è beccati (e se li è contrattati con le soglie ce gli facevano comodo), ma tutto sommato ha giocato molto meno pesante di altri player europei negli inciuci governativi..

[Guest EC2277]

non fa il fighetto.. tira a sopravvivere.

Con l'operazione americana ha visto uno spiraglio inaspettato e ci si è buttato a capofitto. Per ora cammina sulle uova perchè sa benissimo che l'operazione è solo agli inizi e che la situazione americana era/è peggiore di quanto trapelasse dai documenti.

Diciamo che per ora viaggia a chiappe strette e tira a far andare tutto in porto.

Sottoscrivo ed aggiungo che, se la situazione della Chrysler è drammatica, quella della FIAT è tragica: dopo 15 anni di mancati investimenti e di politiche aziendali stolte non sono solo senza soldi ma, quel che peggio, hanno pochissime risorse umane e tecniche per portare avanti i nuovi progetti.

Ci possiamo lamentare quanto vogliamo che, in quel di Torino, abbiano chiuso tutti gli investimenti sui nuovi modelli posizionati al di sopra dei segmenti B e C ma la realtà è che non hanno gli ingegneri ed i mezzi per portare avanti più di 2 o 3 progetti alla volta; da qui la decisione di far sviluppare l'erede della 159 negli Stati Uniti.

Se a questo ci aggiungete l'assurda situazione infrastrutturale, politica e sindacale italiana capite che, per Marchionne, l'esigenza di abbandonare gli stabilimenti industriali italiani (o di rendere il mercato del lavoro nostrano allineato a quello degli altri paesi industrializzati) è una vera e propria questione di sopravvivenza.

@ wuillielmo & co.

…

Sottoscrivo: in origine (ovvero ai tempi di Giolitti) quella che noi chiamiamo destra era il Partito Liberale che, a dispetto del nome, in realtà era espressione di quel corborativismo economico-finanziario ed industriale criticato da Wilhem275 e, se proprio si vuol cercare in quel constesto politico un vero partito di destra, dovremmo pensare al Partito Nazionalistia che però ha sempre avuto numeri da MSI.

In seguito al "terremoto fascista" i liberali ed i nazionalisti confluirono nel PNF snaturandolo. Il quale, come testimonia l'adozione della camicia nera e del fascio littorio, era nato come un movimento marxista di stampo nazionalista.

Terminata la 2ª Guerra Mondiale i grandi gruppi corporativi hanno trovato il loro referente politico nella Democrazia Cristiana; che era un partito di centro. Solo con l'MSI-Destra Nazionale di Almirante ci fu il tentativo di creare un vero partito di destra ma, all'epoca, i tempi non erano maturi e poi, quando i tempi erano maturati (all'epoca della nascita di Alleanza Nazionale), non c'erano più le persone in grado di portare avanti quel progetto.

Oggi, morta la DC ed i partiti che erano i suoi alleati, tali gruppi corporativi hanno trovato nel PdL e, sebbene in misura minore, anche nell'area centrista del PD il loro referente politico.

L'utilizzo (decisamente improprio) del termine destra per indicare i movimenti politici opposti alle sinistre era dovuto, negli anni '70, a pretestuose ideologie politiche ed oggi a politiche di marketing in modo da attirare l'elettorato che non si riconosce nel PD e negli altri schieramenti di centro o di sinistra.

Modificato 25 Agosto 2010 da EC2277

[V6 Busso]

Quotone per l'analisi di Wil!!!

L'unica parte che non condivido in toto è il Marchionne liberista: lo è diventato da un annetto a questa parte e non completamente ("sono agnostico sugli incentivi" ) e perchè ora gli conviene, in sè è una svolta positiva (anche se con piglio decisamente padronale e antisindacale), vedremo se la manterrà negli anni a venire.