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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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Fiat: Scajola difende il polo industriale di Termini Imerese

Si intrecciano sempre di più le vicende dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, a rischio chiusura, e il rinnovo degli incentivi per l'acquisto di auto nuove.

«Sarebbe folle far morire un polo industriale come quello di Termini Imerese, su cui nel tempo sono stati fatti investimenti importanti e dove tutti mi dicono che la qualità del lavoro è molto buona» ha detto il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, in merito alle discussioni relative allo stabilimento di Termini Imerese di Fiat. «Noi chiediamo a Fiat che venga aumentata la produzione industriale in Italia, dove immatricoliamo più auto di quante ne produciamo», spiega Scajola, aggiungendo però che «Fiat ritiene che 6 stabilimenti siano troppi e che Termini Imerese ha difficoltà oggettive: è troppo costoso produrre». Il ministro ribadisce che «tutto il settore dell'auto deve essere ristrutturato profondamente, ma questo non significa che in Spagna si possa produrre quasi il doppio delle auto che si producono in Italia». Anche di questo si parlerà nell'incontro fissato per il primo dicembre con l'amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne, dopo il quale «ci sarà un incontro con il presidente del Consiglio e con le parti sociali per esaminare il piano Fiat».

I sindacati: «No a incentivi senza salvare le produzioni»

Dopo il ministro vanno in pressing anche i sindacati confederali, secondo i quali per continuare a godere degli incentivi la Fiat deve mantenere tutte le produzioni italiane, compresa Termini Imerese, che, afferma il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, è «un polo industriale produttivo di cui la Sicilia e il Mezzogiorno non possono fare a meno». Bonanni plaude alle dichiarazioni del ministro Scajola e definisce le sue considerazioni su Termini Imerese «positive e condivisibili». «Anche noi - prosegue - siamo per concedere incentivi fiscali alla Fiat a condizione che siano mantenute tutte le produzioni». Sulla stessa linea il segretario confederale della Cgil Susanna Camusso, secondo cui «l'Italia è un mercato di 2 milioni di auto e la Fiat ne produce meno di 600mila: cominciamo da questa sproporzione e non dalla chiusura di questi stabilimenti». Il segretario della Fiom torinese, Giorgio Ariaudo, pur condividendo l'uscita del ministro Scajola, pone in evidenza il tema della «missione e dei prodotti» dello stabilimento di Termini, così come di quelli di Pomigliano e di Mirafiori. «Aspettiamo da 18 mesi il piano industriale, ma prima c'era l'acquisto della Chrysler, poi il tentativo di comprare Opel e ancora il piano Chrysler», commenta Ariaudo. Per il segretario della Fiom torinese la salvaguardia degli impianti passa attraverso l'innovazione: «Bisogna puntare su prodotti non tradizionali, che durino nel tempo, come l'auto elettrica e il governo farebbe bene a inserirla in un nuovo piano incentivi».

Fiat: Scajola difende il polo industriale di Termini Imerese - Il Sole 24 ORE

Tutto secondo copione: Marchionne bussa per rinnovo incentivi, la controproposta è: si, ma ad alcune condizioni, non fateci fare eccessiva brutta figura... notare che Scajola ha parlato solo di Termini Imerese, quindi se fossi a Pomigliano o a Mirafiori comincerei a preoccuparmi... :D

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Non paragoniamo per nessuna ragione il mondo auto con quello moto in Italia. Nel settore moto abbiamo una tradizione straordinaria pari se non migliore di quella auto ma soprattutto abbiamo una realtà produttiva a tutti i livelli assolutamente unica e per certi versi pure superiore a quella giapponese in termini di componentistica, abbigliamento e parti speciali.

laddove abbiamo avuto una situazione di quasi monopolio per decenni, nel settore moto le case se le sono date comemcialmente di santa ragione, ma soprattutto c'è stato un fiorire di competenze straordinario nel settore competizione dove davvero la facciamoda padrone./QUOTE]

e questo perchè non è avvenuto nelle auto?

perchè è rimasto il solo Gruppozzo Nazionale da 30-40 anni.

ribaltiamo sulle auto: ci sono 7 grandi aziende giapponesi (TRA LORO CONCORRENTI) che producono auto.

in Italia?

Esatto, è proprio quello che volevo dire.

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Non metto in dubbio i demeriti italici :roll: anzi già in un altro topic facevo notare che in italia "navigare in buone acque" significa sedersi sugli allori e non fare più nulla fino all'inesorabile declino, mentre solo in giappone avere il 97% del mercato tra costruttori nazionali significa invece avere (per loro) sempre più stimoli.

Lasciando perdere il passato volevo solo far notare come il "caso italia" fosse davvero anomale per le nostre aziende...e dimenticate FIAT per un attimo io parlo di TUTTI i settori industriali.

Chi ha fortuna addirittura fa dell'estero il suo mercato principale (un esempio è Beta Motor che vende il 70% della sua produzione all'estero) ma chi sceglie di partire dal mercato interno per poi espandersi o è un incompetente che ha solo letto a memoria un libro di economia oppure è uno col fegato e con le palle che sa rischiare e magari picchia forte il deretano anche lui.

IMHO alcune aziende italiane hanno abbastanza voltato pagina negli ultimi anni in molti settori tecnologici e certi "gap" col passato non ci sono più (il solo bistrattato ETR.500 ha 20 anni ma è tra i treni AV più potenti e veloci al mondo,tiene testa pure agli Shinkansen...a parte il Nozomi Serie 500 che è inarrivabile :D ) ora toccherebbe ai consumatori aprire gli occhi, non dico comprare alla cieca spinti da chissà quale amore fraterno patriottico, ma per lo meno smettere di ripetere "ah ma 30 anni fa la cosa X mi lasciò a piedi"

Cazzo il mondo cambia :roll: però mi rendo conto che la cultura degli acquisti nel nostro paese non sia quella da freddo padre di famiglia scrupoloso e razionale ma sia piuttosto quella del bar dove i luoghi comuni non solo sono impossibili da estirpare :D addirittura si ingigantiscono

 

花は桜木人は武士

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Fiat: Scajola difende il polo industriale di Termini Imerese - Il Sole 24 ORE

Tutto secondo copione: Marchionne bussa per rinnovo incentivi, la controproposta è: si, ma ad alcune condizioni, non fateci fare eccessiva brutta figura... notare che Scajola ha parlato solo di Termini Imerese, quindi se fossi a Pomigliano o a Mirafiori comincerei a preoccuparmi... :D

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Fiat: Scajola difende il polo industriale di Termini Imerese - Il Sole 24 ORE

Tutto secondo copione: Marchionne bussa per rinnovo incentivi, la controproposta è: si, ma ad alcune condizioni, non fateci fare eccessiva brutta figura... notare che Scajola ha parlato solo di Termini Imerese, quindi se fossi a Pomigliano o a Mirafiori comincerei a preoccuparmi... :D

qualcosa mi dice che qualcuno molto vicino a lui fa politica in quei territori:razz::roll::pen:

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 24 nov - La nuova Alfa

Romeo Giulia, che sostituira' l'Alfa 159, e l'Alfa Romeo

169, erede dell'attuale 166, saranno costruite nello

stabilimento Chrysler di Brampton, in Canada. Queste le

anticipazioni del numero di dicembre di 'Quattroruote'. La

159 lascerebbe cosi' il sito di Pomigliano, dove viene

attualmente prodotta, per lasciare il posto a Fiat Panda e

Lancia Ypsilon. Il mensile aggiunge che "dopo aver perduto i

legami con la citta' natale, Milano, in seguito alla

definitiva chiusura di Arese, prevista per gennaio, l'Alfa

pare destinata ad allentare anche quelli con l'Italia".

POTENZA - La produzione di auto nello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat scenderà di 171 unità al giorno – passando da 1.566 a 1.395 – dal prossimo 30 novembre: lo ha annunciato il segretario della Fim-Cisl di Basilicata, Antonio Zenga. Secondo quanto si è appreso, il calo di produzione sarebbe legato, in particolare, alla diminuzione della domanda, cioè al rinvio dell’acquisto dell’auto al nuovo anno da parte delle famiglie, e alla “fine degli eco-incentivi in Germania”.

E’ stato deciso, inoltre, il rientro in Campania di 202 operai che erano stati trasferiti a Melfi da Pomigliano d’Arco (Napoli). Sono state confermate, infine, le quattro giornate di cassa integrazione già fissate per i dipendenti della fabbrica di Melfi della Fiat: il 25, 26 e 27 novembre (nelle scorse settimane l’azienda aveva deciso la cig anche per il 23 e il 24, poi annullata) e il 7 dicembre. Secondo Zenga, “stanno pesando le incertezze legate al rinnovo del programma degli incentivi sul mercato italiano, che sta inducendo molte famiglie a posticipare l’acquisto di una nuova vettura. Mi auguro che il Governo – ha concluso – dica una parola chiara sul futuro per non vanificare i buoni risultati conseguiti nel 2009”.

Fiat, a Natale cassa integrazione Si fermano Mirafiori, Melfi e Termini

Sotto l'albero un bel "pacco" per gli operai Fiat degli stabilimenti di Mirafiori, Melfi e Termini Imerese. A Natale scatterà la cassa integrazione. Lo rendono noto Fiom e Uilm. I lavoratori dello stabilimento siciliano rimarranno a casa dal 21 dicembre al 6 gennaio, con rientro in fabbrica il 7 gennaio.

Anche lo stabilimento di Melfi (Potenza), secondo quanto ha riferito il segretario regionale della Fim-Cisl, Antonio Zenga, resterà chiuso dal 21 dicembre al 6 gennaio 2010.

Trattamento poco differente per gli operai di Torino: il provvedimento di Cig, che sarà annunciato dall'azienda a Fim, Fiom, Uilm e Fismic, interesserà l'intero stabilimento dal 24 dicembre al 6 gennaio.

La cassa sarà anticipata di tre giorni per i lavoratori addetti alla produzione della Multipla, che si fermeranno anche il 21, 22 e 23 dicembre, rimanendo quindi a casa da Natale alla Befana.

Le immatricolazioni delle auto italiane nel mondo: www.carsitaly.net

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Come dice sempre il mio babbo (e io un po ci credo) giapponesi,americani e tedeschi hanno in ogni settore il loro mercato principale,cioè il loro mercato nazionale, pienamente in mano...da quello costruiscono poi un "ponte di lancio" cerso l'estero forti di uno zoccolo duro in patria.

Per FIAT così non è,già fatica in patria,come fa a rafforzarsi e diventare un colosso internazionale?

Ok usciamo dal settore auto e passiamo ai treni :roll: siamo l'unico paese dove i consorzi locali si fanno bagnare il naso dai canadesi o dai francesi :roll: in USA General Eletrics produce merda eppure gli americani ignoranti sono così entusiasti dei loro bidoni che nonostante tutto si spaccano più dei nostri Trinacria e Freccia del Sud (i vari loro "Express" hanno ritardi ben suepriori alle 2h dei nostri convogli)

Oh gira e rigira all'estero si comprano la loro cacca nazionale turandosi il naso :roll: (pazzesco quante Vel Satis ci siano a Parigini :lol:) in Italia no per i soliti motivi che conosciamo da quando esiste AP per cui qualsiasi azienda italiana parte già con l'handicap di avere il proprio mercato interno contro anzichè a favore ;)

Non dico che sia bello comprare turandosi il naso,anzi è pure peggio, però la realtà IMHO è questa epr quello che vedo e per quello che mi viene raccontato

Guarda quello che dici in alcuni casi è vero ma c'è anche da dire che con la gamma attuale di Fiat non è che si possano fare percentuali tanto più alte in Italia di quelle che stiamo vedendo.

Per quel che riguarda Termini penso che bisognerebbe affrontare la situazione con più serietà da parte di tutte le istituzioni. La regione Sicilia dice che fiat ha ricevuto 500 milioni di aiuti dall'europa, ma Marchionne dice di non averli mai incassati perchè deliberati dall'Europa ma non dal governo, chi ha ragione?. Sempre la Regione Sicilia dice di essere pronta ad investire diverse centinaia di milioni di euro su Termini ma lo farà davvero? e poi non avrebbe già dovuto farlo già da tempo?

Poi c'è il sindacato che cade dalle nuvole e si "stupisce" delle dichiarazioni di Marchionne sull'antieconomicità di Termini, infine arriva il grande Scaiola che dichiara che non si può abbandonare un polo così "importartante" come Termini... altrimenti occhio agli incentivi.

Personalmente penso che per Termini si stia facendo tanta demagogia (sempre la si è fatta) e pochissimo di concreto.

Sarebbe molto triste se Termini rimanesse aperta solo in quanto merce di scambio degli incentivi statali, sarebbe molto più auspicabile che rimanesse aperta per un concreto piano di sviluppo infrastrutturale ed industriale della zona.

niente da dichiarare...

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anche la "Giulia" negli USA?...e che senso ha?

Secondo me manca un pezzo bello grosso nel discorso che ha fatto il giornalista.

Credo sia praticamente certa la produzione di Giulia in USA.

Ma il dettaglio mancante è un "anche": sarà prodotta anche in Usa.

Dubito ci siano margini sufficienti si Giulia tali da coprire i costi di trasporto e anche perdita di volumi potenziali per lo stabilimento di Cassino.

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Secondo me manca un pezzo bello grosso nel discorso che ha fatto il giornalista.

Credo sia praticamente certa la produzione di Giulia in USA.

Ma il dettaglio mancante è un "anche": sarà prodotta anche in Usa.

Dubito ci siano margini sufficienti si Giulia tali da coprire i costi di trasporto e anche perdita di volumi potenziali per lo stabilimento di Cassino.

Concordo :roll: poi non so perchè ma Radiocor non è la prima volta che spara boiate :roll: e per fortuna che è la fonte principale di informazione per gli investitori :mrgreen: e appunto pe questo penso male e dico che magari su questa informazione qualcuno ci può anche speculare sopra.

Se invece sono così pazzi da farle là e spedirle tutte qui devono solo augurari che i costi del trasporto non impazziscano come successo nel 2008,se no falliscono alal svelta :D

 

花は桜木人は武士

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