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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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Altamente preoccupante questo improvviso passaggio a carta straccia del contratto nazionale del metalmeccanico.

Passaggio troppo brusco, sopratutto ora che siamo nella fase "palude" della crisi.

C'è una semplice spiegazione.

Nel 2008 è stato siglato il rinnovo del ccnl metalmeccanici industria ad opera di Federmeccanica, FIOM, FIM e UILM.

Nel 2009 viene sottoscritto, a livello confederale, l'accordo per la riforma degli assetti contrattuali. I Sottoscrittori sono Confindustria (a cui fa capo Federmeccanica), CISL (a cui fa capo FIM) e UIL (a cui fa capo UILM). Manca la firma della CGIL (a cui fa capo la FIOM).

L'accordo per la riforma degli assetti contrattuali prevede il superamento delle vecchie logiche, risalenti al 1993, una nuova durata dei contratti nazionali (3 anni invece che 2+2 anni), un nuovo meccanismo per il calcolo dell'adeguamento delle retribuzioni, etc.

Sempre nel 2009, pertanto, divenne necessario adeguare alle nuove regole il contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici. Lo stesso anno, pertanto, viene stipulato un ulteriore contratto collettivo nazionale di settore, sottoscritto da Federmeccanica, FIM e UILM. La FIOM rifiutò di sottoscriverlo.

Le imprese cominciarono a trovarsi in una strana situazione: dovevano applicare il contratto nazionale del 2009, l'ultimo in ordine di tempo, e contemporaneamente erano bersagliate da vertenze pilotate dalla FIOM che tutt'ora riconosce come valido esclusivamente il contratto del 2008 e pretende che si applichi quello in luogo di quello del 2009. Ovviamente gli altri due sindacati erano di parere opposto.

Oggi Federmeccanica ha formalmente disdetto il contratto del 2008 cosa che, comunque, ha più valenza formale che sostanziale. Resta in piedi il contratto nazionale del 2009 che poi è quello che le imprese effettivamente applicano.

Qual è il ragionamento alla base di tale iniziativa di datoriale? Che nell'ipotesi, tutta da dimostrare, che FIOM riesca a far passare in qualche giudizio il principio che qualche effetto del contratto siglato nel 2008 permane, dal 2012 (anno di scadenza originariamente previsto per tale contratto), quegli effetti cesseranno comunque.

Niente di sconvolgente, un contratto collettivo nazionale c'è comunque ed è quello siglato nel 2009.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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su sky, hanno fatto un sillogismo con la Germania del dopoguerra (..)

in pratica le imprese volevano ed hanno ottenuto una via d'uscita al contratto nazionale aplicabile in alcuni casi. Ed è ciò che si pensa punti federmeccanica ad ottenere (fino al 2012 vale comunque l'ultimo accordo stipulato)

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su sky, hanno fatto un sillogismo con la Germania del dopoguerra (..)

in pratica le imprese volevano ed hanno ottenuto una via d'uscita al contratto nazionale aplicabile in alcuni casi. Ed è ciò che si pensa punti federmeccanica ad ottenere (fino al 2012 vale comunque l'ultimo accordo stipulato)

Ribadisco che è stato disdettato un contratto collettivo che le aziende già non applicano più.

E' un modo per tutelare le imprese dalle cause pilotate dalla FIOM.

Poi, se Federmeccanica presenterà formale disdetta anche del contratto del 2009 se ne riparlerà. Ad oggi non è successo ancora nulla.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Il che, anche se fosse vero, sarebbe assolutamente irrilevante. Qui nessuno vuole eleggere Mr. Simpatia fra gli operai FIAT. Vi è un provvedimento del giudice che dà ragione a quei 3 lavoratori. E' un provvedimento assunto dopo un'istruttoria sommaria e non è definitivo, però è già qualcosa. Prima di sostenere che quei 3 sono dei terroristi sabotatori, si abbia la decenza di attendere il giudizio di merito.

Premesso che non mi pare d'aver scritto da nessuna parte che quei tre operai siano dei terroristi e dei sabotatori; semmai ho scritto che, secondo me, non esiste nessuna differenza tra il bloccare un carrello ed il non consentirne una rapida ripartenza poiché, in entrambi i casi, si tratta di un'azione volontaria che lede le capacità produttive dell'azienda. Ad ogni modo volevo solo far notare una cosa: stavo rispondendo a V6 Busso il quale considera gli articoli riportati come inattendibili e, se non ho frainteso il suo intervento, il decreto del giudice come una sentenza d'assoluzione verso i 3 operai.

Purtroppo però le cose non stanno così poiché, come è scritto nel decreto da te riportato, il Giudice non ha ritenuto i tre operai innocenti ma ha ritenuto che il provedimento di licenziarli sia eccessivo rispetto alla gravità del fatto. Per tornare al paragone dell'omicidio colposo che tu stesso hai fatto, è stato come se un Giudice per le Indagini Preliminari avesse declassato un reato di omicidio premeditato ad omicidio colposo; la condanna sarà meno grave ma sempre d'omicidio si parla.

Modificato da EC2277
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Premesso che non mi pare d'aver scritto da nessuna parte che quei tre operai siano dei terroristi e dei sabotatori; semmai ho scritto che, secondo me, non esiste nessuna differenza tra il bloccare un carrello ed il non consentirne una rapida ripartenza poiché, in entrambi i casi, si tratta di un'azione volontaria che lede le capacità produttive dell'azienda. Ad ogni modo volevo solo far notare una cosa: stavo rispondendo a V6 Busso il quale considera gli articoli riportati come inattendibili e, se non ho frainteso il suo intervento, il decreto del giudice come una sentenza d'assoluzione verso i 3 operai.

Purtroppo però le cose non stanno così poiché, come è scritto nel decreto da te riportato, il Giudice non ha ritenuto i tre operai innocenti ma ha ritenuto che il provedimento di licenziarli sia eccessivo rispetto alla gravità del fatto. Per tornare al paragone dell'omicidio colposo che tu stesso hai fatto, è stato come se un Giudice per le Indagini Preliminari avesse declassato un reato di omicidio premeditato ad omicidio colposo; la condanna sarà meno grave ma sempre d'omicidio si parla.

Conoscendo i periodici Panorama e Giornale continuo a ritenere inattendibile una ricostruzione basata su fonti anonime che collide con quella del giudice del lavoro. Quest'ultima è una ricostruzione sommaria, non nel merito, pertanto i fatti non sono noti con certezza assoluta. La sentenza del giudice è un'assoluzione provvisoria e parziale, un declassamento di colpa.

Sulla base di questa ricostruzione io non ritengo che i 3 operai siano innocenti ma che la sanzione sia eccessiva in rapporto alla violazione commessa. Se poi emergerà che i fatti sono andati diversamente (il giudice non è infallibile) sono pronto a cambiare idea.

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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-"I fatti denunciati da Panorama sono veri. I nostri delegati presenti quella sera sono disposti a confermarlo".

Lo afferma Roberto Di Maulo, segretario nazionale della Fismic, il sindacato autonomo dei metalmeccanici, in un'intervista che il settimanale Panorama pubblichera' nel numero in edicola da domani, in merito alla vicenda dei tre operai della Fiat-Sata di Melfi licenziati per un presunto sabotaggio alla linee produttive durante un corteo sindacale e reintegrati dal tribunale del lavoro.

Sul numero precedente di Panorama, alcuni testimoni avevano rivelato che nella notte tra il 6 luglio e il 7 luglio 2010, alla Fiat di Melfi, il sabotaggio che il 13 luglio ha poi portato al licenziamento di tre operai ci fu davvero. Una verita' inconfessabile per paura di ritorsioni. Inconfessabile perfino ai magistrati.

Nell'intervista, Di Maulo assicura anche: "Rivelero' la loro identita' al giudice. A condizione che vengano protetti da eventuali ritorsioni". A quanto risulta a Panorama, si potrebbero aggiungere anche altri operai, pronti a testimoniare sul sabotaggio. L'udienza di secondo grado sui licenziamenti, che sono stati revocati dal tribunale di potenza, e' prevista il 6 ottobre e solo quel giorno il giudice valutera' se sentire nuove testimonianze. Ed e' da li' che potrebbe arrivare la conferma alla versione dei dipendenti della Fiat intervistati da panorama: la pianificazione dell'ammutinamento, il blocco della produzione e lo stazionamento sulle linee produttive dei tre operai.

(END) Dow Jones Newswires

vedreme se seguiranno i fatti

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  • 3 settimane fa...
Fiat: Melfi, inammissibile ricorso Fiom

Sindacato, presenteremo istanza su modalita' reintegro operai

POTENZA, 29 SET -Il ricorso della Fiom sulle modalita' di reintegro dei tre operai dello stabilimento di Melfi e' stato dichiarato inammissibile. Lo ha deciso lo stesso giudice del lavoro che aveva annullato i licenziamenti. I tre operai erano stati riammessi ma nonsulle linee produttive. Il giudice si e' dichiarato incompetente, spiega la Fiom che presentera' istanza al giudice dell'esecuzione del Tribunale di Melfi per ottenere chiarimenti in merito all'ordinanza di reintegro.

Fonte: Fiat: Melfi, inammissibile ricorso Fiom - Economia - ANSA.it
Metalmeccanici: ok a deroghe contratto

Federmeccanica, Film e Uilm hanno raggiunto l'intesa

ROMA, 29 SET - Federmeccanica, Film e Uilm hanno raggiunto l'accordo sulle deroghe al contratto nazionale dei metalmeccanici. La possibilita' di definire deroghe al contratto nazionale era prevista dal contratto stesso firmato nell'ottobre 2009 ed e' valido per il periodo 2010-2012 (intese modificative). Il contratto del 2009 non era stato firmato dalla Fiom che quindi non ha partecipato alla trattativa sulle deroghe stesse.

Fonte: Metalmeccanici: ok a deroghe contratto - Economia - ANSA.it
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  • 1 mese fa...

Vi invito a leggere l'articolo di Fabrizio Gatti su Pomigliano sull'ultimo numero de L'Espresso. Un articolo magari parziale ma che lascia molte per perplessità sulla politica industriale di Marchionne (oltre a ricordare che ormai Pomigliano è un buon stabilimento, ma questo non si può dire).

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da corriere.it di oggi:

PALERMO - Termini Imerese continuerà a produrre auto, quelle di Gian Mario Rossignolo, patron della «De Tomaso». È l'ipotesi a cui stanno lavorando gli uffici del ministero dello Sviluppo economico. Ad annunciarlo è il ministro Paolo Romani. «La proposta di Rossignolo, di cui abbiamo parlato anche con il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo, ci sembra la più consona alla tipologia dello stabilimento e dell'occupazione. Ed è anche una soluzione ragionevole», dice.

QUANDO E COME - Un progetto, quello di Rossignolo, che potrebbe partire anche prima del dicembre 2011, data in cui è prevista l'uscita della Fiat e che dovrebbe prevedere la produzione di macchine di lusso senza alcun esubero tra i lavoratori. La produzione sarà la stessa, ma i volumi saranno diversi. «Rossignolo ci è sembrato entusiasta. Il suo progetto industriale sta in piedi e lo verificheremo», prosegue. E la stessa Fiat «si è dimostrata collaborativa e darà una mano», continua ancora Romani. Gli uffici del ministero ed Invitalia stanno già lavorando insieme a Rossignolo su questo progetto industriale.

GIA' RILEVATI MACCHINARI PINFARINA - A gennaio Rossignolo si era accordato con Pininfarina per l’acquisto di tutti i macchinari della sede di Grugliasco, dando così vita al progetto industriale per rilanciare il marchio De Tomaso, che prevede la presentazione della prima «concept car» al salone di Ginevra 2011 e un futuro regime produttivo di 8.000 vetture nei 3 modelli previsti: 3.000 crossover, 3.000 berline di lusso e 2.000 coupè. De Tomaso si fece carico anche dei 900 dipendenti della sede piemontese, mentre lo stabilimento e la galleria del vento erano stati acquistati dalla regione Piemonte e dati in affitti a Rossignolo.

LA FIOM - «Le parole del ministro dello Sviluppo, Paolo Romani, sulla proposta dell'imprenditore Rossignolo aprono spazi più concreti sulle prospettive dello stabilimento Fiat di Termini Imerese», dice il segretario della Fiom siciliana, Giovanna Marano, commentando le dichiarazioni del ministro a conclusione dell'incontro con i sindacati.

Redazione online

Link:Fiat di Termini Imerese, c'è Rossignolo Romani: soluzione ragionevole - Corriere del Mezzogiorno

Sono curioso: 8000 vetture :pen:..

Immagino già i commenti di qualcuno sul forum.

Comunque se Fiat se ne va per Dicembre 2011 significa che la produzione di Ypsilon finirebbe anche un po' prima :roll:

"Bene non va, comunque non mi fermo".

( Tazio Nuvolari )

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