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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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Possibile che nessun grande giornale lo inchiodi alle sue responsabilità in prima pagina e ne chieda le dimissioni? Possibilmente prima di far fallire il gruppozzo?

mi sembra un tantino esagerato anche perche' noi eravamo quasi falliti e comunque lui ci ha fatto riprendere

non credo che lui sia un incapace ; il problema e' che in italia non ha una seria controparte (governo / sindacati) con la quale stabilire un patto di crescita serio e responsabile che tenga conto sia delle esigenze dell' azienda che dei lavoratori.

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2010 - 2011 - inizio 2012, ne vedremo delle belle. FIAT, Alfa e Lancia hanno i cassetti vuoti nessun modello in uscita (o credete ancora alle favole?), la concorrenza sforna prodotti e occupa nicchie sia vecchie che nuove, senza incentivi vedremo un bel crollo delle vendite in UE con stablimenti in italia prossimi alla chiusura, senza tener conto che in mercati in pieno boom come la Cina FGA è fuori dai giochi.

E in tutto questo al posto di chiedere a Marchionne il perchè di questo sfacelo con Alfa e Lancia con 2 modelli a testa, e Fiat inchiodata al segmento A + B, lo inviteranno a meeting religiosi dove citerà Kant e l'importanza del cambiamento.

Santo Brasile prega per noi.

Prega per noi.

"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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mi sembra un tantino esagerato anche perche' noi eravamo quasi falliti e comunque lui ci ha fatto riprendere

non credo che lui sia un incapace ; il problema e' che in italia non ha una seria controparte (governo / sindacati) con la quale stabilire un patto di crescita serio e responsabile che tenga conto sia delle esigenze dell' azienda che dei lavoratori.

Marchionne ha risollevato la Fiat con prodotti già pronti o in fase avanzata. Malgrado la grave crisi i suoi predecessori avevano investito un po' per i nuovi prodotti, lui ha tagliato il tagliabile (e anche di più) e adesso si vedono i frutti dei tagli: modelli vecchi non aggiornati e sostituiti troppo tardi oppure non rimpiazzati affatto, quote di mercato in calo drammatico... le premesse per una nuova grave crisi ci sono tutte.

La grande stampa imho dovrebbe chiederne la testa prima che saltino migliaia di posti di lavoro...

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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...

La grande stampa imho dovrebbe chiederne la testa prima che saltino migliaia di posti di lavoro...

Temo sia già troppo tardi.

Quando ricompare ACS, proviamo a chiedergli cosa c'è nei cassetti: temo che risponderà "polvere e ragnatele".

E proprio quando sono pronte le nuove meccaniche.

Forse perché ormai la caravella punta dritta ad ovest, verso il nuovo mondo.

Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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Maglioncino si lamenta, non a torto, che produrre in Italia non è conveniente, e ogni mese alza un polverone con un nuovo pretesto (stavolta tocca ai 3 dipendenti di Melfi): la grande stampa si spertica in sviolinate (con alcune lodevoli eccezioni tipo Mucchetti, ma mi sa che a Natale non mangerà il panettone...) e quasi nessuno accende i fendinebbia per vedere oltre il polverone. Marchionne non ha tutti i torti a "picconare" il sistema Italia poco competitivo, ma lui è a capo della più grande azienda manifatturiera italiana da 6 anni e quindi farebbe bene a prendersi le sue responsabilità: se i suoi impianti italiani lavorano in media al 30-40% della capacità produttiva non è colpa del sistema o dei sindacati, è colpa sua perchè i suoi prodotti non vendono ;). Prodotti generalmente validi, non c'è dubbio, ma spesso abbandonati a sè stessi, aggiornati o sostituiti troppo tardi o addirittura assenti nei segmenti che contano (su AP se ne parla moltissimo). Ad ogni insuccesso (ma anche quando il successo c'è stato) abbandona un segmento sperando di riprenderlo dopo alcuni anni di campo lasciato libero ai concorrenti. Nei PP spara cifre irraggiungibili e promette ogni volta di saturare gli stabilimenti e di pareggiare i bilanci, e ogni volta puntualmente fallisce ;). E' facile prevedere che fallirà anche stavolta, ma lui continua per la sua strada tra gli applausi della grande stampa. Possibile che nessun grande giornale lo inchiodi alle sue responsabilità in prima pagina e ne chieda le dimissioni? Possibilmente prima di far fallire il gruppozzo?

sono d'accordo, la dirigenza FIAT ha tutte le colpe se le loro auto attuali non vendono in quanto non competitive per i motivi da te elencati.

Tuttavia, il declino è iniziato ben prima dell'arrivo di marchionne.... FIAT a livello di prodotto a cavallo degli anni 90/2000 non era messa male.... Alfa Romeo per esempio in Europa a chi era seconda a livello di sportività? a BMW e basta, per il resto GTV, 147 prima serie, 166 e 156 prima serie erano molto ma molto meglio (a livello sportivo) di audi, che produceva carriole, mercedes (manco a parlarne) e ovviamente volkswagen. stesso discorso con Lancia e FIAT.. e queste cose si sanno da tempo e le abbiamo più volte ripetute.

ora, è colpa di marchionne se poi, partendo da queste promettenti basi, è stato abbandonato tutto negli anni che vanno dal 2002/3 circa al 2006? se l'unico sviluppo di questi progetti è stato un poco convincente restyling di 156 e un più riuscito restyling di 147, tuttavia scendendo a compromessi con il comfort in quanto Lancia non aveva una sua C? oppure con Lancia, stesso discorso, anzi, marchio ancora più abbandonato e mistrattato? Marchionne ha molte colpe, 159/Brera ne sono un esempio, ma per il resto ha solo raccolto i danni di quello seminato negli anni precedenti alla sua nomina.

La sua colpa più grande è quella di non aver saputo invertire la tendenza, ma non gli si possono imputare le cause del crollo

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Marchionne ha risollevato la Fiat con prodotti già pronti o in fase avanzata. Malgrado la grave crisi i suoi predecessori avevano investito un po' per i nuovi prodotti, lui ha tagliato il tagliabile (e anche di più) e adesso si vedono i frutti dei tagli: modelli vecchi non aggiornati e sostituiti troppo tardi oppure non rimpiazzati affatto, quote di mercato in calo drammatico... le premesse per una nuova grave crisi ci sono tutte.

La grande stampa imho dovrebbe chiederne la testa prima che saltino migliaia di posti di lavoro...

i modelli sono fermi per via dell'accordo con chrysler. Ora si può ripartire ma ci vorrà un altro anno di attesa. Per ora ci sono solo le premesse, ma non ha senso chiedere la testa di nessuno.

Ciao e buona giornata

Alfa_Milano

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Guest EC2277
sono d'accordo, anzi è un peccato constatare come l'eccellenza motoristica raggiunta non abbia come controaltare altrettanto eccellenti piattaforme su sui montarli.

Veramente ce l'hanno: hanno la piattaforma della Punto Evo, della Giulietta, quella della futura Panda.

È dal segmento D in su che sono sguarniti ma, guardacaso, sono anche i segmenti nei quali è più difficile togliere clienti ai tedeschi e, quando sei un Gruppo reduce da un mancato fallimento come lo è la FIAT Auto, allora non è il caso di cimentarsi in mosse tanto rischiose quanto costose. Ammenoché non si abbia la certezza di riuscire a vendere un numero sufficientemente elevato di vetture; cosa avvenuta con l'ingresso nel Gruppo Chrysler.

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In realta' le piattaforme ci sono tutte, anche per il D ( D-evo, derivata dalla C-Evo ) ed E-evo ( derivata dall'attuale di 300C )

E; che gli investimenti ora sono tutti concentrati su Chrysler ( e fiat Brasile ) .

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Veramente ce l'hanno: hanno la piattaforma della Punto Evo, della Giulietta, quella della futura Panda.

È dal segmento D in su che sono sguarniti ma, guardacaso, sono anche i segmenti nei quali è più difficile togliere clienti ai tedeschi e, quando sei un Gruppo reduce da un mancato fallimento come lo è la FIAT Auto, allora non è il caso di cimentarsi in mosse tanto rischiose quanto costose. Ammenoché non si abbia la certezza di riuscire a vendere un numero sufficientemente elevato di vetture; cosa avvenuta con l'ingresso nel Gruppo Chrysler.

le piattaforme ci sono ma non è nulla se paragonato al punto di forza da cui partivano 10 anni fa... potevano sviluppare quelle basi anzichè abbandonarle. ora devono nuovamente ripartire da zero (quasi), solo in un contesto in cui hanno definitivamente abbandonato il segmento D (in cui prima invece erano fortemente presenti) con tutte le conseguenze del caso. la mia era solo l'ennesima disamina sulle opportunità mancate, nata però dal fatto che secondo me, è sbagliato attribuire a marchionne la situaizone attuale. le carenze vere ci sono state prima.

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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